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Nella notte del prossimo 27 luglio si verificherà la eclissi di luna più lunga del secolo. Il nostro satellite sarà infatti oscurato per oltre cento minuti. In occasione del fenomeno, il sistema museale di Ateneo, i dipartimenti di Fisica e Matematica in collaborazione con CoopCulture, Cooperativa Itinera e Promocultura organizzano una passeggiata astronomica lungo le antiche mura di Pisa. L’evento è stato presentato da Chiara Bodei, presidente del Sistema Museale di Ateneo dell'Università di Pisa, Sergio Giudici, docente del Dipartimento di Fisica e curatore scientifico dell’evento, Massimiliano Razzano, docente del dipartimento di Fisica, Simone Sacco, responsabile eventi “Mura di Pisa” CoopCulture. Per partecipare è consigliata la prenotazione al numero 050 0987480.
L’appuntamento è alle ore 21, presso l’Area Pontecorvo (ex Marzotto) in Largo Bruno Pontecorvo 3 dove, dopo una breve introduzione all'evento in attesa che cali il buio, sarà possibile accedere alle Mura e percorrere il tratto compreso tra la Torre Piezometrica e Piazza dei Miracoli. Lungo il percorso, i visitatori troveranno vari punti attrezzati con telescopi e altra strumentazione per osservare la Luna e gli altri corpi celesti visibili. La direzione scientifica dell’evento è affidata al professor Sergio Giudici del dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa mentre i giovani della Associazione Italiana Studenti di Fisica (AISF) guideranno i visitatori durante le osservazioni.
Durante tutto l’arco della serata nell’area antistante all’accesso alle Mura saranno effettuate videoproiezioni e sulla Torre Piezometrica sarà proiettata la diretta streaming dell’evento realizzata dal GAMP - Gruppo Astrofili Montagna Pistoiese. La diretta sarà tramessa sul Canale You Tube dell’Osservatorio: https://www.youtube.com/channel/UCFmOuA61NybTw6R4BZm5hqQ.
L'evento, organizzato con il sostegno della Ludoteca Scientifica, dell'Associazione La Nuova Limonaia e con il supporto dell’Associazione Cascinese Astrofili, è un'occasione unica per passeggiare in notturna sulle mura medievali della città osservando un'eclissi di luna straordinaria, incorniciata tra i monumenti più antichi e preziosi della città natale di Galileo Galilei.
Il costo del biglietto per la partecipazione all'evento è di € 3,00 (€ 2,00 per gli studenti universitari muniti di libretto). Info e prenotazioni 050 0987480.

Nella notte del prossimo 27 luglio si verificherà la eclissi di luna più lunga del secolo. Il nostro satellite sarà infatti oscurato per oltre cento minuti. In occasione del fenomeno, il Sistema Museale di Ateneo, i dipartimenti di Fisica e Matematica dell'Università di Pisa, in collaborazione con CoopCulture, Cooperativa Itinera e Promocultura organizzano "La Luna e le Mura", una passeggiata astronomica lungo le antiche mura di Pisa. L’evento è stato presentato da Chiara Bodei, presidente del Sistema Museale di Ateneo dell'Università di Pisa, Sergio Giudici, docente del Dipartimento di Fisica e curatore scientifico dell’evento, Massimiliano Razzano, docente del dipartimento di Fisica, Simone Sacco, responsabile eventi “Mura di Pisa” CoopCulture. Per partecipare è consigliata la prenotazione al numero 050 0987480.

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L’appuntamento è alle ore 21, presso l’Area Pontecorvo (ex Marzotto) in Largo Bruno Pontecorvo 3 dove, dopo una breve introduzione all'evento in attesa che cali il buio, sarà possibile accedere alle Mura e percorrere il tratto compreso tra la Torre Piezometrica e Piazza dei Miracoli. Lungo il percorso, i visitatori troveranno vari punti attrezzati con telescopi e altra strumentazione per osservare la Luna e gli altri corpi celesti visibili. La direzione scientifica dell’evento è affidata al professor Sergio Giudici del dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa mentre i giovani della Associazione Italiana Studenti di Fisica (AISF) guideranno i visitatori durante le osservazioni.

Durante tutto l’arco della serata nell’area antistante all’accesso alle Mura saranno effettuate videoproiezioni e sulla Torre Piezometrica sarà proiettata la diretta streaming dell’evento realizzata dal GAMP - Gruppo Astrofili Montagna Pistoiese. La diretta sarà tramessa sul Canale You Tube dell’Osservatorio:
https://www.youtube.com/channel/UCFmOuA61NybTw6R4BZm5hqQ.

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Nella foto, da sinistra: Massimiliano Razzano, Simone Sacco, Chiara Bodei e Sergio Giudici.

L'evento, organizzato con il sostegno della Ludoteca Scientifica, dell'Associazione La Nuova Limonaia e con il supporto dell’Associazione Cascinese Astrofili, è un'occasione unica per passeggiare in notturna sulle mura medievali della città osservando un'eclissi di luna straordinaria, incorniciata tra i monumenti più antichi e preziosi della città natale di Galileo Galilei.

Il costo del biglietto per la partecipazione all'evento è di € 3,00 (€ 2,00 per gli studenti universitari muniti di libretto). Info e prenotazioni 050 0987480.

Le ricerche sui resti scheletrici di Liutprando, re dei Longobardi, condotte dai paleopatologi dell’Università di Pisa saranno protagoniste di un servizio di SuperQuark che andrà in onda su Rai 1 mercoledì 25 luglio.
Lo studio paleopatologico dei personaggi storici costituisce sempre un evento eccezionale. La divisione di Paleopatologia dell’Ateneo pisano si è specializzata in questo tipo di ricerche, anche su intere famiglie dinastiche, come gli Aragonesi di Napoli e i Medici di Firenze. Questa volta il team della divisione, guidato dalla professoressa Valentina Giuffra e con la supervisione del professore Gino Fornaciari, si è recato a Pavia, nella Basilica di San Pietro in Ciel D’Oro, dove è custodita la tomba di Liutprando (690-744), re dei Longobardi, in un loculo ricavato in un pilastro.
Dai primi rilievi è emerso che il sovrano era affetto da una infezione ossea, forse causata da una ferita, e che la sua dieta era fondamentalmente carnivora. E poi mistero: nel loculo dove si trovano i resti del re sono state ritrovate le ossa anche di un altro individuo, forse il padre Ansprando, ma per avere conferma si attendono gli esiti delle analisi molecolari.
“Lo studio dello scheletro del sovrano ha comportato non poche difficoltà - racconta Gino Fornaciari - poiché le ossa sono molto frammentate e tuttavia è stato possibile verificare che la tibia sinistra era affetta da una grave infezione, un’osteomielite, probabilmente esito di una ferita”.
“Lo studio palenutrizionale basato sugli isotopi stabili del carbonio e dell’azoto ha accertato che la dieta del re era basata sul consumo di proteine terrestri, come era facile aspettarsi nel caso di personaggi di rango aristocratico, che mangiavano soprattutto carne – ha aggiunto Valentina Giuffra – ulteriori analisi sono in corso per ricostruire quanto più possibile lo stile di vita e lo stato di salute del sovrano”.
Liutprando, succeduto al padre Ansprando che aveva aiutato a riconquistare il trono, portò il regno longobardo al suo massimo splendore. Fu legislatore, mecenate, valoroso guerriero e abile politico. Sotto il suo regno furono emanati 155 capitoli, che integrarono l’Editto di Rotari, la principale raccolta scritta delle leggi longobarde; favorì, inoltre, una maggior integrazione sociale tra la parte longobarda e romana del regno. Si fece promotore dello sviluppo delle arti, tanto che è proprio in questo periodo che l’arte longobarda raggiunse il suo apice. Quanto alla politica interna, intraprese una decisa opera di rafforzamento del regno, che riuscì ad ingrandire con nuovi territori.
Alle esplorazioni della tomba, riprese dalla troupe di SuperQuark, hanno partecipato anche Simona Minozzi, Antonio Fornaciari, Raffaele Gaeta e Giulia Riccomi della divisione di Paleopatologia.

 

Le ricerche sui resti scheletrici di Liutprando, re dei Longobardi, condotte dai paleopatologi dell’Università di Pisa saranno protagoniste di un servizio di SuperQuark che andrà in onda su Rai 1 mercoledì 25 luglio.

Lo studio paleopatologico dei personaggi storici costituisce sempre un evento eccezionale. La divisione di Paleopatologia dell’Ateneo pisano si è specializzata in questo tipo di ricerche, anche su intere famiglie dinastiche, come gli Aragonesi di Napoli e i Medici di Firenze. Questa volta il team della divisione, guidato dalla professoressa Valentina Giuffra e con la supervisione del professore Gino Fornaciari, si è recato a Pavia, nella Basilica di San Pietro in Ciel D’Oro, dove è custodita la tomba di Liutprando (690-744), re dei Longobardi, in un loculo ricavato in un pilastro.

 

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Il team della Divisione di Paleopatologia al lavoro sui resti scheletrici di Liutprando insieme alla troupe di Superquark

 

Dai primi rilievi è emerso che il sovrano era affetto da una infezione ossea, forse causata da una ferita, e che la sua dieta era fondamentalmente carnivora. E poi mistero: nel loculo dove si trovano i resti del re sono state ritrovate le ossa anche di un altro individuo, forse il padre Ansprando, ma per avere conferma si attendono gli esiti delle analisi molecolari.

“Lo studio dello scheletro del sovrano ha comportato non poche difficoltà - racconta Gino Fornaciari - poiché le ossa sono molto frammentate e tuttavia è stato possibile verificare che la tibia sinistra era affetta da una grave infezione, un’osteomielite, probabilmente esito di una ferita”.

 

La tomba di Liuprando nella Basilica di San Pietro in Ciel D’Oro

 

“Lo studio palenutrizionale basato sugli isotopi stabili del carbonio e dell’azoto ha accertato che la dieta del re era basata sul consumo di proteine terrestri, come era facile aspettarsi nel caso di personaggi di rango aristocratico, che mangiavano soprattutto carne – ha aggiunto Valentina Giuffra – ulteriori analisi sono in corso per ricostruire quanto più possibile lo stile di vita e lo stato di salute del sovrano”.

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Solido in oro emesso da Liutprando con l’immagine del sovrano

 

Liutprando, succeduto al padre Ansprando che aveva aiutato a riconquistare il trono, portò il regno longobardo al suo massimo splendore. Fu legislatore, mecenate, valoroso guerriero e abile politico. Sotto il suo regno furono emanati 155 capitoli, che integrarono l’Editto di Rotari, la principale raccolta scritta delle leggi longobarde; favorì, inoltre, una maggior integrazione sociale tra la parte longobarda e romana del regno. Si fece promotore dello sviluppo delle arti, tanto che è proprio in questo periodo che l’arte longobarda raggiunse il suo apice. Quanto alla politica interna, intraprese una decisa opera di rafforzamento del regno, che riuscì ad ingrandire con nuovi territori.

Alle esplorazioni della tomba, riprese dalla troupe di SuperQuark, hanno partecipato anche Simona Minozzi, Antonio Fornaciari, Raffaele Gaeta e Giulia Riccomi della divisione di Paleopatologia.

 

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