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Saranno quasi 800 gli spettatori che venerdì 27 settembre assisteranno a "La Sapienza Night Experience", un viaggio nel tempo e nella storia dell'Università di Pisa e del suo Palazzo simbolo raccontato attraverso un video mapping, presentato in prima assoluta, realizzato dal regista Lorenzo Garzella, in collaborazione con Nanof, l'Acquario della Memoria e l'Ufficio Stampa e Comunicazione dell'Ateneo.
Solo per una notte la celebre facciata del cortile con l'orologio farà da sfondo al racconto di mille anni di storia, mentre il pubblico, nel chiostro, sarà immerso nella narrazione degli eventi cruciali passati fra le pietre e le colonne del cortile.

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Frutto di una lunga ricerca, il racconto di mezz'ora anima e intarsia su grande scala una ricchissima varietà di materiali che spaziano dalle stampe antiche a ricostruzioni animate di modelli 3D, da rari filmati d'archivio a lettere private, da fotografie d'epoca a riprese aeree del palazzo realizzate oggi.

Fra i materiali più preziosi e inediti si segnala: la ricostruzione digitale del quartiere medievale e della Piazza del Grano, mercato di farine e biade antecedente la costruzione del Palazzo; il cantiere mediceo con la prima costruzione del palazzo proposto attraverso silhouette e ombre animate; la ricostruzione iconografica del Gran Ballo organizzato dai Lorena nel 1785, con il cortile interamente coperto da una sfarzosa volta e trasformato in un'enorme salone da festa e da gioco; filmati dell'impressionante festa delle matricole 1948 dall'archivio di Mario Benvenuti (gentilmente concessi dal figlio Paolo: un'immagine nella foto in basso in fondo) con le sfilate dei carri realizzati degli studenti della varie facoltà che sfilano sui Lungarni fra migliaia di persone in uno straordinario carnevale "fai da te" del dopoguerra; fotografie inedite delle giornate dell'"Oro alla Patria" del 1935, con la raccolta e la fusione delle fedi nel cortile della Sapienza (gentilmente messe a disposizione dall'archivio della famiglia Allegrini).

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Nella Notte dei Ricercatori di "Bright" viene reso particolare omaggio a Galileo Galilei, arrivato da studente diciottenne in Sapienza nel 1581. Le sue scoperte rivoluzionarie contro i dogmi della chiesa rivivono nell'orazione pronunciata nel 1839 in occasione della Riunione degli Scienziati Italiani. L'umiliazione della condanna e dell'abiura del 1633 sono sorpassate dalla visita del 1989 di Giovanni Paolo II, che rende omaggio alla statua dello scienziato pisano, un passo importante verso la sua completa riabilitazione. E ancora: i giornali, i documenti e i suoni della contestazione, con le "Tesi della Sapienza" del 1967, i servizi televisivi delle Teche Rai degli anni '70, le lettere dei volontari dell'eroica spedizione a Curtatone, la Bolla Papale originale del 1343, con la fondazione dello Studium Pisanum, riprese della recente ristrutturazione e degli scavi archeologici condotti durante il cantiere, fino alle ultime cerimonie ufficiali: del ricordo e delle scuse per le Leggi Razziali del 1938 e la laurea honoris causa a Don Luigi Ciotti.

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Per un mese il cortile della Sapienza sarà anche sede di una mostra-istallazione: pannelli illustrativi e quattro monitor posti agli angoli del colonnato forniranno rivisitazioni e approfondimenti dei materiali proposti il 27 settembre, affiancando la piccola mostra permanente con i reperti archeologici rinvenuti durante il restauro. L'ingresso è gratuito negli orari di apertura del Palazzo.

Venerdì 27 settembre nell’Aula Magna Storica del Palazzo della Sapienza si terrà il workshop “Strategie di internazionalizzazione, ricerca e terza missione. Esperienze, prospettive e future collaborazioni”. L’appuntamento conclude una intensa settimana di study visit, che ha coinvolto circa 20 rappresentanti di nove università di Paraguay, Argentina e Colombia e dell’Università di Sassari, tutti partner del progetto Development of Higher Education Institutions Internationalization Policies – DHIP, coordinato dall’Università di Pisa e co-finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Erasmus+, teso a innovare e diffondere buone pratiche nelle strategie di internazionalizzazione delle università.
A partire dalle ore 9 è prevista una tavola rotonda sul tema del public engagement, che vedrà la presenza - tra gli altri - di Monica Barni, vicepresidente della Giunta e Assessore alla cultura, università e ricerca della Regione Toscana. Non potrebbe esserci occasioni migliore per affrontare il ruolo dell’università nella società, vista la concomitanza con Bright, l’iniziativa divulgativa che dal 2016 fa conoscere al grande pubblico le attività di ricerca degli atenei. Proprio la consapevolezza di come una comunità sia tanto più forte quanto più aperta sta alla base del concetto di public engagement, parte di quella terza missione che - affiancandosi alla ricerca e alla didattica - restituisce all’accademia il proprio ruolo di motore culturale nella società.
«Una Università di Pisa, dunque, tutt’altro che richiusa in se stessa e immobile – dicono gli organizzatori – ma al contrario capace di rinnovarsi e aprirsi agli stimoli esterni, sia quelli che vengono dal territorio (come testimonia anche la presenza del Polo Tecnologico di Navacchio alla tavola rotonda) sia quelli che arrivano da lontano».
Il rettore accoglierà, infatti, una delegazione diplomatica composta da Sonia Biederman dell’Ambasciata del Paraguay, Sol Carolina Parra dell’Ambasciata Argentina e Angela Maria Castillo Moncada dell’Ambasciata di Colombia. Coordinati dal segretario tecnico scientifico dell’Organizzazione Internazionale Italo – Latino Americana (IILA) Florencia Paoloni e insieme al presidente della Fundación Eurosur Bruno Carapella, nella mattinata di approfondimento i rappresentanti diplomatici discuteranno della cooperazione universitaria tra Italia e America Latina e in particolare delle esperienze raccolte durante il percorso in atto del progetto e delle prospettive per potenziare l’interazione globale del partenariato di DHIP, che include anche l’università di Porto e la spagnola Universidad de la Iglesia de Deusto.

Immagine dalla locandina: "Alfonsina arriverà" di Valeria Nieves - Rebigo (Studio di Illustrazione)Un gruppo di docenti, dottorande, ricercatrici, studentesse, tecniche amministrative dell’Università di Pisa propone nei mesi di ottobre e novembre un laboratorio sulle storie di idee, pratiche e movimenti femministi.

Il laboratorio, organizzato in collaborazione con il CUG (Comitato Unico di Garanzia) dell'ateneo, ha l'obiettivo di creare consapevolezza sui movimenti che da più di un secolo lottano e al tempo stesso producono pensiero contro i meccanismi di discriminazione presenti in ogni angolo della società, università compresa.

In programma un workshop teorico-pratico sulla forza femminile, una mostra fotografica di Tano D’Amico sugli ultimi decenni delle lotte femministe (in Gipsoteca dal 29 ottobre al 17 novembre 2019) e quattro incontri per dialogare con studiose e attiviste dei femminismi, dalle origini fino all’attuale critica transfemminista e queer.

Sulla pagina Facebook del laboratorio saranno disponibili materiali, bibliografia e musica sui temi affrontati.

Programma

Giovedì 3 Ottobre / ore 16.00-19.00
Giardino di Storia e Filosofia - via P. Paoli 9
Un altro genere di forza
Workshop a cura di Alessandra Chiricosta (Venice International University)

Mercoledì 9 Ottobre / ore 17.00-19.00
Gipsoteca di Arte antica (piazza San Paolo all'Orto 20)
Femminismo: un percorso che parte da lontano
Incontro con Alessandra Gissi (Università L'Orientale, Napoli)

Venerdì 18 Ottobre / ore 17.00-19.00
Gipsoteca di Arte antica (piazza San Paolo all'Orto 20)
Femminismo italiano: dagli anni settanta a oggi
Incontro con Liliana Ellena (CIRSDE, Torino), Elvira Vannini (NABA, Milano) e Giovanna Zitiello (Casa della donna, Pisa)

Martedì 29 Ottobre - Domenica 17 Novembre
Gipsoteca di Arte antica (piazza San Paolo all'Orto 20)
La lotta delle donne
Mostra fotografica di Tano D'Amico

Venerdì 8 Novembre / ore 17.00-19.00
Gipsoteca di Arte antica (piazza San Paolo all'Orto 20)
Black feminism e femminismo post-coloniale
Incontro con Marie Moïse (Università di Padova) e Leslie Hernandéz (Istituto Universitario Europeo)

Venerdì 15 Novembre / ore 17.00-19.00
Gipsoteca di Arte antica (piazza San Paolo all'Orto 20)
Femminismo intersezionale e teorie queer
Incontro con Brunella Casalini (Università di Firenze) e Giulia Garofalo Geymonat (Università Ca' Foscari, Venezia)

Spazio bambine e bambini
Durante gli incontri del 9-18 Ottobre e 8-15 Novembre sarà possibile far partecipare bambine e bambini al laboratorio di animazione "Donne in stop motion" curato da Rugiada Roberto ( https://rugiada-roberto.jimdo.com ).Per informazioni e iscrizioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito.

Info e contatti
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

[Immagine: "Alfonsina arriverà" di Valeria Nieves - Rebigo (Studio di Illustrazione)]

stefano del pratoSi chiama VERIFY (Vildagliptin Efficacy in combination with metfoRmIn For earlY treatment of type 2 diabetes) e potrebbe portare, nel 2020, a una revisione delle linee guida di trattamento del diabete di tipo 2. È il nome dello studio presentato a Barcellona - in occasione del congresso annuale della Easd-European association for the study of diabetes e pubblicato in simultanea su The Lancet - e che vede, fra i coordinatori e autori, il professor Stefano Del Prato, ordinario di Endocrinologia all'Università di Pisa e direttore dell’Unità operativa di Malattie del metabolismo e Diabetologia dell’Aoup.

Lo studio clinico multicentrico, di fase IV, propone un trattamento innovativo rispetto alle attuali linee di trattamento stilate dalle società scientifiche di tutto il mondo, che raccomandano di adottare una terapia ‘a gradini’ che inizi con la metformina, per poi aggiungere in sequenza altre molecole, una volta assodato il fallimento terapeutico. La ricerca propone invece di iniziare da subito (a meno di intolleranze o controindicazioni) il trattamento del diabete di tipo 2 con una terapia di combinazione con metformina e un DDP4 inibitore (vildagliptin) perché dà risultati migliori e più durevoli sul compenso metabolico e sulle complicanze cardiovascolari.

Cinque anni la durata dello studio, che ha arruolato 2001 pazienti con diabete di tipo 2 neo-diagnosticato e lieve iperglicemia (emoglobina glicata all’ingresso compresa tra 6,5 e 7,5 %), suddivisi in due gruppi trattati l’uno con la terapia combinata di cui sopra e l’altro con la sola metformina+placebo. Sono stati effettuati controlli a distanza di 3 mesi e i risultati dimostrano che adottare da subito una terapia di combinazione riduce del 49% il rischio relativo dell’intervallo di tempo prima del fallimento terapeutico e della terapia insulinica, rispetto alla monoterapia con metformina. In sostanza questa scelta aiuta i pazienti a mantenere valori di emoglobina glicata inferiori rispetto a quelli trattati inizialmente con la sola metformina e poi passati alla terapia di associazione.

“Iniziare subito il trattamento del diabete con una terapia di associazione – commenta il professor Del Prato, ordinario di Endocrinologia all’Università di Pisa e presidente dell’EFSD (European foundation for the study of diabetes) – permette ai pazienti di raggiungere gli obiettivi glicemici prima, meglio e di mantenerli più a lungo. Significa agire in maniera proattiva, senza dover ‘correre dietro’ alle persone che perdono il compenso metabolico. Questo contribuisce inoltre a migliorare l’adesione terapeutica del paziente e a uscire dall’empasse dell’inerzia curativa. Sul fronte del miglioramento delle complicanze – prosegue - questo studio non può ancora dare risposte definitive perché, trattandosi di pazienti con diabete neo diagnosticato, non ha ‘catturato’, durante i 5 anni di follow up, un gran numero di eventi. I dati raccolti però, per quanto esigui e dunque privi di significatività statistica – conclude Del Prato - suggeriscono che la terapia di combinazione precoce potrebbe dare benefici anche in termini di risparmio delle complicanze cardiovascolari”

immagine dalla locandina: Alfonsina arriverà, di Valeria Nieves - Rebigo (Studio di Illustrazione)Un gruppo di docenti, dottorande, ricercatrici, studentesse, tecniche amministrative dell’Università di Pisa propone nei mesi di ottobre e novembre un laboratorio sulle storie di idee, pratiche e movimenti femministi.

Il laboratorio, organizzato in collaborazione con il CUG (Comitato Unico di Garanzia) dell'ateneo, ha l'obiettivo di creare consapevolezza sui movimenti che da più di un secolo lottano e al tempo stesso producono pensiero contro i meccanismi di discriminazione presenti in ogni angolo della società, università compresa.

In programma un workshop teorico-pratico sulla forza femminile, una mostra fotografica di Tano D’Amico sugli ultimi decenni delle lotte femministe (in Gipsoteca dal 29 ottobre al 17 novembre 2019) e quattro incontri per dialogare con studiose e attiviste dei femminismi, dalle origini fino all’attuale critica transfemminista e queer.

Sulla pagina Facebook del laboratorio saranno disponibili materiali, bibliografia e musica sui temi affrontati.

Programma

Giovedì 3 ottobre / ore 16.00-19.00
Giardino di Storia e Filosofia - via P. Paoli 9
Un altro genere di forza
Workshop a cura di Alessandra Chiricosta (Venice International University)

Mercoledì 9 ottobre / ore 17.00-19.00
Gipsoteca di Arte antica (piazza San Paolo all'Orto 20)
Femminismo: un percorso che parte da lontano
Incontro con Alessandra Gissi (Università L'Orientale, Napoli)

Venerdì 18 ottobre / ore 17.00-19.00
Gipsoteca di Arte antica (piazza San Paolo all'Orto 20)
Femminismo italiano: dagli anni settanta a oggi
Incontro con Liliana Ellena (CIRSDE, Torino), Elvira Vannini (NABA, Milano) e Giovanna Zitiello (Casa della donna, Pisa)

Martedì 29 ottobre - Domenica 17 novembre
Gipsoteca di Arte antica (piazza San Paolo all'Orto 20)
La lotta delle donne
Mostra fotografica di Tano D'Amico

Venerdì 8 novembre / ore 17.00-19.00
Gipsoteca di Arte antica (piazza San Paolo all'Orto 20)
Black feminism e femminismo post-coloniale
Incontro con Marie Moïse (Università di Padova) e Leslie Hernandéz (Istituto Universitario Europeo)

Venerdì 15 novembre / ore 17.00-19.00
Gipsoteca di Arte antica (piazza San Paolo all'Orto 20)
Femminismo intersezionale e teorie queer
Incontro con Brunella Casalini (Università di Firenze) e Giulia Garofalo Geymonat (Università Ca' Foscari, Venezia)

Spazio bambine e bambini
Durante gli incontri del 9-18 ottobre e 8-15 novembre sarà possibile far partecipare bambine e bambini al laboratorio di animazione "Donne in stop motion" curato da Rugiada Roberto ( https://rugiada-roberto.jimdo.com ).
Per informazioni e iscrizioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito.

Info e contatti
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[Immagine: "Alfonsina arriverà" di Valeria Nieves - Rebigo (Studio di Illustrazione)]

Il 27 settembre torna a Pisa BRIGHT, la Notte dei delle ricercatrici e dei ricercatori festeggiata in tutta la Toscana. L’edizione 2019 prevede una serie di eventi che vedrà protagonisti università e i centri di ricerca promotori dell’iniziativa: Università di Pisa, Scuola Normale Superiore, Scuola Superiore Sant’Anna, CNR - Consiglio Nazionale delle Ricerche, INFN - Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, INGV - Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Ego-Virgo Cascina.

I ricercatori mostreranno i risultati delle proprie ricerche a partire dalle 16.30 presso stand in Largo Ciro Menotti, Logge di Banchi, in Piazza Martiri della Libertà e nella sede della Scuola Sant’Anna; ne parleranno con i cittadini negli aperitivi della ricerca, nelle librerie e nei seminari organizzati dal CNR nell’area di San Cataldo; i più piccoli potranno divertirsi con i giochi alla scoperta del mondo o partecipando agli incontri a loro dedicati in libreria; biblioteche, collezioni e laboratori degli enti di ricerca coinvolti rimarranno aperti e ospiteranno visite guidate per adulti e bambini.

Il programma di intrattenimento prevede il video-mapping “La Sapienza Night Experience”, un viaggio nel tempo e nella storia dell’Università di Pisa che animerà il Palazzo della Sapienza, uno dei luoghi simbolo di dell’Ateneo. Al Cnr, nell’Area di San Cataldo, saranno allestite due mostre fotografiche, un osservatorio astronomico e dopo la consueta “Spaghettata della Ricerca” ci sarà la proiezione del film della “Brigata dei dottori” dal titolo “La brigata in vacanza”. Per il Sant’Anna sarà attiva l’edicola Bright animata da Marco Martinelli in Piazza Garibaldi.

L’ingresso a tutte le manifestazioni è gratuito, così come il servizio di navetta per collegare gli eventi organizzati in centro con quelli dell’Area San Cataldo (CNR e Dipartimento di Chimica).

Le iniziative dell'Università di Pisa

In prima assoluta per “Bright 2019” debutta "La Sapienza Night Experience", uno viaggio nel tempo e nella storia dell'Università di Pisa e della città raccontato attraverso un video mapping nel Palazzo della Sapienza. La facciata del cortile si trasformerà e si animerà facendo rivivere il palazzo dalle origini alla recente ristrutturazione, con documenti e immagini storiche, riprese inedite, ricostruzioni in 3D. L’evento su prenotazione si svolge in più repliche nella serata.

Fra le principali attrazioni, in Logge di Banchi si potrà vedere KeruBlast la nuova vettura monosposto dall’E-Team, la squadra corse degli studenti dell’Università di Pisa. In piazza XX settembre, sarà poi possibile provare il portiere elettronico El.Go realizzato dagli Ingegneri dell’Ateneo e usato in diverse scuole per progetti di sport inclusivo. El.Go è composto da una sagoma che si muove a comando su un carrello scorrevole e può essere usato da ragazzi con disabilità motorie o psichiche lievi per giocare una partita di calcio nel ruolo del portiere.

Fra stand, aperitivi della ricerca e iniziative, i ricercatori dell’Università racconteranno alla città le loro ricerche che anche quest’anno spaziano fra moltissimi temi - solo per citarne alcuni si parlerà di Monti Pisani, di verde urbano, di robotica e tecnologia applicata alla salute e all’ambiente, di medicina (con un focus sui primi 1000 giorni di vita del bambino), di cultura ebraica e di implicazioni giuridiche della tecnologia Blockchain, sino a toccare anche temi caldissimi come il rapporto fra elezioni, politica e web. Come ogni anni ci saranno anche gli appuntamenti pensati per i più piccoli con le attività della Ludoteca Scientifica in largo Ciro Menotti e le chiacchierate alla Libreria dei Ragazzi in via San Francesco.

Moltissime le attività nei musei del Sistema Museale di Ateneo, tra aperture straordinarie, mostre, visite guidate su prenotazione, laboratori, quiz e aperitivi. Il Museo della Grafica (Palazzo Lanfranchi, lungarno Galilei 9) resterà aperto sino alle 23 con brindisi alle 19,30. Alla Gipsoteca di arte antica (piazza San Paolo all’Orto 20) sarà possibile visitare la mostra appena inaugurata “Sacred - Ripensare l’arte antica” sino alle 24 e alle 21 ci sarà un concerto del coro Giuseppe Bonamici. Porte aperte sino alle 23,30 anche al Museo degli Strumenti per il Calcolo (via Bonanno Pisano 2/b / via Nicola Pisano 25, area dei Vecchi Macelli) dove alle 21 si terrà la conferenza “Dalla Cep al computer quantistico”. Per gli amanti degli animali, visita guidata e conferenza sul gatto selvatico e domestico alle 17 al Museo Anatomico veterinario (viale della Piagge 2). Apertura straordinaria fino alle ore 23 e programma ricchissimo al Museo di Storia Naturale (via Roma 79, Calci) con conferenze e brindisi nel pomeriggio e alle 21 un concerto di musica antica. All’Orto e Museo botanico (via Porta Buozzi 3 / via Roma 56) saranno presentati dei risultati di Polli:Bright, un progetto sugli impollinatori che ha coinvolto gli alunni delle scuole primarie e secondarie. Visite guidate alle 16,30 al Museo di Anatomia Umana (Scuola medica, via Roma 55), alle 18 al Museo degli Strumenti di Fisica/Ludoteca scientifica (via Bonanno Pisano 2/b / via Nicola Pisano 25, area dei Vecchi Macelli) e alle 18 e alle 19 alle Collezioni egittologiche (via San Frediano 12).

La notte dei ricercatori sarà infine anche a Livorno al Polo Universitario “Sistemi Logistici”, (Villa Letizia, Via dei Pensieri 60, Livorno) con attività dalle 18 fra conferenze, stand, dimostrazioni pratiche e apericena.

I ranking internazionali delle università sono classifiche generate annualmente da appositi istituti internazionali, che confrontano le migliori università di tutto il mondo su diversi parametri.

Come sono costruiti

Ciascun istituto di ranking adotta una propria metodologia, che pesa i vari fattori in maniera diversa. I tipi di indicatori che vengono considerati più di frequente sono:

  • Indicatori sulla performance accademica (e.g., numero di pubblicazioni, numero di citazioni, numero di premi Nobel tra gli alumni, etc.);
  • Indicatori di tipo strutturale (e.g., rapporto docenti/studenti, finanziamenti acquisiti, numero di docenti/studenti stranieri, etc.);
  • Indicatori di tipo reputazionale (e.g. opinioni della comunità accademica, studentesca, del mondo del lavoro).

Esistono classifiche sia per disciplina che globali.

Le classifiche pubblicate annualmente censiscono circa 800-1200 università in tutto il mondo, con ogni probabilità le migliori su un totale di circa 18000-20000 (circa 3000 delle quali soltanto nell’area EU). Entrare in queste classifiche, quindi, significa posizionarsi nel top 4-7% mondiale a prescindere dal posizionamento.

Perché sono importanti

Negli ultimi 10 anni la mobilità studentesca è notevolmente aumentata in tutto il mondo. Gli studenti che scelgono di studiare fuori sede, in particolare quelli stranieri, si informano anche usando i ranking internazionali. I ranking sono usati come riferimento anche da docenti e ricercatori, istituzioni ed enti finanziatori, ed influenzano le loro decisioni.

Martedì, 24 Settembre 2019 11:26

NTU Taiwan

La classifica elaborata dalla National Taiwan University utilizza metodi bibliometrici (numero di articoli scientifici, citazioni, indicatori di impatto) per pubblicare una classifica delle migliori università al mondo (1200 nel 2024). Nell’edizione 2024, l’Università di Pisa si è collocata al 251° posto a livello mondiale e all’8° a livello italiano.

Oltre a quella globale, NTU fornisce anche una classifica per 6 aree (NTU by Field) e una per 27 discipline (NTU by Subject). Nel NTU by Field l’Università di Pisa si è collocata al 182° posto per Natural Sciences (6° in Italia), al 192° posto per Medicine (11° fra gli Atenei italiani), al 276° posto per Life Science (10° in Italia) e al 279° posto per Agriculture (9° in Italia). Nel NTU by Subject eccellono Physics al 100° posto su scala mondiale (5° in Italia), Plants and Animal Science nella fascia 101-150 (6° in Italia), Agricultural Sciences al 172° (14° in Italia) e Pharmacology and Toxicology al 176° (10° in Italia). Nella classifica “by Subject” Pisa eccelle in Physics (100° globale e 5° posto in Italia) e Plants and Animal Science (fascia 101-150 e 6° posto in Italia).

 

SubjectRanking
Physics 100
Plants and Animal Science 101-150
Agricultural Sciences 172
Pharmacology and Toxicology 176

 

Sito NTU: i risultati

Sito NTU: metodologia

Martedì, 24 Settembre 2019 11:25

Times Higher Education (THE)

La classifica elaborata da THE si basa su indicatori di performance che coprono tutti gli ambiti di attività delle università: insegnamento, ricerca, trasferimento della conoscenza e immagine internazionale.

Nell’edizione 2025, i cui risultati sono pubblicati nel 2024, l’Ateneo di Pisa recupera posizioni rispetto agli ultimi anni passando dalla fascia 401-500 a quella 351-400 su scala globale e si colloca al 14° posto in Italia su 55 istituzioni valutate. La classifica globale è il risultato della ponderazione di 18 indicatori che misurano le prestazioni di un'istituzione in cinque ambiti: la didattica, l’ambiente di ricerca, la qualità della ricerca, l’attività industriale (proventi e brevetti) e l’immagine internazionale. La qualità della ricerca è l’ambito in cui otteniamo il punteggio più alto.

Nell’ultima edizione del THE by Subject, Computer Science e Arts & Humanities sono le discipline che si classificano meglio (nella fascia 201-250).

SubjectRanking
Computer Science 201-250
Arts & Humanities 201-250
Physical Science 251-300
Law 251-300

 

Sito THE: i risultati

Sito THE: la metodologia

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