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 Université Paris Dauphine.All'Università di Pisa arrivano altri due corsi di laurea che rilasciano il titolo doppio: dopo aver superato la selezione di un'apposita commissione, gli studenti delle lauree magistrali in Fisica e in Informatica per l'Economia e per l'Azienda (Business Informatics) potranno accedere a un percorso che li porterà a conseguire un titolo valido a Pisa e all'estero. Per gli studenti della laurea magistrale in Fisica si aprono le porte della Université Pierre et Marie Curie (UPMC) di Parigi dove potranno frequentare il Master de Physique Fondamentale et Applications. Chi si iscrive alla laurea magistrale in Informatica per l'Economia e per l'Azienda avrà la possibilità di frequentare il Master en Informatique des Organisations, parcours MIAGE Informatique Décisionelle, della Université Paris Dauphine.

UPMCIn entrambi i casi, gli studenti potranno studiare il primo anno all'Università di Pisa e il secondo presso l'università partner, nella quale dovranno maturare 60 crediti formativi. Al termine del percorso, dopo la discussione della tesi, otterranno un titolo di laurea in ciascun Ateneo e valido in entrambi i paesi. Per la laurea magistrale in Fisica potranno partire almeno due studenti ogni anno, mentre per quella in Business Informatics saranno selezionati al massimo cinque studenti all'anno. Lo stesso percorso potrà essere seguito anche dagli studenti delle due università parigine.

I due nuovi doppi titoli si vanno ad aggiungere a quelli già attivi all'Università di Pisa: Ingegneria gestionale con la Cranfield University (UK); Studies on the Near and Middle East con la University of Aden (Yemen); Progettazione e Gestione dei Sistemi Turistici Mediterranei con l'Università di Pavia e l'Università della Svizzera Italiana di Lugano; Storia e Civiltà, che ha come partner l'Ecole Pratique del Hautes Etudes di Parigi, l'Universidad Pablo de Olavide di Siviglia, l'ISCTE Instituto Universitàrio di Lisbona e l'Université d'Athenes Ethniko kai Kapodistriako di Atene. Corsi che rilasciano titoli doppi sono attivi anche con la Scuola Sant'Anna, cioè Economics, Informatica e Networking ed Embedded Computing Systems.


Il doppio titolo (double degree) – insieme al titolo congiunto (joint degree) - costituisce il possibile esito di un corso di studio "integrato", con un programma progettato in comune tra due università e regolato in uno specifico accordo. Le cosiddette doppie lauree costituiscono una buona opportunità per uno studente interessato a studiare all'estero, attratto da carriere internazionali e dalle professioni del mercato unico. Anche per le università la progettazione di corsi congiunti con gli atenei esteri è un'eccellente opportunità per costruire i curricula europei del futuro, nella logica dell'internazionalizzazione della didattica e della ricerca.

Per maggiori informazioni e dettagli sulle modalità per la realizzazione di un simile percorso è possibile rivolgersi all'Unità Cooperazione Internazionale dell'Università di Pisa, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Venerdì, 16 Gennaio 2015 11:39

'Scatta il museo'

foto secondo premoSabato 17 gennaio alle 11,00, al Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa nella Certosa di Calci, si inaugura una mostra a ingresso gratuito dedicata alle trenta migliori foto selezionate tra quelle inviate per il concorso "Scatta il Museo!". Il bando invitava a "immortalare i settori espositivi, i dettagli, gli esemplari "in modo da rappresentare al meglio una realtà storico-artistica e scientifica unica come quella del Museo di Calci.

foto terzo premioDi fatto una sfida senza precedenti: una realtà così complessa in un unico scorcio. Sebbene soltanto alla sua prima edizione, il concorso ha visto la partecipazione di 79 provetti fotografi provenienti da tutta Italia e dall'estero. I giudici (Silvia Battaglini e Simone Farina del Museo di Storia Naturale Università di Pisa, Sergio Pampana di Photo Club 5, Bruno Sereni del Circolo Fotografico Pisano e Giuseppe Tizzanini del Circolo Cultural-Fotografico L'occhio Sensibile) si sono trovati di fronte all'arduo compito di scegliere tra un totale di 232 scatti, la maggior parte dei quali di qualità eccellente.

E in occasione dell'inaugurazione della mostra avrà luogo anche la premiazione degli autori delle tre foto vincitrici. Il primo premio, una fotocamera NIKON D3100, è andato a Claudio Poli di Treviso per la fotografia "Riflessioni 3"; il secondo e il terzo, che consistono in due buoni spesa di 250 euro offerti dal Museo da spendere presso lo store di computer e accessori Nonsolomoduli, rispettivamente a Paolo Gagliardi di Cammerino per lo scatto "Avvolgente scoperta" e a Marilina D'Andretta di Potenza per la foto "Blu profondo". Le immagini rimarranno esposte al Museo sino al 22 febbraio.

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LCentro Ascoltoa dipendenza da internet, dalle relazioni sentimentali, dalla famiglia sono i temi dei film protagonisti dell'iniziativa "Il cinema va all'Università", il primo ciclo di proiezioni gratuite per studenti che ha l'obiettivo di stimolare e fornire spunti di riflessione sulle dipendenze comportamentali e relazionali, oggi sempre più presenti soprattutto tra i giovani. La rassegna, organizzata dal Servizio di Ascolto e Consulenza dell'Università di Pisa, con la collaborazione del corso di laurea in Discipline dello spettacolo e della comunicazione, avrà inizio martedì 20 gennaio con la proiezione di
 "Disconnect", film di Henry Alex Rubin del 2012, un intreccio di storie sulla ricerca del contatto umano in un mondo dove ormai la realtà quotidiana creata da computer, videogiochi e social network sembra più vera del reale. L'appuntamento è alle ore 15 nell'Aula Magna del Polo Fibonacci, in via Buonarroti 4.

La particolarità dell'iniziativa è che ogni proiezione sarà introdotta da uno studente del corso di Discipline dello spettacolo e della comunicazione e da tirocinanti psicologhe del Servizio di Ascolto che illustreranno le tematiche al centro dei film e condurranno il dibattito alla fine della serata.

film"Le esperienze maturate dal Servizio di Ascolto d'Ateneo, che da oltre 10 anni assiste gli studenti in difficoltà nell'affrontare la vita universitaria, ci hanno suggerito di programmare iniziative che possano coinvolgere i ragazzi in riflessioni più ampie – ha commentato Rosalba Tognetti, prorettore per gli Studenti, in occasione della presentazione della rassegna – Con questo primo ciclo di proiezioni abbiamo selezionato uno dei temi che li riguarda più da vicino e speriamo di dar loro spunti e stimoli per affrontare questo tipo di disagi".

Alla presentazione della rassegna erano presenti anche due psicologhe del Servizio di Ascolto e Consulenza di Ateneo - Federica Gorrasi ed Elisabetta Macchi – con le tirocinanti psicologhe coinvolte nell'iniziativa, Oriana Incognito ed Elisa Manardo.

Il ciclo proseguirà il 12 febbraio con il film "Primo amore" di Matteo Garrone e il 10 marzo con
 "Tanguy" di Étienne Chatiliez. Tutte le proiezioni si terranno nell'Aula Magna del Polo Fibonacci, dalle 15 alle 19.

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Si è conclusa la valutazione dei progetti presentati in risposta alla terza call del MIT-UNIPI Project l'iniziativa che dal 2012 promuove collaborazioni tra gruppi di ricerca dell'Università di Pisa e del Massachusetts Institute of Technology (MIT). Tra le 13 proposte presentate, sono stati selezionati e finanziati 6 progetti che provengono dalle aree di Ingegneria, Chimica e Linguistica, per un finanziamento totale di 83.600 euro, con un contributo di 30.000 euro messo a disposizione dalla Cassa di Risparmio di San Miniato.

«Un risultato che dimostra la capacità di questa iniziativa di andare a coinvolgere docenti e ricercatori delle aree disciplinari più diverse – commenta il professor Paolo Ferragina, prorettore per la ricerca applicata e l'innovazione dell'Ateneo pisano. Infatti, per quanto all'inizio fosse naturale immaginare collaborazioni prevalenti con i tre dipartimenti di Ingegneria, l'andamento delle proposte in questi tre anni ha dimostrato il coinvolgimento totale di 14 dei nostri 20 dipartimenti, con progetti arrivati anche da Chimica e Chimica industriale, Biologia, Economia e Management, Fisica, Informatica, Matematica, Medicina clinica e sperimentale, Scienze della Terra, Scienze politiche, ma anche dall'area umanistica, cioè dai dipartimenti di Civiltà e forme del sapere e di Filologia, Letteratura e Linguistica».

Tra i 6 progetti finanziati dell'ultima call c'è infatti anche quello di Domenica Romagno, ricercatrice del dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, che ha presentato la proposta "The Neurobiological Basis of the Linking Mechanism of Concepts with Grammar: The Case of Noun/Verb Distinction". Gli altri vincitori sono Giuseppe Barillaro, del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione, con il progetto "Bio-inspired Microneedles with Self-Anchoring and Self-Actuation Capabilities for Transdermal Biosensing Applications"; Paolo Bruschi, sempre del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione, con "MEMS Sensors for Wind Measurement for UAVs in the Urban Canyon"; Fabio Di Francesco, del dipartimento di Chimica e Chimica industriale, con "Functional Nanomaterials for the Detection of Volatile Amines" (FUNDUS); Simone Genovesi, del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione, con "Coil Design and Optimization for MRI of Medical Implants"; Antonella Martini, del dipartimento di Ingegneria dell'Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni, con "Stigmergic Footprint of Radical Innovations for Smart Specialisation in North-American and European Regions: The Case of the Key Enabling Technologies".

Le attività dei progetti, coordinate da un Principal Investigator (PI) della nostra Università e da uno del MIT, si svolgeranno da gennaio 2015 a settembre 2016. Il contributo dell'Ateneo finanzia le spese di viaggio, vitto e alloggio del gruppo di ricerca pisano che si recherà a Boston. Analogamente il MIT finanzia le spese di viaggio, vitto e alloggio del suo gruppo di ricerca che si recherà a Pisa. Dall'avvio della collaborazione con Boston sono stati sottomessi 43 progetti, e ne sono stati finanziati 15 per un totale di circa 220.000 euro. I progetti presentati da Antonella Martini e da Giuseppe Barillaro saranno finanziati con il budget che la Cassa di Risparmio di San Miniato ha stanziato per sostenere l'iniziativa.

Inoltre nella prima e in quest'ultima terza call l'Università di Pisa ha ritenuto particolarmente meritevoli anche altri 9 progetti e li ha sostenuti con un contributo complessivo pari a 45.000 euro. Quest'anno sono stati selezionati i progetti di Elvezia Cepolina, del dipartimento di Ingegneria Civile, "Pedestrian Simulation Contrasted with Reality" e di Enzo Pasquale Scilingo, del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione e del Centro di Ricerca "E. Piaggio", "Real-time Monitoring of Cardiovascular Functions Using Textile-Based Wearable Systems and Probabilistic Point-Process Modeling".

Sabato 17 gennaio alle 11,00, al Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa nella Certosa di Calci, si inaugura una mostra dedicata alle trenta migliori foto selezionate tra quelle dei inviate per il concorso "Scatta il Museo!" Il bando invitava a "immortalare i settori espositivi, i dettagli, gli esemplari " in modo da rappresentare al meglio una realtà storico-artistica e scientifica unica come quella del Museo di Calci. Di fatto una sfida senza precedenti: una realtà così complessa in un unico scorcio. Sebbene soltanto alla sua prima edizione, il concorso ha visto la partecipazione di 79 provetti fotografi provenienti da tutta Italia e dall'estero. I giudici si sono trovati di fronte all'arduo compito di scegliere tra un totale di 232 scatti, la maggior parte dei quali di qualità eccellente. In occasione dell'inaugurazione della mostra avrà luogo anche la premiazione degli autori delle prime tre foto classificate. Le immagini rimarranno esposte al Museo sino al 22 febbraio.

Si è conclusa la valutazione dei progetti presentati in risposta alla terza call del MIT-UNIPI Project, l'iniziativa che dal 2012 promuove collaborazioni tra gruppi di ricerca dell'Università di Pisa e del MIT BuildingMassachusetts Institute of Technology (MIT). Tra le 13 proposte presentate, sono stati selezionati e finanziati 6 progetti che provengono dalle aree di Ingegneria, Chimica e Linguistica, per un finanziamento totale di 83.600 euro, con un contributo di 30.000 euro messo a disposizione dalla Cassa di Risparmio di San Miniato.

«Un risultato che dimostra la capacità di questa iniziativa di andare a coinvolgere docenti e ricercatori delle aree disciplinari più diverse – commenta il professor Paolo Ferragina, prorettore per la ricerca applicata e l'innovazione dell'Ateneo pisano. Infatti, per quanto all'inizio fosse naturale immaginare collaborazioni prevalenti con i tre dipartimenti di Ingegneria, l'andamento delle proposte in questi tre anni ha dimostrato il coinvolgimento totale di 14 dei nostri 20 dipartimenti, con progetti arrivati anche da Chimica e Chimica industriale, Biologia, Economia e Management, Fisica, Informatica, Matematica, Medicina clinica e sperimentale, Scienze della Terra, Scienze politiche, ma anche dall'area umanistica, cioè dai dipartimenti di Civiltà e forme del sapere e di Filologia, Letteratura e Linguistica».

Tra i 6 progetti finanziati dell'ultima call c'è infatti anche quello di Domenica Romagno, ricercatrice del dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, che ha presentato la proposta "The Neurobiological Basis of the Linking Mechanism of Concepts with Grammar: The Case of Noun/Verb Distinction". Gli altri vincitori sono Giuseppe Barillaro, del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione, con il progetto "Bio-inspired Microneedles with Self-Anchoring and Self-Actuation Capabilities for Transdermal Biosensing Applications"; Paolo Bruschi, sempre del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione, con "MEMS Sensors for Wind Measurement for UAVs in the Urban Canyon"; Fabio Di Francesco, del dipartimento di Chimica e Chimica industriale, con "Functional Nanomaterials for the Detection of Volatile Amines" (FUNDUS); Simone Genovesi, del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione, con "Coil Design and Optimization for MRI of Medical Implants"; Antonella Martini, del dipartimento di Ingegneria dell'Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni, con "Stigmergic Footprint of Radical Innovations for Smart Specialisation in North-American and European Regions: The Case of the Key Enabling Technologies".

logo MIT

Le attività dei progetti, coordinate da un Principal Investigator (PI) della nostra Università e da uno del MIT, si svolgeranno da gennaio 2015 a settembre 2016. Il contributo dell'Ateneo finanzia le spese di viaggio, vitto e alloggio del gruppo di ricerca pisano che si recherà a Boston. Analogamente il MIT finanzia le spese di viaggio, vitto e alloggio del suo gruppo di ricerca che si recherà a Pisa. Dall'avvio della collaborazione con Boston sono stati sottomessi 43 progetti, e ne sono stati finanziati 15 per un totale di circa 220.000 euro. I progetti presentati da Antonella Martini e da Giuseppe Barillaro saranno finanziati con il budget che la Cassa di Risparmio di San Miniato ha stanziato per sostenere l'iniziativa.

Inoltre nella prima e in quest'ultima terza call l'Università di Pisa ha ritenuto particolarmente meritevoli anche altri 9 progetti e li ha sostenuti con un contributo complessivo pari a 45.000 euro. Quest'anno sono stati selezionati i progetti di Elvezia Cepolina, del dipartimento di Ingegneria Civile, "Pedestrian Simulation Contrasted with Reality" e di Enzo Pasquale Scilingo, del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione e del Centro di Ricerca "E. Piaggio", "Real-time Monitoring of Cardiovascular Functions Using Textile-Based Wearable Systems and Probabilistic Point-Process Modeling".

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Un amore difficile quello di Elsa Morante per il cinema. Ad indagare questo rapporto passato per lo più in ombra è stato Marco Bardini, professore di Letteratura italiana contemporanea dell'Università di Pisa, nel suo ultimo libro Elsa Morante e il cinema (2014, Edizioni ETS), un volume ricco di inediti e frutto di un intenso lavoro documentario.

"A differenza di molti altri scrittori italiani del Novecento Elsa Morante sembra non aver lasciato traccia visibile nel mondo del cinema - spiega Marco Bardini - Eppure la scrittrice è stata amica sincera e consigliera di tanti attori, sceneggiatori e registi come Anna Magnani, Laura Betti e Carlo Cecchi; Tonino Guerra e Basilio Franchina; Mario Soldati, Bernardo Bertolucci e Liliana Cavani; ed è stata, in modo discreto e talvolta anonimo, soggettista, sceneggiatrice, aiuto-regista, attrice, consulente musicale per colonne sonore, paroliera e contestato critico cinematografico".

In particolare, Marco Bardini ha studiato il rapporto complesso di Elsa Morante con il cinema attraverso il lungo sodalizio con Pasolini, passando per la collaborazione con Alberto Lattuada, l'innamoramento per Luchino Visconti e l'amicizia con Franco Zeffirelli.

"Della decennale contiguità con il Pasolini regista, sono noti ai più, perché accreditati, il cameo della detenuta Alina che la scrittrice interpreta per Accattone (1961), e la collaborazione per l'allestimento della colonna sonora di Medea (1970) – racconta Bardini - Ma è ancora poco risaputo quanto le idee di Elsa Morante fossero rilevanti per il regista, com'è testimoniato dall'attrice Laura Betti e da molti altri. In via amichevole e non ufficiale, tra il 1961 e il 1970 la scrittrice partecipò alla realizzazione di quasi tutti i film di Pier Paolo Pasolini e nel 1964 fu addirittura sul set del film Il Vangelo secondo Matteo come aiuto-regista non accreditato".

"Qualche anno prima, all'inizio degli anni Cinquanta, - continua il professore dell'Ateneo pisano - Elsa Morante aveva vissuto un amore burrascoso con Luchino Visconti e in quell'occasione era divenuta amica di Franco Zeffirelli. Proprio per il suo auspicato debutto da regista cinematografico la Morante elaborò il soggetto per una commedia cinematografica ambientata nel mondo della lirica. La protagonista sarebbe dovuta essere Lucia Bosé. Ma il progetto non vide mai la luce, forse a causa della definitiva rottura con Visconti."

In ogni caso, l'amicizia con Zeffirelli e l'aspirazione a collaborare con lui continuarono e dopo vari altri programmi mai realizzati, Elsa Morante ebbe l'occasione di dare il suo contributo al film Romeo e Giulietta (1968): sue sono le parole della celebre canzone d'amore composta da Nino Rota. Ma anche questa collaborazione passa sotto pseudonimo: Elsa Morante sceglie di non apparire nei titoli, e attribuisce i versi a Peppino Caruso, che in realtà era il nome del suo gatto siamese di allora.

"In realtà, gran parte dei progetti di Elsa Morante scrittrice per il cinema – racconta Marco Bardini - non andarono mai a buon fine. Negli anni Trenta, già prima della guerra, elaborò, per poi abbandonarlo incompleto, un soggetto intitolato Il diavolo, la storia di una malvagia femme fatale, probabilmente scritto per l'amico Carlo Ludovico Bragaglia, uno dei più noti registi dei "telefoni bianchi". Nel dopoguerra, attraverso il marito Moravia, Elsa Morante entrò in contatto con Alberto Lattuada con cui progettò di realizzare un ambizioso film dal titolo Miss Italia, per il quale scrisse un lungo trattamento-sceneggiatura, ma i produttori della Lux, che stavano cercando il film giusto per lanciare a livello internazionale l'astro nascente di Gina Lollobrigida, respinsero il soggetto, ritenendolo troppo "impegnato" e per nulla commerciale.

"Il film Miss Italia, di Duilio Coletti, che comparve sugli schermi all'inizio del 1950 – conclude Bardini - è solo un banale fotoromanzo che non conserva nulla dell'originario progetto Lattuada-Morante. Al di là del fallimento, comunque, tra i due dovette passare qualche incomprensione: Elsa Morante non farà mai più parola con nessuno di questo lavoro a quattro mani; mentre Lattuada trovò modo di 'vendicarsi' di lei, alludendo cripticamente alla sua durezza nel suo film successivo Luci del varietà (1950), co-diretto con Federico Fellini".

Martedì, 13 Gennaio 2015 13:22

Fasce orarie di reperibilità

Le fasce orarie di reperibilità alla visita fiscale sono dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 19:00 di tutti i giorni (compresi domeniche e festivi)

Se il dipendente deve allontanarsi dall'indirizzo comunicato durante le fasce di reperibilità, per effettuare visite mediche, prestazioni o accertamenti specialistici o per altri giustificati motivi, è obbligatoriamente tenuto a darne preventiva comunicazione alla Direzione del Personale, esclusivamente tramite email all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

In caso di assenza al domicilio comunicato al datore di lavoro, si incorre nella perdita del diritto a qualsiasi trattamento economico per i primi 10 giorni di malattia e nella misura del 50% per i rimanenti giorni per tutta la durata della malattia, esclusi i periodi di ricovero ospedaliero o già accertati da precedente visita di controllo.

Se il dipendente deve cambiare indirizzo di reperibilita, durante lo stato di malattia, è tenuto a dare comunicazione all'inps collegandosi al link 

Martedì, 13 Gennaio 2015 13:13

Assenze per malattia

L'assenza per malattia o la sua prosecuzione deve essere comunicata alla struttura di appartenenza tempestivamente e comunque all'inizio del turno di lavoro del giorno in cui si verifica, salvo comprovato impedimento.

Il dipendente dovrà avvisare la struttura in cui presta servizio con modalità che sono decise dalle singole strutture (telefono, e-mail, sms, ecc. ... ). La mancata comunicazione equivale ad una assenza ingiustificata dal lavoro.

Sarà quindi cura delle singole strutture comunicare alla Direzione del Personale, esclusivamente tramite email all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., le varie assenze per malattia, al fine di poter provvedere agli adempimenti relativi alle visite fiscali.

Il dipendente ammalato deve rivolgersi al proprio medico curante per gli adempimenti opportuni.

Martedì, 13 Gennaio 2015 13:09

Rilevazione delle presenze

La presenza in servizio deve sempre essere registrata attraverso la timbratura in entrata e in uscita con il badge, strumento strettamente personale. Qualsiasi uscita (e l'eventuale successivo ingresso) dal lavoro per esigenze personali, compresa la pausa pranzo, deve sempre essere registrata attraverso la timbratura. Le registrazioni devono avvenire necessariamente ed esclusivamente timbrando presso gli orologi posti dove il personale presta servizio. Sono tollerate un massimo di 3 mancate timbrature mensili che dovranno essere inserite dal dipendente tramite il sistema Zucchetti.

Le uscite durante l'orario di lavoro per esigenze personali sono da considerare a tutti gli effetti permessi brevi, e come tali dovranno essere di volta in volta autorizzati mediante il sistema Zucchetti, con l'eccezione della pausa pranzo laddove prevista dall'orario di lavoro.

La "pausa caffè", che si intende autorizzata nella misura complessiva di 20 minuti, deve essere regolarmente timbrata digitando il numero "9" sulla tastiera numerica dell'orologio prima di timbrare l'uscita e la successiva entrata. Si precisa che la "pausa caffè" è considerata permesso breve da recuperare.

Anche l'uscita per motivi di servizio, debitamente autorizzata dal responsabile, deve essere regolarmente timbrata digitando il numero "7" sulla tastiera numerica dell'orologio, prima di timbrare l'uscita e la successiva entrata.

Adempimenti relativi al sistema di rilevazione presenze

Le richieste di ferie, giornate intere a recupero, permessi orari, permessi ai sensi della legge 104/92, devono essere di norma presentati tramite il sistema Zucchetti prima della fruizione, salvo i casi eccezionali, che non consentano la presentazione di tale richiesta in anticipo.

Il dipendente, salvo casi di oggettiva impossibilità, deve richiedere il giustificativo nei 3 giorni successivi alla rilevazione dell'anomalia (vale a dire la Visualizzazione del "pallino rosso"). Ciascun autorizzatore dovrà provvedere all'accoglimento o al diniego delle richieste entro e non otre 15 giorni dalla data del loro invio, salvo nei casi di oggettiva impossibilità .
Il sistema consente l'invio di richieste di giustificazione, e le relative autorizzazioni e/o i relativi rifiuti, fino alla fine del mese successivo a cui si riferisce l'anomalia (ad esempio, una anomalia che si riferisce ad una giornata di settembre può ancora essere "lavorata" fino al 31 ottobre) .
Oltre questo periodo, per il dipendente e per l'autorizzatore non sarà più possibile gestire alcuna anomalìa.
Nel caso in cui il dipendente non abbia richiesto giustificativi, oltre al fatto che tale violazione può portare all'applicazione di sanzioni disciplinari, così come previsto dagli artt. 44 e seguenti del CCNL 2006/2009, verrà ,quindi predisposto d'ufficio:

  • l'annullamento della maggior presenza effettuata senza autorizzazione;
  • la considerazione di qualsiasi minor presenza come permesso orario;
  • l'imputazione della giornata priva di timbrature come giornata intera a recupero o, ove il dipendente non disponga di un numero di ore di maggior presenza sufficienti, come giorno di ferie;
  • l'annullamento di una timbratura in caso di giornate con timbrature dispari. Qualora sia presente una sola timbratura il giorno sarà considerato come giornata intera a recupero o, ove il dipendente non disponga di un numero di ore di maggior presenza sufficienti, come giorno di ferie.

Qualora le anomalie non emendabili siano dovute al mancato intervento dell'autorizzatore, verrà predisposta d'ufficio l'approvazione dei giustificativi correttamente richiesti da parte del dipendente.

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