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foto ex GeaL’Università di Pisa prosegue il programma di vendita di immobili non necessari allo svolgimento della didattica e della ricerca. In particolare sono in corso le procedure per la vendita, in un unico lotto, del complesso universitario denominato “ex-G.E.A. azienda e servizi per l’ambiente”, situato in via Filiberto Duca D’Aosta 1/3, a Pisa.

Il complesso si sviluppa su una superficie di circa 5.000 mq ed è costituito da un fabbricato principale articolato in più corpi, di superficie coperta complessiva di circa 1.796 mq e superficie calpestabile lorda di circa 2.613 mq (comprensiva di vani accessori) e da un’area di pertinenza che si sviluppa su tre lati dell’edificio con spazi verdi, cortile e ampio piazzale ad uso di parcheggio per una superficie di circa 3.204 mq. Il prezzo a base d’asta è 2.065.000 euro e la scadenza per la presentazione delle offerte il 30 marzo 2016, ore 12.00.

L’avviso di vendita, con foto e planimetrie, è pubblicato sulla pagina http://patrimonio.unipi.it/. Per informazioni è possibile rivolgersi al Settore Patrimonio dell’Ateneo (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; tel. 050 2212959-2212503).

iltk pomaiaÈ stata firmata una convenzione di collaborazione scientifica tra l’Università di Pisa e l’Istituto Lama Tzong Khapa, uno dei principali centri del Buddismo Mahaiana in Occidente. Presso l’Istituto, che ha sede in Pomaia (Santa Luce), a circa 40 chilometri da Pisa, e che ha ospitato in diverse occasioni il Dalai Lama, da quasi 40 anni si svolgono attività di studio, formazione e approfondimento indirizzati a una migliore comprensione della natura interiore e dei processi mentali, attraverso lo studio della filosofia e della psicologia buddiste.

La convenzione ha lo scopo di promuovere un approccio multidisciplinare allo studio della coscienza e dell’interazione mente-corpo che si avvarrà, da una parte, dei metodi, degli strumenti e delle acquisizioni delle scienze occidentali (biofisica, neuroscienze, psicologia, psicofisiologia, filosofia della mente) dall’altra dell’enorme bagaglio di conoscenze accumulate, in oltre 2500 anni di storia, dalla tradizione buddista nel campo dell’analisi in prima persona dei processi mentali, introspezione, concentrazione, meditazione, mindfulness. Si tratta della prima esperienza strutturata di questo tipo in Europa, dopo quelle già in atto presso università e centri di ricerca negli Stati Uniti (Stanford University, Emory University, Columbia University e altri).

Il primo risultato della collaborazione è la compartecipazione di studiosi di entrambe le istituzioni al master dell’Università di Pisa in “Neuroscienze, Mindfulness e Pratiche Contemplative” diretto dal professor Angelo Gemignani, che verrà inaugurato il 27 febbraio e vedrà, per la prima volta in Italia, la partecipazione, in qualità di docenti, di due tra i più autorevoli Lama Tibetani che operano presso l’Istituto, accanto a docenti dell’Università di Pisa ed esperti esterni di altre discipline.

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
Nazione Pisa 
Tirreno Cecina 
Pisa Today 
NazionePisa.it 
StampToscana.it

Mercoledì, 24 Febbraio 2016 10:21

Narrare la malattia, costruire la salute

“Narrare la malattia, costruire la salute” è il titolo del convegno nazionale dell'Associazione Italiana di Sociologia - Sezione di Sociologia della salute e della medicina che si svolge venerdì 26 febbraio all’Università di Pisa. L’appuntamento è nell’aula magna di Palazzo Matteucci (piazza Toniolo, 2) alle 9,30 per una giornata di confronto multidisciplinare fra esperti e docenti sulla “medicina narrativa” per allargare lo sguardo agli effetti culturali e sociali della malattia e della salute, al di là del loro fondamento biologico.
“Promuovere una più efficace comunicazione medico-paziente, ridurre le asimmetrie informative – ha spiegato Rita Biancheri dell’Ateneo pisano - sono percorsi che possono favorire un miglioramento della qualità della cura, affermare una visione olistica della malattia e concorrere anche ad affermare una visione delle differenze, come quelle di genere o di etnia, consentendo così interventi maggiormente personalizzati”.
Gli argomenti che saranno affrontati durante la giornata ricoprono una vasta area di interesse e vanno dagli E-Methods per lo studio delle Illness narratives, all’uso delle narrazione nella pratica clinica e socio-assistenziale, un approccio che rende necessaria una riconsiderazione della “cura” e della relazione terapeutica contribuendo, nello stesso tempo, ad un significativo potenziamento organizzativo dei sistemi sanitari.

All’Università di Pisa c’è un luogo dove le idee innovative si sviluppano, si valorizzano e, possibilmente, si trasformano in impresa. È il PhD+, il programma formativo extracurriculare giunto ormai alla sesta edizione che consiste in una serie di seminari, tenuti da esperti nazionali e internazionali nel campo dell’innovazione e del trasferimento tecnologico, atti a fornire competenze e strumenti per la valorizzazione dei risultati di ricerca tra studenti e ricercatori dell’Università di Pisa di tutte le discipline. L’edizione 2016 è stata inaugurata martedì 23 febbraio con i saluti del rettore Massimo Augello e del prorettore per la ricerca applicata e l’innovazione, Paolo Ferragina, e con l’intervento di alcuni ospiti illustri moderati da Claudio Giua, del Gruppo Editoriale “L'Espresso”. Tra loro Renata Bueno, componente della Commissione Affari esteri e Comunitari della Camera dei deputati, e Massimo Russo, condirettore de La Stampa, che ha tenuto una lezione su “Storytelling in the second machine age”.
I numeri di quest’anno dicono che l’interesse per questo percorso formativo è cresciuto ancora: si sono iscritti oltre 200 studenti provenienti da tutte le aree scientifiche e umanistiche e divisi pressoché equamente tra dottorandi e laureandi magistrali. Per motivi logistici e di efficacia didattica sono stati selezionati 120 studenti (come previsto dal bando), tutti gli altri potranno comunque fruire dei seminari in streaming attraverso la piattaforma e-learning dell’Ateneo (mediateca.unipi.it) e prendere parte a tutti gli eventi collaterali al PhD+, tra cui il pitch finale e le attività di coaching e mentoring.
“La chiave di lettura del successo di questo programma si nasconde in quel segno + che incuriosisce molti” - spiega Paolo Ferragina - Questo corso non è un dottorato o un master, ma un percorso formativo extra-curriculare che l’Università di Pisa offre gratuitamente ai suoi studenti e che si propone l’obiettivo di realizzare una «piattaforma dell’innovazione e della valorizzazione della ricerca» rivolta ai più alti livelli di formazione universitaria arricchendo il percorso curriculare degli studenti con tutte quelle competenze che oggi sono più che mai necessarie per affrontare il mondo del lavoro. La cultura dell’innovazione e dello spirito imprenditoriale sviluppa nei giovani (e non solo) la progettualità, lo spirito d’iniziativa, la valutazione del rischio, la capacità di valorizzare se stessi e i propri risultati, contribuendo così ad accrescere l’occupabilità dei laureati e dei dottori di ricerca. Tutte queste competenze sono imprescindibili anche per i giovani ricercatori che volessero proseguire nella carriera accademica: non a caso ben 18 corsi di dottorato su 21 con sede a Pisa hanno riconosciuto ufficialmente il percorso PhD+ tra le loro attività formative”.
I numeri parlano chiaro. Il PhD+ ha generato 32 progetti imprenditoriali, di cui 23 trasformati in imprese e tra questi 12 accreditati come spin off dell’Università di Pisa, che hanno ricevuto numerosi premi o riconoscimenti in prestigiose competizioni nazionali e internazionali (tra cui Wired Audi Innovation Award; Amazon Picking Challenge; Digital Innovation Contest for Clinical Excellence' di IC tomorrow; Intel Business Challenge Europe; ItaliaCamp; Premio Nazionale per l'Innovazione-Working Capital; Premio Unicredit Startlab; Premio Marzotto, e diversi altri). Queste start-up hanno anche sviluppato un legame con le attività di brevettazione dell'Ateneo realizzando 14 brevetti e, recentemente, 6 spin-off dell’Ateneo sono state finanziate nella Fase 1 dello SME Instrument di Horizon 2020, dimostrando così di avere un grado di innovatività di profilo internazionale.
Diverse istituzioni del territorio (Fondazioni bancarie, Camere di commercio, Poli tecnologici) hanno collaborato con l’Università di Pisa alla realizzazione delle precedenti edizioni del PhD+, fin dalla sua istituzione, partecipando attivamente a seminari su tematiche specifiche, mettendo a disposizione servizi di supporto per la creazione di impresa, offrendo sostegno finanziario e premi per i progetti più innovativi. Il PhD+ ha quindi concretamente realizzato quell’ecosistema del trasferimento tecnologico di cui spesso si sente parlare e che a Pisa trova una delle sue massime espressioni nazionali.

Le principali novità dell’edizione 2016
• Maggiore attenzione alle nuove tendenze tecnologiche dell’Internet of Things e dei Big Data, cui saranno dedicate due sessioni e divulgative per spiegarne le enormi potenzialità in tutte le aree, non necessariamente quelle tecnologiche.
Proprio sul tema dei Big Data, ove l’Università di Pisa gioca un ruolo chiave in Europa mediante il progetto SoBigData, è nata quest’anno una collaborazione con il Comune di Pisa e con PISAMO, grazie al supporto dell’assessore Giuseppe Forte, del Dott. Fabrizio Cerri e del Dott. Tiziano Di Sciullo. All’inizio del corso verrà lanciata una competizione in cui gruppi misti di allievi, sia con competenze tecnologiche che umanistiche, lavoreranno insieme per analizzare la mobilità cittadina con l’obiettivo di comprendere meglio flussi e abitudini di coloro che si recano e frequentano Pisa. Con questo si spera di derivare idee interessanti che durante il PhD+ verranno sviluppate in forma prototipale, e che potranno poi essere auspicabilmente industrializzate alla fine del percorso, portando eventualmente alla creazione di una nuova start-up o di un nuovo servizio per la comunità.
• Maggiore proiezione in ambito internazionale, grazie ad alcune importanti collaborazioni. Innanzitutto quella con l'Università Positivo, al top nel trasferimento tecnologico e localizzata nella città brasiliana di Curitiba, al 4° posto tra le città più economicamente avanzate dell’America Latina. Gli studenti dell’Università Positivo seguiranno i seminari in diretta streaming e parteciperanno insieme agli studenti pisani al Pitch finale. Le migliori idee sviluppatesi a Pisa verranno ospitate a Curitiba per sperimentare una nuova forma di scambio internazionale di idee imprenditoriali e trasferimento di nuove tecnologie. Le lezioni del PhD+ potranno essere seguite in video streaming anche dal CIATEC - Polo de Alta Tecnologia de Campinas - il più antico incubatore del Brasile che festeggia quest’anno i suoi 25 anni e oltre 100 startup incubate. Il CIATEC trasmetterà il corso a Campinas, città della regione di San Paolo, per le sue aziende incubate, per le aziende dei poli tecnologici che coordina e per una delle più importante università statali brasiliane, UNICAMP, Università Statale di Campinas, che è responsabile per il 15% della ricerca accademica in Brasile ed è il leader tra le università brasiliane in materia di brevetti.
A ciò si aggiunge la sinergia col progetto europeo ENDuRE, di cui l’Ateneo è capofila, che nell’ambito Erasmus+ sta portando avanti lo sviluppo di un nuovo modello di formazione imprenditoriale incentrato proprio sul PhD+ e che vede coinvolte sedi in Danimarca e Regno Unito. Alla fine del corso verrà lanciata una Summer School alla quale potranno partecipare gli studenti più motivati.
• I progetti più innovativi, derivanti sia dall’edizione di quest’anno che da quelle precedenti - molti dei quali si sono ormai costituiti in vere e proprie imprese - avranno ulteriori opportunità formative e di finanziamento grazie alla possibilità offerta dall’Università di Pisa e da sponsor esterni di partecipare gratuitamente alla European Innovation Academy, prestigioso evento internazionale che quest’anno si svolgerà a Torino e vedrà coinvolti blasonati Atenei (quali ad esempio Berkeley e Stanford) e aziende (quali ad esempio Google e Ferrari) sui temi del food, mobility, luxury e ICT.
Viene infine confermata la consueta collaborazione con il Master internazionale in Business Administration dell’Università di Pisa per perfezionare ulteriormente il proprio business plan in collaborazione con gli allievi del MBA.
Info: www.unipi.it/phdplus

PhD 2016 2All’Università di Pisa c’è un luogo dove le idee innovative si sviluppano, si valorizzano e, possibilmente, si trasformano in impresa. È il PhD+, il programma formativo extracurriculare giunto ormai alla sesta edizione che consiste in una serie di seminari, tenuti da esperti nazionali e internazionali nel campo dell’innovazione e del trasferimento tecnologico, atti a fornire competenze e strumenti per la valorizzazione dei risultati di ricerca tra studenti e ricercatori dell’Università di Pisa di tutte le discipline. L’edizione 2016 è stata inaugurata martedì 23 febbraio con i saluti del rettore Massimo Augello e del prorettore per la ricerca applicata e l’innovazione, Paolo Ferragina, e con l’intervento di alcuni ospiti illustri moderati da Claudio Giua, del Gruppo Editoriale “L'Espresso”. Tra loro Renata Bueno, componente della Commissione Affari esteri e Comunitari della Camera dei deputati, e Massimo Russo, condirettore de La Stampa, che ha tenuto una lezione su “Storytelling in the second machine age”.

PhD 2016 8I numeri di quest’anno dicono che l’interesse per questo percorso formativo è cresciuto ancora: si sono iscritti oltre 200 studenti provenienti da tutte le aree scientifiche e umanistiche e divisi pressoché equamente tra dottorandi e laureandi magistrali. Per motivi logistici e di efficacia didattica sono stati selezionati 120 studenti (come previsto dal bando), tutti gli altri potranno comunque fruire dei seminari in streaming attraverso la piattaforma e-learning dell’Ateneo (mediateca.unipi.it) e prendere parte a tutti gli eventi collaterali al PhD+, tra cui il pitch finale e le attività di coaching e mentoring.

“La chiave di lettura del successo di questo programma si nasconde in quel segno + che incuriosisce molti - spiega Paolo Ferragina - Questo corso non è un dottorato o un master, ma un percorso formativo extra-curriculare che l’Università di Pisa offre gratuitamente ai suoi studenti e che si propone l’obiettivo di realizzare una «piattaforma dell’innovazione e della valorizzazione della ricerca» rivolta ai più alti livelli di formazione universitaria arricchendo il percorso curriculare degli studenti con tutte quelle competenze che oggi sono più che mai necessarie per affrontare il mondo del lavoro. La cultura dell’innovazione e dello spirito imprenditoriale sviluppa nei giovani (e non solo) la progettualità, lo spirito d’iniziativa, la valutazione del rischio, la capacità di valorizzare se stessi e i propri risultati, contribuendo così ad accrescere l’occupabilità dei laureati e dei dottori di ricerca. Tutte queste competenze sono imprescindibili anche per i giovani ricercatori che volessero proseguire nella carriera accademica: non a caso ben 18 corsi di dottorato su 21 con sede a Pisa hanno riconosciuto ufficialmente il percorso PhD+ tra le loro attività formative”.

PhD 2016 5

I numeri parlano chiaro. Il PhD+ ha generato 32 progetti imprenditoriali, di cui 23 trasformati in imprese e tra questi 12 accreditati come spin off dell’Università di Pisa, che hanno ricevuto numerosi premi o riconoscimenti in prestigiose competizioni nazionali e internazionali (tra cui Wired Audi Innovation Award; Amazon Picking Challenge; Digital Innovation Contest for Clinical Excellence' di IC tomorrow; Intel Business Challenge Europe; ItaliaCamp; Premio Nazionale per l'Innovazione-Working Capital; Premio Unicredit Startlab; Premio Marzotto, e diversi altri). Queste start-up hanno anche sviluppato un legame con le attività di brevettazione dell'Ateneo realizzando 14 brevetti e, recentemente, 6 spin-off dell’Ateneo sono state finanziate nella Fase 1 dello SME Instrument di Horizon 2020, dimostrando così di avere un grado di innovatività di profilo internazionale.

Diverse istituzioni del territorio (Fondazioni bancarie, Camere di commercio, Poli tecnologici) hanno collaborato con l’Università di Pisa alla realizzazione delle precedenti edizioni del PhD+, fin dalla sua istituzione, partecipando attivamente a seminari su tematiche specifiche, mettendo a disposizione servizi di supporto per la creazione di impresa, offrendo sostegno finanziario e premi per i progetti più innovativi. Il PhD+ ha quindi concretamente realizzato quell’ecosistema del trasferimento tecnologico di cui spesso si sente parlare e che a Pisa trova una delle sue massime espressioni nazionali.


Le principali novità dell’edizione 2016

PhD 2016 3• Maggiore attenzione alle nuove tendenze tecnologiche dell’Internet of Things e dei Big Data, cui saranno dedicate due sessioni e divulgative per spiegarne le enormi potenzialità in tutte le aree, non necessariamente quelle tecnologiche. Proprio sul tema dei Big Data, ove l’Università di Pisa gioca un ruolo chiave in Europa mediante il progetto SoBigData, è nata quest’anno una collaborazione con il Comune di Pisa e con PISAMO, grazie al supporto dell’assessore Giuseppe Forte, del Dott. Fabrizio Cerri e del Dott. Tiziano Di Sciullo. All’inizio del corso verrà lanciata una competizione in cui gruppi misti di allievi, sia con competenze tecnologiche che umanistiche, lavoreranno insieme per analizzare la mobilità cittadina con l’obiettivo di comprendere meglio flussi e abitudini di coloro che si recano e frequentano Pisa. Con questo si spera di derivare idee interessanti che durante il PhD+ verranno sviluppate in forma prototipale, e che potranno poi essere auspicabilmente industrializzate alla fine del percorso, portando eventualmente alla creazione di una nuova start-up o di un nuovo servizio per la comunità.

Maggiore proiezione in ambito internazionale, grazie ad alcune importanti collaborazioni. Innanzitutto quella con l'Università Positivo, al top nel trasferimento tecnologico e localizzata nella città brasiliana di Curitiba, al 4° posto tra le città più economicamente avanzate dell’America Latina. Gli studenti dell’Università Positivo seguiranno i seminari in diretta streaming e parteciperanno insieme agli studenti pisani al Pitch finale. Le migliori idee sviluppatesi a Pisa verranno ospitate a Curitiba per sperimentare una nuova forma di scambio internazionale di idee imprenditoriali e trasferimento di nuove tecnologie.
Le lezioni del PhD+ potranno essere seguite in video streaming anche dal CIATEC - Polo de Alta Tecnologia de Campinas - il più antico incubatore del Brasile che festeggia quest’anno i suoi 25 anni e oltre 100 startup incubate. Il CIATEC trasmetterà il corso a Campinas, città della regione di San Paolo, per le sue aziende incubate, per le aziende dei poli tecnologici che coordina e per una delle più importante università statali brasiliane, UNICAMP, Università Statale di Campinas, che è responsabile per il 15% della ricerca accademica in Brasile ed è il leader tra le università brasiliane in materia di brevetti.

PhD 2016 9A ciò si aggiunge la la sinergia col progetto europeo ENDuRE, di cui l’Ateneo è capofila, che nell’ambito Erasmus+ sta portando avanti lo sviluppo di un nuovo modello di formazione imprenditoriale incentrato proprio sul PhD+ e che vede coinvolte sedi in Danimarca e Regno Unito. Alla fine del corso verrà lanciata una Summer School alla quale potranno partecipare gli studenti più motivati.

• I progetti più innovativi, derivanti sia dall’edizione di quest’anno che da quelle precedenti - molti dei quali si sono ormai costituiti in vere e proprie imprese - avranno ulteriori opportunità formative e di finanziamento grazie alla possibilità offerta dall’Università di Pisa e da sponsor esterni di partecipare gratuitamente alla European Innovation Academy, prestigioso evento internazionale che quest’anno si svolgerà a Torino e vedrà coinvolti blasonati Atenei (quali ad esempio Berkeley e Stanford) e aziende (quali ad esempio Google e Ferrari) sui temi del food, mobility, luxury e ICT.

Viene infine confermata la consueta collaborazione con il Master internazionale in Business Administration dell’Università di Pisa per perfezionare ulteriormente il proprio business plan in collaborazione con gli allievi del MBA.

Info: www.unipi.it/phdplus 

Ne hanno parlato:
Tirreno
Tirreno Pisa 
StampToscana.it 
Roma Daily News 
Pisanamente 
gonews.it

giovanni astuti insideIl dottorato in Biologia dell’Università di Pisa ha “prodotto” il suo primo dottore di ricerca. Il 12 febbraio scorso, Giovanni Astuti (foto) ha discusso, in inglese, una tesi in Botanica sistematica dal titolo “Biosystematics of European species of carnivorous genus Utricularia (Lamiales, Angiosperms)”, preparata sotto la supervisione del professor Lorenzo Peruzzi. Le ricerche sono state realizzate nei laboratori del dipartimento di Biologia e hanno richiesto anche diversi mesi di permanenza all’estero, tra Brasile e Russia, per attività di laboratorio e di ricerca sul campo.

La commissione esaminatrice, presieduta dal professor Salvatore Cozzolino (Università degli Studi di Napoli “Federico II”), ha espresso il suo apprezzamento circa l’approccio multidisciplinare, il rigore metodologico e la capacità di comunicazione scientifica del candidato. Il dottorato in Biologia, tenuto interamente in lingua inglese, è attivo dal 2012 e bandisce una media di 6-7 borse all’anno su specifici progetti di ricerca in vari campi della biologia. Coordinato dal professor Massimo Pasqualetti, ha lo scopo di preparare specialisti di livello internazionale, al fine di favorire l’alta qualificazione nell’ambito della ricerca biologica.

Il dottorato in Biologia dell’Università di Pisa ha “prodotto” il suo primo dottore di ricerca. Il 12 febbraio scorso, Giovanni Astuti ha discusso, in inglese, una tesi in Botanica sistematica dal titolo “Biosystematics of European species of carnivorous genus Utricularia (Lamiales, Angiosperms)”, preparata sotto la supervisione del professor Lorenzo Peruzzi. Le ricerche sono state realizzate nei laboratori del dipartimento di Biologia e hanno richiesto anche diversi mesi di permanenza all’estero, tra Brasile e Russia, per attività di laboratorio e di ricerca sul campo. La commissione esaminatrice, presieduta dal professor Salvatore Cozzolino (Università degli Studi di Napoli “Federico II”), ha espresso il suo apprezzamento circa l’approccio multidisciplinare, il rigore metodologico e la capacità di comunicazione scientifica del candidato.
Il dottorato in Biologia, tenuto interamente in lingua inglese, è attivo dal 2012 e bandisce una media di 6-7 borse all’anno su specifici progetti di ricerca in vari campi della biologia. Coordinato dal professor Massimo Pasqualetti, ha lo scopo di preparare specialisti di livello internazionale, al fine di favorire l’alta qualificazione nell’ambito della ricerca biologica.

Martedì 23 febbraio, alle ore 15.00, nell’Aula Gerace del dipartimento di Fisica, in Largo Bruno Pontecorvo 3, si terrà la conferenza stampa di presentazione del PhD+, il programma dell’Università di Pisa che insegna a valorizzare i risultati della ricerca, frequentato da studenti e ricercatori di tutte le discipline. La presentazione precederà l’inaugurazione del corso, a cui quest’anno si sono iscritti 200 allievi.
Interverranno Massimo Mario Augello, rettore Università di Pisa, Paolo Ferragina, prorettore per la ricerca applicata e l’innovazione dell’Università di Pisa, l’onorevole Renata Bueno, componente della Commissione permanente Affari esteri della Camera dei deputati, Massimo Russo, condirettore de La Stampa, Claudio Giua, del Gruppo Editoriale L'Espresso.

Gli ostacoli familiari e sociali, la difficoltà di andare oltre gli schemi, le convenzioni e le proprie paure sono i temi dei film protagonisti dell’iniziativa “Il cinema va all’Università”, il secondo ciclo di proiezioni gratuite per studenti che ha l’obiettivo di stimolare e fornire spunti di riflessione sul tema della realizzazione di sé attraverso il riconoscimento e l’affermazione delle proprie potenzialità e delle proprie vocazioni. La rassegna, organizzata dal Servizio di Ascolto e Consulenza dell’Università di Pisa, avrà inizio mercoledì 24 febbraio con la proiezione di “Billy Elliot”, film di Stephen Daldry del 2000, che racconta la storia di un ragazzino di 11 anni, il cui sogno è diventare un ballerino classico. L’appuntamento è alle ore 14.30 nell’Aula Magna del Polo Fibonacci, in via Buonarroti 4.
La particolarità dell’iniziativa è che ogni proiezione sarà introdotta da uno studente del corso di laurea in Storia e forme delle arti visive, dello spettacolo e dei nuovi media e da tirocinanti psicologi del Servizio di Ascolto che illustreranno le tematiche al centro dei film e parteciperanno al dibattito alla fine della serata. “Da oltre 10 anni il Servizio di Ascolto d’Ateneo offre sostegno gli studenti in difficoltà nell’affrontare la vita universitaria e dopo l’esperienza dello scorso anno abbiamo deciso di riproporre un’iniziativa che mira a coinvolgere i ragazzi in riflessioni più ampie – ha commentato Rosalba Tognetti, prorettore per gli Studenti, in occasione della presentazione della rassegna – Per questo secondo ciclo abbiamo scelto un altro tema che li riguarda da vicino e il nostro auspicio è poter dar loro spunti e stimoli per affrontare passaggi talvolta particolarmente impegnativi nella vita di uno studente”.
“Ognuno di noi per realizzare se stesso spesso deve affrontare e superare vari ostacoli interni ed esterni – aggiunge Federica Gorrasi, psicologa del Servizio d’Ascolto d’Ateneo - L’iniziativa affronta questo tema attraverso proiezioni di film che mostrano, sotto diverse prospettive, la fatica di riuscire ad affermare, senza condizionamenti, le proprie inclinazioni e aspirazioni e al contempo la soddisfazione di raggiungere i traguardi a lungo sognati”. Visti gli argomenti trattati, quest’anno alla rassegna di film sono stati invitati anche gli studenti delle scuole superiori di Pisa, che potranno contribuire e arricchire il dibattito che seguirà ciascuna proiezione.
Alla presentazione della rassegna erano presenti anche Maria Tognini, coordinatrice di settore della Direzione Didattica e servizi agli studenti, gli altri psicologi del Servizio di Ascolto e Consulenza di Ateneo Stefano Meini, Olivia Bernini – i tirocinanti del corso di laurea Magistrale in Psicologia clinica e della salute coinvolti nell’iniziativa, lo studente del corso di laurea in Storia e forme delle arti visive, dello spettacolo e dei nuovi media Antonio Maria Zenzaro.
Il ciclo proseguirà il 22 marzo con il film “L’attimo fuggente” di Peter Weir e il 3 maggio con “Will Hunting. Genio ribelle” di Gus Van Sant. Tutte le proiezioni si terranno nell'Aula Magna del Polo Fibonacci, dalle 14.30 alle 18.30.

Nel corso della sua giornata pisana, il presidente della Regione, Enrico Rossi, ha visitato il Palazzo della Sapienza, centro storico e simbolo dell'Università di Pisa, dove dallo scorso novembre sono iniziate le opere di adeguamento, consolidamento e riorganizzazione funzionale dell'edificio, e subito dopo l'Orto Botanico, il più antico al mondo legato a un'istituzione universitaria, anch'esso interessato da importanti lavori di ristrutturazione. Accompagnato dal sindaco Marco Filippeschi, dal consigliere regionale Antonio Mazzeo e dal soprintendente Andrea Muzzi, il presidente Rossi ha fatto un sopralluogo ai cantieri, costatando di persona lo stato di avanzamento degli interventi. A fare gli onori di casa, il rettore Massimo Augello, che ha illustrato al presidente Rossi e agli altri ospiti le attività in corso alla Sapienza e all'Orto Botanico, allargando l'orizzonte all'intero programma seguito dall'Ateneo in campo edilizio negli ultimi anni. Ricordando le iniziative più recenti, il rettore ha citato l'inaugurazione del Polo didattico delle Piagge e del nuovo dipartimento di Chimica e Chimica industriale, dando l'appuntamento a tra un paio di mesi, quando saranno completati i lavori nella sede degli ex Salesiani, in un ampio spazio adiacente a Via Santa Maria, che daranno una risposta definitiva alle necessità di spazi del settore umanistico.
Alla fine della visita al Palazzo della Sapienza e all'Orto Botanico, il presidente Enrico Rossi ha fatto i complimenti al rettore e ai suoi collaboratori: "davvero grazie a tutti voi - ha detto il presidente - per questi progetti di recupero e valorizzazione di due strutture che hanno un alto valore simbolico e culturale. Siamo davanti al primo nucleo dell'Università di Pisa e al più antico giardino dei semplici d'Europa. La Regione ha fatto economicamente la sua parte e sono felice di costatare di persona che tutto procede speditamente e bene per recuperare e valorizzare due spazi davvero suggestivi con soluzioni anche innovative. Mi pare la migliore risposta alle polemiche che qualcuno aveva voluto sollevare".
"Il percorso compiuto per avviare il restauro del Palazzo della Sapienza - ha dichiarato il rettore Massimo Augello - dimostra che anche le grandi opere possono essere realizzate in tempi brevi, se vi è una piena collaborazione tra le Istituzioni e la condivisione di un progetto realistico e definito. In questo caso, come per l'Orto Botanico, è stato fondamentale il contributo della Regione Toscana, che è intervenuta con il proprio sostegno insieme alla Fondazione Pisa e ai ministeri interessati: devo quindi rivolgere un sentito ringraziamento al presidente Enrico Rossi. Contiamo entro pochi mesi di poter riaprire lo storico edificio, sanando quella che tutti i membri della comunità accademica e la città di Pisa hanno avvertito come una ferita profonda".
“È una risposta concreta, un impegno che non era facile mantenere - ha sottolineato da parte sua il sindaco Marco Filippeschi - La riapertura della Sapienza, cuore storico e simbolo dell’Ateneo, è stata una priorità della città. La chiusura obbligata dal rischio sismico e alla necessità di importanti e costosi lavori di consolidamento è stata una ferita grave. Oggi possiamo dire che anche questo obiettivo sarà raggiunto con l’impegno di tutti e anche con l’apporto diretto della Regione, secondo un protocollo d’intesa condiviso con il Comune per impiegare una parte dei proventi delle vendita della quota detenuta dalla Regione nella Sat”. Il sindaco ha quindi detto che “con la Sapienza aperta, riprenderanno importanti attività universitarie e riaprirà la biblioteca, gestita dal Ministero dei beni culturali, e torneranno a respirare tante attività che hanno sofferto in questi anni: dunque c’è la riconquista di un bene storico di valore assoluto, ci sono servizi che qualificano l’Ateneo e c’è un beneficio economico. Sottolineo anche l’importanza dell’investimento sull’Orto Botanico, per la creazione del polo museale universitario. Un altro passo in avanti per arricchire l’offerta educativa per gli studenti e per offrire un’attrattiva preziosa per i turisti”.

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