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stefano del pratoNel corso del congresso annuale della European Association for the Study of Diabetes (EASD) tenutosi dal 16 al 20 settembre a Barcellona, Stefano Del Prato, professore di Endocrinologia della Università di Pisa e Direttore della U.O.C. di Malattie del Metabolismo e Diabetologia della AOUP è stato nominato presidente eletto della Società. Il professor Del Prato, che attualmente ricopre la carica di Chair della European Foundation for the Study of Diabetes, inizierà il suo mandato, di durata biennale, il 1 gennaio 2020.

L’EASD, fondata nel 1965, verrà quindi presieduta per la terza volta da uno studioso italiano, e per la seconda volta da un ricercatore pisano; infatti tale incarico era stato in passato ricoperto dal professor Ele Ferrannini.

L’EASD è, con l’American Diabetes Association (ADA), la più influente associazione in ambito diabetologico a livello mondiale, e con l’ADA condivide la stesura delle linee guida di riferimento per la terapia del diabete tipo 2. Il suo congresso annuale vede riunirsi oltre 15.000 delegati provenienti da tutti i paesi del mondo, e la sua rivista scientifica, Diabetologia, è tra le più prestigiose del settore. Infine, tramite l’EFSD, è tra i maggiori enti sostenitori della ricerca in ambito diabetologico.

Grazie al progetto speciale per la didattica finanziato dell’Università di Pisa in collaborazione con l’Università di Tirana e l’Università di Skopje e organizzato dai docenti Luca Pandolfi, Giovanni Zanchetta e Monica Bini, noi studenti dei corsi di studio magistrali in Scienze e Tecnologie Geologiche e Scienze Ambientali abbiamo avuto l’opportunità di affrontare un fantastico viaggio di dodici giorni (02/09-13/09) attraverso l’Albania e la Macedonia. In questa “geotraversa” ci hanno accompagnato i professori Cerçis Durmishi, Kujtim Onuzi e Iviça Milevsky, con alcuni studenti delle Università di Tirana e Skopje.

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Il gruppo di studenti all’ingresso del castello di Scutari, punto di vista panoramico sul lineamento tettonico Scutari-Pec e sito culturale della città più importante dell’Albania settentrionale.

L’escursione geologica ci ha fornito l’occasione unica di comprendere e toccare con mano (e martello) diverse tematiche: l’evoluzione geologica della Catena Dinarica, l’impatto ambientale delle attività estrattive (sia petrolifere che minerarie), la geomorfologia glaciale relitta e le condizioni e variazioni idrologiche dei grandi laghi di Ohrid e Prespa al confine Macedone-Albanese.

Il viaggio ha permesso il confronto con realtà a noi vicine geograficamente, ma diverse culturalmente, attraverso l’interazione con i colleghi Macedoni e Albanesi e le visite in luoghi simbolo delle due nazioni, come il Museo dell’eroe albanese Gjergj Kastrioti Skënderbeu, all’interno del Castello di Kruja, o le chiese ortodosse sulle sponde macedoni del Lago di Prespa.

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Seduti su un calcare eocenico il gruppo di studenti fa considerazioni su un panorama geologico percorrendo la vecchia strada Tirana-Elbasan.

L’esperienza, resa possibile dal progetto di Ateneo, è stata caratterizzata anche da momenti di relax che hanno contribuito a consolidare il nostro gruppo; ricorderemo per sempre infatti le risate attorno al tavolo con un bicchiere di birra o di raki, la grappa tipica della regione, o le sfide serali a biliardo e beach volley.

Durante i nostri lunghi spostamenti abbiamo potuto ammirare paesaggi estremamente variabili. Le coste rocciose dell’Albania meridionale con il mare incontaminato del Parco Nazionale di Karaburun/Sazan, le brulle montagne della Mirdita dominate da rocce relitte di un antico oceano Giurassico, fino alle vette oltre i 2000m della riserva naturale del Pelister, con i suoi relitti glaciali, che si specchiano sulle acque cristalline oligotrofiche del Lago di Ohrid o alla suggestiva Isola dei Serpenti nel Lago di Prespa. Ma anche paesaggi devastati dall’attività dell’uomo come quelli dell’area petrolifera di Kuçovë dove si estrae greggio dal 1935 o della regione di Bulqizë dove lo sfruttamento minerario per l’estrazione del Cromo pone seri problemi ambientali.

Il viaggio è terminato, ma il lavoro non è concluso, lo studio dei campioni di roccia raccolti durante il viaggio è appena iniziato.

Stay tuned!

Marianna Bellandi, Alessio Castagnoli, Ilario Cavirani, Felice Chiarilli, Giovanni Ciurli, Marco Fiorentini, Giulia Franco, Martina Galloni, Marco Giuliano, Amedeo Martella, Piercarlo Martino, Lorenzo Sollazzo ed Eleonora Tomei


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Sfoglia la gallery con altre immagini del viaggio:

 

Il Comitato Unico di Garanzia dell’Università di Pisa, nell’esercizio della sua funzione di promozione culturale, interna ed esterna all’Università, e di potenziamento dei diritti attraverso la diffusione di una riflessione scientificamente fondata e non neutrale sulle discriminazioni e le politiche per contrastarle, ha approvato una mozione di sostegno alla sesta edizione del meeting nazionale di Educare alle Differenze che si terrà a Pisa nei giorni 28 e 29 settembre 2019.

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Il Comitato Unico di Garanzia riconosce nel meeting un importante luogo di promozione di percorsi educativi che mirino alla prevenzione della violenza maschile contro le donne e al superamento degli stereotipi di genere, al contrasto al bullismo e alle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, alla lotta al razzismo e ad ogni altro tipo di discriminazione. La presenza dell’incontro a Pisa rappresenta inoltre un valore aggiunto per la città, aggiungendosi alle occasioni di riflessione ed elaborazione culturale e politica relativa a questi temi.

L’Università, anche in attuazione degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, ha un ruolo attivo nel potenziamento di percorsi educativi di valorizzazione delle differenze, sia in contesto universitario che in quello scolastico, finalizzati alla creazione delle condizioni per un accesso ad un’educazione di qualità, equa ed inclusiva per tutte e tutti, condizione imprescindibile per una piena cittadinanza.

La mozione approvata si colloca dunque nel solco delle attività fino ad ora realizzate dall’organo per la promozione di una cultura dell’uguaglianza all’interno dell’Università e delle altre formazioni sociali, rilanciando il lavoro in rete e la cooperazione tra soggetti impegnati nel contrasto alle discriminazioni.

Il "Campus giovani" vede giovani provenienti da tutt’Italia discutere con studiosi e protagonisti della vita economica e sociale del Paese sui grandi temi d’attualità.
Un’occasione di confronto e riflessione che non si esaurisce in un solo evento ma che continua quotidianamente nell’attività della "Giovine Europa- Rete Italia", che riunisce i giovani che vogliono interpretare attivamente il proprio ruolo di cittadini intorno ai temi mazziniani della difesa della costituzione della laicità, dello Stato di Diritto e della costruzione europea.
Il Campus – che ha avuto nelle sue precedenti edizioni ospiti come Alessandro Barbero e Antonio Carioti – si svolgerà quest’anno nella sede della Domus Mazziniana e si aprirà, venerdì 27 alle ore 17 con un intervento di Fabio Caporali, accademico dei Georgofili e ordinario di Ecologia sistemica all’Università della Tuscia, sulla necessità di una ecologia del Creato che affronti la crisi ecologica globale.
Nei giorni successivi si alterneranno Maria Luisa Azzena, docente di diritto presso l’Università di Pisa sul tema della Costituzione Europea; l’imprenditore Renato Cifarelli, socio di "Italian Angels for Growth" e dei "Copernicani", sulle prospettive della manifattura europea nel quadro della globalizzazione, e Mario Di Napoli, past president dell’Associazione Mazziniana e Pietro Finelli della Domus Mazziniana che parleranno della tradizione Mazziniana nel ‘900.
Concluderanno i lavori la mattina di domenica 29 Michele Guglielmini (coordinatore della "Rete Giovine Europa") e il presidente Nazionale dell’Associazione Mazziniana Italiana Michele Finelli.
Per informazioni e contatti: 050/24174 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Venerdì 27 settembre, alle ore 17.00, in Piazza XX Settembre, di fronte alle Logge dei Banchi, i colleghi giornalisti sono invitati a partecipare all’inaugurazione di BRIGHT, la Notte delle ricercatrici e dei ricercatori. Nell’occasione saranno presenti il sindaco di Pisa Michele Conti e i rappresentanti delle università e dei centri di ricerca promotori della manifestazione, che daranno il via ufficiale alle attività che animeranno le strade e le piazze della città fino a sera tarda.

Saranno quasi 800 gli spettatori che venerdì 27 settembre assisteranno a "La Sapienza Night Experience", un viaggio nel tempo e nella storia dell'Università di Pisa e del suo Palazzo simbolo raccontato attraverso un video mapping, presentato in prima assoluta, realizzato dal regista Lorenzo Garzella, in collaborazione con Nanof, l'Acquario della Memoria e l'Ufficio Stampa e Comunicazione dell'Ateneo.
Solo per una notte la celebre facciata del cortile con l'orologio farà da sfondo al racconto di mille anni di storia, mentre il pubblico, nel chiostro, sarà immerso nella narrazione degli eventi cruciali passati fra le pietre e le colonne del cortile.
Frutto di una lunga ricerca, il racconto di mezz'ora anima e intarsia su grande scala una ricchissima varietà di materiali che spaziano dalle stampe antiche a ricostruzioni animate di modelli 3D, da rari filmati d'archivio a lettere private, da fotografie d'epoca a riprese aeree del palazzo realizzate oggi.
Fra i materiali più preziosi e inediti si segnala: la ricostruzione digitale del quartiere medievale e della Piazza del Grano, mercato di farine e biade antecedente la costruzione del Palazzo; il cantiere mediceo con la prima costruzione del palazzo proposto attraverso silhouette e ombre animate; la ricostruzione iconografica del Gran Ballo organizzato dai Lorena nel 1785, con il cortile interamente coperto da una sfarzosa volta e trasformato in un'enorme salone da festa e da gioco; filmati dell'impressionante festa delle matricole 1948 dall'archivio di Mario Benvenuti (gentilmente concessi dal figlio Paolo) con le sfilate dei carri realizzati degli studenti della varie facoltà che sfilano sui Lungarni fra migliaia di persone in uno straordinario carnevale "fai da te" del dopoguerra; fotografie inedite delle giornate dell'"Oro alla Patria" del 1935, con la raccolta e la fusione delle fedi nel cortile della Sapienza (gentilmente messe a disposizione dall'archivio della famiglia Allegrini).
Nella Notte dei Ricercatori di "Bright" viene reso particolare omaggio a Galileo Galilei, arrivato da studente diciottenne in Sapienza nel 1581. Le sue scoperte rivoluzionarie contro i dogmi della chiesa rivivono nell'orazione pronunciata nel 1839 in occasione della Riunione degli Scienziati Italiani. L'umiliazione della condanna e dell'abiura del 1633 sono sorpassate dalla visita del 1989 di Giovanni Paolo II, che rende omaggio alla statua dello scienziato pisano, un passo importante verso la sua completa riabilitazione. E ancora: i giornali, i documenti e i suoni della contestazione, con le "Tesi della Sapienza" del 1967, i servizi televisivi delle Teche Rai degli anni '70, le lettere dei volontari dell'eroica spedizione a Curtatone, la Bolla Papale originale del 1343, con la fondazione dello Studium Pisanum, riprese della recente ristrutturazione e degli scavi archeologici condotti durante il cantiere, fino alle ultime cerimonie ufficiali: del ricordo e delle scuse per le Leggi Razziali del 1938 e la laurea honoris causa a Don Luigi Ciotti.
Per un mese il cortile della Sapienza sarà anche sede di una mostra-istallazione: pannelli illustrativi e quattro monitor posti agli angoli del colonnato forniranno rivisitazioni e approfondimenti dei materiali proposti il 27 settembre, affiancando la piccola mostra permanente con i reperti archeologici rinvenuti durante il restauro. L'ingresso è gratuito negli orari di apertura del Palazzo.

frideyforfuture 593x381L’iniziativa promossa per il prossimo venerdì 27 settembre 2019, per la quale è stata chiesta anche la sospensione delle attività didattiche, impone alle Università italiane e di tutto il mondo una riflessione attenta e un sostegno tangibile, rivolto a tutti coloro che stanno sensibilizzando le forze politiche e la società civile sui temi della sostenibilità ambientale. Come è noto da vari anni opera all’interno della CRUI una rete per le Università Sostenibili (RUS) che si adopra per promuovere la sostenibilità sia all’interno che all’esterno degli Atenei italiani. In questo momento appare indispensabile intensificare le nostre azioni, anche in relazione alle recenti iniziative che hanno coinvolto milioni di giovani sotto lo slogan “Fridays For Future” e in particolare in prossimità della suddetta manifestazione.

Siamo senz’altro di fronte a un problema grave e immediato. Tutti gli indici concordano nel segnalare che il clima è pericolosamente vicino al punto di non-ritorno. Assistiamo non solo a un aumento di temperatura, ma anche a una serie di effetti correlati: la fusione delle calotte glaciali e dei ghiacciai e l’espansione termica dell’acqua degli oceani con il conseguente rialzo del livello del mare, la maggiore intensità degli eventi estremi, la desertificazione dell’area mediterranea, la perdita di biodiversità dell’ecosfera, l’acidificazione degli oceani, e molti altri effetti che si sommano a quelli dovuti all’inquinamento e all’esaurimento delle risorse non rinnovabili. Ormai non possiamo più ignorare la situazione, ma se vogliamo invertire la tendenza sono necessarie azioni rapide ed efficaci per evitare danni che potrebbero rivelarsi disastrosi per tutti.

Ci sono fortissime indicazioni che l’impatto antropico e l’uso dei combustibili fossili sono un fattore fondamentale che determina o amplifica tale tendenza, e che in ogni caso l’umanità potrebbe e dovrebbe cambiare le sue abitudini, in modo da contrastare tali cambiamenti, salvaguardare le risorse non rinnovabili e rimediare quando possibile ai danni già fatti, lasciando un pianeta più vivibile alle prossime generazioni.

Le Università di Firenze, Pisa e Siena s’impegnano a promuovere azioni per la sostenibilità, la lotta contro l’inquinamento, lo spreco di risorse, l’inversione dell’andamento del cambiamento climatico. Le azioni si realizzeranno all’interno degli Atenei, sollecitando investimenti in tal senso.

Ricordiamo inoltre che negli Atenei di Firenze, Pisa e Siena sono molti coloro i quali s’impegnano nel campo della ricerca e della didattica su temi legati alla sostenibilità e s’invitano gli studenti a collaborare con i gruppi di lavoro nati dentro le Università al fine di “sfruttare” anche il nostro patrimonio di conoscenza in incontri pubblici e momenti di discussione.

Valutiamo favorevolmente l’impegno dei giovani sui temi dei cambiamenti climatici e concordiamo sulla necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica e gli organi politici sulla indispensabilità di agire. Riteniamo tuttavia di non procedere alla sospensione delle attività didattiche anche in concomitanza con uno sciopero indetto per quella data dai lavoratori della conoscenza della CGIL, nel rispetto del diritto di sciopero, che potrebbe subire una limitazione se si sospendessero le attività soggette appunto all’astensione da parte dei lavoratori intenzionati ad aderire allo sciopero.

 

La mozione del Comitato Unico di Garanzia dell’Università di Pisa 

Il Comitato Unico di Garanzia dell’Università di Pisa ha aperto la seduta del 27 settembre 2019, non rinviabile per l’urgenza di alcune deliberazioni previste, esprimendo in maniera unanime la propria adesione allo Sciopero Globale per il Futuro e il proprio sostegno alle lavoratrici e ai lavoratori della conoscenza che vi hanno aderito astenendosi dalle attività istituzionali e didattiche.

L’organo ritiene infatti che il tema del cambiamento climatico sia da inquadrarsi all’interno della sfida per la sostenibilità, raccolta con convinzione dal nostro Ateneo, parte della RUS (Rete delle Università Sostenibili), così come la realizzazione di politiche di genere orientate all’equità e all’inclusione.

Saranno quasi 800 gli spettatori che venerdì 27 settembre assisteranno a "La Sapienza Night Experience", un viaggio nel tempo e nella storia dell'Università di Pisa e del suo Palazzo simbolo raccontato attraverso un video mapping, presentato in prima assoluta, realizzato dal regista Lorenzo Garzella, in collaborazione con Nanof, l'Acquario della Memoria e l'Ufficio Stampa e Comunicazione dell'Ateneo.
Solo per una notte la celebre facciata del cortile con l'orologio farà da sfondo al racconto di mille anni di storia, mentre il pubblico, nel chiostro, sarà immerso nella narrazione degli eventi cruciali passati fra le pietre e le colonne del cortile.

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Frutto di una lunga ricerca, il racconto di mezz'ora anima e intarsia su grande scala una ricchissima varietà di materiali che spaziano dalle stampe antiche a ricostruzioni animate di modelli 3D, da rari filmati d'archivio a lettere private, da fotografie d'epoca a riprese aeree del palazzo realizzate oggi.

Fra i materiali più preziosi e inediti si segnala: la ricostruzione digitale del quartiere medievale e della Piazza del Grano, mercato di farine e biade antecedente la costruzione del Palazzo; il cantiere mediceo con la prima costruzione del palazzo proposto attraverso silhouette e ombre animate; la ricostruzione iconografica del Gran Ballo organizzato dai Lorena nel 1785, con il cortile interamente coperto da una sfarzosa volta e trasformato in un'enorme salone da festa e da gioco; filmati dell'impressionante festa delle matricole 1948 dall'archivio di Mario Benvenuti (gentilmente concessi dal figlio Paolo: un'immagine nella foto in basso in fondo) con le sfilate dei carri realizzati degli studenti della varie facoltà che sfilano sui Lungarni fra migliaia di persone in uno straordinario carnevale "fai da te" del dopoguerra; fotografie inedite delle giornate dell'"Oro alla Patria" del 1935, con la raccolta e la fusione delle fedi nel cortile della Sapienza (gentilmente messe a disposizione dall'archivio della famiglia Allegrini).

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Nella Notte dei Ricercatori di "Bright" viene reso particolare omaggio a Galileo Galilei, arrivato da studente diciottenne in Sapienza nel 1581. Le sue scoperte rivoluzionarie contro i dogmi della chiesa rivivono nell'orazione pronunciata nel 1839 in occasione della Riunione degli Scienziati Italiani. L'umiliazione della condanna e dell'abiura del 1633 sono sorpassate dalla visita del 1989 di Giovanni Paolo II, che rende omaggio alla statua dello scienziato pisano, un passo importante verso la sua completa riabilitazione. E ancora: i giornali, i documenti e i suoni della contestazione, con le "Tesi della Sapienza" del 1967, i servizi televisivi delle Teche Rai degli anni '70, le lettere dei volontari dell'eroica spedizione a Curtatone, la Bolla Papale originale del 1343, con la fondazione dello Studium Pisanum, riprese della recente ristrutturazione e degli scavi archeologici condotti durante il cantiere, fino alle ultime cerimonie ufficiali: del ricordo e delle scuse per le Leggi Razziali del 1938 e la laurea honoris causa a Don Luigi Ciotti.

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Per un mese il cortile della Sapienza sarà anche sede di una mostra-istallazione: pannelli illustrativi e quattro monitor posti agli angoli del colonnato forniranno rivisitazioni e approfondimenti dei materiali proposti il 27 settembre, affiancando la piccola mostra permanente con i reperti archeologici rinvenuti durante il restauro. L'ingresso è gratuito negli orari di apertura del Palazzo.

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