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Alessandro Franco e Maurizio Vaccaro – rispettivamente docente di Fisica tecnica industriale e dottore di ricerca in Energetica elettrica e termica all'Università di Pisa – sono risultati vincitori del prestigioso "IGA Best Paper Award 2015", premio internazionale messo in palio dalla IGA (International Geothermal Association) destinato agli autori di lavori particolarmente significativi relativi all'energia geotermica presentati sulle varie riviste tematiche durante il quinquennio 2010-2014. Il premio è stato annunciato nel corso del World Geothermal Congress, che si svolge con cadenza quinquennale e che quest'anno si è tenuto a Melbourne in Australia.

L'IGA Best Paper Award 2015 è stato conferito da una commissione internazionale composta da vari membri esperti che afferiscono alla prestigiosa associazione, che comprende geologi, geofisici, ingegneri che a vario titolo si occupano di problematiche connesse con la geotermia e l'utilizzazione dell'energia geotermica. I due studiosi sono stati premiati per il loro articolo dal titolo "An integrated "Reservoir-Plant" strategy for a sustainable and efficient use of geothermal resources", pubblicato nel corso dell'anno 2012 sulla rivista Energy e che sintetizza i risultati di una ricerca multidisciplinare sul tema dell'utilizzazione sostenibile dell'energia geotermica.

Il professor Alessandro Franco, docente presso il dipartimento di Ingegneria dell'energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni, si occupa da molti anni di tematiche connesse con l'energetica e gli usi dell'energia ed è attualmente presidente del corso di laurea in Ingegneria dell'energia. Maurizio Vaccaro, laureatosi in Ingegneria energetica nell'anno 2009, ha conseguito il titolo di dottore di ricerca nel corso dell'anno 2013.

715 sirGrazie a un finanziamento di quasi un milione di euro potranno avviare la loro attività di ricerca indipendente e lavorare a progetti che indagheranno modelli informatici per l'apprendimento automatico, la presenza dei minerali di tallio in Versilia e il funzionamento dei bilanci aziendali. Sono Davide Bacciu del dipartimento di Informatica, Cristian Biagioni di Scienze della Terra e Giulio Greco di Economia e Management i tre giovani ricercatori dell'Università di Pisa risultati vincitori del programma SIR (Scientific Independence of young Researchers) promosso dal MIUR a livello nazionale. Con questo bando il ministero ha infatti destinato oltre 47 milioni di euro ai giovani ricercatori italiani per sostenerli nella fase di avvio della propria attività, assegnando ai tre progetti dell'Ateneo pisano un totale di 935.296 euro per la durata di 3 anni.

bacciuDavide Bacciu, 35 anni, con il progetto "LISTIT - Learning non-Isomorph Structured Transductions for Image and Text fragments", studierà metodologie che permetteranno di sviluppare modelli di apprendimento automatico per una particolare classe di dati, gli alberi, che viene utilizzata per rappresentare efficacemente relazioni gerarchiche nei contenuti digitali, come un'immagine, di sintetizzare i commenti di microblog e reti sociali e di creare software che apprendano a rispondere a domande formulate in linguaggio naturale. La ricerca ha ottenuto un finanziamento di 293.560 euro.

biagioni 2Il progetto "THALMIGEN – Thallium: Mineralogy, Geochemistry and Environmental Hazards", di Cristian Biagioni, 34 anni, porterà avanti le ricerche mineralogiche condotte al dipartimento di Scienze della Terra che negli ultimi anni hanno contribuito a individuare la presenza di minerali di tallio all'interno di alcune mineralizzazioni a barite e pirite poste nelle Alpi Apuane meridionali, alle spalle di Pietrasanta, in Versilia. La ricerca di Biagioni, che ha ottenuto un finanziamento di 555.060 euro, si prefigge lo scopo di acquisire ulteriori dati sulla mineralogia e la geochimica di queste mineralizzazioni, essenziali per poter meglio comprendere i meccanismi di rilascio e dispersione del tallio nell'ambiente.

Giulio Greco FotoGiulio Greco, 38 anni, ha ottenuto il finanziamento SIR di 86.676 euro con il progetto "Audit quality and impairment of goodwill" che riguarda il tema del rapporto tra revisione legale dei conti e attendibilità dei bilanci aziendali, con particolare riferimento all'avviamento e alla sua svalutazione. La ricerca esaminerà aziende statunitensi ed europee quotate e verificherà l'effettiva capacità dei revisori esterni di controllare la bontà e l'attendibilità delle valutazioni al fair value riferite all'avviamento. Le implicazioni pratiche riguardano la prevenzione delle frodi finanziarie e il corretto funzionamento dei mercati finanziari.

 

Ne hanno parlato: 
Tirreno Pisa
Nazione Viareggio
InToscana.it
NazionePisa.it 
PisaToday.it
PisaInformaFlash.it 
DireGiovani.it 
StampToscana

 

cittadella protocolloGiungono al termine i lavori Piuss nei "Vecchi Macelli" e inizia a prendere corpo la Cittadella Galileiana. Si tratta, negli spazi recuperati, di proseguire e dare vita all'utilizzo scientifico, museale-turistico, con attività didattiche e incubatori di imprese innovative. Per fare questo il Comune e l'Università di Pisa hanno firmato un protocollo d'intesa sulla gestione dei nuovi spazi.

"Recuperare spazi come quelli dei Vecchi Macelli è importante, ma ancora più importante, è come gestire con successo questi spazi restituiti alla città. Avremo un Museo della Scienza, un polo attrattivo che qualificherà Pisa come città della Scienza", così il sindaco Marco Filippeschi.

"Il Protocollo d'intesa - ha commentato il rettore Massimo Augello - rappresenta un atto fondamentale nella realizzazione del 'sogno' della Cittadella Galileiana, segnando il passaggio dalla fase progettuale a quella operativa. Esprimo dunque grande soddisfazione per essere riusciti a portare a compimento, attraverso il dialogo costante e costruttivo con il Comune, un progetto avviato negli anni passati e che ora, con la prevista conclusione dei lavori e sulla base di uno specifico studio di sostenibilità, doterà Pisa di un moderno Science Center, situato a pochi passi da Piazza dei Miracoli e lungo una delle principali direttrici del flusso turistico verso la Torre. Un pensiero grato va anche alla Regione, che con grande sensibilità ha destinato fondi che garantiranno la fattibilità del progetto».

cittadella Galileiana1

A oggi, nell'area dei Vecchi Macelli sono già presenti il Museo degli Strumenti per il Calcolo e gli uffici del Sistema Museale d'Ateneo, mentre sono in dirittura d'arrivo i lavori di restauro e recupero degli altri capannoni grazie al finanziamento Piuss. In aggiudicazione la seconda parte dei lavori alle Ex-Stallette, con l'obiettivo di finire l'intervento entro l'anno. A questi si aggiungeranno ulteriori interventi finanziati dalla Regione per un totale di 5 milioni di euro: 3 milioni per il recupero degli ultimi edifici, degli spazi esterni, delle mura adiacenti con la Torre di Sant'Agnese, e 2 milioni per tutto l'allestimento degli interni e del museo. Tutto questo insieme dovrà comporre la Cittadella Galileiana con il suo Science Center, un luogo dove si innestano museo, didattica, ricerca e applicazioni. Grazie al Protocollo si pongono le basi perché tutta l'area sia gestita unitariamente.

La gestione della Cittadella Galileiana dovrà essere unitaria e assicurata da un soggetto imprenditoriale individuato tramite procedura ad evidenza pubblica. È stato affidato alla professoressa Mariani lo studio per rendere la Cittadella galileiana economicamente sostenibile e scientificamente valida. Lo studio si è concluso a febbraio 2014. Il Protocollo d' intesa mette a disposizione le risorse per completare gli interventi previsti. Nel protocollo c'è l'elenco dei lavori aggiuntivi per la realizzazione della Cittadella, la suddivisione degli spazi e l'allestimento.

"Le cose che accadranno nella Cittadella Galileiana - ha concluso l'assessora Marilù Chiofalo - rappresenteranno una sorta di carta di identità di Pisa e della sua economia solida: una Città dove il bene primario è la conoscenza in continuo sviluppo tra storia e creazione di nuove idee, applicata a migliorare la qualità della vita di singoli e della comunità, inesauribile perché nient'altro può accadere in una città di 90.000 residenti e 55.000 studenti, e soprattutto alla portata di tutti. Un bene questo che crea occupazione nei settori della ricerca e formazione, delle tecnologie e del turismo".

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
Toscana24.IlSole24ore.com
NazionePisa.it
PisaToday.it
PisaInformaFlash.it

Il 17 e il 18 luglio AEGEE−Pisa propone un momento di riflessione e dialogo che abbia come tema portante la centralità delle lingue in una società sempre più variegata e cosmopolita: l'importanza delle lingue come elemento promotore di integrazione in Europa, senza perdere però di vista le proprie radici e la propria identità culturale e linguistica, ma anzi vivendole con una maggiore consapevolezza derivante dal confronto con l'altro.
In concomitanza con il passaggio a Pisa del progetto Summer University, patrocinato da Androulla Vasiliou, membro della Commissione Europea, AEGEE si propone pertanto di presentare a studenti italiani e internazionali alcuni elementi della cultura locale, sia storica che linguistica, collocandoli nel contesto più ampio di un'Europa multiculturale e in continua evoluzione.
Nata a Parigi nel 1985, AEGEE rappresenta ad oggi un network di circa 15.000 membri (di età compresa tra i 18 e 35 anni) in più di 200 città universitarie in 40 Paesi in tutta Europa. AEGEE si impegna per un'Europa democratica, multiculturale e senza confini, che sia socialmente, economicamente e politicamente integrata, e che dia valore alla partecipazione dei giovani nella sua costruzione e sviluppo. In un'ottica fortemente europeista, tra gli scopi principali dell'associazione particolare attenzione è prestata allo scambio culturale e linguistico come veicolo di integrazione europea e promozione culturale.
AEGEE−Pisa nel corso degli anni ha lavorato ininterrottamente in questa direzione, coinvolgendo sul territorio pisano studenti universitari ed erasmus in diverse attività a sfondo linguistico ed integrativo, quali aperitivi linguistici, cineforum in lingua, workshop.

Tutte le attività saranno tenute interamente in lingua inglese. La partecipazione è gratuita. Per partecipare alla giornata del 18/7/2015 è necessario comunicare la propria partecipazione durante i seminari del 17/7/2015.

Programma

17/7/2015
ore 18 Polo Etruria , Aula F1
"An introduction to AEGEE and the Summer University Project: discovering new languages and cultures all over Europe"
Fabio Leonardi e Matteo ippoliti (Aegee Roma)

"The history and culture of Pisa"
(Luca Ciucci, Scuola Normale Superiore di Pisa)

"A short introduction to the history of the Italian language"
(Luca Ciucci, Scuola Normale Superiore di Pisa)

"Multilingualism in Europe: The experience of AEGEE"
Dott.ssa Zita Molnàr

"Discussion and conclusions"
Dott. Lorenzo Amato

18/7/2015
"Multilingualism and cultural exchange in the Middle Ages: In search of Roman and Florentine traces in the history of Pisa"
https://www.facebook.com/events/1384343478531889/

Al Polo Carmignani, dal 20 al 24 Luglio, ELSA Pisa (The European Law Students' Association) organizza la Summer Law School "Cyber&Law - Computer Forensics and Digital Business Security".

Le lezioni saranno tenute in lingua inglese e saranno dedicate all'approfondimento di quattro macro argomenti:

  • Computer Forensics e Informatica Giuridica e Forense;
  • Digital Business Security e protezione dei dati aziendali;
  • Processo Civile Telematico;
  • Tutela della Privacy nel mondo digitale.

Leggi il programma

Per Iscrizioni ed Informazioni, scrivete a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Franco AlessandroAlessandro Franco (a destra) e Maurizio Vaccaro (in basso a sinistra) – rispettivamente docente di Fisica tecnica industriale e dottore di ricerca in Energetica elettrica e termica all'Università di Pisa – sono risultati vincitori del prestigioso "IGA Best Paper Award 2015", premio internazionale messo in palio dalla IGA (International Geothermal Association) destinato agli autori di lavori particolarmente significativi relativi all'energia geotermica presentati sulle varie riviste tematiche durante il quinquennio 2010-2014. Il premio è stato annunciato nel corso del World Geothermal Congress, che si svolge con cadenza quinquennale e che quest'anno si è tenuto a Melbourne in Australia.

L'IGA Best Paper Award 2015 è stato conferito da una commissione internazionale composta da vari membri esperti che afferiscono alla prestigiosa associazione, che comprende geologi, geofisici, ingegneri che a vario titolo si occupano di problematiche connesse con la geotermia e l'utilizzazione dell'energia geotermica.

Vaccaro MaurizioI due studiosi sono stati premiati per il loro articolo dal titolo "An integrated "Reservoir-Plant" strategy for a sustainable and efficient use of geothermal resources", pubblicato nel corso dell'anno 2012 sulla rivista Energy e che sintetizza i risultati di una ricerca multidisciplinare sul tema dell'utilizzazione sostenibile dell'energia geotermica.

Il professor Alessandro Franco, docente presso il dipartimento di Ingegneria dell'energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni, si occupa da molti anni di tematiche connesse con l'energetica e gli usi dell'energia ed è attualmente presidente del corso di laurea in Ingegneria dell'energia. Maurizio Vaccaro, laureatosi in Ingegneria energetica nell'anno 2009, ha conseguito il titolo di dottore di ricerca nel corso dell'anno 2013.

 

 

 

 

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa 
QuiNewsPisa
Greenreport
StampToscana
Distretto delle Energie Rinnovabili 
Controcampus

farmacia1Lunedì 13 luglio, alle ore 10, nell'Aula Convegni del Polo Piagge, in via Matteotti, il dipartimento di Farmacia dell'Università di Pisa presenterà il nuovo master universitario di II livello dal titolo "La nuova farmacia tra salute e benessere" che sarà attivato nell'anno accademico 2015-16. Il master ha l'obiettivo di approfondire le conoscenze tecnico-professionali necessarie agli operatori sanitari per lavorare con la massima competenza nella moderna farmacia.

Verranno forniti al farmacista aggiornamenti in campo sanitario, cosmetico, omeopatico e fitoterapico, affinché possa rispondere in maniera efficace alle attuali esigenze del cliente-paziente. Verranno approfondite conoscenze e competenze su moderni concetti di integrazione alimentare e regimi dietetici, formulazioni cosmetiche innovative, inquadramento normativo, linee guida e gestione della qualità delle materie prime e dei prodotti di origine vegetale in farmacia, presidi sanitari, tecniche di vendita, marketing e visual merchandising come strumenti per una corretta gestione dell'azienda, prodotti per la salute e il benessere dell'uomo e degli animali.

Il master è rivolto a neolaureati, titolari e collaboratori di farmacia, che potranno seguire l'intero percorso oppure soltanto singoli moduli. La frequenza di moduli del master è aperta ai laureati in discipline sanitarie a cui, al completamento di ogni singolo modulo, verranno rilasciati crediti ECM e un attestato di partecipazione; ai laureati di altre discipline e ai diplomati, a cui verrà rilasciato un attestato di partecipazione come uditori. Per ulteriori chiarimenti o informazioni consultare il sito www.farm.unipi.it.

foresta macroalghe Prevedere il collasso di un ecosistema naturale individuando gli indicatori sentinella che ne determinano la crisi. E' questo il tema centrale dello studio di Lisandro Benedetti-Cecchi, Laura Tamburello, Elena Maggi e Fabio Bulleri del dipartimento di Biologia dell'Università di Pisa appena pubblicato sulla rivista internazionale "Current Biology". La ricerca è durata sette anni ed è la prima sperimentazione di questa portata che avviene in condizioni naturali: per testare il modello teorico e i relativi indicatori, gli studiosi dell'Ateneo pisano hanno preso in esame le foreste di alghe dell'isola di Capraia nell'arcipelago toscano.
I ricercatori sono partiti dall'ipotesi che gli ecosistemi naturali seguono le stesse regole di altri sistemi complessi, come ad esempio i mercati finanziari o le reti neurali e che dunque le dinamiche che provocano ad esempio la perdita della biodiversità sono paragonabili a quelle che causano un'improvvisa crisi dei mercati oppure l'insorgenza di attacchi epilettici. In particolare, in ambito ecologico, la preoccupazione è che la continua antropizzazione della biosfera possa portare molti ecosistemi naturali vicino al collasso e che l'intero pianeta possa di fatto avvicinarsi ad una soglia critica di transizione. Ma l'avvicinarsi di una crisi può essere però prevista da due indicatori: la varianza, cioè l'aumento nel tempo della ampiezza delle fluttuazioni, e l'autocorrelazione, ovvero la gradualità con cui il sistema varia.
"Di fatto abbiamo studiato una vera e propria foresta in miniatura – ha spiegato Lisandro Benedetti-Cecchi – l'alga bruna arborescente Cystoseira amentacea forma lo strato elevato, con una chioma di 30-40 cm di altezza, e ad essa corrisponde un 'sottobosco' che favorisce la vita di numerose specie, come alghe più piccole e invertebrati quali spugne, idroidi o briozoi. Lo strato arborescente però è sensibile all'inquinamento e la sua riduzione apre la strada alla colonizzazione dei 'feltri algali' costituiti per lo più da alghe filamentose che creano un ecosistema alternativo caratterizzato da minore biodiversità".
In pratica, l'esperimento dei biologi dell'Ateneo pisano ha indotto una riduzione controllata della biomassa di Cystoseira amentacea in aree circoscritte costituite da quadrati di 50 cm di lato dislocati sulla battigia, fino ad indurre la transizione allo stato dominato dai feltri algali, misurandone l'avanzamento nel corso degli anni.
"Abbiamo potuto evidenziare – hanno concluso i ricercatori dell'Università di Pisa - la diversa sensibilità degli indicatori in funzione del grado di variabilità interna al sistema: l'autocorrelazione è risultata più efficace in condizioni di moderate fluttuazioni indotte da mareggiate e eventi estremi di essiccamento. La varianza, invece, è risultata l'indicatore più efficace in condizioni di elevate fluttuazioni, anch'esse indotte sperimentalmente attraverso la rimozione di quantità contenute di biomassa".

Ne hanno parlato:
Repubblica.it
Tirreno.it
Il Tirreno
AskaNews
YahooNotizie.it
GreenReport.it
BioEcoGeo.it
Interris.it
PisaInformaFlash.it

Prevedere il collasso di un ecosistema naturale individuando gli indicatori sentinella che ne determinano la crisi. E' questo il tema centrale dello studio di Lisandro Benedetti-Cecchi, Laura Tamburello, Elena Maggi e Fabio Bulleri del dipartimento di Biologia dell'Università di Pisa appena pubblicato sulla rivista internazionale "Current Biology". La ricerca è durata sette anni ed è la prima sperimentazione di questa portata che avviene in condizioni naturali: per testare il modello teorico e i relativi indicatori, gli studiosi dell'Ateneo pisano hanno preso in esame le foreste di alghe dell'isola di Capraia nell'arcipelago toscano.
I ricercatori sono partiti dall'ipotesi che gli ecosistemi naturali seguono le stesse regole di altri sistemi complessi, come ad esempio i mercati finanziari o le reti neurali e che dunque le dinamiche che provocano ad esempio la perdita della biodiversità sono paragonabili a quelle che causano un'improvvisa crisi dei mercati oppure l'insorgenza di attacchi epilettici. In particolare, in ambito ecologico, la preoccupazione è che la continua antropizzazione della biosfera possa portare molti ecosistemi naturali vicino al collasso e che l'intero pianeta possa di fatto avvicinarsi ad una soglia critica di transizione. Ma l'avvicinarsi di una crisi può essere però prevista da due indicatori: la varianza, cioè l'aumento nel tempo della ampiezza delle fluttuazioni, e l'autocorrelazione, ovvero la gradualità con cui il sistema varia.
"Di fatto abbiamo studiato una vera e propria foresta in miniatura – ha spiegato Lisandro Benedetti-Cecchi – l'alga bruna arborescente Cystoseira amentacea forma lo strato elevato, con una chioma di 30-40 cm di altezza, e ad essa corrisponde un 'sottobosco' che favorisce la vita di numerose specie, come alghe più piccole e invertebrati quali spugne, idroidi o briozoi. Lo strato arborescente però è sensibile all'inquinamento e la sua riduzione apre la strada alla colonizzazione dei 'feltri algali' costituiti per lo più da alghe filamentose che creano un ecosistema alternativo caratterizzato da minore biodiversità".
In pratica, l'esperimento dei biologi dell'Ateneo pisano ha indotto una riduzione controllata della biomassa di Cystoseira amentacea in aree circoscritte costituite da quadrati di 50 cm di lato dislocati sulla battigia, fino ad indurre la transizione allo stato dominato dai feltri algali, misurandone l'avanzamento nel corso degli anni.
"Abbiamo potuto evidenziare – hanno concluso i ricercatori dell'Università di Pisa - la diversa sensibilità degli indicatori in funzione del grado di variabilità interna al sistema: l'autocorrelazione è risultata più efficace in condizioni di moderate fluttuazioni indotte da mareggiate e eventi estremi di essiccamento. La varianza, invece, è risultata l'indicatore più efficace in condizioni di elevate fluttuazioni, anch'esse indotte sperimentalmente attraverso la rimozione di quantità contenute di biomassa".

chirugia roboticaSi è conclusa nei giorni scorsi l'attività didattica elettiva in chirurgia robotica del professor Ugo Boggi e rivolta a studenti di Medicina e chirurgia dell'Università di Pisa. Oltre a lezioni teoriche sul sistema di chirurgia robotica da Vinci e sulla simulazione in chirurgia, 75 studenti dei 90 iscritti hanno partecipato alla prima edizione della Pisa Cup, una competizione al simulatore per chirurgia robotica dV-Trainer, donato dalla Fondazione Arpa al centro EndoCAS, centro di eccellenza della chirurgia al calcolatore dell'Università di Pisa fondato dal professor Franco Mosca e diretto dal professor Mauro Ferrari.
Gli studenti, seguiti dall'ingegner Andrea Moglia e dal dottor Vittorio Perrone, hanno dovuto eseguire degli esercizi al simulatore, iniziando da un girone eliminatorio. I rimanenti si sono affrontati nei turni successivi a eliminazione diretta a partire dai sedicesimi di finale. Al termine della competizione si è aggiudicato il primo posto Paolo Balestracci, davanti ad Alessandro Palma.
Già alla sua prima edizione, quest'iniziativa ha riscosso grande successo visto il numero elevato di studenti interessati, tale da indurre gli organizzatori a fissare un tetto massimo al numero di partecipanti. Questo a testimonianza del potere attrattivo da un lato della chirurgia robotica ormai sempre più protagonista, dall'altro della tradizione della scuola di chirurgia pisana e dall'originalità dell'iniziativa, la prima del genere in Italia.

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Foto: da sinistra verso destra, Vittorio Perrone, Alessandro Palma, Paolo Balestracci e Andrea Moglia

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa 
gonews.it 
Webnews.it

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