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Si chiama FURBOT ed è un piccolo veicolo elettrico robotico che promette di rivoluzionare il trasporto delle merci in città. Ecologico, efficiente e con un alto grado di automazione, FURBOT è stato sviluppato a conclusione del progetto europeo “Freight Urban RoBOTic vehicle” (www.furbot.eu) coordinato dall’Università di Pisa e a cui hanno partecipato cinque Paesi con il coinvolgimento di istituzioni accademiche, industrie e pubbliche amministrazioni. Oltre due milioni di euro e quattro anni di ricerca, dal 2011 sino alla fine del 2015, hanno così portato alla realizzazione del prototipo e alla pianificazione ad hoc di un sistema di distribuzione urbana delle merci.“
“Lo sviluppo del commercio elettronico ha determinato un forte e costante aumento dei viaggi e delle consegne nei centri urbani ¬- ha spiegato Elvezia Maria Cepolina, ricercatrice del Dipartimento di Ingegneria Civile ed Industriale dell’Ateneo pisano e coordinatrice del progetto - ecco allora che un sistema di distribuzione come quello che abbiamo implementato per FURBOT può consentire di aumentare notevolmente i fattori di carico dei veicoli e, di conseguenza, diminuire la congestione del traffico e l’inquinamento acustico ed atmosferico”.
FURBOT, che in futuro potrebbe operare anche senza conducente, è un veicolo intelligente programmato per svolgere in modo automatico molte operazioni, come ad esempio il carico/scarico dei box contenenti la merce. Per ottimizzare la logistica, i ricercatori del dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dellUniversità di Pisa hanno quindi messo a punto un simulatore che permette un’organizzazione avanzata della distribuzione dell’ultimo miglio. Ad esempio, sulla base delle richieste, il sistema individua i punti di raccolta migliori per minimizzare la distanza percorsa per il ritiro e poi comunica ai clienti luogo e codice di accesso personalizzato al proprio box.
FURBOT è stato finanziato nell’ambito del 7th Framework Programme e, oltre all’Università di Pisa come capofila, sono stati partner del progetto l’Università di Genova, il centro di ricerca francese INRIA, i Transportes Colectivos do Barreiro del Portogallo e, come aziende Bremach srl e Persico Spa per l’Italia, ZTS VVU JOSICE a.s. per la Slovacchia e Mazel per la Spagna.

Martedì, 01 Marzo 2016 12:16

Presentazione del libro 'L'altra Marilyn'

La professoressa Liliana Dell’Osso, ordinario di Psichiatria dell’Università di Pisa e Riccardo Dalle Luche, psichiatra, psicoterapeuta ed esperto di cinema sono gli autori del volume “L'altra Marilyn. Psichiatria e psicoanalisi di un cold case” (Le Lettere, Firenze, 2016) che sarà presentato il 3 marzo alle 18.30, al Cinema Arsenale in vicolo Scaramucci a Pisa. La professoressa Rita Biancheri e Patrizia Guaiana moderano l’incontro nel corso del quale saranno proiettati estratti dal documentario "Love, Marilyn - i diari segreti" di Liz Garbus.
Nato una discussione occasionale in treno, il libro parte da un caso esemplare di paziente complessa, Marilyn Monroe, la “povera orfanella” divenuta un mito hollywoodiano ed un'icona universale dopo la sua tragica e discussa scomparsa all'età di 36 anni. Gli autori, grazie ad una dettagliatissima analisi narrativa e psicopatologica, analizzano il caso in accordo ai modelli più avanzati della psichiatria attuale, oggettivando, grazie alla distanza temporale, gli errori e i danni operati inconsapevolmente dai vari psichiatri-psicoanalisti di un'epoca nella quale non esistevano ancora farmaci specifici e efficaci per i disturbi mentali, che la presero in cura con le migliori intenzioni ed una grande dedizione.

Si è svolta lunedì 29 febbraio la cerimonia di premiazione di quattro giovani laureati dell’ateneo pisano partecipanti al “Concorso Premi per tesi di laurea”, istituito dalla Camera di Commercio di Pisa per selezionare le migliori tesi di laurea specialistica o magistrale riguardanti aspetti economico-sociali della provincia di Pisa. A consegnare i premi, da 2500 lordi ciascuno, il Presidente della Camera di Commercio di Pisa Valter Tamburini e il prorettore alla Comunicazione dell’Università di Pisa Marco Guidi, a sancire uno stretto rapporto di collaborazione tra le due istituzioni.
“La crescita del capitale umano, la promozione della cultura e dell’eccellenza nella formazione delle risorse umane, così come il sostegno all’innovazione, al trasferimento della ricerca al mondo della produzione sono alcune delle direttrici della politica dell’ente da molti anni – sottolinea il Presidente Valter Tamburini. Con questa iniziativa – conclude Tamburini – la Camera non solo premia la qualità del lavoro degli studenti ma porta all’attenzione della comunità delle imprese e della società proposte ed idee interessanti per il territorio."
“Nel porgere le più vive congratulazioni alle due laureate e ai due laureati vincitori, augurando loro di proseguire in un percorso professionale che possa essere ricco di successi e soddisfazione – continua il prorettore Marco Guidi - voglio sottolineare l’importanza della collaborazione tra Ateneo e Camera di Commercio di Pisa, che dà un’ulteriore conferma delle molteplici e positive possibilità di interazione tra mondo universitario e realtà produttive e imprenditoriali locali”.
Tredici le tesi iscritte al concorso e prese in esame dalla Commissione di valutazione presieduta dal Presidente della Camera di Commercio e composta dal Segretario Generale dell’ente Dott.ssa Cristina Martelli, dal Prof. Professor Marco Bottai, dalla Prof.ssa Paola Miolo e dall’Ingegner Gianfranco Vannucchi. Quattro gli elaborati premiati, non solamente per la qualità complessiva del lavoro, ma anche per l’argomento affrontato ed il suo rilievo per l’economia provinciale e per la Camera di Commercio. Di seguito i candidati premiati con le motivazioni:

Dottoressa GIADA ARZILLI Laurea Magistrale in SCIENZE ECONOMICO - AZIENDALI
Tesi: LA GESTIONE EFFICENTE DEI RIFIUTI URBANI - IL CASO GEOFOR S.P.A.
Motivazione:“Tesi molto ben articolata da ogni punto di vista. Delle due parti fondamentali, la prima è dedicata all’inquadramento della problematica in un contesto più ampio. Di un argomento su cui la maggior parte dei cittadini continua ad avere idee quanto meno approssimative, la dottoressa chiarisce bene gli aspetti tecnici e operativi e ne definisce il lessico fondamentale. Gli aspetti normativi sono ben illustrati e sempre accostati alle diverse analisi. L’evoluzione storica delle differenti tecniche di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani mostra bene le tendenze operative. Sono ben esposti gli obiettivi previsti e quelli imposti dalle normative. Sul piano territoriale è sempre presente un confronto con la situazione negli altri paesi europei, nelle diverse ripartizioni geografiche e nelle regioni italiane, fino alle ripartizioni sub-regionali toscane (province, ATO). I dati sono presentati con chiarezza. Le fonti statistiche, escusse meticolosamente.
Nella seconda parte, dedicata all’azienda Geofor, l’analisi diviene insieme più “scientifica” e più pratico-operativa. Tramite l’applicazione di una metodologia consolidata (Data Envelopment Analysis) viene misurata l’efficienza dei sistemi di raccolta praticati dai comuni di competenza dell’azienda. Molto apprezzabile è il dettaglio delle analisi di efficienza articolate comune per comune. Una vera e propria guida per contrastare inefficienze e instaurare o migliorare le “buone pratiche” in difesa dell’ambiente.”

Dottoressa CHIARA GIOVANNA BARTOLI Laurea Magistrale in SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE, PUBBLICA D’IMPRESA E PUBBLICITA’
Tesi: I SOCIAL MEDIA COME STRUMENTI DI MARKETING. IL CASO DELLE IMPRESE DELLA PROVINCIA DI PISA
Motivazione:“Il lavoro contiene un apprezzabile lavoro di sistematizzazione della materia specifica, anche grazie ad una cospicua rassegna bibliografica. Questa tesi dà conto di un’indagine campionaria sull’utilizzazione del web per il marketing da parte delle aziende della provincia pisana, argomento di grande attualità. La scarsa partecipazione delle aziende, testimoniata da un tasso di risposta all’indagine assai scarso, non toglie né merito né utilità al lavoro. Infatti, da un lato, la dottoressa, dimostrando anche di possedere e voler utilizzare un congruo bagaglio di conoscenze statistiche, le applica correttamente nell’analisi dei risultati dell’indagine. Dall’altro, lo scarso interesse mostrato dalle aziende contribuisce a certificare un certo ritardo nella cultura delle aziende della provincia rispetto a scelte di marketing sempre più ineluttabili a seguito dell’evoluzione storica della comunicazione e del rapporto fra produttore e cliente. Evoluzione che non potrà prescindere, come ben sottolinea la tesi, da un crescente ricorso al web e ai social media.”

Dottor IGNAZIO FAVARA Laurea Specialistica in Ingegneria EDILE-ARCHITETTURA
Tesi: IL PARCO CENTRALE DI CISANELLO A PISA. PROGETTO DI UNA CLINICA NEUROPSICHIATRICA INFANTILE
Motivazione:
“Dopo una accurata ricostruzione della storia del quartiere legata all’attuazione del PRG del 1970, tenuto conto delle previsioni urbanistiche vigenti e analizzato lo stato di fatto, la tesi si pone il fine di risolvere le criticità riscontrate e dare attivazione, con attitudine critica, alle previsioni vigenti. Viene quindi elaborato un progetto urbanistico riguardante il Parco centrale di Cisanello che consente di connettere gli ambiti a nord e a sud della viabilità del quartiere (via di Cisanello) e di creare un isolamento e una protezione per la Clinica neuropsichiatrica infantile (il cui insediamento è previsto dal Regolamento Urbanistico) della quale viene redatto il progetto architettonico, progetto che viene trattato affrontando accuratamente le questioni legate al carattere speciale dei pazienti e delle loro esigenze.”

Dott. MICHELE FERRI Laurea Specialistica in Scienze Politiche
Tesi: L’IMPRENDITORIA IMMIGRATA NELLA PROVINCIA DI PISA
Motivazione:
“L’interessante ricerca sull’imprenditoria immigrata si snoda dall’analisi dei modelli teorici esistenti in letteratura fino all’elaborazione statistica dei dati relativi alla provincia di Pisa. La rilevanza assunta dagli immigrati nel tessuto imprenditoriale nazionale (incidenza del 6,4% sul totale delle imprese italiane), induce il dott. Ferri a far emergere le caratteristiche peculiari dell’imprenditoria immigrata in Italia e nella provincia di Pisa: tale imprenditoria risulta come un fenomeno “concentrato” per nazionalità e settori; dall’incrocio dei dati relativi a queste due dimensioni affiorano, inoltre, segni di ”specializzazione etnica”. Un risultato di rilievo è il peso degli imprenditori extra-UE sul totale della provincia che risulta pari al 9,48%. Considerando poi le sole imprese individuali, tale valore arriva fino al 15,7%.
Prendendo spunto dalla teoria del mercato duale del lavoro e adattandone i termini, il dott. Ferri spiega che le imprese gestite da immigrati, vanno ad occupare il “segmento secondario” dell’imprenditoria, subentrando nelle attività indipendenti più faticose e meno remunerative, progressivamente disertate dagli autoctoni perché considerate poco remunerative o di scarso prestigio sociale.”

È stata sottoscritta in Rettorato, venerdì 26 febbraio 2016, la convenzione quadro tra l'Università di Pisa e il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che consolida i reciproci rapporti, prevedendo la possibilità di organizzare attività congiunte di studio, ricerca e formazione. L'accordo è stato firmato dal rettore Massimo Mario Augello e dal Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Gioacchino Giomi, alla presenza del prorettore per l'Edilizia, Sandro Paci, del Direttore Regionale, Gregorio Agresta, del Direttore Centrale Emergenza, Giuseppe Romano, e del Comandante Provinciale di Pisa, Ugo D’Anna.
La convenzione, della durata di cinque anni, regola lo scambio di conoscenze, esperienze e professionalità tra i due enti, con la possibilità di attivare stage, tesi di laurea e focus su materie di comune interesse e di partecipare in modo congiunto a bandi per ottenere finanziamenti a livello regionale, nazionale ed europeo. I settori prioritari di intervento riguardano il trasporto, la movimentazione e lo stoccaggio di materiali pericolosi, lo studio e il controllo di incendi ed esplosioni, la sicurezza sul lavoro e nelle operazioni di soccorso, le ricerche su nuovi materiali e tecnologie per il soccorso e la protezione degli operatori. Nel testo è infine programmata l'istituzione di un gruppo di lavoro misto, composto da specialisti in sicurezza antincendio, per l'applicazione di metodi basati sull'approccio ingegneristico-prestazionale su complessi edifici storici di elevato pregio architettonico-culturale.
L'accordo prevede anche l'utilizzo di attrezzature e laboratori per sviluppare le ricerche congiunte e la possibilità di affidare al personale dei Vigili del Fuoco funzioni didattiche per materie specialistiche o di alto contenuto tecnologico e a quello universitario corsi di aggiornamento su materie di interesse del Corpo Nazionale.
Per il coordinamento delle attività, sarà istituito un Comitato composto da cinque rappresentanti dei VVF, tra i quali ci sarà il presidente, e cinque rappresentanti dell'Ateneo.
"La convenzione quadro che abbiamo firmato oggi - ha dichiarato il rettore Massimo Augello - rafforza le collaborazioni avviate da tempo con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, mirate alla stesura delle normative tecniche di prevenzione incendi e all'organizzazione di una serie di convegni sulla valutazione e gestione del rischio negli insediamenti civili e industriali. Nel nostro Ateneo, inoltre, è già presente un corso di insegnamento a Ingegneria in Scienza e tecnica della prevenzione incendi. Ringrazio dunque l'ingegner Giomi e il Corpo Nazionale dei VV.F. per l'attenzione e la disponibilità dimostrate".
"Innumerevoli sono gli ambiti operativi e formativi che si prospettano alla collaborazione - ha concluso il capo del Corpo dei VVF, Gioacchino Giomi - Di rilevante interesse per il Corpo Nazionale è lo studio e la progettazione di efficaci sistemi che assicurino la sicurezza degli operatori in scenari ad alto rischio, con sviluppo e ricerca di nuovi materiali, di sistemi di rilevamento, valutazione e di analisi delle condizioni al contorno, anche attraverso l'applicazione della sensoristica avanzata per il monitoraggio dei parametri critici nell'attività di soccorso. Nelle attività di sviluppo di nuovi sistemi di analisi si inserisce sicuramente la prospettiva aperta dall'approccio ingegneristico nel contrasto del fenomeno incendio che, proprio nel settore della prevenzione, ha dato origine a un aggiornamento del tradizionale sistema di regole e prescrizioni".

Sarà sottoscritta in Rettorato, venerdì 26 febbraio 2016, la convenzione quadro tra l'Università di Pisa e il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che consolida i reciproci rapporti, prevedendo la possibilità di organizzare attività congiunte di studio, ricerca e formazione. L'accordo sarà firmato dal rettore Massimo Mario Augello e dal Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Gioacchino Giomi, alla presenza del prorettore per l'Edilizia, Sandro Paci, del Direttore Regionale, Gregorio Agresta, e del Comandante Provinciale di Pisa, Ugo D’Anna.

"Esprimo vivissime felicitazioni per l'elezione del professor Paolo Grossi a Presidente della Corte Costituzionale - ha commentato il rettore dell'Università di Pisa, Massimo Augello - a cui sono legato da una lunga amicizia e da una vicinanza di interessi scientifici. L'attenzione per il percorso di ricerca seguito dal professor Grossi si è concretizzata in importanti collaborazioni, che spesso lo hanno portato a prendere parte a mie iniziative scientifiche e a convegni all'Università di Pisa. Ricordo con particolare emozione la lezione inaugurale dei corsi della Facoltà di Giurisprudenza, tenuta nell'ottobre del 2010 e dedicata al ricordo di Santi Romano: ero appena stato eletto rettore dell'Ateneo pisano e il professor Grossi volle dedicarmi alcune parole di affetto e di sostegno per la difficile sfida che mi accingevo ad affrontare. Più recente è stata la partecipazione del professor Grossi al convegno nazionale dell'Associazione Italiana per la Storia del Pensiero Economico, di cui ero presidente, con un apprezzato intervento su 'I giuristi italiani e la formazione dello Stato nazionale'. Gli stretti rapporti con il professor Grossi si sono allargati anche a suoi collaboratori e allievi, che sono espressione di una delle Scuole giuridiche di maggior prestigio in Italia".

È stata firmata una convenzione di collaborazione scientifica tra l’Università di Pisa e l’Istituto Lama Tzong Khapa, uno dei principali centri del Buddismo Mahaiana in Occidente. Presso l’Istituto, che ha sede in Pomaia (Santa Luce), a circa 40 chilometri da Pisa, e che ha ospitato in diverse occasioni il Dalai Lama, da quasi 40 anni si svolgono attività di studio, formazione e approfondimento indirizzati a una migliore comprensione della natura interiore e dei processi mentali, attraverso lo studio della filosofia e della psicologia buddiste.
La convenzione ha lo scopo di promuovere un approccio multidisciplinare allo studio della coscienza e dell’interazione mente-corpo che si avvarrà, da una parte, dei metodi, degli strumenti e delle acquisizioni delle scienze occidentali (biofisica, neuroscienze, psicologia, psicofisiologia, filosofia della mente) dall’altra dell’enorme bagaglio di conoscenze accumulate, in oltre 2500 anni di storia, dalla tradizione buddista nel campo dell’analisi in prima persona dei processi mentali, introspezione, concentrazione, meditazione, mindfulness. Si tratta della prima esperienza strutturata di questo tipo in Europa, dopo quelle già in atto presso università e centri di ricerca negli Stati Uniti (Stanford University, Emory University, Columbia University e altri).
Il primo risultato della collaborazione è la compartecipazione di studiosi di entrambe le istituzioni al master dell’Università di Pisa in “Neuroscienze, Mindfulness e Pratiche Contemplative” diretto dal professor Angelo Gemignani, che verrà inaugurato il 27 febbraio e vedrà, per la prima volta in Italia, la partecipazione, in qualità di docenti, di due tra i più autorevoli Lama Tibetani che operano presso l’Istituto, accanto a docenti dell’Università di Pisa ed esperti esterni di altre discipline.

L’Università di Pisa prosegue il programma di vendita di immobili non necessari allo svolgimento della didattica e della ricerca. In particolare sono in corso le procedure per la vendita, in un unico lotto, del complesso universitario denominato “ex-G.E.A. azienda e servizi per l’ambiente”, situato in via Filiberto Duca D’Aosta 1/3, a Pisa.
Il complesso si sviluppa su una superficie di circa 5.000 mq ed è costituito da un fabbricato principale articolato in più corpi, di superficie coperta complessiva di circa 1.796 mq e superficie calpestabile lorda di circa 2.613 mq (comprensiva di vani accessori) e da un’area di pertinenza che si sviluppa su tre lati dell’edificio con spazi verdi, cortile e ampio piazzale ad uso di parcheggio per una superficie di circa 3.204 mq. Il prezzo a base d’asta è 2.065.000 euro e la scadenza per la presentazione delle offerte il 30 marzo 2016, ore 12.00.
L’avviso di vendita, con foto e planimetrie, è pubblicato sulla pagina http://patrimonio.unipi.it/. Per informazioni è possibile rivolgersi al Settore Patrimonio dell’Ateneo (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; tel. 050 2212959-2212503).

oltrelacrisi“Oltre la crisi. Identità e bisogni del volontariato in Toscana” è l’indagine più ampia e completa mai realizzata sul volontariato nella nostra regione e dopo la presentazione alla Stazione Leopolda di Pisa il 27 febbraio con un focus sul territorio provinciale, le prossime tappe saranno a Pistoia il 4 marzo, a Prato il 5 e a Siena il 18. La ricerca, promossa e finanziata dal Cesvot, è stata realizzata da un gruppo di ricerca coordinato dalla dottoressa Irene Psaroudakis del dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa con la supervisione scientifica del professore Andrea Salvini.

“Al momento della nostra rilevazione a cavallo tra il 2014 e il 2015, in provincia di Pisa erano formalmente presenti 278 organizzazioni di volontariato – ha spiegato Andrea Salvini - di cui 232 hanno risposto al nostro questionario, dato che consente di considerare i dati statisticamente assai attendibili”.

Nel complesso, le organizzazioni di volontariato pisane sono incentrate sui servizi e quindi i loro bisogni essenziali ruotano attorno all’acquisizione delle risorse e delle competenze per garantirne l’offerta. Quasi tutte (99,6%) svolgono attività rivolte alla popolazione e il settore prevalente è quello sanitario (44.4%) seguito da quello sociale (26,7%); in crescita, lenta ma effettiva, anche il volontariato che si occupa di cultura, tutela dei diritti e dell’ambiente, che costituisce quasi un quinto del totale. Per quanto riguarda la longevità, oltre la metà delle associazioni è nata prima del 1994 (54,7%), mentre negli ultimi 5 anni ne sono nate pochissime (8,4%). Sul fronte dei finanziamenti, il 53,2% di tutte le associazioni riceve contributi pubblici e il 66,4% ha convenzioni attive, il che dimostra lo stretto rapporto tra il volontariato e il settore pubblico.

“Dal punto di vista delle aspettative anche per il territorio pisano - ha concluso Andrea Salvini - appare sempre più diffusa la percezione di scenari futuri in cui si sperimenterà il declino graduale dei caratteri di gratuità e spontaneità (lo teme il 42,2% dei rispondenti), una crescente aziendalizzazione del settore (lo prevede il 23,3% dei rispondenti) ed una maggiore dipendenza dalle istituzioni pubbliche (13,9% dei rispondenti). Pochi (7,2%) ritengono che un modo per affrontare il futuro in maniera proficua sia recuperando la tradizionale tendenza etica e politica del volontariato”.

La ricerca “Oltre la crisi. Identità e bisogni del volontariato in Toscana” si inserisce in una linea di indagine avviata nel 1998 e finalizzata ad analizzare le trasformazioni del volontariato nella nostra regione. L’obiettivo specifico di questa rilevazione era di studiare gli effetti della crisi economica sull’operatività delle organizzazioni di volontariato, e di comprendere in che modo quegli effetti influiscano sulle trasformazioni dell’identità e dei bisogni delle organizzazioni stesse. A rispondere al questionario del dipartimento di Scienze politiche dell’Ateneo pisano sono state più di 1.700 organizzazioni di volontariato su un totale di circa 3.200 presenti in Toscana, pari ad un campione di oltre il 55%.

maria cepolina Si chiama FURBOT ed è un piccolo veicolo elettrico robotico che promette di rivoluzionare il trasporto delle merci in città. Ecologico, efficiente e con un alto grado di automazione, FURBOT è stato sviluppato a conclusione del progetto europeo “Freight Urban RoBOTic vehicle” coordinato dall’Università di Pisa e a cui hanno partecipato cinque Paesi con il coinvolgimento di istituzioni accademiche, industrie e pubbliche amministrazioni. Oltre due milioni di euro e quattro anni di ricerca, dal 2011 sino alla fine del 2015, hanno così portato alla realizzazione del prototipo e alla pianificazione ad hoc di un sistema di distribuzione urbana delle merci".

“Lo sviluppo del commercio elettronico ha determinato un forte e costante aumento dei viaggi e delle consegne nei centri urbani - ha spiegato Elvezia Maria Cepolina (foto), ricercatrice del Dipartimento di Ingegneria Civile ed Industriale dell’Ateneo pisano e coordinatrice del progetto - ecco allora che un sistema di distribuzione come quello che abbiamo implementato per FURBOT può consentire di aumentare notevolmente i fattori di carico dei veicoli e, di conseguenza, diminuire la congestione del traffico e l’inquinamento acustico ed atmosferico”.

FURBOT, che in futuro potrebbe operare anche senza conducente, è un veicolo intelligente programmato per svolgere in modo automatico molte operazioni, come ad esempio il carico/scarico dei box contenenti la merce. Per ottimizzare la logistica, i ricercatori del dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dellUniversità di Pisa hanno quindi messo a punto un simulatore che permette un’organizzazione avanzata della distribuzione dell’ultimo miglio. Ad esempio, sulla base delle richieste, il sistema individua i punti di raccolta migliori per minimizzare la distanza percorsa per il ritiro e poi comunica ai clienti luogo e codice di accesso personalizzato al proprio box.

FURBOT è stato finanziato nell’ambito del 7th Framework Programme e, oltre all’Università di Pisa come capofila, sono stati partner del progetto l’Università di Genova, il centro di ricerca francese INRIA, i Transportes Colectivos do Barreiro del Portogallo e, come aziende Bremach srl e Persico Spa per l’Italia, ZTS VVU JOSICE a.s. per la Slovacchia e Mazel per la Spagna.

Ne hanno parlato:
La Nazione Pisa
Il Tirreno Pisa
AdnKronos
Ansa
InToscana
AgenziaImpress
Panorama.it
VodafoneNews
PisaInformaFlash

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