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"Il diritto all'educazione del consumatore tra informazione e paternalismo" è il titolo del quarto incontro del ciclo di appuntamenti "Pisa verso EXPO 2015. Il cibo fra scienza e conoscenza" che si svolgerà giovedì 12 marzo dalle 9 nell'aula magna del dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell'università di Pisa in via del Borghetto 80.

La giornata di studi vuole soffermarsi sulle potenzialità e sui limiti dell'intervento educativo in ambito alimentare e sulla effettività del "diritto all'educazione" dichiarato in termini generali dal Codice del consumo, dal Trattato sul funzionamento dell'Unione europea e fatto proprio da vari governi europei compreso anche quello italiano.

L'incontro sarà aperto da Manuela Giovannetti, direttore Centro Nutrafood, Sandra Capuzzi, presidente Società della Salute, e Francesca Bretzel, presidente Consiglio del cibo di Pisa. Seguiranno quindi gli interventi giuristi, pedagogisti, economisti, sociologi, biologi e medici, in massima parte dell'Università di Pisa, tutti impegnati da tempo nella riflessione su temi relativi o legati all'alimentazione e protagonisti di importanti iniziative di ricerca nella specifica materia.

Saranno Roan Johnson e Paolo Virzì i protagonisti dell'incontro dal titolo "Aspettando Fino a qui tutto bene", che si terrà mercoledì 11 marzo, a partire dalle ore 17, nell'Aula Magna del Polo Carmignani, in Piazza dei Cavalieri. L'iniziativa nasce dalla prossima uscita del film di Roan Johnson, "Fino a qui tutto bene", nelle sale a partire dal 19 marzo, realizzato a conclusione di un progetto che il regista ha sviluppato con la collaborazione dell'Università di Pisa.

L'incontro sarà aperto dai saluti del rettore Massimo Augello e dalla proiezione del video del backstage fatto da Roan Johnson, con le prime immagini inedite di "Fino a qui tutto bene". Subito dopo, lo stesso Johnson, Paolo Virzì, Ottavia Madeddu, sceneggiatrice del film di Johnson, e Sandra Lischi, ordinario di Cinema fotografia e televisione, risponderanno alle domande degli studenti e del pubblico, parlando di giovani, di come questi affrontano le difficoltà della loro generazione e di come si rapportano al futuro che li attende. L'incontro sarà coordinato dal direttore de "Il Tirreno", Omar Monestier.

Stanno per partire per la Svezia i ragazzi del PHOS Project, il gruppo di studenti dell'Università di Pisa selezionati dall'ESA - l'Agenzia Spaziale Europea - per testare a bordo di una sonda spaziale un dispositivo da loro interamente progettato e costruito. Il PHP (Pulsating Heat Pipe) - una sorta di "termosifone spaziale" - sarà lanciato in orbita il prossimo 19 marzo dalla base spaziale di Kiruna, in modo da essere testato in un ambiente a gravità ridotta. PHOS è stato l'unico progetto italiano a essere stato scelto per partecipare al programma Rexus/Bexus (Rocket and Balloon Experiments for University Students), un programma promosso da ESA in collaborazione con altri enti, che coinvolge gli studenti di tutta Europa.

Venerdì 6 marzo gli studenti e i docenti del PHOS Project sono stati accolti a Palazzo alla Giornata dal prorettore per gli Studenti, Rosalba Tognetti, che ha voluto salutare il team alla vigilia della partenza per la missione spaziale. "Di fronte a progetti di questo tipo, non possiamo che esprimere tutto il nostro orgoglio e la nostra soddisfazione - ha commentato la professoressa Tognetti - Il PHOS Project è un'iniziativa che testimonia la vivacità e la voglia di mettersi in gioco dei nostri studenti; ragazzi che, in maniera autonoma e indipendente, si vanno a cercare e intraprendono esperienze formative al di fuori delle aule universitarie, portandole avanti con grande entusiasmo e investimento di tempo. Al team PHOS auguriamo buon viaggio, convinti che l'avventura in Svezia lascerà loro un bagaglio di esperienze fondamentali per la crescita professionale e umana".

In Svezia andranno in sette, in rappresentanza dell'intero team composto da 21 ragazzi. In prevalenza provengono dall'area di Ingegneria, ma ci sono studenti di altre aree disciplinari che, con le loro competenze, si occupano degli aspetti di marketing e comunicazione. I professori che fin dall'inizio hanno supportato i ragazzi sono Federico Baronti, Paolo Di Marco, Luca Fanucci e Sauro Filippeschi dell'Università di Pisa e Mauro Mameli, Miriam Manzoni e Marco Marengo dell'Università di Bergamo, che collaborano al progetto.

Partecipando a questo programma il gruppo di studenti ha affrontato tutte le tappe di un vero e proprio progetto in ambito spaziale, seguendo gli strettissimi vincoli imposti dagli standard europei: "L'idea di base del team è un'evoluzione, a livello di configurazione, di un dispositivo per lo scambio termico bifase detto PHP, studiato dal team di ricercatori che supporta gli studenti – ha spiegato Gian Marco Guidi, team leader e project manager - Il PHP è un tubo di calore altamente economico e performante che avrà in futuro numerose applicazioni in ambito spaziale. Il nostro obiettivo è dimostrare che funziona molto bene in condizioni di gravità ridotta: da qui il nome Pulsating Heat Pipe Only for Space". I ragazzi saranno i primi al mondo a testare tale dispositivo con questa configurazione e in queste condizioni.

I ragazzi che partiranno per la Svezia sono Gian Marco Guidi, Federico Belfi, Giorgio Cicero, Francesco Creatini, Davide Di Prizio, Davide Fioriti e Stefano Piacquadio. Gli altri studenti del team sono Giulia Orlandini, Nicolò Morganti, Simone Fontanesi, Alessandro Frigerio, Michele Rognini, Pietro Nannipieri, Andrea Pasqui, Giulia Becatti, Rambod Rahmani, Martina Pezzini, Matteo Montanaro, Manuel Camero, Francesco Pini e Michela Biagini.

statiridPartirà lunedì 9 marzo la campagna rivolta agli studenti dell'Università di Pisa immatricolati nell'anno accademico 2014-15, che riceveranno per e-mail il link a un test dal titolo "Gioca con la statistica...e scoprirai il tuo profilo". L'iniziativa, realizzata d'intesa tra la sede Istat per la Toscana e l'Ateneo pisano, ha l'obiettivo di promuovere la cultura statistica tra i giovani e di investigarne il livello di conoscenza. Gli aspetti valutati non riguardano tanto le competenze statistiche quanto piuttosto la capacità di utilizzare i numeri nella vita quotidiana, interpretarli e comunicarli.
Ad ogni partecipante sarà attribuito un profilo di merito - da seme ad albero della statistica - sulla base del punteggio raggiunto, misurato mediante l'apposito "cruscotto della statistica".
L'operazione si concluderà il 15 maggio.
Per qualsiasi informazione è possibile contattare la Sede Istat per la Toscana (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

phos6Stanno per partire per la Svezia i ragazzi del PHOS Project, il gruppo di studenti dell'Università di Pisa selezionati dall'ESA - l'Agenzia Spaziale Europea - per testare a bordo di una sonda spaziale un dispositivo da loro interamente progettato e costruito. Il PHP (Pulsating Heat Pipe) - una sorta di "termosifone spaziale" - sarà lanciato in orbita il prossimo 19 marzo dalla base spaziale di Kiruna, in modo da essere testato in un ambiente a gravità ridotta. PHOS è stato l'unico progetto italiano a essere stato scelto per partecipare al programma Rexus/Bexus (Rocket and Balloon Experiments for University Students), un programma promosso da ESA in collaborazione con altri enti, che coinvolge gli studenti di tutta Europa.

 

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Venerdì 6 marzo gli studenti e i docenti del PHOS Project sono stati accolti a Palazzo alla Giornata dal prorettore per gli Studenti, Rosalba Tognetti, che ha voluto salutare il team alla vigilia della partenza per la missione spaziale. "Di fronte a progetti di questo tipo, non possiamo che esprimere tutto il nostro orgoglio e la nostra soddisfazione - ha commentato la professoressa Tognetti - Il PHOS Project è un'iniziativa che testimonia la vivacità e la voglia di mettersi in gioco dei nostri studenti; ragazzi che, in maniera autonoma e indipendente, si vanno a cercare e intraprendono esperienze formative al di fuori delle aule universitarie, portandole avanti con grande entusiasmo e investimento di tempo. Al team PHOS auguriamo buon viaggio, convinti che l'avventura in Svezia lascerà loro un bagaglio di esperienze fondamentali per la crescita professionale e umana".

In Svezia andranno in sette, in rappresentanza dell'intero team composto da 21 ragazzi. In prevalenza provengono dall'area di Ingegneria, ma ci sono studenti di altre aree disciplinari che, con le loro competenze, si occupano degli aspetti di marketing e comunicazione. I professori che fin dall'inizio hanno supportato i ragazzi sono Federico Baronti, Paolo Di Marco, Luca Fanucci e Sauro Filippeschi dell'Università di Pisa e Mauro Mameli, Miriam Manzoni e Marco Marengo dell'Università di Bergamo, che collaborano al progetto.
Partecipando a questo programma il gruppo di studenti ha affrontato tutte le tappe di un vero e proprio progetto in ambito spaziale, seguendo gli strettissimi vincoli imposti dagli standard europei: "L'idea di base del team è un'evoluzione, a livello di configurazione, di un dispositivo per lo scambio termico bifase detto PHP, studiato dal team di ricercatori che supporta gli studenti – ha spiegato Gian Marco Guidi, team leader e project manager - Il PHP è un tubo di calore altamente economico e performante che avrà in futuro numerose applicazioni in ambito spaziale. Il nostro obiettivo è dimostrare che funziona molto bene in condizioni di gravità ridotta: da qui il nome Pulsating Heat Pipe Only for Space". I ragazzi saranno i primi al mondo a testare tale dispositivo con questa configurazione e in queste condizioni.

phos2I ragazzi che partiranno per la Svezia sono Gian Marco Guidi, Federico Belfi, Giorgio Cicero, Francesco Creatini, Davide Di Prizio, Davide Fioriti e Stefano Piacquadio. Gli altri studenti del team sono Giulia Orlandini, Nicolò Morganti, Simone Fontanesi, Alessandro Frigerio, Michele Rognini, Pietro Nannipieri, Andrea Pasqui, Giulia Becatti, Rambod Rahmani, Martina Pezzini, Matteo Montanaro, Manuel Camero, Francesco Pini e Michela Biagini.

Website: www.phosproject.com
Facebook: https://www.facebook.com/projectphos
Twitter: https://twitter.com/phos_team
Linkedin: https://www.linkedin.com/company/phos-project
PHOS Channel: https://www.youtube.com/channel/UCr5zQnCZ-A18VWSEGRZvFTw

Giovedì, 05 Marzo 2015 18:11

Le convenzioni dell'ateneo

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Si terranno a Pisa venerdì 6 e sabato 7 marzo le Giornate italo-franco-belghe di diritto comparato, che quest'anno saranno dedicate al tema de "I rapporti tra la giurisdizione costituzionale e la dottrina". Il convegno, organizzato dall'Ateneo e dalla Scuola Sant'Anna con il coordinamento scientifico del professor Paolo Passaglia, ha come oggetto lo studio dei rapporti che intercorrono tra la scienza giuridica universitaria e la giurisprudenza delle Corti costituzionali.
Sebbene in forma inespressa, è possibile rintracciare nelle decisioni dei giudici delle leggi un'influenza dei giuristi universitari? A questa domanda, in cui si condensa il nucleo della tematica affrontata, si cercherà di dare risposta analizzando sia l'impatto degli scritti scientifici nell'attività istruttoria delle Corti costituzionali sia il ruolo dei giuristi di estrazione universitaria all'interno delle Corti e nel processo che di fronte a esse si svolge.
All'incontro sanno presenti i professori Marta Cartabia e Nicolò Zanon, rispettivamente vicepresidente e giudice della Corte costituzionale italiana, e il professor Pierre Nihoul, giudice della Corte costituzionale belga. Concluderà i lavori il professor Delpérée, professore emerito dell'Università di Lovanio e deputato della Camera dei rappresentanti del Regno del Belgio.

Il territorio, la sua tutela e salvaguardia. Con questo obiettivo comune l'Università di Pisa e il Consorzio 4 Basso Valdarno hanno appena stipulato un protocollo d'intesa quinquennale all'interno del quale sono in via definizione una serie di azioni e progetti congiunti: borse di studio per studenti, stage, percorsi formativi e organizzazione di seminari, convegni, giornate di studio per promuovere l'educazione ambientale. galanti monaco Il Consorzio, che si estende per circa 208mila ettari in 55 comuni per 5 province, da Volterra a Serravalle Pistoiese, metterà a disposizione fondi ad hoc e le proprie strutture. L'Università di Pisa, da parte sua, ha coinvolto dipartimenti, centri di Ateneo e strutture museali, convogliando a livello disciplinare più sguardi possibili sul territorio.

"Si tratta di una convenzione-quadro che permetterà a singoli dipartimenti di stringere accordi specifici con il Consorzio – ha dichiarato Maria Antonella Galanti (a destra nella foto), prorettore al Territorio dell'Università di Pisa che ha seguito l'iter dell'accordo - su tematiche che possono essere affrontate secondo diversi punti di vista, da quello della cura del paesaggio a quello della sicurezza ambientale, a quelli di tipo idraulico, giuridico, agrario, biologico, informatico per la raccolta e catalogazione dei dati, archeologico e così via".

"Le nostre attività - ha concluso Marco Monaco (a sinistra nella foto), presidente del Consorzio 4 Basso Valdarno - non si limitano alla manutenzione dei tantissimi fossi e canali e alla progettazione di nuovi impianti in tutto il comprensorio, ma riguardano tutta una serie di tematiche apparentemente scollegate ma che possono essere considerate fondamentali per il buon funzionamento di un ente, con ricadute positive sulla salvaguardia dell'ambiente. Questo protocollo ci permette di restituire il Consorzio alla sua posizione di centralità rispetto al territorio e alla vita dei suoi abitanti".

Il territorio, la sua tutela e salvaguardia. Con questo obiettivo comune l'Università di Pisa e il Consorzio 4 Basso Valdarno hanno appena stipulato un protocollo d'intesa quinquennale all'interno del quale sono in via definizione una serie di azioni e progetti congiunti: borse di studio per studenti, stage, percorsi formativi e organizzazione di seminari, convegni, giornate di studio per promuovere l'educazione ambientale. Il Consorzio, che si estende per circa 208mila ettari in 55 comuni per 5 province, da Volterra a Serravalle Pistoiese, metterà a disposizione fondi ad hoc e le proprie strutture. L'Università di Pisa, da parte sua, ha coinvolto dipartimenti, centri di Ateneo e strutture museali, convogliando a livello disciplinare più sguardi possibili sul territorio.

"Si tratta di una convenzione-quadro che permetterà a singoli dipartimenti di stringere accordi specifici con il Consorzio – ha dichiarato Maria Antonella Galanti, prorettore al Territorio dell'Università di Pisa che ha seguito l'iter dell'accordo - su tematiche che possono essere affrontate secondo diversi punti di vista, da quello della cura del paesaggio a quello della sicurezza ambientale, a quelli di tipo idraulico, giuridico, agrario, biologico, informatico per la raccolta e catalogazione dei dati, archeologico e così via".

"Le nostre attività - ha concluso Marco Monaco, presidente del Consorzio 4 Basso Valdarno - non si limitano alla manutenzione dei tantissimi fossi e canali e alla progettazione di nuovi impianti in tutto il comprensorio, ma riguardano tutta una serie di tematiche apparentemente scollegate ma che possono essere considerate fondamentali per il buon funzionamento di un ente, con ricadute positive sulla salvaguardia dell'ambiente. Questo protocollo ci permette di restituire il Consorzio alla sua posizione di centralità rispetto al territorio e alla vita dei suoi abitanti".

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