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Il segreto della dieta mediterranea è anche nei colori ed il merito è degli antociani, molecole che determinano la colorazione dal rosso al blu di frutta e verdura e che possono contribuire alla prevenzione di malattie cronico-degenerative connesse alla produzione di radicali liberi. A documentare le ultime scoperte sul ruolo benefico degli antociani per la salute sono stati Lucia Guidi e Marco Landi del dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Agro-ambientali dell'Università di Pisa in un loro recente contributo al volume "Handbook of Anthocyanins: Food Sources, Chemical Application and Health Benefits" (Nova Science Publisher).
"Gli antociani (anthos = fiore e kyanos = blu) sono tra i pigmenti più diffusi nel regno vegetale e molti alimenti tipici della dieta mediterranea ne sono ricchi come ad esempio mirtilli, melanzane, pesche, arance, fichi, ciliegie, olive solo per annoverarne alcuni", ha spiegato Lucia Guidi.
Per ogni frutto od ortaggio i ricercatori dell'Ateneo pisano hanno riportato il contenuto di antociani e se ne ricava così una sorta di "classifica" degli alimenti, con in testa l'uva nera (800-900 mg di antociani per 100 grammi), seguita dalla ciliegia (350-400 mg), dal ribes (80-420 mg) e dalle olive (55-430 mg) sino al vino rosso (24-35 mg).
"E' stato calcolato – ha concluso Lucia Guidi - che l'apporto pro capite di antociani attraverso la dieta può variare nei Paesi europei tra i 19,8 e 64,9 mg al giorno e che certamente gli italiani sono tra i maggiori consumatori di queste molecole proprio in virtù della dieta mediterranea e dall'assunzione quotidiana di frutti come more, fragole o prugne e di ortaggi come melanzane e radicchio senza dimenticare, infine, il vino".

L'Università di Pisa continua a essere presente sul podio del prestigioso Academic Ranking of World Universities (www.shanghairanking.com/), elaborato dalla "Jiao Tong" University di Shanghai e giunto nel 2015 alla 13° edizione. L'Ateneo pisano si piazza tra il 150° e il 200° posto al mondo, insieme a quelli di Milano, Padova, Roma "La Sapienza" e Torino, ma confrontando le schede delle singole istituzioni emerge che Pisa è in effetti in seconda posizione, dietro solo alla Sapienza. Ancora più in basso, tra il 201° e il 300° posto, si collocano le Università di Bologna, di Firenze e il Politecnico di Milano, mentre altri 12 atenei sono tra il 301° e il 500° posto.

L'Università di Pisa ribadisce la sua tradizione di eccellenza anche per quanto riguarda il macro settore delle Scienze naturali e matematiche, dove si piazza tra il 101° e il 150° posto al mondo, e i campi disciplinari della Matematica, in cui è prima in Italia e tra il 76° e il 100° posto al mondo, della Fisica, dove è tra il 101° e il 150°, e della Chimica, tra 151° e 200°.

In generale, l'Italia piazza 20 atenei tra i primi 500 al mondo, perdendo una unità rispetto allo scorso anno, in una classifica dominata dalle università degli Stati Uniti, con 146 tra le prime 500, seguite dalla Germania (39), dal Regno Unito (37) e dalla Cina (32).

"La classifica di Shanghai, che per metodologia utilizzata è la più autorevole al mondo – ha commentato il rettore Massimo Augello – conferma i risultati già emersi dagli altri principali ranking elaborati da istituti internazionali, a partire dal QS di Londra, che posizionano l'Ateneo pisano ai primi posti in Italia e individuano un gruppo molto ristretto di università stabilmente al vertice della graduatoria nazionale. Purtroppo questo scenario interno si colloca nell'ambito di un contesto generale che ci vede ancora una volta penalizzati a livello internazionale, riuscendo a mantenere una buona qualità media, ma perdendo progressivamente le nostre punte di eccellenza, A questo proposito, ricordo che per un certo periodo l'Italia ha avuto una sua rappresentante nella top 100 e che solo fino a due anni fa l'Università di Pisa e La Sapienza erano nella fascia più alta tra 101° e 150° posto. Come era facilmente prevedibile e come gli atenei stanno denunciando da diverso tempo, questi risultati sono la conseguenza inevitabile della costante diminuzione di risorse destinate alle università, che rischia di condannare il nostro sistema universitario e della ricerca a una progressiva marginalizzazione internazionale. Mentre l'Italia non ha alcuna università tra le prime 150 al mondo, infatti, ben 16 nazioni piazzano almeno una loro istituzione tra le prime 100, con la presenza sempre più massiccia di realtà emergenti - quali per esempio Singapore, la Corea e il Brasile - che, al contrario di quanto avviene nel nostro Paese, continuano a investire ingenti risorse nel settore."

In relazione alle notizie riportate sulla stampa in data 12 agosto e al futuro "question time" sull'argomento diretto al sindaco di Pisa, l'Ateneo vuole precisare alcuni aspetti relativi agli interventi edilizi in corso sull'area Guidotti.

I lavori di bonifica ambientale relativi al secondo lotto del Polo didattico ex Guidotti, iniziati lunedì 22 giugno, sono condotti secondo un progetto elaborato sulla base delle specifiche indagini effettuate dall'Università di Pisa in accordo con l'ARPAT e la Provincia.

Le diverse azioni in programma, comunicate agli inizi di giugno 2015 ai vicini dell'area di cantiere, ai rappresentanti degli studenti e al personale dell'Ateneo più direttamente interessato, tengono conto delle diverse problematiche presenti nella conduzione di un così rilevante intervento, a partire dalla sicurezza e salute degli operatori del cantiere, dei confinanti e delle persone presenti nelle zone limitrofe.

Sul piano tecnico, con riferimento alla presenza di mercurio nei terreni di bonifica, tutte le analisi di speciazione - effettuate in collaborazione con l'Istituto per lo studio degli Ecosistemi del CNR - hanno escluso la presenza nel terreno di mercurio metallico e di composti organo-metallici, da cui si evince che non è ipotizzabile la sua presenza in aria. Nella definizione delle misure di sicurezza, comunque, sono state assunte tutte le cautele del caso, programmando un costante monitoraggio e specifici interventi per il contenimento delle polveri durante le operazioni di bonifica.

Gli interventi di bonifica ambientale vera e propria, con la rimozione dei terreni contaminati, inizieranno successivamente al completamento delle demolizioni dei preesistenti edifici nell'area di cantiere, completamente recintata mediante pannelli ciechi di altezza pari a 3.8 metri.

Pertanto le polveri segnalate da alcuni cittadini provenivano dalle operazioni di abbattimento dei vecchi corpi fabbrica fortemente degradati lungo via Nicola Pisano. Le operazioni sono state seguite dal Direttore dei lavori e dal coordinatore per la sicurezza, costantemente presenti sul cantiere a bordo demolizioni, e monitorate attraverso i sistemi di rilevazione in tempo reale. Le operazioni preliminari alla demolizione erano state illustrate e concordate anche con il comando della Polizia Municipale.

Dal prossimo mese di settembre, nel proseguimento delle attività vere e proprie di bonifica, saranno adottati gli ulteriori specifici interventi per il contenimento delle polveri, previsti dal medesimo protocollo e dal progetto approvato dalla Conferenza Provinciale dei Servizi del 22 maggio 2014, quali:

• Umidificazione delle aree di lavoro e dei cumuli di materiale mediante l'impiego di nebulizzatori;

• Copertura mediante opportuni teloni dei mezzi che trasporteranno il terreno scavato;

• Limitazione della velocità dei mezzi all'interno del cantiere e loro lavaggio prima dell'uscita sulla viabilità cittadina;

• Limitazione delle attività di scavo nelle giornate di vento particolarmente intenso.

Considerata la modalità progettuale, i controlli previsti e il ruolo degli enti terzi di vigilanza non sono prevedibili condizioni di rischio per la salute degli operatori del cantiere e delle persone presenti nelle zone limitrofe.

Mercoledì, 19 Agosto 2015 13:06

Aspettando Metarock 2015

Il 3, il 4 e il 5 settembre si tengono al parco della Cittadella i concerti di Aspettando Metarock 2015, organizzati da "Dirittti a Sinistra" con il contributo del Consiglio degli Studenti.

I concerti sono a ingresso libero.

Programma

3 Settembre alle 20.30
Andrea Keammerle presenta:
Il concerto di compleanno de I Gatti Mézzi
Special guests
Andrea Appino
Bobo Rondelli
Petra Magoni Official
@Erriquez

4 Settembre alle 20.30
Fast Animals and Slow Kids
Venus In Furs
Sofia Brunetta
MIRIAM MELLERIN

5 Settembre alle 20.30
Betta Blues Society
Parranda Groove Factory
Causa Ska Punk

L'Università di Pisa continua a essere presente sul podio del prestigioso Academic Ranking of World Universities (www.shanghairanking.com/), elaborato dalla "Jiao Tong" University di Shanghai e giunto nel 2015 alla 13° edizione. L'Ateneo pisano si piazza tra il 150° e il 200° posto al mondo, insieme ad altri quattro, ma confrontando le schede delle singole istituzioni emerge che Pisa è in effetti in seconda posizione, con uno score di 18,79, dietro solo a Roma "La Sapienza" (19,92) e davanti a Milano (18,29), Padova (17,76) e Torino (16,92). Ancora più in basso, tra il 201° e il 300° posto, si collocano le Università di Bologna, di Firenze e il Politecnico di Milano, mentre altri 12 atenei sono tra il 301° e il 500° posto.ARWU2015

L'Università di Pisa ribadisce la sua tradizione di eccellenza anche per quanto riguarda il macro settore delle Scienze naturali e matematiche, dove si piazza tra il 101° e il 150° posto al mondo, e i campi disciplinari della Matematica, in cui è prima in Italia e tra il 76° e il 100° posto al mondo, della Fisica, dove è tra il 101° e il 150°, e della Chimica, tra 151° e 200°.

In generale, l'Italia piazza 20 atenei tra i primi 500 al mondo, perdendo una unità rispetto allo scorso anno, in una classifica dominata dalle università degli Stati Uniti, con 146 tra le prime 500, seguite dalla Germania (39), dal Regno Unito (37) e dalla Cina (32).

"La classifica di Shanghai, che per ampiezza di parametri e per metodologia utilizzata è la più autorevole al mondo – ha commentato il rettore Massimo Augello – conferma i risultati già emersi dagli altri principali ranking elaborati da istituti internazionali, a partire dal QS di Londra, che posizionano l'Ateneo pisano ai primi posti in Italia e individuano un gruppo molto ristretto di università stabilmente al vertice della graduatoria nazionale. Purtroppo questo scenario interno si colloca nell'ambito di un contesto generale che ci vede ancora una volta penalizzati a livello internazionale, riuscendo a mantenere una buona qualità media, ma perdendo progressivamente le nostre punte di eccellenza. A questo proposito, ricordo che solo fino a due anni fa l'Università di Pisa e La Sapienza erano nella fascia più alta tra 101° e 150° posto. Come era facilmente prevedibile e come i rettori stanno denunciando da diverso tempo, questo arretramento è la conseguenza inevitabile della costante diminuzione di risorse destinate alle università, che rischia di condannare il nostro sistema universitario e della ricerca a una progressiva marginalizzazione internazionale. Mentre l'Italia non ha alcuna università tra le prime 150 al mondo, infatti, ben 16 nazioni piazzano almeno una loro istituzione tra le prime 100, con la presenza sempre più massiccia di realtà emergenti - quali per esempio Singapore, la Corea e il Brasile - che, al contrario di quanto avviene nel nostro Paese, continuano a investire ingenti risorse nel settore."

Con 12 studenti provenienti da diverse parti del mondo - tra cui la California, la Nuova Zelanda e l'Indonesia - si è appena conclusa la "Summer School in Osteoarchaeology and Paleopathology" dell'Università di Pisa, svoltasi nel Laboratorio di Paleopatologia della Scuola Medica sotto la direzione e supervisione del professor Gino Fornaciari. Le attività di laboratorio, volte a fornire le competenze necessarie per effettuare lo studio antropologico e paleopatologico di base dei resti scheletrici umani antichi, sono state seguite dalle dottoresse Valentina Giuffra e Simona Minozzi. Si tratta della seconda edizione della Summer School, che conferma il successo dello scorso anno, con due sessioni attivate. Ciascuna sessione della Summer School si è svolta nell'arco di 3 settimane, durante le quali sono state effettuate lezioni frontali e una consistente parte di attività pratica in laboratorio.

Gli studenti sono stati istruiti sulle procedure di pulizia, consolidamento, restauro, siglatura, inventario e schedatura dei resti scheletrici e dentari. Sono state affrontate le principali tematiche riguardanti lo studio antropologico dello scheletro umano, in particolare le metodologie per la determinazione del sesso e dell'età alla morte, l'osteometria, il rilevamento dei caratteri ereditari e del grado di sviluppo delle inserzioni muscolari. Infine, gran parte delle lezioni è stata dedicata alla paleopatologia, cioè al riconoscimento delle malattie nei resti umani antichi.

Gli studenti hanno potuto anche visitare lo scavo archeologico di Badia Pozzeveri, dove si svolgeva contemporaneamente la Field School, organizzata in collaborazione tra l'Università di Pisa e l'Università dell'Ohio e co-diretta dal professor Fornaciari e dal professor Clark Spencer Larsen, e hanno potuto assistere al lavoro archeologico e al recupero dei resti umani antichi. Inoltre, sono state organizzate una visita alla Divisione di Radiologia dell'Università di Pisa, dove gli studenti hanno potuto assistere in diretta all'applicazione delle indagini radiologiche più moderne ai reperti ossei patologici, e una visita al Museo di Anatomia Umana "Filippo Civinini", dove sono conservati preziosi reperti anatomici del '700 e dell'800.

La Divisione di Paleopatologia vanta un'esperienza pluriennale nel settore degli studi antropologici e paleopatologici: decine di studenti si sono formati nei suoi laboratori svolgendo tirocini e tesi di laurea, e la Summer School è stata organizzata proprio con lo scopo di internazionalizzare questo settore e diffonderne le competenze anche all'estero.

Summer School 1Con 12 studenti provenienti da diverse parti del mondo - tra cui la California, la Nuova Zelanda e l'Indonesia - si è appena conclusa la Summer School in Osteoarchaeology and Paleopathology dell'Università di Pisa, svoltasi nel Laboratorio di Paleopatologia della Scuola Medica sotto la direzione e supervisione del professor Gino Fornaciari. Le attività di laboratorio, volte a fornire le competenze necessarie per effettuare lo studio antropologico e paleopatologico di base dei resti scheletrici umani antichi, sono state seguite dalle dottoresse Valentina Giuffra e Simona Minozzi. Si tratta della seconda edizione della Summer School, che conferma il successo dello scorso anno, con due sessioni attivate. Ciascuna sessione della Summer School si è svolta nell'arco di 3 settimane, durante le quali sono state effettuate lezioni frontali e una consistente parte di attività pratica in laboratorio.

Gli studenti sono stati istruiti sulle procedure di pulizia, consolidamento, restauro, siglatura, inventario e schedatura dei resti scheletrici e dentari. Sono state affrontate le principali tematiche riguardanti lo studio antropologico dello scheletro umano, in particolare le metodologie per la determinazione del sesso e dell'età alla morte, l'osteometria, il rilevamento dei caratteri ereditari e del grado di sviluppo delle inserzioni muscolari. Infine, gran parte delle lezioni è stata dedicata alla paleopatologia, cioè al riconoscimento delle malattie nei resti umani antichi.

Summer School 2Gli studenti hanno potuto anche visitare lo scavo archeologico di Badia Pozzeveri, dove si svolgeva contemporaneamente la Field School, organizzata in collaborazione tra l'Università di Pisa e l'Università dell'Ohio e co-diretta dal professor Fornaciari e dal professor Clark Spencer Larsen, e hanno potuto assistere al lavoro archeologico e al recupero dei resti umani antichi. Inoltre, sono state organizzate una visita alla Divisione di Radiologia dell'Università di Pisa, dove gli studenti hanno potuto assistere in diretta all'applicazione delle indagini radiologiche più moderne ai reperti ossei patologici, e una visita al Museo di Anatomia Umana "Filippo Civinini", dove sono conservati preziosi reperti anatomici del '700 e dell'800.

La Divisione di Paleopatologia vanta un'esperienza pluriennale nel settore degli studi antropologici e paleopatologici: decine di studenti si sono formati nei suoi laboratori svolgendo tirocini e tesi di laurea, e la Summer School è stata organizzata proprio con lo scopo di internazionalizzare questo settore e diffonderne le competenze anche all'estero.

Martedì, 04 Agosto 2015 08:06

Chiusura estiva 2015

calendario13Gli Uffici dell'Amministrazione dell'Università di Pisa rimarranno chiusi da mercoledì 5 agosto (compreso) a venerdì 14 agosto (compreso).

Il Centro Matricolandosi sarà chiuso da mercoledì 5 agosto (compreso) a mercoledì 19 agosto (compreso).

Segreteria studenti e Segreteria studenti post-laurea
Durante il periodo estivo gli uffici della Direzione Didattica e servizi agli studenti - Settore Studenti e Settore Laureati (Segreteria studenti e Segreteria studenti post-laurea) saranno chiusi al pubblico da mercoledì 5 agosto (compreso) a mercoledì 19 agosto (compreso).

Il servizio dello sportello pomeridiano del Settore Laureati (su appuntamento) non sarà effettuato nei giorni 28 luglio, 4 e 25 agosto.

Il Servizio Job Placement sarà in pausa da mercoledì 5 agosto (compreso) a martedì 18 agosto (compreso).

A questo link è possibile consultare gli orari estivi delle Biblioteche d'Ateneo.

Tra le nuove lauree magistrali in arrivo all'Università di Pisa a partire dall'anno accademico 2015/2016 c'è anche "Scienze della nutrizione umana", un corso di studi della durata di due anni attivato al dipartimento di Farmacia e pensato per i laureati triennali provenienti dall'ambito sanitario o scientifico-farmaceutico. Il corso ha l'obiettivo di formare una figura professionale con conoscenze e competenze specifiche nell'ambito degli alimenti e dei nutrienti, in grado di operare anche in organismi internazionali.

Il laureato in "Scienze della nutrizione umana" sarà capace di valutare la composizione, la qualità nutrizionale, l'efficacia funzionale, la sicurezza e l'idoneità degli alimenti per il consumo umano, nonché lo stato di malnutrizione in eccesso o in difetto nelle popolazioni o in gruppi di popolazioni. Allo stesso tempo avrà tutte le conoscenze necessarie per applicare correttamente la normativa vigente, padroneggiare le nuove tecnologie applicate all'alimentazione e nutrizione umana ed essere in grado di promuovere la salute umana, realizzando un approccio distinto e integrato a quello sanitario.

Nel corso di laurea saranno quindi affrontate discipline formative quali chimica generale, organica e analitica, fisiologia della nutrizione, medicina interna e gastroenterologia e discipline specialistiche inerenti gli alimenti, i nutrienti, l'economia e l'organizzazione dei sistemi alimentari, la statistica dei consumi alimentari e delle tendenze nutrizionali, e la relativa legislazione di riferimento. Per conseguire la laurea lo studente dovrà acquisire 120 crediti formativi universitari (CFU). Il percorso didattico prevede inoltre 300 ore di tirocinio professionalizzante da svolgersi presso strutture universitarie, aziende pubbliche o private, enti pubblici o altre strutture esterne nazionali o estere. Il corso di laurea non prevede il numero programmato né obbligo di frequenza.

I laureati magistrali in Scienze della nutrizione umana potranno esercitare la propria professione presso aziende di preparazione, conservazione e distribuzione degli alimenti, aziende farmaceutiche e dei prodotti per la salute, aziende di ristorazione e ristorazione ospedaliera. Inoltre potranno lavorare in organismi pubblici e privati – anche internazionali – preposti alla conoscenza e alla sorveglianza delle tendenze nutrizionali della popolazione e al controllo degli alimenti e dei prodotti per la salute, e in istituzioni che si occupano di nutrizione in funzione degli effetti sulla salute e sul benessere degli individui. I laureati potranno anche accedere a corsi di dottorato di ricerca, scuole di specializzazione e master, nonché all'esame di Stato dell'Ordine Nazionale dei Biologi, il cui superamento consente l'iscrizione al relativo albo professionale e l'esercizio di attività libero professionali nei diversi settori inerenti la nutrizione umana.

Per ulteriori informazioni sul corso, gli interessati possono consultare il sito www.farm.unipi.it o possono contattare l'Unità Didattica del dipartimento di Farmacia ai numeri 050 2219503/502/528 o tramite e-mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

È tempo di bilanci e cambiamenti in casa Radioeco, la web radio degli studenti dell'Università di Pisa che chiude la stagione con numeri da record: 30 programmi nel palinsesto settimanale con 300 puntate registrate; più di 14 mila ascoltatori live e oltre 20 mila ascolti dei podcast; quasi 190 mila accessi alla pagina e alla sezione blog che conta almeno 400 articoli pubblicati. È una macchina organizzativa complessa, con più di un centinaio i membri dell'organico, ma che funziona e che si prepara a crescere ancora. Fissata infatti al 31 agosto la scadenza per compilare la domanda di recruitment pubblicata sul sito della radio in cui si distinguono i vari profili: tecnico, speaker, blogger, redattore.

Ma oltre al ricambio fisiologico dello staff, si annuncia anche un importante rinnovo in seno al direttivo, ufficializzato la settimana scorsa nelle sale del rettorato in compagnia del Comitato dei Garanti, formato da Marco Guidi, prorettore alla Comunicazione, Rosalba Tognetti, prorettrice agli Studenti, e dalla professoressa Dianora Poletti.

La novità sta nel passaggio di testimone dallo storico station manager e fondatore, Francesco Cito, che dal 2008, anno di nascita della radio, ha seguito e coordinato tutte le attività fino ad oggi, a Fabiano Catania che dopo un anno di pratica si prepara alla gestione affiancato dagli altri membri del direttivo Caterina Pinzauti, Adriana Vernice, Francesca Giannaccini e Nicolò Caltabellotta.

Nuova direzione, nuovo organico, nuova stagione ma la musica non cambia. Tanti già i progetti in cantiere - a partire da una più forte presenza ad eventi come il prossimo Internet Festival - finalizzati a far conoscere ancora di più quello che è nato come un piccolo esperimento online e che sta formando negli anni, "la voce degli studenti dell'Università di Pisa".

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