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Tempo di immatricolazioni all’Università di Pisa: quest’anno il Polo Universitario Sistemi Logistici di Livorno offre una importante novità riguardo la propria offerta formativa. Accanto al corso di laurea triennale in Economia e Legislazione dei Sistemi Logistici, ormai giunto alla tredicesima edizione, sarà attivato anche il corso di laurea magistrale in Management e Controllo dei Processi Logistici. Attraverso un’impostazione multidisciplinare, il corso costituisce un’opportunità di approfondimento delle competenze utili per ricoprire figure professionali riconducibili alla gestione o alla progettazione dei sistemi logistici e della supply chain. Per presentare i contenuti, gli obiettivi e gli sbocchi professionali dei due corsi di studio e per far conoscere i servizi, le opportunità e le agevolazioni offerte dall’Università di Pisa presso la sede di Livorno, mercoledì 18 luglio, a partire dalle ore 10.30, a Villa Letizia (Via dei Pensieri, 60), presso la Biblioteca “Maurizio Caponi”, si svolgerà un Open day. L’incontro di orientamento sarà coordinato dal professore Nicola Castellano, e vi parteciperanno la professoressa Giovanna Colombini, direttore del Centro di Servizi “Polo Universitario Sistemi Logistici“, e i rappresentanti degli enti sostenitori del Polo e delle aziende del settore.
L’Open day è rivolto sia agli studenti degli ultimi anni delle scuole superiori o già diplomati che intendono immatricolarsi all’Università, sia ai laureandi o laureati delle lauree di primo livello, che intendono proseguire gli studi. La partecipazione è aperta a tutti ed è gratuita. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi alla Segreteria del Polo Universitario Sistemi Logistici, ai seguenti recapiti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; tel. 050 2211214-213-224; sito: www.polologistica.unipi.it.

Anna SoliniLa professoressa Anna Solini, del dipartimento di Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell'area critica dell’Università di Pisa, è risultata tra i 5 vincitori del finanziamento messo in palio dalla Fondazione Diabete Ricerca in partnership con Esselunga per una ricerca in tema di diabete. La ricercatrice si è aggiudicata la somma di 25.000 euro grazie al progetto “Recognition of environmental pollutants as markers/determinants of renal damage during the course of type 2 diabetes”.

La finalità di questo studio è quella di valutare il ruolo di alcuni contaminanti ambientali e dietetici presenti in molti prodotti industriali (dai cosmetici agli agenti usati nella pulizia degli ambienti, agli involucri alimentari in plastica) nello sviluppo e nella progressione del danno renale in corso di diabete, esplorando anche la efficacia di diete relativamente prive di contaminanti nel ridurre questo rischio.

The University of Pisa, the first in Italy and among the first in Europe, is adopting state-of-the-art Blockchain technology in order to enhance mobility and internationalization in students' careers. The project, born from the collaboration between the University of Pisa and CIMEA, the Italian Information Center on Mobility and Academic Equivalences, member of the ENIC-NARIC network of the EU, the Council of Europe and UNESCO, and financed by the Ministry of Education, Universities and Research (MIUR), represents an important step forward towards placing the student at the centre of the learning process.

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In fact, using Blockchain technology, students will always be able to make available their own "portfolio" of information, containing key records and information (such as that which has given them admission to the university and showing how these correspond to other national systems), in a permanent, unchangeable but accessible manner. Upon enrollment, Unipi students can then permanently record the qualifications they receive according to international standards, so as to make them "legible" in Italy and abroad. In addition, the Blockchain system will allow them to add other qualifications later on, certifying and sharing them securely and permanently with other institutions or future employers.

The partnership between the University of Pisa and CIMEA adds a fundamental element to the process of recognition of qualifications and the analysis of the comparability of foreign qualifications in the Italian system, through the use of the main international classification systems and the portability of comparability assessments received from foreign institutions.

"Our University - comments prof. Paolo Maria Mancarella, Rector of the University of Pisa, - has always been attentive to internationalization and innovation in both research and teaching. This project combines both aspects, with innovation that becomes a tool both to facilitate student mobility and to strengthen the international dimension of our University. A project that leads me to imagine a future world in which students can move from one university to another, in different countries, without having to physically exchange documents, with a view to complete dematerialization".

"The project originally stems from the desire to speed up the process of matriculation of international students in our University’s programmes" - adds prof. Francesco Marcelloni, Pro-Rector for Cooperation and International Relations of the University of Pisa, - “giving the possibility to submit all the documentation in digital form through a simple interface and proceeding with the validation of the qualifications presented by the candidate through the service made available by CIMEA. Thanks to Blockchain, this verification will remain certified and available to the student who can use it throughout his/her life. This first prototype will then be extended to manage the careers of all students enrolled at the University of Pisa".

"I am particularly proud of the partnership with the University of Pisa for this extraordinary innovation in student life. - declares Luca Lantero, Director of CIMEA - The main objective for our Center is to promote academic mobility in all its forms. The possibility of having a digital certificate on Blockchain will help students during and after their academic career, facilitating the work of securities assessors".

"We are facing a real innovation in the university sector" - adds Prof. Antonella Martini, President of CIMEA - "in line with the current internationalization policies of the Ministry of Education, Universities and Research and the objectives of the recent Paris Communiqué of Ministers of Higher Education, getting closer and closer, thanks to the impulse given by Italy and the University of Pisa, to the realization of procedures for the automatic recognition of academic qualifications".

Lunedì, 16 Luglio 2018 08:47

Censita la flora dell’Elba

L'Elba è l'isola Toscana più ricca di specie vegetali, sono 1.098 quelle attualmente presenti di cui 8 endemiche, cioè esclusive dell'isola. Un patrimonio di biodiversità che però attualmente è a rischio, sia per i cambiamenti del paesaggio negli ultimi cinquanta anni, sia per la presenza di ben 101 specie aliene naturalizzate che rappresentano una minaccia per la conservazione della flora autoctona. È questo il quadro che emerge da due studi coordinati da Angelino Carta, ricercatore del dipartimento di Biologia dell'Università di Pisa, e realizzati con la stretta collaborazione del professore Lorenzo Peruzzi dell’Ateneo pisano per la parte floristica e di due colleghi dei Royal Botanical Gardens, Kew, e dell'Università di Friburgo per l’analisi del paesaggio. Le due ricerche, cioè l’inventario aggiornato e completo delle piante che crescono spontaneamente all'Elba e la mappatura delle modifiche del paesaggio vegetale, sono state pubblicate rispettivamente sulle riviste “Italian Botanist” e "Applied Geography".

“Si tratta di un lavoro durato quasi 10 anni e realizzato grazie alla collaborazione di appassionati ricercatori, anche non accademici – racconta Angelino Carta – un’opera fondamentale per conoscere e tutelare la biodiversità vegetale dell'isola, in particolare, l'inventario floristico è stato possibile soprattutto grazie al meticoloso lavoro svolto da Brunello Pierini”.

 

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Zafferano dell’Elba (Crocus ilvensis), la specie endemica scoperta e descritta per la prima volta dai botanici Unipi

 

Come emerge dallo studio, il patrimonio vegetale dell’Elba è costituito soprattutto da piante mediterranee ma anche da numerose specie endemiche, tra cui ad esempio lo Zafferano dell’Elba (Crocus ilvensis), scoperto e descritto per la prima volta nel 2011 proprio dagli studiosi pisani. Di particolare interesse poi anche altre dieci specie che in Toscana si trovano solamente sull’isola, come ad esempio il timo arbustivo (Thymbra capitata), pianta diffusa in Italia del Sud e che trova proprio all’Elba il suo limite settentrionale.

“La ricchezza dell’isola d’Elba deriva dal fatto che sull’isola sono presenti contemporaneamente vari stadi evolutivi della vegetazione, dal pratello, alla macchia bassa sino al bosco – spiega Angelino Carta - una biodiversità sulla quale l’intervento dell’uomo nel passato ha inciso positivamente”.

 

Angelino Carta

Angelino Carta, dipartimento di Biologia, Unipi

Come la mappatura del paesaggio ha però rivelato, il declino dell'agricoltura negli ultimi cinquanta anni ha determinato una completa modifica del paesaggio vegetale, con il passaggio da un'isola in larga parte coltivata a un'isola in gran parte ricoperta da una fitta vegetazione, ma con una drammatica riduzione del numero e della varietà degli habitat vegetali.

“Se a questo aggiungiamo la diffusione di specie aliene, alcune delle quali note in Toscana solo per l’Arcipelago Toscano, come il loto americano (Diospyros virginiana) o l’albizia (Paraserianthes lophanta) – conclude Angelino Carta - non possiamo che lanciare un allarme per il futuro incerto per la conservazione della biodiversità vegetale”.

 

L'Elba è l'isola Toscana più ricca di specie vegetali, sono 1.098 quelle attualmente presenti di cui 8 endemiche, cioè esclusive dell'isola. Un patrimonio di biodiversità che però attualmente è a rischio, sia per i cambiamenti del paesaggio negli ultimi cinquanta anni, sia per la presenza di ben 101 specie aliene naturalizzate che rappresentano una minaccia per la conservazione della flora autoctona. È questo il quadro che emerge da due studi coordinati da Angelino Carta, ricercatore del dipartimento di Biologia dell'Università di Pisa, e realizzati con la stretta collaborazione del professore Lorenzo Peruzzi dell’Ateneo pisano per la parte floristica e di due colleghi dei Royal Botanical Gardens, Kew, e dell'Università di Friburgo per l’analisi del paesaggio. Le due ricerche, cioè l’inventario aggiornato e completo delle piante che crescono spontaneamente all'Elba e la mappatura delle modifiche del paesaggio vegetale, sono state pubblicate rispettivamente sulle riviste “Italian Botanist” e "Applied Geography".
“Si tratta di un lavoro durato quasi 10 anni e realizzato grazie alla collaborazione di appassionati ricercatori, anche non accademici – racconta Angelino Carta – un’opera fondamentale per conoscere e tutelare la biodiversità vegetale dell'isola, in particolare, l'inventario floristico è stato possibile soprattutto grazie al meticoloso lavoro svolto da Brunello Pierini”.
Come emerge dallo studio, il patrimonio vegetale dell’Elba è costituito soprattutto da piante mediterranee ma anche da numerose specie endemiche, tra cui ad esempio lo Zafferano dell’Elba (Crocus ilvensis), scoperto e descritto per la prima volta nel 2011 proprio dagli studiosi pisani. Di particolare interesse poi anche altre dieci specie che in Toscana si trovano solamente sull’isola, come ad esempio il timo arbustivo (Thymbra capitata), pianta diffusa in Italia del Sud e che trova proprio all’Elba il suo limite settentrionale.
“La ricchezza dell’isola d’Elba deriva dal fatto che sull’isola sono presenti contemporaneamente vari stadi evolutivi della vegetazione, dal pratello, alla macchia bassa sino al bosco – spiega Angelino Carta - una biodiversità sulla quale l’intervento dell’uomo nel passato ha inciso positivamente”.
Come la mappatura del paesaggio ha però rivelato, il declino dell'agricoltura negli ultimi cinquanta anni ha determinato una completa modifica del paesaggio vegetale, con il passaggio da un'isola in larga parte coltivata a un'isola in gran parte ricoperta da una fitta vegetazione, ma con una drammatica riduzione del numero e della varietà degli habitat vegetali.
“Se a questo aggiungiamo la diffusione di specie aliene, alcune delle quali note in Toscana solo per l’Arcipelago Toscano, come il loto americano (Diospyros virginiana) o l’albizia (Paraserianthes lophanta) – conclude Angelino Carta - non possiamo che lanciare un allarme per il futuro incerto per la conservazione della biodiversità vegetale”.

 

Lunedì, 16 Luglio 2018 08:03

“I Matti delle Giuncaie” in concerto

 

 

 

https://www.unipi.it/index.php/attivita-e-viaggi-studenteschi/item/12862-i-matti-delle-giuncaie-in-concerto

Lunedì, 16 Luglio 2018 07:55

“I Matti delle Giuncaie” in concerto

Venerdì 20 luglio, nella cornice di Arno Vivo, si terrà il concerto della band “I Matti delle Giuncaie”, in occasione del loro tour "Noi non siamo stanchi".

L’evento, organizzato dall’Associazione Beat, è realizzato con i contributi dell'ateneo per le attività studentesche autogestite all'Università di Pisa.

Locandina evento Matti delle Giuncaie rif 1670

Il Sistema Museale di Ateneo non lascia soli i suoi piccoli visitatori neanche in queste calde settimane estive e li aspetta per i campi solari all’ombra delle antiche e spettacolari piante dell’Orto Botanico dal 23 al 27 luglio e dal 27 al 31 agosto.
L’Orto e Museo Botanico (ingresso da via Luca Ghini, 13 e da Via Roma, 56) attende i bambini dai 6 agli 11 anni per divertirsi e conoscere gli usi e le storie segrete delle piante tra scienza, arte e creatività. Le attività si svolgono dalle 8.15 alle 14.15 con due pause per la merenda e il pranzo al sacco a cura delle famiglie. I partecipanti si trasformeranno in esperti botanici e scopriranno un nuovo segreto custodito all’interno dell’Orto grazie al “Bug Hotel”, una bellissima struttura per ospitare gli insetti che popolano i suoi spazi verdi.
È possibile iscriversi online fino a giovedì 19 luglio per la settimana dal 23 al 27 luglio e fino a giovedì 23 agosto per la settimana dal 27 al 31 agosto. Il costo settimanale è di 90 €. Sono previste riduzioni del 10% se l’iscrizione viene effettuata entro il lunedì precedente l’inizio del modulo settimanale scelto, rispettivamente lunedì 16 luglio e lunedì 20 agosto.
Per informazioni, costi e iscrizioni online:
https://www.sma.unipi.it/campi-estate-2018/;
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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