Il Diritto alla salute
Venerdì 16 aprile ore 10
Attività per le classi della scuola secondaria superiore
A cura della professoressa Beatrice Casini e della dottoressa Benedetta Tuvo
Presentazione
Il diritto alla salute è un diritto fondamentale costituzionalmente riconosciuto. Nel corso di questo ultimo anno, nella situazione di emergenza sanitaria che stiamo vivendo a causa della diffusione del Covid-19, molto si è parlato del bilanciamento tra il preminente diritto alla salute e le libertà personali, pure costituzionalmente garantite.
Il contenuto del diritto che la Costituzione riconosce a tutti gli individui è complesso: la situazione di benessere psico-fisico, intesa in senso ampio, con cui s’identifica il bene “salute” si traduce nella tutela costituzionale dell’integrità psico-fisica, del diritto ad un ambiente salubre, del diritto alle prestazioni sanitarie e della cosiddetta libertà di cura (in altri termini, diritto di essere curato e di non essere curato).
ll diritto alla salute, come diritto sociale fondamentale, è sancito dall’art. 32 Cost. ed è tutelato anche dall’art. 2 Cost.. Inoltre, essendo intimamente connesso al valore della dignità umana (diritto ad un’esistenza degna) rientra nell’ulteriore previsione dell’art 3 Cost..
Questa tematica è uno degli obbiettivi dell’Agenda 2030 che ha come motto: “Leave no one behind”. Salute e benessere è il terzo goal dell’Agenda, che mira a garantire in tutto il mondo lo stesso standard di prevenzione, assistenza e cura. Il raggiungimento di questo obbiettivo richiede adeguate politiche, sia sanitarie che non, attraverso il contrasto delle disuguaglianze sociali e territoriali. Per questo è necessario l’impegno da parte di tutti a partire da una buona educazione civica atta a conoscere i principi di legalità e stimolare sempre di più ad una cittadinanza attiva.
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Q-Play-Learn! Giocare con le idee della fisica e delle tecnologie quantistiche
Lunedì 26 aprile 2021 ore 11-12
Attività per le classi della scuola secondaria superiore
A cura di: Marilù Chiofalo (Dipartimento di Fisica, Università di Pisa)
in collaborazione con: professoressa Sabrina Maniscalco (Università di Helsinki, Finlandia) e Caterina Foti (Università di Aalto, Finlandia
Presentazione
La fisica quantistica è un modo diverso di pensare su fenomeni di cui non abbiamo esperienza diretta, con elevati livelli di creatività, immaginazione, formalizzazione. Mentre le tecnologie quantistiche rivoluzionano il quotidiano, un’alfabetizzazione è necessaria. Qui si propone un’attività immersiva e originale per apprendere un dizionario-base di concetti, che utilizza le risorse della piattaforma multimediale QPlayLearn cui collaboro (www.qplaylearn.com, Helsinki University, Direttrice scientifica professoressa Sabrina Maniscalco, Coordinamento Dr. Caterina Foti). Ispirandosi alla teoria delle intelligenze multiple di Gardner, ogni concetto è discusso con approcci diversi: play (intuitivo con videogiochi), discover (esperienziale con animazioni, esperimenti, interviste), learn (logico-matematico).
I Tirannicidi e il primo monumento simbolo di libertà
Lunedì 26 aprile 2021, ore 11.00, durata 1 ora
Lezione interattiva a distanza, attività per scuole secondarie di II grado
A cura di Chiara Tarantino (Dipartimento di Civiltà e forme del sapere), in collaborazione con Stefano Landucci (Sistema museale di Ateneo) e Francesca Lemmi
Abstract
Gli studenti saranno accolti virtualmente dalla Gipsoteca di arte antica dell’Università di Pisa. Dopo una breve introduzione sulla collezione di calchi di sculture classiche, sarà presentato un approfondimento sul monumento dedicato nel V sec. a.C. agli ateniesi Armodio e Aristogitone, che avevano ucciso il tiranno Ipparco. La singolare storia delle statue che li rappresentavano, oggi sconosciute ai più, racconta come un monumento possa diventare simbolo di libertà e fonte di ispirazione.
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Bando: "Sviluppo di modelli semiempirici per batterie a flusso atti a caratterizzare la prestazione della singola cella e di una batteria intera considerando gli effetti delle correnti parassite
borsa di studio e approfondimento su “Statistical Methods and Applications for Equitable and Sustainable Development”
Selezione per una unità cat C - Ufficio relazioni internazionali. Scad.18/3
Dalla magia alla biologia molecolare: il rapporto tra epilessia e tumori endocranici nella storia della medicina
Diagnosi e cure delle malattie sono cambiate radicalmente nel corso dei secoli e millenni, un percorso che spesso affonda nella magia sino alla moderna scienza medica. A raccontare questa storia, a partire dal rapporto fra epilessia e tumori endocranici come caso studio, c’è una ricerca dell’Università di Pisa appena pubblicata sulla rivista Neuroscientist. L’articolo scritto dai professori Gianfranco Natale e Guido Bocci e dal dottor Federico Cucchiara affronta infatti in una prospettiva storica critica, il legame tra convulsioni e neoplasie endocraniche.
La prima parte del lavoro riassume dunque la lunga storia dell’epilessia, una patologia descritta fin dai tempi più remoti soprattutto in chiave magico-religiosa, con riferimenti anche alla possessione demoniaca. Ippocrate fu il primo a comprenderne la natura e a fornire un’interpretazione medica e ciononostante, per molto tempo ancora, l’epilessia rimase una malattia misteriosa e da guardare con sospetto. Solo nel secolo dei Lumi cominciò a trovare la giusta attenzione scientifica: nel 1770, il medico svizzero Samuel-Auguste Tissot pubblicò il Traité de l’épilepsie, una pietra miliare dell’epilettologia. Ma è il XIX secolo l’epoca d’oro degli studi sull’epilessia che proprio in questo periodo iniziò a essere posta in relazione con le neoplasie endocraniche.
La seconda parte dell’articolo si concentra quindi su questo aspetto. Nel 1882, il padre dell’epilettologia moderna, John Hughlings Jackson (immagine a destra) riportò il caso di un paziente affetto da tipiche crisi epilettiche in presenza di un tumore endocranico. Ma fu grazie a due medici scozzesi - John Gairdner e William Macewen - che si si capì meglio la relazione fra le due patologie.
“Da queste osservazioni pionieristiche siamo arrivati oggi allo studio dei cambiamenti biochimici e molecolari dei tumori cerebrali, ricerche che hanno aperto ipotesi di lavoro senza precedenti sull’epilettogenesi – spiega Gianfranco Natale - Questo notevole progresso scientifico consente oggi di trattare in maniera meno empirica e più appropriata queste patologie, con la chirurgia, i farmaci e le terapie fisiche”.
Gianfranco Natale è direttore del Museo di Anatomia Umana “Filippo Civinini” e docente di Anatomia Umana presso il Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia. Con lui hanno collaborato allo studio Federico Cucchiara, medico specializzando della scuola di Farmacologia e Tossicologia Clinica, e Guido Bocci, docente di Farmacologia presso il Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale.
“Dalla passione per la storia della medicina e la ricerca scientifica in campo oncologico è nata l’idea di un lavoro che ha ricostruito la lunga storia dell’epilessia e del suo legame, riconosciuto in tempi più recenti, anche con la presenza di tumori endocranici – conclude Natale - La pubblicazione di questo articolo su Neuroscientist conferma la vocazione dell’Università di Pisa allo spirito di collaborazione fra le varie discipline: da un lato la ricerca storica, che trova naturale collocazione nel contesto museale, e le innovative ricerche nel campo della medicina”
Selezione per una unità cat D - Direzione Legale. Scad. 15/3
Al via il ciclo di incontri “Il museo a scuola”
Proprio adesso che la pandemia ci impedisce di frequentare con regolarità scuole e musei, diventa essenziale interrogarci sul significato di queste istituzioni e sull’importanza dei loro spazi fisici. Nasce da queste considerazioni il ciclo di incontri in streaming sul canale YouTube Video Sma Unipi che il Sistema Museale di Ateneo propone alle scuole superiori, con l’obiettivo di spiegare che cosa è un museo, che cosa rappresenta, quale parte della nostra identità conserva per noi e come possa essere nel futuro.
Il primo incontro, in programma lunedì 1° marzo alle 15, si intitola “Fare museo, anche a scuola”, e prevede il collegamento da Milano con la dottoressa Laura Ronzon, direttrice delle Collezioni del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia “Leonardo da Vinci” e con la professoressa Elena Servida e alcuni studenti del Liceo Scientifico Statale Vittorio Veneto, che illustreranno il progetto di musealizzazione delle collezioni scolastiche al quale stanno collaborando.
I successivi appuntamenti riguarderanno i musei dell’Università di Pisa, ognuno raccontato attraverso un peculiare punto di vista: la diversità vegetale per l’Orto e Museo Botanico (2 marzo), lo scheletro animale per il Museo Anatomico Veterinario (3 marzo), le tecniche di incisione (4 marzo) per il Museo della Grafica, gli strumenti della fisica (5 marzo) per il Museo degli Strumenti di Fisica, le figure degli anatomisti Vesalio e Colombo per il Museo di Anatomia Umana (8 marzo), la storia del calcolo (9 marzo) per il Museo degli Strumenti per il Calcolo, la bellezza eroica e scandalosa dell’arte greca (10 marzo) per la Gipsoteca di Arte Antica, lo studio delle mummie tra archeologia, antropologia e paleontologia (11 marzo) per il Museo di Anatomia Patologica e la salute e bellezza (12 marzo) per le Collezioni Egittologiche.
Il ciclo si chiuderà con la lezione finale (15 marzo) del direttore del Museo Egizio di Torino, Christian Greco, su rivoluzione digitale e umanesimo.
Dalla magia alla biologia molecolare: il rapporto tra epilessia e tumori endocranici nella storia della medicina
Diagnosi e cure delle malattie sono cambiate radicalmente nel corso dei secoli e millenni, un percorso che spesso affonda nella magia sino alla moderna scienza medica. A raccontare questa storia, a partire dal rapporto fra epilessia e tumori endocranici come caso studio, c’è una ricerca dell’Università di Pisa appena pubblicata sulla rivista Neuroscientist.
L’articolo scritto dai professori Gianfranco Natale e Guido Bocci e dal dottor Federico Cucchiara affronta infatti in una prospettiva storica critica, il legame tra convulsioni e neoplasie endocraniche.
La prima parte del lavoro riassume dunque la lunga storia dell’epilessia, una patologia descritta fin dai tempi più remoti soprattutto in chiave magico-religiosa, con riferimenti anche alla possessione demoniaca. Ippocrate fu il primo a comprenderne la natura e a fornire un’interpretazione medica e ciononostante, per molto tempo ancora, l’epilessia rimase una malattia misteriosa e da guardare con sospetto. Solo nel secolo dei Lumi cominciò a trovare la giusta attenzione scientifica: nel 1770, il medico svizzero Samuel-Auguste Tissot pubblicò il Traité de l’épilepsie, una pietra miliare dell’epilettologia. Ma è il XIX secolo l’epoca d’oro degli studi sull’epilessia che proprio in questo periodo iniziò a essere posta in relazione con le neoplasie endocraniche.
La seconda parte dell’articolo si concentra quindi su questo aspetto. Nel 1882, il padre dell’epilettologia moderna, John Hughlings Jackson (1835-1911) riportò il caso di un paziente affetto da tipiche crisi epilettiche in presenza di un tumore endocranico. Ma fu grazie a due medici scozzesi - John Gairdner e William Macewen - che si si capì meglio la relazione fra le due patologie.
“Da queste osservazioni pionieristiche siamo arrivati oggi allo studio dei cambiamenti biochimici e molecolari dei tumori cerebrali, ricerche che hanno aperto ipotesi di lavoro senza precedenti sull’epilettogenesi – spiega Gianfranco Natale - Questo notevole progresso scientifico consente oggi di trattare in maniera meno empirica e più appropriata queste patologie, con la chirurgia, i farmaci e le terapie fisiche”.
Gianfranco Natale è direttore del Museo di Anatomia Umana “Filippo Civinini” e docente di Anatomia Umana presso il Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia. Con lui hanno collaborato allo studio Federico Cucchiara, medico specializzando della scuola di Farmacologia e Tossicologia Clinica, e Guido Bocci, docente di Farmacologia presso il Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale.
“Dalla passione per la storia della medicina e la ricerca scientifica in campo oncologico è nata l’idea di un lavoro che ha ricostruito la lunga storia dell’epilessia e del suo legame, riconosciuto in tempi più recenti, anche con la presenza di tumori endocranici – conclude Natale - La pubblicazione di questo articolo su Neuroscientist conferma la vocazione dell’Università di Pisa allo spirito di collaborazione fra le varie discipline: da un lato la ricerca storica, che trova naturale collocazione nel contesto museale, e le innovative ricerche nel campo della medicina”