Nella Chiesa di Santa Caterina il concerto del Coro dell'Università di Pisa
Martedì 2 giugno, alle 21.15, nella Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria, in Piazza Santa Caterina, il Coro dell'Università di Pisa e la Tuscan Chamber Orchestra eseguiranno il Requiem in re minore di Wolfgang Amadeus Mozart, in memoria delle vittime di tutte le guerre. Il tradizionale appuntamento pubblico del Coro dell'Università di Pisa nel giugno pisano è infatti inserito, quest'anno, nella serie di eventi commemorativi per il centenario della prima guerra mondiale.
Il concerto, a ingresso libero, è organizzato con il patrocinio del Comune e della Curia Arcivescovile di Pisa e in collaborazione con il Goethe Institut, il Seminario Diocesano e l'Associazione Italo-Tedesca. "È un evento che riscuote da sempre, insieme al concerto di Natale, un significativo gradimento da parte dei cittadini pisani – dichiara il maestro del Coro, Stefano Barandoni – e rappresenta anche un momento di incontro tra la città e la sua antica università".
Nella chiesa di Santa Caterina d'Alessandria verrà eseguita una delle pagine di Mozart più celebri e suggestive: il grandioso Requiem in Re minore K 626, interrotto dalla morte precoce del compositore, il 5 dicembre del 1791. "Si tratta di un'opera coinvolgente e affascinante – afferma Maria Antonella Galanti, coordinatrice del Centro di Ateneo per la diffusione della cultura e della pratica musicale e membro del coro - anche perché incompiuta e rimaneggiata dagli allievi del compositore sulla base di appunti e deduzioni, avvolta di misteri, al centro di ipotesi romanzesche sull'autore e sulle sue vicende biografiche".
Il Requiem di Mozart è stato scelto non a caso. "Abbiamo pensato - continua Maria Antonella Galanti - che quest'opera fosse particolarmente adatta a commemorare le vittime delle guerre, ma in particolare della prima, quella che ha segnato in maniera indelebile la memoria e l'immaginario collettivo del nostro paese attraverso le immagini terribili di soldati quasi ragazzini nelle trincee e sui campi di battaglia, esposti al freddo e alla fame. La scelta della chiesa di Santa Caterina è particolarmente significativa, perché in quella chiesa si trova la cappella cittadina dei caduti". Insieme al Coro, si esibiranno la Tuscan Chamber Orchestra, il soprano Alida Berti, il contralto Maria Vittoria Paba, il tenore Claudio Sassetti e il basso Antonio Marani, sotto la direzione di Stefano Barandoni.
Il Coro dell'Università è stato istituito nel 1999 ed è formato da circa 140 elementi, in maggior parte studenti, affiancati da docenti e personale amministrativo dell'Università. "Il suo inserimento, insieme all'Orchestra universitaria, nel Centro di Ateneo – sottolinea Maria Antonella Galanti, prorettore ai rapporti con il territorio – è per l'Università un investimento culturale significativo, poiché l'esperienza del condividere una pratica musicale rappresenta una modalità importante di socializzazione che rende possibile agli studenti, compresi quelli in Erasmus, lo strutturarsi di un senso di appartenenza rispetto alla vita accademica non legato alla sola acquisizione finale di un titolo di studio". L'esperienza del Coro rappresenta, però, anche una particolare occasione formativa, come sottolinea Stefano Barandoni: "Si tratta anche di un'esperienza che offre l'opportunità di cimentarsi in opere complesse cogliendone le possibili difficoltà interpretative e il significato storico".
Gli elementi naturali: sensazioni e immagini
Giovedì 28 maggio alle 16,30, nell'aula magna del Polo Fibonacci in Largo Pontecorvo 3 a Pisa, Guglielmo Pepe della National Geographic Society terrà la conferenza "Gli elementi naturali: sensazioni e immagini". L'appuntamento fa parte del ciclo di incontri "La Natura e i suoi elementi. Storie di ricerche e ricercatori" organizzato dal Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa che ha come filo conduttore i quattro elementi naturali della tradizione occidentale: aria, fuoco, acqua e terra. Dopo la conferenza sarà servito un aperitivo.
Guglielmo Pepe è giornalista de "la Repubblica" fin dalla nascita del quotidiano. Ha fondato e diretto la prima cronaca locale, quella di Roma, nel 1982. Nel 1995 ha fondato il supplemento "Salute", di cui è stato direttore fino a settembre 2009. Da novembre 2005 a novembre 2010 è stato direttore di "National Geographic Italia", il mensile edito in Italia dal gruppo Espresso.
Professore dell'Università di Pisa invitato a contribuire al numero inaugurale della nuova rivista del gruppo Nature
Il gruppo Nature ha tenuto a battesimo una nuova rivista, "Nature Reviews Disease Primers", e per il numero inaugurale ha commissionato un importante lavoro sulla menopausa ad un gruppo di ricercatori internazionali tra i quali il professore Tommaso Simoncini Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell'Università di Pisa.
"Primers" è una pubblicazioni mirata ad offrire una quadro generale degli sviluppi futuri nel campo della medicina con l'obiettivo di orientare clinici e ricercatori. Scopo del comitato editoriale della rivista è di commissionare a gruppi internazionali di ricercatori leaders la scrittura di articoli su importanti tematiche cliniche che coprano gli aspetti epidemiologici, i meccanismi e fisiopatologia, la diagnosi e le tecniche di screening e prevenzione, fino al management di importanti patologie.
"Questo lavoro sulla menopausa conferma il riconoscimento internazionale per le attività del nostro Ateneo e della Ginecologia pisana – ha detto Tommaso Simoncini – da sempre la Clinica Ostetrica e Ginecologica diretta dal professore Angiolo Gadducci si è distinta in campo internazionale a livello scientifico e clinico. Aree come l'endocrinologia della riproduzione, la chirurgia avanzata ginecologica e l'oncologia ginecologica rappresentano punti di eccellenza per cui Pisa è conosciuta nel mondo".
L'articolo sulla menopausa è liberamente accessibile sul sito della rivista: http://www.nature.com/nrdp/ o attraverso il link diretto: http://www.nature.com/articles/nrdp20154
L'uso della lingua italiana nel Diritto
Giovedì 28 maggio, a partire dalle 10.30, nel Palazzo del Consiglio dei Dodici, in Piazza dei Cavalieri, giuristi, linguisti, rappresentanti delle professioni legali e funzionari parlamentari si incontreranno per fare il punto sulla questione dell'uso della lingua italiana nei documenti, negli atti amministrativi e giudiziari, nelle normative e nelle analisi della dottrina giuridica. La giornata di studi sarà aperta dai saluti del rettore Massimo Augello, di Emanuela Navarretta, vice direttore del dipartimento di Giurisprudenza, Dianora Poletti, docente del Consiglio direttivo della Scuola di specializzazione per le professioni legali dell'Università di Pisa, Carlo Borghi, presidente della Fondazione Scuola forense Alto Tirreno, ed Eleonora Sirsi, docente Università di Pisa.
Con la giornata di studi "L'Italiano per il Diritto. Del corretto e chiaro uso della lingua nelle istituzioni e nelle professioni giuridiche" s'intende far conoscere un'iniziativa del dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Pisa, che dall'anno prossimo istituirà un insegnamento che avrà come oggetto l'elaborazione dei testi professionali a partire dall'uso consapevole delle strutture linguistiche di base per la comunicazione. L'analisi delle tipologie di testo giuridico e la riflessione sulla correttezza, chiarezza e, quindi, comprensibilità della lingua saranno al centro del programma d'insegnamento specifico per gli studenti di giurisprudenza, i giuristi di domani.
La sessione della mattina, presieduta dal professore emerito Eugenio Ripepe, prevede gli interventi di Francesco Sabatini, dell'Università Roma Tre, "Le deboli basi dell'istruzione scolastica", di Paolo Cappellini, dell'Università di Firenze, "Jude the Obscure. Dimensioni della lingua giuridica" e del costituzionalista Michele Ainis, "Diritto e lingua". Nel pomeriggio interverranno Federigo Bambi, dell'Università di Firenze, "Apologia della lingua del diritto" e
Alfredo Fioritto, dell'Università di Pisa, "Trasparenza e chiarezza nel linguaggio delle amministrazioni". Alle 16 seguirà una tavola rotonda su "Saperi giuridici e saperi linguistici" coordinata dalla professoressa Francesca Giardina.
Al dipartimento di Civiltà e forme del sapere una giornata in memoria di Elena Fasano
Giovedì 28 maggio, a partire dalle ore 10.30, nell'Aula "Giordano Liva" del dipartimento di Civiltà e forme del sapere, in via Pasquale Paoli 15, si terrà una giornata di studi in memoria della professoressa Elena Fasano, scomparsa lo scorso anno, a lungo docente di Storia moderna presso la facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Pisa. L'iniziativa è promossa dallo stesso dipartimento, dalla SISEM (Società italiana per la Storia dell'Età moderna) e dal portale www.stmoderna.it.
La mattinata si aprirà con i saluti di Nicoletta De Francesco, prorettore vicario, e di Alessandro Polsi, direttore del dipartimento di Civiltà e forme del sapere. Seguiranno gli interventi di numerosi storici provenienti da università italiane e straniere, che ripercorreranno alcune delle tematiche a cui la professoressa Fasano si è dedicata nel corso della sua intensa attività di studiosa. Le sue principali direttrici di ricerca sono state la storia degli antichi Stati italiani, con particolare riferimento al Gran Ducato di Toscana, la storia del pensiero politico e delle istituzioni nella prima età moderna e la riflessione storiografica e metodologica. Il programma della giornata è disponibile a questo link.
Elena Fasano Guarini, nata a Milano il 16 aprile 1934, è stata allieva della Scuola Normale Superiore (1952-1955) come vincitrice del primo concorso di ammissione aperto anche alle donne, laureandosi in Lettere e filosofia all'Università di Pisa. Nel corso della sua lunga carriera accademica è stata preside della facoltà di Lettere e filosofia dal 1994 al 1997, dopo aver ricoperto le cariche di direttore del dipartimento di Storia moderna e contemporanea e di presidente del corso di laurea in Storia. Per meriti culturali era stata insignita del Cavalierato della Repubblica. È andata in pensione nel 2008. Nel 1998 è stata insignita dell'Ordine del Cherubino e nel 2012 è stata nominata Professore Emerito.
CUS Pisa terzo ai Campionati Nazionali Universitari
Grandi risultati per il CUS Pisa impegnato in queste tre settimane di Campionati Nazionali Universitari. Tra CNU di canottaggio a Sabaudia e CNU di Salsomaggiore dedicati a tutti gli altri sport sono arrivate ben 37 medaglie, di cui 16 d'oro, 8 d'argento e 13 di bronzo. Solo a Salsomaggiore la truppa cussina ha ottenuto 7 medaglie d'oro, 5 di argento e 9 di bronzo. Si tratta del miglior risultato di sempre per i colori gialloblu che si trovano complessivamente al terzo posto alle spalle di CUS Milano e CUS Pavia, confermando di essere la migliore realtà sportiva universitaria del centro Italia.
Dopo i risultati della scorsa settimana, nei quali a brillare sono stati soprattutto il canottaggio e il karate, che ha anche vinto la classifica a squadre, negli scorsi giorni a fare da apripista ci ha pensato la squadra di atletica, capace da sola di ottenere ben 10 medaglie. I cussini infatti si sono ben comportati reggendo il colpo nella classifica generale a squadre maschile con il 9° posto, mentre tuona lo scoppiettante 2° posto generale a squadre per la formazione femminile. L'oro è stato ottenuto da Anna Bongiorni, nei 100 e nei 200 metri, da Eleonora Bacciotti nel Giavellotto e da Micaela Mariani nel Martello. Spiccano anche le medaglie di argento del salto con l'asta per Francesca Boccia e soprattutto i grandi risultati per la staffetta femminile 4x100 (argento vinto da Maria Paniz, Anna Bongiorni, Caterina Bianchini e Ilaria Carriello), la 4x400 femminile (bronzo vinto da Caterina Bianchini, Lorenza Scala, Beatrice Farinola e Chiara Pazzagli) e la 4x400 maschile (argento vinto da Andrea Bacci, Alessandro Bacci, Mattia Continie Luca Giangravè). Festeggiano il bronzo anche Ivan Mach di Palmestein nei 110 hs e Gianmarco Carlà nel salto triplo.
Grandi soddisfazioni anche nella scherma, nella quale Olga Rachele Calissi ha ottenuto la medaglia d'oro nel fioretto femminile e Michele Del Macchia ha ottenuto l'argento nel fioretto maschile. La squadra di basket è stata capace di ottenere per il secondo anno di fila il bronzo, il miglior risultato per gli sport di squadra. Ecco i ragazzi che hanno ottenuto la medaglia, allenati da Cristiano Forti: Andrea Panattoni, Francesco Fiorindi, Luca Siena, Andrea Malvone, Luca Falconi, Marco Petrucci, Leonardo Mariani, Alberto Lazzeri, Andrea Lazzeri Luca Benini, Jacopo Loni e Alessio Tessitori.
Questo il dettaglio delle medaglie ottenute dal CUS Pisa:
CNU SALSOMAGGIORE
Oro: 7
Karate Primo posto Giancarlo Bachi (Kumite -60kg)
Karate Primo posto Serena Bonuccelli (Kata)
Scherma Oro per Olga Rachele Calissi nel fioretto femminile
Atletica 100mt Anna Bongiorni
Atletica 200 metri Anna Bongiorni
Atletica Giavellotto Eleonora Bacciotti
Atletica Martello Micaela Mariani
Argento 5
Karate Secondo posto Diletta Piattelli (Kumite -68kg)
Scherma : argento per Michele Del Macchia nel fioretto maschile.
Atletica Asta Francesca Boccia
Atletica 4x100 femminile (Maria Paniz, Anna Bongiorni, Caterina Bianchini, Ilaria Carriello)
Altetica 4x400 maschile (Andrea Bacci, Alessandro Bacci, Mattia Contini, Luca Giangravè)
Bronzo 9
Taekwondo Terzo posto Giacomo Vitali -68g
Karate Terzo posto Ivan Camin (Kata)
Karate Terzo posto Giada Manfredi (Kata)
Karate Terzo posto Sefora Amendola (Kumite -50kg)
Pugilato Terzo posto Filippo Rimanti -75 kg
Basket Terzo posto: Andrea Panattoni, Francesco Fiorindi, Luca Siena, Andrea Malvone, Luca Falconi, Marco Petrucci, Leonardo Mariani, Alberto Lazzeri,, Andrea Lazzeri Luca Benini, Jacopo Loni e Alessio Tessitori. All. Cristiano Forti
Atletica 110 hs Ivan Mach di Palmestein
Atletica salto triplo Gianmarco Carlà
Atletica 4x400 femminile (Caterina Bianchini, Lorenza Scala, Beatrice Farinola, Chiara Pazzagli)
CNU CANOTTAGGIO SABAUDIA
Oro: 9
quattro con Senior M 500 m (Alessandro Augusti, Jacopo Mancini, Mirko Barbieri, Edoardo Margheri, tim. Andrea Carloni)
quattro di coppia F 500m (Sara Barderi, Silvia Terrazzi, Maria Giulia Parrinelli, Eleonora Trivella)
due con Senior M 500 M (Giacomo Taormina, Cesare D'Arrigo. Tim. Andrea Carloni)
Due senza Pesi leggeri M 2000m Fabio Ferraro, Flavio Ricci
quattro di coppia F 2000m (Greta Masserano, Silvia Terrazzi, Eleonora Trivella, Sara Bardieri)
singolo senior m 2000 m (Jacopo Mancini)
due con senior M 2000 m (Giacomo Taormina, Cesare D'Arrigo, tim. Andrea Carloni)
due senza senior F 2000 m (Greta Masserano, Maria Giulia Parrinelli)
doppio senior f 2000 m (Elenora Trivella, Silvia Terrazzi)
Argento 3
Doppio Senior F 500 M (Sara Barderi, Greta Masserano)
quattro con senior M 2000 m (Alessandro Augusti, Mirko Barbieri, Edoardo Margheri, Gianluca Manfredini. Tim. Andrea Carloni)
Singolo esordienti F 1000 m (Anna Chiara Lia)
Bronzo 4
quattro senza Senior M 500 M (Giorgio Pintus, Francesco Petri, Gianluca Manredini; Fabio Ferraro)
Otto staffetta M 500 m (Francesco Petri, Edoardo Margheri, Jacopo Mancini, Alessandro Augusti, Flavior Ricci, Fabio Ferraro, Giacomo Taormina, Mirko Barbieri, tim. Andrea Carloni)
Singolo esordienti M (1000 m) (Thomas Morando)
otto senior m 2000 m (Jacopo Mancini, Edoardo Margheri, Mirko Barbieri, Alessandro Augusti, Gianluca Manfredini, Fabio Ferraro, Francesco Petri, Giorgio Pintus. Tim. Andrea Carloni)
(Ufficio Stampa CUS Pisa)
Rendere più potenti i computer del futuro
I computer del futuro saranno costituiti da migliaia o addirittura milioni di processori, non necessariamente tutti uguali, il che porrà ai programmatori il problema di riuscire a sfruttarli al massimo per ottimizzarne le prestazioni. È proprio su questo obiettivo che si è concentrato il progetto europeo "Paraphrase" iniziato nell'ottobre 2011 e terminato nel 2015. Condotto all'interno del Settimo programma quadro, "Paraphrase" ha coinvolto, insieme all'Università di Pisa, altri undici partner internazionali sia a livello industriale che accademico.
"Il dipartimento di Informatica – ha spiegato il professore Marco Danelutto (foto) dell'Ateneo pisano - ha contribuito al progetto con la sua ultra decennale esperienza nello sviluppo di ambienti di programmazione parallela strutturata e, in particolare, mettendo a disposizione e raffinando il framework FastFlow, sviluppato insieme all'Università di Torino sotto licenza 'open source'".
"Paraphrase" ha dunque dimostrato che si possono sviluppare applicazioni molto efficienti, capaci di sfruttare al meglio le caratteristiche dei calcolatori moderni senza sforzi eccessivi dal punto di vista della programmazione. In particolare, FastFlow è stato usato per realizzare una serie di applicazioni il cui sviluppo ha comportato tempi inferiori rispetto a quelli richiesti utilizzando altri strumenti più classici, ma con performance comparabili o migliori.
"Le ricadute del progetto vanno dalla ottimizzazione di semplici kernel numerici fino al miglioramento di processi industriali complessi – ha concluso Marco Danelutto – come nel caso di un'applicazione che ottimizza il taglio del materiale metallico necessario per realizzare grossi trasformatori elettrici, oppure di un'altra che permette di migliorare la gestione delle acque in un depuratore. In entrambi i casi siamo riusciti ad ottenere un aumento delle prestazioni direttamente proporzionale al numero di 'core' del calcolatore utilizzato, migliorando la qualità dei risultati prodotti".
Insieme all'Ateneo pisano, hanno partecipato a "Paraphrase" la University of St Andrews, che ha avuto il ruolo di coordinatore, la Robert Gordon University e la Queen's University Belfast nel Regno Unito, l'Universitaet Stuttgart in Germania, il National College of Ireland, l'Università di Torino, l'Università AGH di Kracovia, Polonia e la università Etovos Lorand Tudomanyegyetem, Ungheria; i partner industriali erano Mellanox Technologies, in Israele, Erlang Solutions, Regno Unito, Software Competence Center Hagenberg, Austria e ELTE-Soft Kutatas-Fejleszto Nonprofit Kft, Ungheria.
I risultati ottenuti nel progetto ParaPhrase hanno permesso al gruppo del dipartimento di Informatica di entrare a far parte di altri due progetti europei: REPARA, progetto del framework FP7, e RePhrase, progetto del framework H2020, che adottano entrambi la tecnologia FastFlow sviluppata in ParaPhrase. In RePhrase, il cui kickoff meeting si è svolto nella prima settimana di maggio ad Oslo, durante la HiPEAC Computing Week 2015, FastFlow verrà reso disponibile anche su architetture IBM (Power8) e ARM.
Ne hanno parlato:
Rendere più potenti i computer del futuro
I computer del futuro saranno costituiti da migliaia o addirittura milioni di processori, non necessariamente tutti uguali, il che porrà ai programmatori il problema di riuscire a sfruttarli al massimo per ottimizzarne le prestazioni. E' proprio su questo obiettivo che si è concentrato il progetto europeo "Paraphrase" iniziato nell'ottobre 2011 e terminato nel 2015. Condotto all'interno del Settimo programma quadro, "Paraphrase" ha coinvolto, insieme all'Università di Pisa, altri undici partner internazionali sia a livello industriale che accademico.
"Il dipartimento di informatica – ha spiegato il professore Marco Danelutto dell'Ateneo pisano - ha contribuito al progetto con la sua ultra decennale esperienza nello sviluppo di ambienti di programmazione parallela strutturata e, in particolare, mettendo a disposizione e raffinando il framework FastFlow, sviluppato insieme all'Università di Torino sotto licenza 'open source'".
"Paraphrase" ha dunque dimostrato che si possono sviluppare applicazioni molto efficienti, capaci di sfruttare al meglio le caratteristiche dei calcolatori moderni senza sforzi eccessivi dal punto di vista della programmazione. In particolare, FastFlow è stato usato per realizzare una serie di applicazioni il cui sviluppo ha comportato tempi inferiori rispetto a quelli richiesti utilizzando altri strumenti più classici, ma con performance comparabili o migliori.
"Le ricadute del progetto vanno dalla ottimizzazione di semplici kernel numerici fino al miglioramento di processi industriali complessi – ha concluso Marco Danelutto – come nel caso di un'applicazione che ottimizza il taglio del materiale metallico necessario per realizzare grossi trasformatori elettrici, oppure di un'altra che permette di migliorare la gestione delle acque in un depuratore. In entrambi i casi siamo riusciti ad ottenere un aumento delle prestazioni direttamente proporzionale al numero di 'core' del calcolatore utilizzato, migliorando la qualità dei risultati prodotti".
Insieme all'Ateneo pisano, hanno partecipato a "Paraphrase" la University of St Andrews, che ha avuto il ruolo di coordinatore, la Robert Gordon University e la Queen's University Belfast nel Regno Unito, l'Universitaet Stuttgart in Germania, il National College of Ireland, l'Università di Torino, l'Università AGH di Kracovia, Polonia e la università Etovos Lorand Tudomanyegyetem, Ungheria; i partner industriali erano Mellanox Technologies, in Israele, Erlang Solutions, Regno Unito, Software Competence Center Hagenberg, Austria e ELTE-Soft Kutatas-Fejleszto Nonprofit Kft, Ungheria.
I risultati ottenuti nel progetto ParaPhrase hanno permesso al gruppo del dipartimento di Informatica di entrare a far parte di altri due progetti europei: REPARA, progetto del framework FP7, e RePhrase, progetto del framework H2020, che adottano entrambi la tecnologia FastFlow sviluppata in ParaPhrase. In RePhrase, il cui kickoff meeting si è svolto nella prima settimana di maggio ad Oslo, durante la HiPEAC Computing Week 2015, FastFlow verrà reso disponibile anche su architetture IBM (Power8) e ARM.
Per maggiori informazioni sul progetto http://www.paraphrase-ict.eu/
Le foto vincitrici del concorso 'Le piante in città'
Immortalare le piante di ogni genere inserite nell'ambito cittadino. Era questo il tema del concorso fotografico "e piante in città" organizzato dal dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell'Università di Pisa rivolto ai propri studenti.
La giuria composta da Carlo Delli, Bruno Sereni e Rossano Massai ha assegnato il primo premio a Gabriele Colli, studente del terzo anno di Scienze agrarie, per la foto "Robinia pseudoacacia", il secondo a Luca Gorrieri del primo anno del corso di studio in Progettazione e Gestione del Verde Urbano e del Paesaggio per il suo scatto "Verde tra acqua, cielo e santità" e il terzo a Lorenzo Antonini, al secondo anno del corso di studio in Progettazione e Gestione del Verde Urbano e del Paesaggio, per "Veduta su parc de la villette – Parigi".
I vincitori si sono aggiudicati libri, abbonamenti a periodici tecnico-scientifici e materiale tecnico. Il concorso è stato realizzato con il contributo della Pisa University Press, dell'Informatore Agrario, Verona, ed Edagricole, Bologna.
Ecco le foto vincitrici, dal primo al terzo classificato:
Le foto vincitrici del concorso 'le piante in città'
Immortalare le piante di ogni genere inserite nell'ambito cittadino. Era questo il tema del concorso fotografico "le piante in città" organizzato dal dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell'Università di Pisa rivolto ai propri studenti. La giuria composta da Carlo Delli, Bruno Sereni e Rossano Massai ha assegnato il primo premio a Gabriele Colli, studente del terzo anno di Scienze agrarie, per la foto "Robinia pseudoacacia", il secondo a Luca Gorrieri del primo anno del corso di studio in Progettazione e Gestione del Verde Urbano e del Paesaggio per il suo scatto "Verde tra acqua, cielo e santità" e il terzo a Lorenzo Antonini, al secondo anno del corso di studio in Progettazione e Gestione del Verde Urbano e del Paesaggio, per "Veduta su parc de la villette – Parigi".
I vincitori si sono aggiudicati libri, abbonamenti a periodici tecnico-scientifici e materiale tecnico. Il concorso è stato realizzato con il contributo della Pisa University Press, dell'Informatore Agrario, Verona, ed Edagricole, Bologna.