Contenuto principale della pagina Menu di navigazione Modulo di ricerca su uniPi

Una piattaforma di e-learning che, in epoca di Covid-19, permetterà agli studenti del corso di laurea in Medicina Veterinaria di svolgere a distanza le attività pratiche previste dal piano di studi. È questo lo strumento innovativo sviluppato nell’ambito del quarto anno del corso di “Ispezione degli alimenti di origine animale”, che servirà a effettuare “visite virtuali” presso impianti di macellazione e consentirà agli studenti di completare l’acquisizione delle competenze professionalizzanti. La piattaforma, dedicata nello specifico alla macellazione bovina e suina, è composta da una serie di video, a cui sono associati documenti normativi e di approfondimento e, a termine di ciascun argomento, brevi domande per l’autovalutazione dello studente.
“L’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19 ci ha costretto a rivedere le nostre attività pratiche – spiega il professor Andrea Armani – Tutti noi siamo stati chiamati a rimodulare il nostro approccio didattico e, grazie alla tecnologia, ci siamo potuti dotare di strumenti alternativi, altrettanto validi, per la formazione a distanza”.
I video pubblicati sulla piattaforma sono stati girati presso uno stabilimento di macellazione, che gentilmente ha accordato la sua disponibilità, e descrivono il processo di macellazione integrandolo con richiami alla normativa sul benessere, la protezione degli animali durante la fase di macellazione e la gestione dei sottoprodotti. Particolare attenzione è data al ruolo del veterinario ufficiale in questo ambito, grazie alla partecipazione, oltre al personale docente, di veterinari ufficiali dipendenti del Sistema Sanitario Nazionale.
La piattaforma, sviluppata dall’agenzia di comunicazione Declar, è stata resa disponibile a tutti gli studenti del IV anno del corso di laurea in Medicina Veterinaria e sarà utilizzata come attività a distanza nell’ambito del tirocinio finale di “Ispezione degli alimenti di origine animale”, considerando l’attuale impossibilità per gli studenti di svolgerlo in presenza presso le Aziende USL del territorio. Il prodotto presenta numerose potenzialità ed è implementabile al fine di renderlo fruibile per la formazione di altre figure professionali private e pubbliche. Pur considerati i limiti nella realizzazione delle riprese dovuti alla restrizione nell’accesso al macello a causa dell’emergenza sanitaria, il prodotto ottenuto, che si sostituisce alla visita in azienda, è unico nel suo genere e fortemente innovativo.

Dare più dati, consapevolezza e controllo ai singoli cittadini per contenere la pandemia da Covid-19. Sono queste le conclusioni di uno studio condotto da un team di Data Scientists pisani pubblicato sulla rivista Ethics and Information Technology, in cui sostengono e argomentano che un approccio decentralizzato può aiutare la comunità ad adottare comportamenti migliori per contrastare il virus. Dopo il lockdown della primavera 2020, l'adozione su larga scala di app per il tracciamento dei contatti è stata approvata in molti paesi come mezzo per facilitare il tracciamento delle catene di trasmissione e la diagnosi precoce di focolai, e quindi per ridurre al minimo la ricomparsa di contagi da COVID-19. Tuttavia, un approccio centralizzato, in cui i dati acquisiti dall'app vengono tutti inviati a un server a livello nazionale, ha sollevato importanti preoccupazioni sulla privacy dei cittadini e su un controllo digitale inutilmente forte, mettendo in allarme ricercatori e responsabili politici sull'importanza di limitare la raccolta dei dati personali ed evitare il monitoraggio dei dati di localizzazione. 

 big_data.jpg

Lo studio è stato guidato nell'aprile 2020, durante la prima ondata di epidemia, da membri della comunità pisana di ricercatori in Data Science e Intelligenza artificiale e dell'infrastruttura di ricerca europea SoBigData.eu. Tra loro Mirco Nanni (primo autore), Fosca Giannotti, Salvatore Rinzivillo e Roberto Trasarti del Cnr-Isti; Chiara Boldrini, Marco Conti direttore del Cnr-Iit e Andrea Passarella del Cnr-Iit; Paolo Ferragina, Riccardo Guidotti, Anna Monreale, Dino Pedreschi, Francesca Pratesi e Salvatore Ruggieri dell'Università di Pisa; e Francesca Chiaromonte e Giovanni Comandé della Scuola Sant'Anna - statistico e giurista dell'EMbeDS

Nel loro studio gli esperti sostengono il vantaggio concettuale di un approccio decentralizzato, in cui sia i dati di contatto che quelli di posizione vengono raccolti esclusivamente negli archivi di dati personali dei singoli cittadini, per essere condivisi separatamente e selettivamente (ad esempio, con un sistema di back-end, ma possibilmente anche con altri cittadini), volontariamente, solo quando il cittadino è risultato positivo al COVID-19 e con un livello di granularità che tutela la privacy. 

Questo approccio protegge meglio la sfera personale dei cittadini e offre molteplici vantaggi. Consente la raccolta di informazioni dettagliate ma che preservano la privacy degli individui positivi al covid-19, consentendo sia il tracciamento dei contatti che il rilevamento precoce di focolai su scala geografica più precisa. L'approccio decentralizzato è anche scalabile per grandi popolazioni, in quanto solo i dati dei pazienti positivi devono essere gestiti a livello centrale. 

Le raccomandazioni del team di ricerca sono due. In primo luogo, estendere le architetture decentralizzate esistenti per gestire la raccolta dei dati di localizzazione localmente sui singoli dispositivi e consentire ai cittadini di condividere informazioni spazio-temporali - se e quando lo desiderano e per scopi specifici (ad esempio, con le autorità sanitarie durante un'epidemia). In secondo luogo, a più lungo termine, perseguire l'adozione su vasta scala di sistemi sicuri ed efficaci per la raccolta e l’uso dei propri dati personali, dando a ciascun individuo l'opportunità di contribuire al bene comune volontariamente e per obiettivi specifici, accrescendo la consapevolezza di sé e coltivando sforzi collettivi per la ricostruzione della società. 

Mirco Nanni primo autore dello studio afferma: “L’equilibrio ottimale tra bene pubblico e protezione dei dati personali non può essere raggiunto se non coinvolgendo l’individuo stesso nel processo di decisione. La priorità è fornirgli i mezzi per acquisire piena coscienza e pieno controllo dei propri dati, così da permettergli di decidere consapevolmente se e quando condividerli con altri, con quali modalità e quali limiti. L’emergenza COVID-19 ha reso più evidente come il potenziale contributo che il singolo cittadino potrebbe fornire con i suoi dati si scontri con il timore di abusi. Riteniamo che fornire consapevolezza e controllo sia la giusta cura per questo conflitto, e che le sfide per farlo siano ancor più culturali che tecnologiche”.

L'idea di base è promuovere un new deal di dati personali: “Consentire agli individui di raccogliere, utilizzare e aggiungere valore ai propri dati riduce il ruolo dominante delle grandi piattaforme e aiuta a democratizzare Big Data e Intelligenza Artificiale" – afferma Dino Pedreschi, professore di Informatica dell'Università di Pisa e corresponding author dello studio – “Questa può essere la chiave per una trasformazione digitale che accresca effettivamente il benessere individuale e collettivo”. “L’approccio proposto – continua Giovanni Comandé – anticipa già le proposte normative europee (Data Governance Act) e la sua politica di “data altruism”.

Una piattaforma di e-learning che, in epoca di Covid-19, permetterà agli studenti del corso di laurea in Medicina Veterinaria di svolgere a distanza le attività pratiche previste dal piano di studi. È questo lo strumento innovativo sviluppato nell’ambito del quarto anno del corso di “Ispezione degli alimenti di origine animale”, che servirà a effettuare “visite virtuali” presso impianti di macellazione e consentirà agli studenti di completare l’acquisizione delle competenze professionalizzanti. La piattaforma, dedicata nello specifico alla macellazione bovina e suina, è composta da una serie di video, a cui sono associati documenti normativi e di approfondimento e, a termine di ciascun argomento, brevi domande per l’autovalutazione dello studente.

piattaforma_veterinaria.jpg 

“L’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19 ci ha costretto a rivedere le nostre attività pratiche – spiega il professor Andrea Armani – Tutti noi siamo stati chiamati a rimodulare il nostro approccio didattico e, grazie alla tecnologia, ci siamo potuti dotare di strumenti alternativi, altrettanto validi, per la formazione a distanza”.

I video pubblicati sulla piattaforma sono stati girati presso uno stabilimento di macellazione, che gentilmente ha accordato la sua disponibilità, e descrivono il processo di macellazione integrandolo con richiami alla normativa sul benessere, la protezione degli animali durante la fase di macellazione e la gestione dei sottoprodotti. Particolare attenzione è data al ruolo del veterinario ufficiale in questo ambito, grazie alla partecipazione, oltre al personale docente, di veterinari ufficiali dipendenti del Sistema Sanitario Nazionale. 

andrea_armani.jpg
Il professor Andrea Armani.

La piattaforma, sviluppata dall’agenzia di comunicazione Declar, è stata resa disponibile a tutti gli studenti del IV anno del corso di laurea in Medicina Veterinaria e sarà utilizzata come attività a distanza nell’ambito del tirocinio finale di “Ispezione degli alimenti di origine animale”, considerando l’attuale impossibilità per gli studenti di svolgerlo in presenza presso le Aziende USL del territorio. Il prodotto presenta numerose potenzialità ed è implementabile al fine di renderlo fruibile per la formazione di altre figure professionali private e pubbliche. Pur considerati i limiti nella realizzazione delle riprese dovuti alla restrizione nell’accesso al macello a causa dell’emergenza sanitaria, il prodotto ottenuto, che si sostituisce alla visita in azienda, è unico nel suo genere e fortemente innovativo.

Questo sito utilizza solo cookie tecnici, propri e di terze parti, per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi. Se vuoi saperne di più, consulta l'informativa