Classifica atenei: Fisica e Studi classici le discipline al top dell’Università di Pisa
È uscita l’edizione 2021 dei QS World University Rankings by Subject, la classifica redatta dall’agenzia Quacquarelli Symonds che ogni anno valuta le università del mondo anche nei singoli ambiti disciplinari. In questa edizione l’agenzia QS ha recensito 1453 università dislocate in 153 paesi, valutando gli atenei in 51 discipline, suddivise in 5 macro settori, sulla base di indicatori tra cui la reputazione e il numero delle citazioni. L’Università di Pisa è presente nella top 100 in due discipline, “Classics & Ancient History”, in cui sale al 18° posto mondiale (dal 28° dello scorso anno) piazzandosi al 3° nazionale, e “Physics & Astronomy”, confermandosi al 78° posto nel mondo, 5° in Italia.
Più in generale l’Ateneo pisano è valutato in 23 discipline sulle 51 censite dai QS Rankings, con piazzamenti che coprono tutti e 5 i settori disciplinari. In ambito scientifico, l’Università di Pisa ottiene risultati di rilievo anche in “Computer Science & Information Systems” (120° posto mondiale e 4° posto nazionale), “Natural Sciences” (122° posto mondiale e 4° posto nazionale) e “Mathematics” (126° posto mondiale e 5° posto nazionale).
Per quanto riguarda il settore umanistico, oltre all’eccellente risultato degli Studi classici, l’Ateneo pisano si classifica tra i primi 150 al mondo in “Archeology” e “Modern Languages”. A livello italiano sono buoni i risultati anche per “English Language & Literature” (3° posto).
Nella posizione da 151-200 risultano “Engineering - Electrical & Electronic”, “Agriculture & Forestry”, “Pharmacy & Pharmacology” e “Statistics & Operational Research” (quest’ultima 4° posto a livello nazionale).
borsa di ricerca di durata pari a 8 mesi per un importo di € 6.225,00 lordo dipendente sul progetto CONVENZIONE 2021 CICO COMUNE DI PISA-
Campagna della Regione Toscana per la vaccinazione anti Covid-19

- professore
- ricercatore
- personale tecnico/amministrativo
- personale bibliotecario
- dottorando
- borsista
- assegnista
- docenti a contratto
Inoltre, potrà accedere alla vaccinazione sia il personale residente in Toscana, sia il personale non residente purchè in possesso di un qualsiasi documento che attesti l'affiliazione alle università toscane.
Università di Pisa: Rosario Di Bartolo è il nuovo Direttore Generale
«Ringrazio il Rettore, il Consiglio di Amministrazione e il Senato Accademico per la fiducia e per questo incarico che ricoprirò con entusiasmo e profondo spirito di servizio, mettendo a disposizione di tutta la nostra comunità la mia esperienza e le mie competenze». Con queste parole, Rosario Di Bartolo (foto) si è ufficialmente insediato al numero 44 di Lungarno Pacinotti per iniziare la sua nuova avventura nel ruolo di Direttore Generale dell’Università di Pisa.
Palermitano, 55 anni e una laurea in ingegneria chimica, da oltre un quarto di secolo Di Bartolo è uno stimato manager che ha ricoperto crescenti posizioni di responsabilità in varie aziende pubbliche di servizi, tra le quali Iren SpA - una delle tre principali multiutility nazionali – e la sua controllata Asa SpA, di cui è stato amministratore delegato. Dal 1° marzo ha sostituito Riccardo Grasso, andato in pensione dopo 23 anni di servizio nell’Ateneo pisano.
«Penso che sia una grande occasione per l’Università di Pisa aprire la sua organizzazione a chi ha esperienza nel campo di gestioni complesse – ha commentato il Rettore, Paolo Mancarella –. Sono convinto che l’Ingegner Rosario Di Bartolo saprà portare la sua professionalità maturata nell’industria dei servizi a beneficio del nostro Ateneo e che insieme faremo un grande lavoro per rendere ancora più efficiente la nostra Università. Esprimo di nuovo i miei ringraziamenti al dottor Riccardo Grasso per il lavoro svolto in questi anni».
borsa di studio ed approfondimento sul tema: "Sviluppo di molecole dotate di attività biologica, con particolare riferimento alla modulazione del metabolismo tumorale, mediante sintesi chimica"
Digitalizzazione dell’istruzione superiore: finanziati due progetti dell’Università di Pisa
Alla fine dell’estate la Commissione Europea ha lanciato un bando straordinario sul programma Erasmus+, destinato a finanziare nuovi partenariati strategici in tema di digitalizzazione dell’istruzione superiore per far fronte all’emergenza Covid-19. I partenariati strategici sono la principale forma di cooperazione transnazionale per la promozione dell’innovazione e dello scambio di esperienze e competenze tra organizzazioni di istruzione superiore finanziata dal programma Erasmus+.
Tra le 15 proposte finanziate in tutta Italia, due sono dell’Università di Pisa. La prima intitolata ”E-STEM - Toolboxes for SuperFastLearning digital contents development in STEM” è stata presentata dal professor Gualtiero Fantoni del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale in collaborazione con il politecnico di Koszalin e gli atenei di Bordeaux, Saragozza e Brema oltre che con l’azienda spinoff Erre Quadro. La proposta ha come obiettivo il miglioramento delle competenze degli educatori nell’uso di metodologie pedagogiche innovative nelle discipline scientifico-tecnologiche, attraverso la creazione di insiemi di strumenti digitali. Tra questi vi è il SuperFastLearning Machine, che adotta tecniche di natural language processing (NPL) e di data mining per estrarre informazioni utilizzando diverse fonti. L’approccio formativo promosso si basa sull’inversione del processo di apprendimento tradizionale, partendo da domande, casi di studio, problemi da risolvere, scenari da affrontare e insiemi di dati per arrivare alla teoria.
“Il progetto – spiega il professor Fantoni – vuole supportare i docenti nella realizzazione di una didattica interattiva molto più coinvolgente per gli studenti, soprattutto in questa fase di didattica a distanza. Gli strumenti che E-STEM svilupperà si orientano a semplificare la generazione di materiale didattico, esercitazioni, esempi, domande e casi studio, aumentandone allo stesso tempo la qualità e con un notevole risparmio di tempo per il docente, che potrà così dedicarsi alla complessiva progettazione didattica e pedagogica”.
La seconda proposta finanziata è “ENLIVEN - ENhanced Learning and teaching in International Virtual Environments”, sviluppata dall’Ufficio per le relazioni internazionali dell’Ateneo pisano sotto la supervisione dei prorettori Marco Abate e Francesco Marcelloni con la preziosa collaborazione della professoressa Ann Katherine Isaacs. È stata presentata in collaborazione con l’università Nova di Lisbona e quelle di Amburgo, Novi Sad, Salisburgo e Tallin. Il progetto mira, attraverso un pacchetto di moduli didattici destinati a studenti, docenti e personale tecnico amministrativo, a sviluppare le competenze digitali e a esplorare a pieno le potenzialità di un ambiente di apprendimento virtuale in tutte le discipline. Non solo: una delle conseguenze più critiche della pandemia è stato l’arresto imposto alle esperienze di mobilità individuali per staff e studenti. Ebbene, una parte delle attività del progetto sarà diretta proprio alla creazione di un ambiente virtuale che crei il clima dell’aula e della vita universitaria nella città ospitante, per mitigare almeno in parte la mancanza di quegli scambi interculturali che sono il cuore della mobilità e dell’internazionalizzazione.
“Considerando che le candidature presentate sono state 50 e i progetti finanziati in Italia in tutto 15 – dichiara il prorettore Marcelloni - il risultato per l’Università di Pisa è stato sicuramente notevole e premia l’azione costante che è stata messa in atto dall’Ateneo in questi ultimi anni per potenziare l’internazionalizzazione. Questi due nuovi partenariati strategici ci consentono da un lato di affrontare un tema attualissimo, la digitalizzazione dell’istruzione superiore, e dall’altro di porre le basi per cominciare a pensare al futuro, anche facendo tesoro delle esperienze accumulate in questo difficile periodo di pandemia”.
Digitalizzazione dell’istruzione superiore: finanziati due progetti dell’Università di Pisa
Alla fine dell’estate la Commissione Europea ha lanciato un bando straordinario sul programma Erasmus+, destinato a finanziare nuovi partenariati strategici in tema di digitalizzazione dell’istruzione superiore per far fronte all’emergenza Covid-19. I partenariati strategici sono la principale forma di cooperazione transnazionale per la promozione dell’innovazione e dello scambio di esperienze e competenze tra organizzazioni di istruzione superiore finanziata dal programma Erasmus+.
Tra le 15 proposte finanziate in tutta Italia, due sono dell’Università di Pisa. La prima intitolata ”E-STEM - Toolboxes for SuperFastLearning digital contents development in STEM” è stata presentata dal professor Gualtiero Fantoni del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale in collaborazione con il politecnico di Koszalin e gli atenei di Bordeaux, Saragozza e Brema oltre che con l’azienda spinoff Erre Quadro. La proposta ha come obiettivo il miglioramento delle competenze degli educatori nell’uso di metodologie pedagogiche innovative nelle discipline scientifico-tecnologiche, attraverso la creazione di insiemi di strumenti digitali. Tra questi vi è il SuperFastLearning Machine, che adotta tecniche di natural language processing (NPL) e di data mining per estrarre informazioni utilizzando diverse fonti. L’approccio formativo promosso si basa sull’inversione del processo di apprendimento tradizionale, partendo da domande, casi di studio, problemi da risolvere, scenari da affrontare e insiemi di dati per arrivare alla teoria.
“Il progetto – spiega il professor Fantoni – vuole supportare i docenti nella realizzazione di una didattica interattiva molto più coinvolgente per gli studenti, soprattutto in questa fase di didattica a distanza. Gli strumenti che E-STEM svilupperà si orientano a semplificare la generazione di materiale didattico, esercitazioni, esempi, domande e casi studio, aumentandone allo stesso tempo la qualità e con un notevole risparmio di tempo per il docente, che potrà così dedicarsi alla complessiva progettazione didattica e pedagogica”.
La seconda proposta finanziata è “ENLIVEN - ENhanced Learning and teaching in International Virtual Environments”, sviluppata dall’Ufficio per le relazioni internazionali dell’Ateneo pisano sotto la supervisione dei prorettori Marco Abate e Francesco Marcelloni con la preziosa collaborazione della professoressa Ann Katherine Isaacs. È stata presentata in collaborazione con l’università Nova di Lisbona e quelle di Amburgo, Novi Sad, Salisburgo e Tallin. Il progetto mira, attraverso un pacchetto di moduli didattici destinati a studenti, docenti e personale tecnico amministrativo, a sviluppare le competenze digitali e a esplorare a pieno le potenzialità di un ambiente di apprendimento virtuale in tutte le discipline. Non solo: una delle conseguenze più critiche della pandemia è stato l’arresto imposto alle esperienze di mobilità individuali per staff e studenti. Ebbene, una parte delle attività del progetto sarà diretta proprio alla creazione di un ambiente virtuale che crei il clima dell’aula e della vita universitaria nella città ospitante, per mitigare almeno in parte la mancanza di quegli scambi interculturali che sono il cuore della mobilità e dell’internazionalizzazione.
“Considerando che le candidature presentate sono state 50 e i progetti finanziati in Italia in tutto 15 – dichiara il prorettore Marcelloni - il risultato per l’Università di Pisa è stato sicuramente notevole e premia l’azione costante che è stata messa in atto dall’Ateneo in questi ultimi anni per potenziare l’internazionalizzazione. Questi due nuovi partenariati strategici ci consentono da un lato di affrontare un tema attualissimo, la digitalizzazione dell’istruzione superiore, e dall’altro di porre le basi per cominciare a pensare al futuro, anche facendo tesoro delle esperienze accumulate in questo difficile periodo di pandemia”.
3 incarichi di collaborazione per attività di accompagnamento ai corsi di matematica – riduzione abbandoni PLS 2019/2020
Direttore generale - Rosario Di Bartolo
Ing. Rosario Di Bartolo
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Informazioni e curriculum
Manager proveniente dal settore delle multiutility (società erogatrici di servizi pubblici di interesse economico), ha maturato pluriennali e diversificate esperienze - quali amministratore, gestore di strutture organizzative complesse e program manager di iniziative industriali in abito privato – presso primari gruppi italiani quotati, società a partecipazione mista pubblico-privata e aziende ”in house” di Enti Locali.
Dal marzo 2021 ricopre il ruolo di Direttore Generale dell’Università degli Studi di Pisa.
Nato a Palermo, spezzino di adozione, il suo curriculum studi vanta una laurea ottenuta nel 1991 all’Università di Palermo, in ingegneria chimica seguita, previa una parentesi da ufficiale di complemento della Marina Militare, da una prima esperienza in ambito “oil and refining”.
Poi una serie di differenti e crescenti ruoli di responsabilità in aziende di servizi pubblici. Tra gli impieghi più rilevanti, Rosario Di Bartolo ha ricoperto il ruolo di Amministratore Delegato di ACAM Gas SpA, dal 2008 al 2013, e successivamente di Direttore Operativo della capogruppo ACAM SpA, quest’ultimo in un difficile percorso di risanamento e riorganizzazione, che ha avuto positiva conclusione nel 2018.
Manager del Gruppo IREN, dal 2018 al febbraio 2021, ha anche rivestito il ruolo di program e project manager di iniziative strategiche di empowerment e trasformazione digitale, oltre che ricoprire l’incarico di Amministratore Delegato della società livornese ASA SpA, dal luglio 2020.
Contatti
Segreteria della Direzione Generale
Lungarno Pacinotti, 44 - 56100 Pisa
tel. +39 050 2212112, 215, 252 - fax +39 050 2212588 e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.