Un campus grande come una città
Video di presentazione dell'Università di Pisa realizzato dal Laboratorio di Cultura Digitale (Claudio Benedetti e Marco Tonsini) in collaborazione con L'Ufficio Stampa e Comunicazione dell' Università di Pisa.
Music (CC)
At the Mall
Emerald Park
For Tomorrow (2008)
Facebook (EmeraldParkSweden)
La Camera di Commercio premia quattro laureati dell’Ateneo pisano
Si è svolta lunedì 29 febbraio la cerimonia di premiazione di quattro giovani laureati dell’ateneo pisano partecipanti al “Concorso Premi per tesi di laurea”, istituito dalla Camera di Commercio di Pisa per selezionare le migliori tesi di laurea specialistica o magistrale riguardanti aspetti economico-sociali della provincia di Pisa. A consegnare i premi, da 2500 lordi ciascuno, il Presidente della Camera di Commercio di Pisa Valter Tamburini e il prorettore alla Comunicazione dell’Università di Pisa Marco Guidi, a sancire uno stretto rapporto di collaborazione tra le due istituzioni.
“La crescita del capitale umano, la promozione della cultura e dell’eccellenza nella formazione delle risorse umane, così come il sostegno all’innovazione, al trasferimento della ricerca al mondo della produzione sono alcune delle direttrici della politica dell’ente da molti anni – sottolinea il Presidente Valter Tamburini. Con questa iniziativa – conclude Tamburini – la Camera non solo premia la qualità del lavoro degli studenti ma porta all’attenzione della comunità delle imprese e della società proposte ed idee interessanti per il territorio."
“Nel porgere le più vive congratulazioni alle due laureate e ai due laureati vincitori, augurando loro di proseguire in un percorso professionale che possa essere ricco di successi e soddisfazione – continua il prorettore Marco Guidi - voglio sottolineare l’importanza della collaborazione tra Ateneo e Camera di Commercio di Pisa, che dà un’ulteriore conferma delle molteplici e positive possibilità di interazione tra mondo universitario e realtà produttive e imprenditoriali locali”.
Tredici le tesi iscritte al concorso e prese in esame dalla Commissione di valutazione presieduta dal Presidente della Camera di Commercio e composta dal Segretario Generale dell’ente Dott.ssa Cristina Martelli, dal Prof. Professor Marco Bottai, dalla Prof.ssa Paola Miolo e dall’Ingegner Gianfranco Vannucchi. Quattro gli elaborati premiati, non solamente per la qualità complessiva del lavoro, ma anche per l’argomento affrontato ed il suo rilievo per l’economia provinciale e per la Camera di Commercio. Di seguito i candidati premiati con le motivazioni.
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Dottoressa GIADA ARZILLI
Laurea Magistrale in SCIENZE ECONOMICO-AZIENDALI
Tesi: LA GESTIONE EFFICENTE DEI RIFIUTI URBANI - IL CASO GEOFOR S.P.A.
Tesi molto ben articolata da ogni punto di vista. Delle due parti fondamentali, la prima è dedicata all’inquadramento della problematica in un contesto più ampio. Di un argomento su cui la maggior parte dei cittadini continua ad avere idee quanto meno approssimative, la dottoressa chiarisce bene gli aspetti tecnici e operativi e ne definisce il lessico fondamentale. Gli aspetti normativi sono ben illustrati e sempre accostati alle diverse analisi. L’evoluzione storica delle differenti tecniche di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani mostra bene le tendenze operative. Sono ben esposti gli obiettivi previsti e quelli imposti dalle normative. Sul piano territoriale è sempre presente un confronto con la situazione negli altri paesi europei, nelle diverse ripartizioni geografiche e nelle regioni italiane, fino alle ripartizioni sub-regionali toscane (province, ATO). I dati sono presentati con chiarezza. Le fonti statistiche, escusse meticolosamente. Nella seconda parte, dedicata all’azienda Geofor, l’analisi diviene insieme più “scientifica” e più pratico-operativa. Tramite l’applicazione di una metodologia consolidata (Data Envelopment Analysis) viene misurata l’efficienza dei sistemi di raccolta praticati dai comuni di competenza dell’azienda. Molto apprezzabile è il dettaglio delle analisi di efficienza articolate comune per comune. Una vera e propria guida per contrastare inefficienze e instaurare o migliorare le “buone pratiche” in difesa dell’ambiente.
Dottoressa CHIARA GIOVANNA BARTOLI
Laurea Magistrale in SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE, PUBBLICA D’IMPRESA E PUBBLICITA’
Tesi: I SOCIAL MEDIA COME STRUMENTI DI MARKETING. IL CASO DELLE IMPRESE DELLA PROVINCIA DI PISA
Il lavoro contiene un apprezzabile lavoro di sistematizzazione della materia specifica, anche grazie ad una cospicua rassegna bibliografica. Questa tesi dà conto di un’indagine campionaria sull’utilizzazione del web per il marketing da parte delle aziende della provincia pisana, argomento di grande attualità. La scarsa partecipazione delle aziende, testimoniata da un tasso di risposta all’indagine assai scarso, non toglie né merito né utilità al lavoro. Infatti, da un lato, la dottoressa, dimostrando anche di possedere e voler utilizzare un congruo bagaglio di conoscenze statistiche, le applica correttamente nell’analisi dei risultati dell’indagine. Dall’altro, lo scarso interesse mostrato dalle aziende contribuisce a certificare un certo ritardo nella cultura delle aziende della provincia rispetto a scelte di marketing sempre più ineluttabili a seguito dell’evoluzione storica della comunicazione e del rapporto fra produttore e cliente. Evoluzione che non potrà prescindere, come ben sottolinea la tesi, da un crescente ricorso al web e ai social media.”
Dottor IGNAZIO FAVARA
Laurea Specialistica in Ingegneria EDILE-ARCHITETTURA
Tesi: IL PARCO CENTRALE DI CISANELLO A PISA. PROGETTO DI UNA CLINICA NEUROPSICHIATRICA INFANTILE
Dopo una accurata ricostruzione della storia del quartiere legata all’attuazione del PRG del 1970, tenuto conto delle previsioni urbanistiche vigenti e analizzato lo stato di fatto, la tesi si pone il fine di risolvere le criticità riscontrate e dare attivazione, con attitudine critica, alle previsioni vigenti. Viene quindi elaborato un progetto urbanistico riguardante il Parco centrale di Cisanello che consente di connettere gli ambiti a nord e a sud della viabilità del quartiere (via di Cisanello) e di creare un isolamento e una protezione per la Clinica neuropsichiatrica infantile (il cui insediamento è previsto dal Regolamento Urbanistico) della quale viene redatto il progetto architettonico, progetto che viene trattato affrontando accuratamente le questioni legate al carattere speciale dei pazienti e delle loro esigenze.
Dott. MICHELE FERRI
Laurea Specialistica in Scienze Politiche
Tesi: L’IMPRENDITORIA IMMIGRATA NELLA PROVINCIA DI PISA
L’interessante ricerca sull’imprenditoria immigrata si snoda dall’analisi dei modelli teorici esistenti in letteratura fino all’elaborazione statistica dei dati relativi alla provincia di Pisa. La rilevanza assunta dagli immigrati nel tessuto imprenditoriale nazionale (incidenza del 6,4% sul totale delle imprese italiane), induce il dott. Ferri a far emergere le caratteristiche peculiari dell’imprenditoria immigrata in Italia e nella provincia di Pisa: tale imprenditoria risulta come un fenomeno “concentrato” per nazionalità e settori; dall’incrocio dei dati relativi a queste due dimensioni affiorano, inoltre, segni di ”specializzazione etnica”. Un risultato di rilievo è il peso degli imprenditori extra-UE sul totale della provincia che risulta pari al 9,48%. Considerando poi le sole imprese individuali, tale valore arriva fino al 15,7%. Prendendo spunto dalla teoria del mercato duale del lavoro e adattandone i termini, il dott. Ferri spiega che le imprese gestite da immigrati, vanno ad occupare il “segmento secondario” dell’imprenditoria, subentrando nelle attività indipendenti più faticose e meno remunerative, progressivamente disertate dagli autoctoni perché considerate poco remunerative o di scarso prestigio sociale.
Mobilità sostenibile: firmato un protocollo che unisce le istituzioni cittadine
Venerdì 26 febbraio è stato firmato fra i rappresentanti dei principali enti pubblici della città di Pisa un protocollo di intesa per “una mobilità urbana sostenibile, intelligente, accessibile, integrata e innovativa", un documento che fissa le linee guida e le attività necessarie per favorire forme di mobilità alternativa. Dell'accordo fanno parte Comune di Pisa, Prefettura, Università di Pisa, Provincia di Pisa, Scuola Normale, Scuola Sant'Anna, Cnr, Aoup, Asl, Ardsu, Camera di Commercio, Ufficio scolastico provinciale, Agenzia delle entrate, Inps.
Pisa è una città dove operano circa 20mila dipendenti pubblici, dove i servizi pubblici muovono migliaia di persone ogni giorno (studenti, utilizzatori dei servizi sanitari etc.). Avere azioni e strategie condivise è di fondamentale importanza. Il Protocollo delinea complessivamente quali saranno le azioni congiunte, quali i temi che grazie alle eccellenze scientifiche e di ricerca degli enti coinvolti (il CNR e le Università) saranno affrontate anche grazie al lavoro del Tavolo Tecnico che il protocollo istituisce tra le istituzioni.
Il tavolo ha già lavorato per realizzare, inizialmente, una approfondita analisi sulle esigenze di mobilità, sulle abitudini attuali, sui percorsi casa-lavoro.
Partirà infatti entro il mese di marzo, con un apposito questionario, una grande indagine, un importantissimo strumento di partecipazione che, a partire da tutti i dipendenti pubblici, verrà estesa progressivamente a tutti i cittadini residenti e anche a coloro che ogni giorno raggiungono e vivono la giornata nella nostra la città.
Gli enti pubblici si impegneranno a promuovere la survey, l’indagine, tra tutti i dipendenti. L’indagine servirà ad avere dati su moltissimi aspetti, tutti utili a migliorare la vita della città e dei cittadini e in particolare servirà a verificare e capire gli orari e i tempi di vita della città, verificare le disponibilità alla condivisione dei mezzi privati, l’opinione sui mezzi pubblici e l’attuale configurazione della rete. Il Comune ha deciso di lavorare al nuovo piano per la mobilità sostenibile (PUMS) e il lavoro congiunto con gli enti è un primo tassello molto importante. Il braccio tecnico operativo del lavoro tra gli Enti sarà Pisamo, che guiderà il lavoro tecnico indicato dal protocollo.
«L'Università di Pisa è già partner di molti progetti che promuovono la mobilità urbana sostenibile su Pisa (tra cui CicloPi) - afferma Rosalba Tognetti, prorettore per gli studenti - Tutta la comunità universitaria è molto sensibile sul tema, sarà facile coinvolgerla in questa indagine».
Il secondo obiettivo dopo l’indagine che gli enti dovranno affrontare in modo condiviso è la promozione della mobilità sostenibile tra i dipendenti attraverso forme di incentivo comune e strumenti efficaci per incentivare la condivisione dei mezzi privati (car pooling).
Su questo tema il Comune di Pisa intende lanciare una sfida concreta su cosa significhi per una comunità lavorare al cambio degli stili di vita, al miglioramento ambientale, ad una città più accogliente e capace di guardare ai modelli più avanzati di Smart City.
I dati che saranno recepiti e gli strumenti che saranno messi in campo saranno utilissimi per la definizione del nuovo piano della mobilità sostenibile (PUMS) che il Comune di Pisa, coinvolgendo naturalmente i comuni dell’area Pisana, ha intenzione di realizzare entro un anno. La sfida è saper progettare la città del futuro sul fronte della mobilità, guardando ai modelli più avanzati, puntando all’innovazione come da tradizione e vocazione, con un occhio attento alle esigenze di sostenibilità generale. (Comunicato Comune di Pisa).
Convenzione tra l'Ateneo e il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
È stata sottoscritta in Rettorato, venerdì 26 febbraio 2016, la convenzione quadro tra l'Università di Pisa e il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che consolida i reciproci rapporti, prevedendo la possibilità di organizzare attività congiunte di studio, ricerca e formazione. L'accordo è stato firmato dal rettore Massimo Mario Augello e dal Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Gioacchino Giomi, alla presenza del prorettore per l'Edilizia, Sandro Paci, del Direttore Regionale, Gregorio Agresta, del Direttore Centrale Emergenza, Giuseppe Romano, e del Comandante Provinciale di Pisa, Ugo D’Anna.
La convenzione, della durata di cinque anni, regola lo scambio di conoscenze, esperienze e professionalità tra i due enti, con la possibilità di attivare stage, tesi di laurea e focus su materie di comune interesse e di partecipare in modo congiunto a bandi per ottenere finanziamenti a livello regionale, nazionale ed europeo. I settori prioritari di intervento riguardano il trasporto, la movimentazione e lo stoccaggio di materiali pericolosi, lo studio e il controllo di incendi ed esplosioni, la sicurezza sul lavoro e nelle operazioni di soccorso, le ricerche su nuovi materiali e tecnologie per il soccorso e la protezione degli operatori. Nel testo è infine programmata l'istituzione di un gruppo di lavoro misto, composto da specialisti in sicurezza antincendio, per l'applicazione di metodi basati sull'approccio ingegneristico-prestazionale su complessi edifici storici di elevato pregio architettonico-culturale.
L'accordo prevede anche l'utilizzo di attrezzature e laboratori per sviluppare le ricerche congiunte e la possibilità di affidare al personale dei Vigili del Fuoco funzioni didattiche per materie specialistiche o di alto contenuto tecnologico e a quello universitario corsi di aggiornamento su materie di interesse del Corpo Nazionale.
Per il coordinamento delle attività, sarà istituito un Comitato composto da cinque rappresentanti dei VVF, tra i quali ci sarà il presidente, e cinque rappresentanti dell'Ateneo.
"La convenzione quadro che abbiamo firmato oggi - ha dichiarato il rettore Massimo Augello - rafforza le collaborazioni avviate da tempo con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, mirate alla stesura delle normative tecniche di prevenzione incendi e all'organizzazione di una serie di convegni sulla valutazione e gestione del rischio negli insediamenti civili e industriali. Nel nostro Ateneo, inoltre, è già presente un corso di insegnamento a Ingegneria in Scienza e tecnica della prevenzione incendi. Ringrazio dunque l'ingegner Giomi e il Corpo Nazionale dei VVF per l'attenzione e la disponibilità dimostrate".
"Innumerevoli sono gli ambiti operativi e formativi che si prospettano alla collaborazione - ha concluso il Capo del Corpo Nazionale dei VVF, Gioacchino Giomi - Di rilevante interesse per il Corpo Nazionale è lo studio e la progettazione di efficaci sistemi che assicurino la sicurezza degli operatori in scenari ad alto rischio, con sviluppo e ricerca di nuovi materiali, di sistemi di rilevamento, valutazione e di analisi delle condizioni al contorno, anche attraverso l'applicazione della sensoristica avanzata per il monitoraggio dei parametri critici nell'attività di soccorso. Nelle attività di sviluppo di nuovi sistemi di analisi si inserisce sicuramente la prospettiva aperta dall'approccio ingegneristico nel contrasto del fenomeno incendio che, proprio nel settore della prevenzione, ha dato origine a un aggiornamento del tradizionale sistema di regole e prescrizioni".
L’Università di Pisa alla IV conferenza Horizon 2020 di Science|Business
Si è tenuta il 16 febbraio a Bruxelles la IV conferenza, organizzata da Science|Business, su Horizon 2020. Il Commissario europeo alla Ricerca, Carlos Moedas, il Direttore Generale della DG Ricerca della Commissione, Robert-Jan Smits, i rappresentati delle più prestigiose università europee e delle più importanti aziende internazionali hanno tracciato un bilancio dei primi due anni di Horizon 2020, il principale programma di finanziamento dell’Unione Europea per la ricerca e l’innovazione. L’Università di Pisa, partner del network Science|Business, ha partecipato alla conferenza rappresentata dalla professoressa Ann Katherine Isaacs, delegata del rettore per i programmi europei e dal personale del Settore Ricerca. La professoressa Isaacs ha partecipato al panel dal tema “Open to the World”, che ha rappresentato un momento di confronto tra università, imprese e Commissione Europea su Horizon 2020 come strumento di relazioni internazionali, extra-europee, dai partner più prossimi del bacino del mediterraneo a quelli dell’America Latina e dell’Asia.
Il Commissario alla Ricerca, Carlos Moedas, ha presentato, in un dialogo con aziende e mondo accademico, le prospettive di un nuovo European Innovation Council, dedicato al sostegno dell’innovazione, che dovrà avere il compito di sostenere, con una struttura snella e agile, le imprese europee più innovative, le idee e le ricerche del mondo accademico più orientate all’innovazione, con una funzione di venture capitalist, di coordinamento e semplificazione del complesso panorama dei finanziamenti europei. Nella sessione pomeridiana, il dialogo con il Direttore Generale della DG Ricerca, Robert-Jan Smits, è stata l’occasione per una prima analisi dei risultati di Horizon 2020 e sulle prospettive per i prossimi anni.
Horizon è senza dubbio il programma di finanziamento più apprezzato in Europa, come dimostra una recente indagine della Commissione: più dell’80% degli intervistati (tra imprese, università ed enti di ricerca) esprime piena soddisfazione per il programma, in particolare per le misure di semplificazione adottate dalla Commissione rispetto al precedente programma quadro. Il Direttore Smits ha descritto l’enorme successo di Horizon in termini di proposte di finanziamento presentate, in due anni circa 90.000, che hanno ridotto però il tasso di successo a una media del 10-11%. La Commissione intende affrontare questa criticità prevedendo per le prossime call for proposal un processo di presentazione delle proposte strutturato su due step di valutazione. Questo consentirà di ammettere alla seconda fase un numero ridotto di proposte e allo stesso tempo di ridurre i tempi del processo di valutazione. In conclusione il Direttore Generale ha annunciato che a breve la Commissione avvierà al proprio interno le prime consultazioni per la definizione del nuovo programma quadro, il nono, per il finanziamento della ricerca e dell’innovazione.
Maggiori informazioni e dettagli sulla giornata disponibili a questo link.
Unità Ricerca Europea
Settore Ricerca UNIPI
In vendita il complesso universitario “ex-G.E.A.”
L’Università di Pisa prosegue il programma di vendita di immobili non necessari allo svolgimento della didattica e della ricerca. In particolare sono in corso le procedure per la vendita, in un unico lotto, del complesso universitario denominato “ex-G.E.A. azienda e servizi per l’ambiente”, situato in via Filiberto Duca D’Aosta 1/3, a Pisa.
Il complesso si sviluppa su una superficie di circa 5.000 mq ed è costituito da un fabbricato principale articolato in più corpi, di superficie coperta complessiva di circa 1.796 mq e superficie calpestabile lorda di circa 2.613 mq (comprensiva di vani accessori) e da un’area di pertinenza che si sviluppa su tre lati dell’edificio con spazi verdi, cortile e ampio piazzale ad uso di parcheggio per una superficie di circa 3.204 mq. Il prezzo a base d’asta è 2.065.000 euro e la scadenza per la presentazione delle offerte il 30 marzo 2016, ore 12.00.
L’avviso di vendita, con foto e planimetrie, è pubblicato sulla pagina http://patrimonio.unipi.it/. Per informazioni è possibile rivolgersi al Settore Patrimonio dell’Ateneo (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; tel. 050 2212959-2212503).
Firmata una convenzione con l’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia
È stata firmata una convenzione di collaborazione scientifica tra l’Università di Pisa e l’Istituto Lama Tzong Khapa, uno dei principali centri del Buddismo Mahaiana in Occidente. Presso l’Istituto, che ha sede in Pomaia (Santa Luce), a circa 40 chilometri da Pisa, e che ha ospitato in diverse occasioni il Dalai Lama, da quasi 40 anni si svolgono attività di studio, formazione e approfondimento indirizzati a una migliore comprensione della natura interiore e dei processi mentali, attraverso lo studio della filosofia e della psicologia buddiste.
La convenzione ha lo scopo di promuovere un approccio multidisciplinare allo studio della coscienza e dell’interazione mente-corpo che si avvarrà, da una parte, dei metodi, degli strumenti e delle acquisizioni delle scienze occidentali (biofisica, neuroscienze, psicologia, psicofisiologia, filosofia della mente) dall’altra dell’enorme bagaglio di conoscenze accumulate, in oltre 2500 anni di storia, dalla tradizione buddista nel campo dell’analisi in prima persona dei processi mentali, introspezione, concentrazione, meditazione, mindfulness. Si tratta della prima esperienza strutturata di questo tipo in Europa, dopo quelle già in atto presso università e centri di ricerca negli Stati Uniti (Stanford University, Emory University, Columbia University e altri).
Il primo risultato della collaborazione è la compartecipazione di studiosi di entrambe le istituzioni al master dell’Università di Pisa in “Neuroscienze, Mindfulness e Pratiche Contemplative” diretto dal professor Angelo Gemignani, che verrà inaugurato il 27 febbraio e vedrà, per la prima volta in Italia, la partecipazione, in qualità di docenti, di due tra i più autorevoli Lama Tibetani che operano presso l’Istituto, accanto a docenti dell’Università di Pisa ed esperti esterni di altre discipline.
Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
Tirreno Cecina
Pisa Today
NazionePisa.it
StampToscana.it
Narrare la malattia, costruire la salute
“Narrare la malattia, costruire la salute” è il titolo del convegno nazionale dell'Associazione Italiana di Sociologia - Sezione di Sociologia della salute e della medicina che si svolge venerdì 26 febbraio all’Università di Pisa. L’appuntamento è nell’aula magna di Palazzo Matteucci (piazza Toniolo, 2) alle 9,30 per una giornata di confronto multidisciplinare fra esperti e docenti sulla “medicina narrativa” per allargare lo sguardo agli effetti culturali e sociali della malattia e della salute, al di là del loro fondamento biologico.
“Promuovere una più efficace comunicazione medico-paziente, ridurre le asimmetrie informative – ha spiegato Rita Biancheri dell’Ateneo pisano - sono percorsi che possono favorire un miglioramento della qualità della cura, affermare una visione olistica della malattia e concorrere anche ad affermare una visione delle differenze, come quelle di genere o di etnia, consentendo così interventi maggiormente personalizzati”.
Gli argomenti che saranno affrontati durante la giornata ricoprono una vasta area di interesse e vanno dagli E-Methods per lo studio delle Illness narratives, all’uso delle narrazione nella pratica clinica e socio-assistenziale, un approccio che rende necessaria una riconsiderazione della “cura” e della relazione terapeutica contribuendo, nello stesso tempo, ad un significativo potenziamento organizzativo dei sistemi sanitari.
Al via la nuova edizione del PhD+, il programma che insegna a valorizzare i risultati della ricerca
All’Università di Pisa c’è un luogo dove le idee innovative si sviluppano, si valorizzano e, possibilmente, si trasformano in impresa. È il PhD+, il programma formativo extracurriculare giunto ormai alla sesta edizione che consiste in una serie di seminari, tenuti da esperti nazionali e internazionali nel campo dell’innovazione e del trasferimento tecnologico, atti a fornire competenze e strumenti per la valorizzazione dei risultati di ricerca tra studenti e ricercatori dell’Università di Pisa di tutte le discipline. L’edizione 2016 è stata inaugurata martedì 23 febbraio con i saluti del rettore Massimo Augello e del prorettore per la ricerca applicata e l’innovazione, Paolo Ferragina, e con l’intervento di alcuni ospiti illustri moderati da Claudio Giua, del Gruppo Editoriale “L'Espresso”. Tra loro Renata Bueno, componente della Commissione Affari esteri e Comunitari della Camera dei deputati, e Massimo Russo, condirettore de La Stampa, che ha tenuto una lezione su “Storytelling in the second machine age”.
I numeri di quest’anno dicono che l’interesse per questo percorso formativo è cresciuto ancora: si sono iscritti oltre 200 studenti provenienti da tutte le aree scientifiche e umanistiche e divisi pressoché equamente tra dottorandi e laureandi magistrali. Per motivi logistici e di efficacia didattica sono stati selezionati 120 studenti (come previsto dal bando), tutti gli altri potranno comunque fruire dei seminari in streaming attraverso la piattaforma e-learning dell’Ateneo (mediateca.unipi.it) e prendere parte a tutti gli eventi collaterali al PhD+, tra cui il pitch finale e le attività di coaching e mentoring.
“La chiave di lettura del successo di questo programma si nasconde in quel segno + che incuriosisce molti” - spiega Paolo Ferragina - Questo corso non è un dottorato o un master, ma un percorso formativo extra-curriculare che l’Università di Pisa offre gratuitamente ai suoi studenti e che si propone l’obiettivo di realizzare una «piattaforma dell’innovazione e della valorizzazione della ricerca» rivolta ai più alti livelli di formazione universitaria arricchendo il percorso curriculare degli studenti con tutte quelle competenze che oggi sono più che mai necessarie per affrontare il mondo del lavoro. La cultura dell’innovazione e dello spirito imprenditoriale sviluppa nei giovani (e non solo) la progettualità, lo spirito d’iniziativa, la valutazione del rischio, la capacità di valorizzare se stessi e i propri risultati, contribuendo così ad accrescere l’occupabilità dei laureati e dei dottori di ricerca. Tutte queste competenze sono imprescindibili anche per i giovani ricercatori che volessero proseguire nella carriera accademica: non a caso ben 18 corsi di dottorato su 21 con sede a Pisa hanno riconosciuto ufficialmente il percorso PhD+ tra le loro attività formative”.
I numeri parlano chiaro. Il PhD+ ha generato 32 progetti imprenditoriali, di cui 23 trasformati in imprese e tra questi 12 accreditati come spin off dell’Università di Pisa, che hanno ricevuto numerosi premi o riconoscimenti in prestigiose competizioni nazionali e internazionali (tra cui Wired Audi Innovation Award; Amazon Picking Challenge; Digital Innovation Contest for Clinical Excellence' di IC tomorrow; Intel Business Challenge Europe; ItaliaCamp; Premio Nazionale per l'Innovazione-Working Capital; Premio Unicredit Startlab; Premio Marzotto, e diversi altri). Queste start-up hanno anche sviluppato un legame con le attività di brevettazione dell'Ateneo realizzando 14 brevetti e, recentemente, 6 spin-off dell’Ateneo sono state finanziate nella Fase 1 dello SME Instrument di Horizon 2020, dimostrando così di avere un grado di innovatività di profilo internazionale.
Diverse istituzioni del territorio (Fondazioni bancarie, Camere di commercio, Poli tecnologici) hanno collaborato con l’Università di Pisa alla realizzazione delle precedenti edizioni del PhD+, fin dalla sua istituzione, partecipando attivamente a seminari su tematiche specifiche, mettendo a disposizione servizi di supporto per la creazione di impresa, offrendo sostegno finanziario e premi per i progetti più innovativi. Il PhD+ ha quindi concretamente realizzato quell’ecosistema del trasferimento tecnologico di cui spesso si sente parlare e che a Pisa trova una delle sue massime espressioni nazionali.
Le principali novità dell’edizione 2016
• Maggiore attenzione alle nuove tendenze tecnologiche dell’Internet of Things e dei Big Data, cui saranno dedicate due sessioni e divulgative per spiegarne le enormi potenzialità in tutte le aree, non necessariamente quelle tecnologiche.
Proprio sul tema dei Big Data, ove l’Università di Pisa gioca un ruolo chiave in Europa mediante il progetto SoBigData, è nata quest’anno una collaborazione con il Comune di Pisa e con PISAMO, grazie al supporto dell’assessore Giuseppe Forte, del Dott. Fabrizio Cerri e del Dott. Tiziano Di Sciullo. All’inizio del corso verrà lanciata una competizione in cui gruppi misti di allievi, sia con competenze tecnologiche che umanistiche, lavoreranno insieme per analizzare la mobilità cittadina con l’obiettivo di comprendere meglio flussi e abitudini di coloro che si recano e frequentano Pisa. Con questo si spera di derivare idee interessanti che durante il PhD+ verranno sviluppate in forma prototipale, e che potranno poi essere auspicabilmente industrializzate alla fine del percorso, portando eventualmente alla creazione di una nuova start-up o di un nuovo servizio per la comunità.
• Maggiore proiezione in ambito internazionale, grazie ad alcune importanti collaborazioni. Innanzitutto quella con l'Università Positivo, al top nel trasferimento tecnologico e localizzata nella città brasiliana di Curitiba, al 4° posto tra le città più economicamente avanzate dell’America Latina. Gli studenti dell’Università Positivo seguiranno i seminari in diretta streaming e parteciperanno insieme agli studenti pisani al Pitch finale. Le migliori idee sviluppatesi a Pisa verranno ospitate a Curitiba per sperimentare una nuova forma di scambio internazionale di idee imprenditoriali e trasferimento di nuove tecnologie. Le lezioni del PhD+ potranno essere seguite in video streaming anche dal CIATEC - Polo de Alta Tecnologia de Campinas - il più antico incubatore del Brasile che festeggia quest’anno i suoi 25 anni e oltre 100 startup incubate. Il CIATEC trasmetterà il corso a Campinas, città della regione di San Paolo, per le sue aziende incubate, per le aziende dei poli tecnologici che coordina e per una delle più importante università statali brasiliane, UNICAMP, Università Statale di Campinas, che è responsabile per il 15% della ricerca accademica in Brasile ed è il leader tra le università brasiliane in materia di brevetti.
A ciò si aggiunge la sinergia col progetto europeo ENDuRE, di cui l’Ateneo è capofila, che nell’ambito Erasmus+ sta portando avanti lo sviluppo di un nuovo modello di formazione imprenditoriale incentrato proprio sul PhD+ e che vede coinvolte sedi in Danimarca e Regno Unito. Alla fine del corso verrà lanciata una Summer School alla quale potranno partecipare gli studenti più motivati.
• I progetti più innovativi, derivanti sia dall’edizione di quest’anno che da quelle precedenti - molti dei quali si sono ormai costituiti in vere e proprie imprese - avranno ulteriori opportunità formative e di finanziamento grazie alla possibilità offerta dall’Università di Pisa e da sponsor esterni di partecipare gratuitamente alla European Innovation Academy, prestigioso evento internazionale che quest’anno si svolgerà a Torino e vedrà coinvolti blasonati Atenei (quali ad esempio Berkeley e Stanford) e aziende (quali ad esempio Google e Ferrari) sui temi del food, mobility, luxury e ICT.
Viene infine confermata la consueta collaborazione con il Master internazionale in Business Administration dell’Università di Pisa per perfezionare ulteriormente il proprio business plan in collaborazione con gli allievi del MBA.
Info: www.unipi.it/phdplus
Al via il PhD+, il programma che insegna a valorizzare i risultati della ricerca
All’Università di Pisa c’è un luogo dove le idee innovative si sviluppano, si valorizzano e, possibilmente, si trasformano in impresa. È il PhD+, il programma formativo extracurriculare giunto ormai alla sesta edizione che consiste in una serie di seminari, tenuti da esperti nazionali e internazionali nel campo dell’innovazione e del trasferimento tecnologico, atti a fornire competenze e strumenti per la valorizzazione dei risultati di ricerca tra studenti e ricercatori dell’Università di Pisa di tutte le discipline. L’edizione 2016 è stata inaugurata martedì 23 febbraio con i saluti del rettore Massimo Augello e del prorettore per la ricerca applicata e l’innovazione, Paolo Ferragina, e con l’intervento di alcuni ospiti illustri moderati da Claudio Giua, del Gruppo Editoriale “L'Espresso”. Tra loro Renata Bueno, componente della Commissione Affari esteri e Comunitari della Camera dei deputati, e Massimo Russo, condirettore de La Stampa, che ha tenuto una lezione su “Storytelling in the second machine age”.
I numeri di quest’anno dicono che l’interesse per questo percorso formativo è cresciuto ancora: si sono iscritti oltre 200 studenti provenienti da tutte le aree scientifiche e umanistiche e divisi pressoché equamente tra dottorandi e laureandi magistrali. Per motivi logistici e di efficacia didattica sono stati selezionati 120 studenti (come previsto dal bando), tutti gli altri potranno comunque fruire dei seminari in streaming attraverso la piattaforma e-learning dell’Ateneo (mediateca.unipi.it) e prendere parte a tutti gli eventi collaterali al PhD+, tra cui il pitch finale e le attività di coaching e mentoring.
“La chiave di lettura del successo di questo programma si nasconde in quel segno + che incuriosisce molti - spiega Paolo Ferragina - Questo corso non è un dottorato o un master, ma un percorso formativo extra-curriculare che l’Università di Pisa offre gratuitamente ai suoi studenti e che si propone l’obiettivo di realizzare una «piattaforma dell’innovazione e della valorizzazione della ricerca» rivolta ai più alti livelli di formazione universitaria arricchendo il percorso curriculare degli studenti con tutte quelle competenze che oggi sono più che mai necessarie per affrontare il mondo del lavoro. La cultura dell’innovazione e dello spirito imprenditoriale sviluppa nei giovani (e non solo) la progettualità, lo spirito d’iniziativa, la valutazione del rischio, la capacità di valorizzare se stessi e i propri risultati, contribuendo così ad accrescere l’occupabilità dei laureati e dei dottori di ricerca. Tutte queste competenze sono imprescindibili anche per i giovani ricercatori che volessero proseguire nella carriera accademica: non a caso ben 18 corsi di dottorato su 21 con sede a Pisa hanno riconosciuto ufficialmente il percorso PhD+ tra le loro attività formative”.
I numeri parlano chiaro. Il PhD+ ha generato 32 progetti imprenditoriali, di cui 23 trasformati in imprese e tra questi 12 accreditati come spin off dell’Università di Pisa, che hanno ricevuto numerosi premi o riconoscimenti in prestigiose competizioni nazionali e internazionali (tra cui Wired Audi Innovation Award; Amazon Picking Challenge; Digital Innovation Contest for Clinical Excellence' di IC tomorrow; Intel Business Challenge Europe; ItaliaCamp; Premio Nazionale per l'Innovazione-Working Capital; Premio Unicredit Startlab; Premio Marzotto, e diversi altri). Queste start-up hanno anche sviluppato un legame con le attività di brevettazione dell'Ateneo realizzando 14 brevetti e, recentemente, 6 spin-off dell’Ateneo sono state finanziate nella Fase 1 dello SME Instrument di Horizon 2020, dimostrando così di avere un grado di innovatività di profilo internazionale.
Diverse istituzioni del territorio (Fondazioni bancarie, Camere di commercio, Poli tecnologici) hanno collaborato con l’Università di Pisa alla realizzazione delle precedenti edizioni del PhD+, fin dalla sua istituzione, partecipando attivamente a seminari su tematiche specifiche, mettendo a disposizione servizi di supporto per la creazione di impresa, offrendo sostegno finanziario e premi per i progetti più innovativi. Il PhD+ ha quindi concretamente realizzato quell’ecosistema del trasferimento tecnologico di cui spesso si sente parlare e che a Pisa trova una delle sue massime espressioni nazionali.
Le principali novità dell’edizione 2016
• Maggiore attenzione alle nuove tendenze tecnologiche dell’Internet of Things e dei Big Data, cui saranno dedicate due sessioni e divulgative per spiegarne le enormi potenzialità in tutte le aree, non necessariamente quelle tecnologiche. Proprio sul tema dei Big Data, ove l’Università di Pisa gioca un ruolo chiave in Europa mediante il progetto SoBigData, è nata quest’anno una collaborazione con il Comune di Pisa e con PISAMO, grazie al supporto dell’assessore Giuseppe Forte, del Dott. Fabrizio Cerri e del Dott. Tiziano Di Sciullo. All’inizio del corso verrà lanciata una competizione in cui gruppi misti di allievi, sia con competenze tecnologiche che umanistiche, lavoreranno insieme per analizzare la mobilità cittadina con l’obiettivo di comprendere meglio flussi e abitudini di coloro che si recano e frequentano Pisa. Con questo si spera di derivare idee interessanti che durante il PhD+ verranno sviluppate in forma prototipale, e che potranno poi essere auspicabilmente industrializzate alla fine del percorso, portando eventualmente alla creazione di una nuova start-up o di un nuovo servizio per la comunità.
• Maggiore proiezione in ambito internazionale, grazie ad alcune importanti collaborazioni. Innanzitutto quella con l'Università Positivo, al top nel trasferimento tecnologico e localizzata nella città brasiliana di Curitiba, al 4° posto tra le città più economicamente avanzate dell’America Latina. Gli studenti dell’Università Positivo seguiranno i seminari in diretta streaming e parteciperanno insieme agli studenti pisani al Pitch finale. Le migliori idee sviluppatesi a Pisa verranno ospitate a Curitiba per sperimentare una nuova forma di scambio internazionale di idee imprenditoriali e trasferimento di nuove tecnologie.
Le lezioni del PhD+ potranno essere seguite in video streaming anche dal CIATEC - Polo de Alta Tecnologia de Campinas - il più antico incubatore del Brasile che festeggia quest’anno i suoi 25 anni e oltre 100 startup incubate. Il CIATEC trasmetterà il corso a Campinas, città della regione di San Paolo, per le sue aziende incubate, per le aziende dei poli tecnologici che coordina e per una delle più importante università statali brasiliane, UNICAMP, Università Statale di Campinas, che è responsabile per il 15% della ricerca accademica in Brasile ed è il leader tra le università brasiliane in materia di brevetti.
A ciò si aggiunge la la sinergia col progetto europeo ENDuRE, di cui l’Ateneo è capofila, che nell’ambito Erasmus+ sta portando avanti lo sviluppo di un nuovo modello di formazione imprenditoriale incentrato proprio sul PhD+ e che vede coinvolte sedi in Danimarca e Regno Unito. Alla fine del corso verrà lanciata una Summer School alla quale potranno partecipare gli studenti più motivati.
• I progetti più innovativi, derivanti sia dall’edizione di quest’anno che da quelle precedenti - molti dei quali si sono ormai costituiti in vere e proprie imprese - avranno ulteriori opportunità formative e di finanziamento grazie alla possibilità offerta dall’Università di Pisa e da sponsor esterni di partecipare gratuitamente alla European Innovation Academy, prestigioso evento internazionale che quest’anno si svolgerà a Torino e vedrà coinvolti blasonati Atenei (quali ad esempio Berkeley e Stanford) e aziende (quali ad esempio Google e Ferrari) sui temi del food, mobility, luxury e ICT.
Viene infine confermata la consueta collaborazione con il Master internazionale in Business Administration dell’Università di Pisa per perfezionare ulteriormente il proprio business plan in collaborazione con gli allievi del MBA.
Info: www.unipi.it/phdplus
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