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Si è conclusa nei giorni scorsi l'attività didattica elettiva in chirurgia robotica del professor Ugo Boggi e rivolta a studenti di Medicina e chirurgia dell'Università di Pisa. Oltre a lezioni teoriche sul sistema di chirurgia robotica da Vinci e sulla simulazione in chirurgia, 75 studenti dei 90 iscritti hanno partecipato alla prima edizione della Pisa Cup, una competizione al simulatore per chirurgia robotica dV-Trainer, donato dalla Fondazione Arpa al centro EndoCAS, centro di eccellenza della chirurgia al calcolatore dell'Università di Pisa fondato dal professor Franco Mosca e diretto dal professor Mauro Ferrari.
Gli studenti, seguiti dall'ingegner Andrea Moglia e dal dottor Vittorio Perrone, hanno dovuto eseguire degli esercizi al simulatore, iniziando da un girone eliminatorio. I rimanenti si sono affrontati nei turni successivi a eliminazione diretta a partire dai sedicesimi di finale. Al termine della competizione si è aggiudicato il primo posto Paolo Balestracci, davanti ad Alessandro Palma.
Già alla sua prima edizione, quest'iniziativa ha riscosso grande successo visto il numero elevato di studenti interessati, tale da indurre gli organizzatori a fissare un tetto massimo al numero di partecipanti. Questo a testimonianza del potere attrattivo da un lato della chirurgia robotica ormai sempre più protagonista, dall'altro della tradizione della scuola di chirurgia pisana e dall'originalità dell'iniziativa, la prima del genere in Italia.

Con il progetto UNIORTO il Centro Enrico Avanzi vende ai dipendenti dell'Ateneo ortaggi di stagione coltivati secondi i principi dell'agricoltura biologica.

Gli ortaggi sono prodotti con il supporto lavorativo di giovani e meno giovani che si sono avvicinati all'orticoltura di campo come strumento di reinserimento sociale e lavorativo (progetto "Orti E.T.I.C.I.").

Oltre agli ortaggi sono in vendita anche latte pastorizzato e yogurth (non biologici) prodotti dalle stalle del Centro.

Lo spaccio, che si trova in via Vecchia di Marina 6, è aperto ogni settimana il giovedì e il venerdì dalle 14:00 alle 17:00 (per soddisfare le esigenze di tutti i Dipendenti UNIPI), sia per la consegna della merce ordinata che per l’acquisto diretto di quella ancora disponibile.

Per entrambi i giorni le prenotazioni dovranno avvenire sempre dal lunedì (ore 9:30) fino al martedì (ore 12:00), utilizzando i seguenti contatti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  - 050-2210549. Latte e yogurth vanno prenotati entro le 12 del lunedì.
Al momento della prenotazione è gradita l’indicazione del giorno del ritiro, soprattutto per garantirvi una maggiore freschezza dei prodotti.

Prodotti "sempre disponibili":

  • Cassetta UniOrto di prodotti biologici: da 3 kg a 4 kg di ortaggi, ad un prezzo tra 5 e 7 euro, a secondo del tipo di prodotti presenti nella cassetta
  • Latte intero pastorizzato € 1,50/l 1 bottiglia da 1 litro
  • Yogurt € 0,90/vasetto 1 vasetto da 150 g

KEK lab 1 Trovare i segnali sfuggenti delle particelle ancora da scoprire, cioè non contemplate dalla teoria del Modello Standard. E' questo l'obiettivo dell'esperimento Belle-II che si svolgerà presso il laboratorio KEK (foto) a Tsukuba in Giappone e che vede coinvolto in prima fila, e in strettissima collaborazione con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), un team di ricercatori dell'Università di Pisa.
"Stiamo lavorando per costruire il Silicon Vertex Detector di Belle-II, cioè il rivelatore di vertice a strisce di silicio che il prossimo anno verrà installato sul collisore elettrone-positrone ad altissima intensità SuperKEKB in preparazione a KEK", spiega il professore Francesco Forti dell'Ateneo pisano appena ritornato dal Giappone dove il 23 giugno scorso, alla presenza dell'Ambasciatore Italiano a Tokyo Domenico Giorgi, il presidente dell'INFN Fernando Ferroni e il Direttore Generale di KEK Masanori Yamauchi hanno siglato il protocollo d'intesa per la costruzione del rivelatore Belle-II.
"Il centro nevralgico della costruzione del Silicon Vertex Detector di Belle-II – continua Francesco Forti - sono i laboratori delle Alte Tecnologie dell'INFN, gestiti congiuntamente con il dipartimento di Fisica dell'Università di Pisa all'interno del Polo Fibonacci, dove i componenti di precisione provenienti da Giappone, Austria, Inghilterra, vengono verificati e pre-assemblati nei moduli di rivelazione da installare".
L'esperimento Belle-II fornirà il più consistente campione di particelle di "sapore pesante" che sia mai stato prodotto. A questo scopo l'acceleratore SuperKEKB è stato progettato per raggiungere una luminosità senza precedenti: più di un fattore 40 rispetto alla luminosità raggiunta dai suoi predecessori. Il gruppo di fisici pisani, insieme a circa 600 scienziati provenienti da 23 nazioni, utilizzerà quindi i dati per effettuare misure di precisione in grado di aprire la strada alla scoperta di nuove particelle. Oltre a Francesco Forti, il team dell'Università di Pisa convolto in Belle II è composto dai professori Giovanni Batignani, Giuliana Rizzo e Carlo Angelini, dai ricercatori Stefano Bettarini ed Eugenio Paoloni e da Antonio Paladino, assegnista di ricerca al dipartimento di Fisica dell'Ateneo.

Ne hanno parlato:
Repubblica.it
StampToscana.it
GoNews.it
PianetaUniversitario.it

Trovare i segnali sfuggenti delle particelle ancora da scoprire, cioè non contemplate dalla teoria del Modello Standard. E' questo l'obiettivo dell'esperimento Belle-II che si svolgerà presso il laboratorio KEK a Tsukuba in Giappone e che vede coinvolto in prima fila, e in strettissima collaborazione con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), un team di ricercatori dell'Università di Pisa.
"Stiamo lavorando per costruire il Silicon Vertex Detector di Belle-II, cioè il rivelatore di vertice a strisce di silicio che il prossimo anno verrà installato sul collisore elettrone-positrone ad altissima intensità SuperKEKB in preparazione a KEK", spiega il professore Francesco Forti dell'Ateneo pisano appena ritornato dal Giappone dove il 23 giugno scorso, alla presenza dell'Ambasciatore Italiano a Tokyo Domenico Giorgi, il presidente dell'INFN Fernando Ferroni e il Direttore Generale di KEK Masanori Yamauchi hanno siglato il protocollo d'intesa per la costruzione del rivelatore Belle-II.
"Il centro nevralgico della costruzione del Silicon Vertex Detector di Belle-II – continua Francesco Forti - sono i laboratori delle Alte Tecnologie dell'INFN, gestiti congiuntamente con il Dipartimento di Fisica dell'Università di Pisa all'interno del Polo Fibonacci, dove i componenti di precisione provenienti da Giappone, Austria, Inghilterra, vengono verificati e pre-assemblati nei moduli di rivelazione da installare".
L'esperimento Belle-II fornirà il più consistente campione di particelle di "sapore pesante" che sia mai stato prodotto. A questo scopo l'acceleratore SuperKEKB è stato progettato per raggiungere una luminosità senza precedenti: più di un fattore 40 rispetto alla luminosità raggiunta dai suoi predecessori. Il gruppo di fisici pisani, insieme a circa 600 scienziati provenienti da 23 nazioni, utilizzerà quindi i dati per effettuare misure di precisione in grado di aprire la strada alla scoperta di nuove particelle. Oltre a Francesco Forti, il team dell'Università di Pisa convolto in Belle II è composto dai professori Giovanni Batignani, Giuliana Rizzo e Carlo Angelini, dai ricercatori Stefano Bettarini ed Eugenio Paoloni e da Antonio Paladino, assegnista di ricerca al dipartimento di Fisica dell'Ateneo.

Una delegazione della città di Curitiba (Brasile) ha visitato nei giorni scorsi l'Università di Pisa. La delegazione era composta dal professor Glavio Paura, presidente del corso di Studio in Engenharia de Produçao della Universidade Positivo, e da Cid Vianna, presidente della Società Fator Consultoria LTDA di Curitiba. Hanno accolto gli ospiti brasiliani il prorettore per la Ricerca applicata e l'Innovazione, Paolo Ferragina, e il presidente del corso di studio (laurea e laurea magistrale) di Ingegneria delle Telecomunicazioni, Giuliano Manara.
Da diversi mesi sono in corso trattative per far nascere iniziative comuni nell'ambito della didattica e della ricerca applicata e del trasferimento tecnologico. In occasione dell'incontro del primo luglio in rettorato è stato formalizzato e firmato un accordo che definisce le modalità operative dello scambio di studenti e docenti fra i suddetti corsi di studio. Inoltre è stata discussa la procedura operativa per ottenere, già dal prossimo anno accademico, l'istituzione di un doppio titolo nell'ambito dell'ingegneria delle telecomunicazioni tra le due università. È stata infine valutata la possibilità di far partire delle collaborazioni nell'ambito del trasferimento tecnologico. In questo contesto, un primo obiettivo è quello di condividere con la città di Curitiba l'esperienza acquisita negli ultimi otto anni dal consorzio CUBIT (Consortium Ubiquitous Technologies), presieduto dal professor Giuliano Manara.

Sabato 1 agosto 2015 dalle 21:30, ad Argini e Margini - Scalo dei renaioli, From the Space trio, feat. Dominique Di Piazza in concerto.

Dominique Di Piazza (el. bass)
Alessandro Napolitano (drums)
Mirko Maria Matera (piano)

Ingresso gratuito

Il concerto è organizzato in collaborazione con Associazione Isola del Jazz, con il contributo dell'Università di Pisa e il patrocinio dello JONIO JAZZ FESTIVAL, per la presentazione del nuovo disco "From THE SPACE".

Dominique Di Piazza è considerato uno tra i dieci bassisti migliori al mondo. Il suo ultimo tour in Italia (estate 2014), ha creato una nuova sinergia musicale con due musicisti conterranei: Alessandro Napolitano (drums), Mirko Maria Matera (pianoforte).

Martedì, 07 Luglio 2015 13:36

Juliet Kelly Italian 4tet in concerto

Sabato 25 Luglio 2015 dalle 21:30, ad Argini e Margini - Scalo dei renaioli, Juliet Kelly Italian 4tet in concerto.

Juliet Kelly - vocal
Daniele Gorgone - piano
Nino Pellegrini double - bass
Marco Simoncini - drums

Ingresso gratuito

Il concerto è organizzato in collaborazione con Associazione Isola del Jazz, con il contributo dell'Università di Pisa.

"Un talento originale raro tra coloro che si definiscono cantanti jazz. Una delle più belle del Regno Unito del jazz stars femminili." Jazzwise
"Una di quelle rare cantanti che racconta una storia vera e propria con la sua musica, attraverso la sua performance appassionata e voce naturalmente calda, è una combinazione accattivante che è difficile resistere." BBC music

Martedì, 07 Luglio 2015 13:28

Andrea Marcelli Trio in concerto

Sabato 11 Luglio 2015 dalle 21:30, ad Argini e Margini - Scalo dei renaioli, Andrea Marcelli Trio in concerto.

Antonio Zambrini - piano
Robin Draganic - bass
Andrea Marcelli - drums, compositions

Ingresso gratuito

Il concerto è organizzato in collaborazione con Associazione Isola del Jazz, con il contributo dell'Università di Pisa.

Andrea Marcelli batterista e compositore Italo/Americano, residente a Berlino, dopo aver vissuto, dal 1989, dodici anni tra'Los Angeles e New York, ha portato le sue musiche con successo in 5 continenti, registrato decine di albums
anche con importanti etichette come Verve/PolyGram, Polydor K.K., Columbia Tristar, BHM, ESC, Storyville, Soul Note. Due sue composizioni sono state incluse nel The European Real Book e il Digital Real Book, part two da
SherMusic. Marcelli ha collaborato con musicisti del calibro di Wayne Shorter, David Liebman, Bob Mintzer, Bob Berg, John Patitucci, Don Menza, Allan Holdsworth, Harold Land, Markus Stockhausen, Eddie Gomez e
altri. www.andreamarcelli.com

Martedì, 07 Luglio 2015 12:59

Settanta anni da Hiroshima e Nagasaki

senzatomica Le "gru di Sadako" volano su largo Ciro Menotti per ricordare che il 9 luglio 1955, proprio 60 anni fa, fu presentato a Londra un accorato appello di prestigiosi scienziati per un mondo libero da armi nucleari. Quell'appello è noto in tutto il mondo con il nome di "Manifesto Russell-Einstein". Il manifesto Russell- Einstien verrà letto a Pisa giovedì 9 luglio in largo Ciro Menotti a partire dalle ore 19.00 in contemporanea con tantissime altre piazze di tutta Italia, nell'ambito dell'iniziativa nazionale promossa dalla campagna Senzatomica. Dopo una breve introduzione di Francesco Lenci, dell'Unione Scienziati per il Disarmo; del sindaco Marco Filippeschi e della professoressa Enza Pellecchia, vicedirettore del Cisp - Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace dell'Università di Pisa i lettori saranno studenti, professori, cittadini comuni, amministratori comunali, artisti, di ogni età, sesso, fede religiosa, opinione politica.

L'iniziativa rientra nel calendario di appuntamenti previsti per il 70° anniversario dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki. Da ora fino al mese di novembre si terranno in città conferenze, seminari, dibattiti, rassegne cinematografiche, spettacoli teatrali e letture coordinati dal Comune di Pisa e dal CISP (Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace), con la partecipazione di numerosi soggetti, in condivisione con la rete di Mayors for peace e con il patrocinio dell'Università e di ICAN (International Campaign to Abolish Nuclear Weapon).​

Qui di seguito pubblichiamo un intervento della professoressa Enza Pellecchia, in cui spiega la storia e l'attualità del Manifesto Russell-Einstein.

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einstein russel 600x601Il Manifesto Russell-Einstein è un accorato appello degli scienziati "come esseri umani ad altri esseri umani": alcuni suoi passaggi – come ad esempio "ricordate la vostra umanità e dimenticatevi del resto. Se riuscirete a farlo si aprirà la strada verso un nuovo Paradiso; se non ci riuscirete, si spalancherà dinanzi a voi il rischio di un'estinzione totale" – sono divenuti celebri e, fortunatamente, noti al di là della comunità scientifica.

Verso la metà degli anni '50 la Guerra Fredda sembrava aver raggiunto una situazione critica: entrambi i contendenti possedevano la bomba all'idrogeno, un'arma con un potenziale distruttivo teoricamente illimitato anche per una singola testata. Furono sperimentate testate capaci di sprigionare un'energia migliaia di volte superiore a quella sprigionata dalle bombe che avevano raso al suolo Hiroshima e Nagasaki e ucciso all'istante decine di migliaia di persone.
Nel marzo 1954 gli Stati Uniti aveva testato la bomba all'idrogeno sull'atollo di Bikini nell'Oceano Pacifico. Il peschereccio giapponese Lucky Dragon si trovava a 130 chilometri dall'atollo ma il fallout radioattivo uccise un membro dell'equipaggio e fece ammalare gravemente gli altri.

Nel prendere atto di questa situazione estremamente pericolosa, il filosofo e scienziato Bertrand Russell scrisse ad Albert Einstein, suggerendo che "i più eminenti uomini di scienza avrebbero dovuto fare qualcosa di grande effetto, per far comprendere alla gente ed ai governi le catastrofi che potevano essere causate". Russell stese una prima versione della dichiarazione che fece poi circolare tra un gruppo di illustri scienziati, nella speranza di ottenere la loro sottoscrizione. L'impresa si dimostrò ardua. Nel contesto della Guerra Fredda non era facile convincere intellettuali importanti ad ignorare le loro differenze di vedute politiche e concentrarsi su quello che era l'interesse comune dell'umanità. Gli scienziati dell'Unione Sovietica e della Cina, ad esempio, si rifiutarono di firmare il documento.

Nell'aprile di quell'anno Einstein, dopo una breve malattia, morì. Russell si trovava su un volo Roma-Parigi quando il comandante annunciò la morte di Einstein. Russell piombò nello sconforto. Senza la firma del più eminente scienziato al mondo sarebbe stato molto più difficile catturare l'attenzione con il suo Manifesto e convincere gli altri scienziati a sottoscriverlo. Il suo ambizioso progetto sembrava arenarsi. Ma quando giunse in albergo a Parigi, Russell trovò una lettera, recapitatagli da Londra: "La ringrazio per la sua lettera del 5 aprile. Firmerò con gioia il suo eccellente pronunciamento. Concordo, inoltre, con la scelta dei possibili firmatari. Albert Einstein." Fu l'ultima lettera di Einstein, l'ultima firma, il suo testamento morale all'umanità.

In seguito Russell riuscì a convincere altri nove eminenti scienziati: Percy Bridgman, Hermann Muller e Linus Pauling dagli Stati Uniti, Cecil Powell e Joseph Rotblat dalla Gran Bretagna, Hideki Yukawa dal Giappone, Frédéric Joliot-Curie dalla Francia, Max Born dalla Germania Ovest e Leopold Infeld dalla Polonia.
Il 9 luglio 1955, a Londra, durante una conferenza pubblica gremita di rappresentanti dei mezzi di informazione, Russell annunciò per la prima volta il manifesto, che rappresenterà il primo importante documento di denuncia sulla minaccia rappresentata dalle armi nucleari per il genere umano.

Nel 1957, partendo proprio dal Manifesto Russell-Einstein, un gruppo di scienziati appartenenti ad entrambi i fronti della Guerra Fredda si incontrarono nel piccolo villaggio di Pugwash, in Nuova Scozia, presso la residenza del filantropo Cyrus Eaton: l'obiettivo, ancora una volta, era cercare una soluzione per evitare una catastrofe nucleare. Da lì partirono diversi cicli di incontri ai quali parteciparono anche diplomatici, in maniera informale, non in rappresentanza dei loro paesi. Tutto ciò ha poi gettato le basi per negoziati internazionali che hanno portato a risultati importanti. Lo stesso Gorbachev ammise che gli scienziati di Pugwash lo avevano aiutato a comprendere come la politica nucleare fosse troppo pericolosa. Le Pugwash Conferences sono nel tempo cresciute e nel 1995 sono state insignite del premio Nobel per la pace, insieme a Josef Rotblat, l'unico scienziato che abbandonò il progetto Manhattan allorchè apprese che il pericolo di un'atomica nazista non esisteva più.

A distanza di 60 anni dalla sua divulgazione, il Manifesto Russell-Einstein conserva tutta la sua attualità e sollecita riflessioni su temi importanti: la minaccia nucleare ancora viva benchè scarsamente percepita, la responsabilità sociale degli scienziati, la divulgazione delle informazioni scientifiche come pilastro delle società democratiche, la richiesta di maggiore trasparenza con riguardo ai processi decisionali che riguardano la vita di tutti, la necessità di negoziati internazionali plurilaterali per il disarmo nucleare, l'urgenza di un Trattato internazionale per la messa al bando delle armi nucleari (come già accaduto per altre armi di distruzione di massa).

Con lettura pubblica del Manifesto si intende non solo rendere omaggio ad un testo di straordinaria intensità, ma soprattutto esprimere il senso di appartenenza alla comune famiglia umana. Perché – come disse Rotblat nel discorso tenuto alla cerimonia di consegna del premio Nobel – "dobbiamo riuscire a trasmettere il messaggio che la salvaguardia del nostro bene comune, l'umanità, esige che in ognuno di noi si sviluppi una nuova lealtà: la lealtà verso il genere umano. (...) La ricerca di un mondo libero dalla guerra ha uno scopo fondamentale: la sopravvivenza, ma nel corso dell'impresa impareremo come assicurarci la sopravvivenza per mezzo dell'amore, invece che con la paura, con la gentilezza invece che con la costrizione; se impareremo a combinare l'utile e il dilettevole, l'opportuno e il caritatevole, il pratico e il bello, questo sarà un ulteriore premio per avere intrapreso questa missione".

Enza Pellecchia
Vicedirettore Cisp - Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace

univ positivo 2Una delegazione della città di Curitiba (Brasile) ha visitato nei giorni scorsi l'Università di Pisa. La delegazione era composta dal professor Glavio Paura, presidente del corso di Studio in Engenharia de Produçao della Universidade Positivo, e da Cid Vianna, presidente della Società Fator Consultoria LTDA di Curitiba. Hanno accolto gli ospiti brasiliani il prorettore per la Ricerca applicata e l'Innovazione, Paolo Ferragina, e il presidente del corso di studio (laurea e laurea magistrale) di Ingegneria delle Telecomunicazioni, Giuliano Manara.

Da diversi mesi sono in corso trattative per far nascere iniziative comuni nell'ambito della didattica e della ricerca applicata e del trasferimento tecnologico. In occasione dell'incontro del primo luglio in rettorato è stato formalizzato e firmato un accordo che definisce le modalità operative dello scambio di studenti e docenti fra i suddetti corsi di studio.

logo Universidade PositivoInoltre è stata discussa la procedura operativa per ottenere, già dal prossimo anno accademico, l'istituzione di un doppio titolo nell'ambito dell'ingegneria delle telecomunicazioni tra le due università. È stata infine valutata la possibilità di far partire delle collaborazioni nell'ambito del trasferimento tecnologico. In questo contesto, un primo obiettivo è quello di condividere con la città di Curitiba l'esperienza acquisita negli ultimi otto anni dal consorzio CUBIT (Consortium Ubiquitous Technologies), presieduto dal professor Giuliano Manara.


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