Firmato un accordo di collaborazione scientifica tra l’Università di Pisa e la Royal Scientific Society Giordana
Giovedì 5 Luglio, ad Amman, alla presenza del professor Adel Tweissi, ministro giordano dell’Università e della ricerca scientifica, di Giovanni Brauzzi, ambasciatore della Repubblica Italiana in Giordania, e del professor Maashhoor Al-Refai, Presidente della Princess Sumaya University for Technology una delegazione dell’Università di Pisa, guidata dal professor Francesco Marcelloni, prorettore alla Cooperazione e Relazioni Internazionali, ha stipulato un articolato accordo di cooperazione con la Royal Scientific Society (RSS) della Giordania. La Presidente della RSS, H.R.H. Principessa Sumaya bint Hassan, ha voluto essere presente alla cerimonia e firmare personalmente il protocollo.
La delegazione pisana era composta inoltre dal professor Umberto Desideri, direttore del Dipartimento di Ingegneria dell'Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni e dal professor Nicola Perilli del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale ed era accompagnata da Carlo Volpi, direttore della ricerca e sviluppo di Omnia Group, impresa ICT toscana presente in Giordania attraverso partenariati industriali e istituzionali.
Attraverso lo scambio reciproco di studenti e docenti, attività di ricerca congiunte, partecipazione a progetti di ricerca e trasferimento tecnologico, l’accordo prevede di rafforzare la collaborazione scientifica, cooperazione e interazione tra le due istituzioni su diverse discipline. In particolare sulle infrastrutture IT e soluzioni ICT, sulla modellizzazione e valutazione della qualità delle acque superficiali e sotterranee, sull’uso di risorse idriche non convenzionali, sullo sviluppo di tecniche di marketing sociale per promuovere il risparmio di acqua ed energia, sulla vulnerabilità delle acque superficiali e sotterranee da fonti di inquinamento, sulla preservazione degli ecosistemi mediterranei, sul monitoraggio, la previsione e la mitigazione degli effetti legati ai cambiamenti climatici, e sugli impatti economici e sociali dei flussi di rifugiati.
“Ringrazio il professor Nicola Perilli e Carlo Volpi” – afferma il prof. Marcelloni – “per i contatti iniziali avuti con la professoressa Hanan Malkawi vice-presidente di RSS e l'ingegner Tareq Hasan, vice presidente della Princess Sumaya University, e il lavoro di relazioni svolto che hanno portato oggi, dopo qualche mese di lavoro, a siglare questo accordo che consente all’Università di Pisa di collaborare con una delle istituzioni di ricerca e trasferimento tecnologico più prestigiose del Medio Oriente. Ringrazio la principessa Sumaya per la sua grande disponibilità e visione degli orizzonti della collaborazione scientifica avviata, e il nostro ambasciatore, Giovanni Brauzzi, la cui presenza all'evento ha testimoniato di una forte presenza italiana in campo scientifico in Giordania. Sono convinto che questo sia l’inizio di una proficua collaborazione, che consenta di poter, in particolare, presentare proposte congiunte di progetto anche in ambito comunitario, progetti che i professori Desideri e Perilli stanno già sviluppando con i diversi colleghi della RSS.”
Avviso di fabbisogno interno per il progetto: “Studio sui parametri morfofisiologici e biomeccanici utili alla valutazione di pericolosità degli alberi pubblici del Comune di Forte dei Marmi"
A Pisa un primato nella storia della musica: qui si è tenuto il primo recital solistico per pianoforte
Da un premio di ricerca finalizzato a documentare la presenza di Franz Liszt a Pisa nella prima metà dell'Ottocento è emersa una storia affascinante, che assegna alla nostra città la primogenitura storica per quanto riguarda la nascita del recital solistico per pianoforte. I risultati dello studio - condotto dalla musicologa Mariateresa Storino con il sostegno dell'Università di Pisa e dell'Agenzia Generale UnipolSAI divisione SAI di Pisa - sono stati presentati lunedì 9 luglio a Palazzo alla Giornata, per l'Ateneo, dal rettore Paolo Mancarella, dal direttore generale Riccardo Grasso, dai professori Maria Antonella Galanti, responsabile del "Centro per la diffusione della cultura e della pratica musicale", e Alessandro Cecchi; per la Direzione e Agenzia Generale UnipolSAI, dai dottori Giorgio Chiarini, Fabrizio Cusin, Dario Sarti e Maurizio Sbrana.
Erano inoltre presenti Carlo Cardella, proprietario del fortepiano su cui ha suonato Liszt, la professoressa Gabriella Garzella, in rappresentanza dell’Opera della Primaziale Pisana, e la professoressa Mariateresa Storino, vincitrice del premio di ricerca intitolato a Liszt.
L’atto di nascita del recital solistico moderno a pagamento si registra ufficialmente il 9 giugno 1840 a Londra con un concerto di Franz Liszt, emblema del virtuosismo pianistico ottocentesco; fin dal marzo del 1839 però, nel corso del suo viaggio in Italia in compagnia della contessa Marie d’Agoult, il pianista si era esibito a Roma in “soliloqui musicali”, una novità importante in un mondo dominato dall’opera e dalle cosiddette accademie. Sebbene per decenni i musicologi abbiano sostenuto tale ricostruzione, l’accenno di Marie d’Agoult a un recital solistico tenuto da Liszt a Pisa nel gennaio del 1839 – di cui sembrava non esistere alcuna traccia – lasciava aperta l’indagine.
A metà del 2017, l’Agenzia Generale UnipolSAI – divisione SAI – ha deciso di promuovere e sovvenzionare un premio di studio finalizzato a ricostruire la vicenda, sulla scia delle varie attività culturali, sociali, sportive e comunicazionali poste in essere nel tempo. Il concorso, bandito dal "Centro per la diffusione della cultura e della pratica musicale" dell’Università di Pisa con la supervisione della professoressa Maria Antonella Galanti e del dottor Alessandro Cecchi, ha assegnato il premio alla musicologa Mariateresa Storino, che da anni svolge ricerche su Liszt, con importanti pubblicazioni. L’interesse dell’Agenzia UnipolSai per Liszt nasce dal quasi casuale ritrovamento di un fortepiano Graf, di proprietà della famiglia Cardella, riconducibile a un concerto tenuto da Liszt a Pisa nel 1839.
"La scoperta del fortepiano Graf su cui Liszt suonò e di documenti a esso legati – ha affermato la musicologa Mariateresa Storino – consentono per la prima volta di poter confermare la testimonianza della d’Agoult rivedendo il percorso cronologico e geografico di creazione del recital pianistico. Questa scoperta ne retrodata la nascita e determina in Pisa il luogo di gestazione dello stesso conferendo alla città un primato nella storia della musica. Si riapre così l’interesse sui giorni italiani di Liszt che, sebbene negli ultimi decenni siano stati oggetto di importanti contributi – per esempio ad opera di Luciano Chiappari e Gregorio Nardi – hanno ancora molti aspetti inesplorati".
La borsa di studio offerta dall’Agenzia Generale UnipolSAI ha permesso alla musicologa Storino di portare alla luce documenti inediti e i risultati della ricerca confluiranno in un volume di prossima pubblicazione che sarà presentato in occasione di una giornata di studi dedicata all’argomento.
In conclusione della conferenza la professoressa Gabriella Garzella ha annunciato che, all’interno della manifestazione di musica sacra "Anima Mundi", sarà programmato un concerto del pianista Michele Campanella, stella di prima grandezza del pianismo mondiale, che si svolgerà nel Camposanto Monumentale utilizzando lo stesso strumento suonato nel 1839 da Liszt ed eseguendo composizioni dello stesso musicista ungherese.
A Pisa un primato nella storia della musica, con il primo recital solistico per pianoforte
Da un premio di ricerca finalizzato a documentare la presenza di Franz Liszt a Pisa nella prima metà dell'Ottocento è emersa una storia affascinante, che assegna alla nostra città la primogenitura storica per quanto riguarda la nascita del recital solistico per pianoforte. I risultati dello studio - condotto dalla musicologa Mariateresa Storino con il sostegno dell'Università di Pisa e dell'Agenzia Generale UnipolSAI divisione SAI di Pisa - sono stati presentati lunedì 9 luglio a Palazzo alla Giornata, per l'Ateneo, dal rettore Paolo Mancarella, dal direttore generale Riccardo Grasso, dai professori Maria Antonella Galanti, responsabile del "Centro per la diffusione della cultura e della pratica musicale", e Alessandro Cecchi; per la Direzione e Agenzia Generale UnipolSAI, dai dottori Giorgio Chiarini, Fabrizio Cusin, Dario Sarti e Maurizio Sbrana.
Erano inoltre presenti Carlo Cardella, proprietario del fortepiano su cui ha suonato Liszt, la professoressa Gabriella Garzella, in rappresentanza dell’Opera della Primaziale Pisana, e la professoressa Mariateresa Storino, vincitrice del premio di ricerca intitolato a Liszt.
L’atto di nascita del recital solistico moderno a pagamento si registra ufficialmente il 9 giugno 1840 a Londra con un concerto di Franz Liszt, emblema del virtuosismo pianistico ottocentesco; fin dal marzo del 1839 però, nel corso del suo viaggio in Italia in compagnia della contessa Marie d’Agoult, il pianista si era esibito a Roma in “soliloqui musicali”, una novità importante in un mondo dominato dall’opera e dalle cosiddette accademie. Sebbene per decenni i musicologi abbiano sostenuto tale ricostruzione, l’accenno di Marie d’Agoult a un recital solistico tenuto da Liszt a Pisa nel gennaio del 1839 – di cui sembrava non esistere alcuna traccia – lasciava aperta l’indagine.
A metà del 2017, l’Agenzia Generale UnipolSAI – divisione SAI – ha deciso di promuovere e sovvenzionare un premio di studio finalizzato a ricostruire la vicenda, sulla scia delle varie attività culturali, sociali, sportive e comunicazionali poste in essere nel tempo. Il concorso, bandito dal "Centro per la diffusione della cultura e della pratica musicale" dell’Università di Pisa con la supervisione della professoressa Maria Antonella Galanti e del dottor Alessandro Cecchi, ha assegnato il premio alla musicologa Mariateresa Storino, che da anni svolge ricerche su Liszt, con importanti pubblicazioni. L’interesse dell’Agenzia UnipolSai per Liszt nasce dal quasi casuale ritrovamento di un fortepiano Graf, di proprietà della famiglia Cardella, riconducibile a un concerto tenuto da Liszt a Pisa nel 1839.
"La scoperta del fortepiano Graf su cui Liszt suonò e di documenti a esso legati – ha affermato la musicologa Mariateresa Storino – consentono per la prima volta di poter confermare la testimonianza della d’Agoult rivedendo il percorso cronologico e geografico di creazione del recital pianistico. Questa scoperta ne retrodata la nascita e determina in Pisa il luogo di gestazione dello stesso conferendo alla città un primato nella storia della musica. Si riapre così l’interesse sui giorni italiani di Liszt che, sebbene negli ultimi decenni siano stati oggetto di importanti contributi – per esempio ad opera di Luciano Chiappari e Gregorio Nardi – hanno ancora molti aspetti inesplorati".
La borsa di studio offerta dall’Agenzia Generale UnipolSAI ha permesso alla musicologa Storino di portare alla luce documenti inediti e i risultati della ricerca confluiranno in un volume di prossima pubblicazione che sarà presentato in occasione di una giornata di studi dedicata all’argomento.
In conclusione della conferenza la professoressa Gabriella Garzella ha annunciato che, all’interno della manifestazione di musica sacra "Anima Mundi", sarà programmato un concerto del pianista Michele Campanella, stella di prima grandezza del pianismo mondiale, che si svolgerà nel Camposanto Monumentale utilizzando lo stesso strumento suonato nel 1839 da Liszt ed eseguendo composizioni dello stesso musicista ungherese.
La vittoria è certa - Cineforum "Popoli che resistono"
https://www.unipi.it/index.php/attivita-e-viaggi-studenteschi/item/12815-la-vittoria-e-certa-film-documentario
Alle Benedettine si discute di fake news, democrazia e università al tempo di Internet
Martedì 10 luglio, alle ore 17, al Centro Congressi delle Benedettine dell'Università di Pisa, in Piazza San Paolo a Ripa d’Arno (e non più presso la Gipsoteca come precedentemente indicato), si inaugura il CrossLab “IT & Society” con un dialogo che avrà come protagonista Juan Carlos De Martin, direttore del Centro Nexa su Internet e Società del Politecnico di Torino ed editorialista di Repubblica. A discutere con lui di “Fake news, democrazia e università al tempo di Internet” ci sarà il professor Giuseppe Iannaccone. L’incontro sarà aperto dai saluti della prorettrice vicaria Nicoletta De Francesco e del direttore del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione Giuseppe Anastasi.
In un'epoca di grandi avanzamenti tecnici è necessaria una riflessione globale in grado di costruire un quadro ampio dei fenomeni in atto. Per questo il laboratorio IT & Society va ad affiancarsi ai cinque CrossLab orientati a Industria 4.0 con l'intento di studiare l'impatto delle nuove tecnologie sulla società su aspetti fondamentali quali l'economia, i diritti, la cultura, la comunicazione, il lavoro, l'istruzione. Di volta in volta, una serie di "Dialoghi", aperti alla cittadinanza, cercheranno di proporre riflessioni di scenario su vari temi connessi alla tecnologia.
La vittoria è certa - Cineforum "Popoli che resistono"
Venerdì 13 luglio alle 20.30, alla sede “Un ponte per” in via Garibaldi, 33, si svolgerà la proiezione del film-documentario “La vittoria è certa” di Lionello Massobrio.
L’evento inizierà alle 19.30 con un aperitivo a cura dell’associazione di volontariato “Un ponte per” e si concluderà, dopo la proiezione, con il dibattito in presenza del regista del film.
Il film racconta il viaggio di Lionel, Randi, Guelfo, Augusta e Stefano nel campo base dei guerriglieri angolani per realizzare “La vittoria è certa”. È l'agosto del settanta. In capo a cinque mesi Augusta, Stefano e poi Guelfo decidono di tornare a casa. Randi e Lionel restano e si trasferiscono in una zona liberata per portare avanti l'impresa di raccontare come crescono e studiano le bambine e i bambini angolani mentre i loro padri imparano a distruggere ponti che attraversano fiumi frequentati da caimani e a colpire con i mortai gli acquartieramenti portoghesi.
L’iniziativa, che si inserisce nell’ambito del Cineforum di pellicole autoprodotte "Popoli che resistono" organizzato dall'associazione culturale studentesca "LiberLabor" in collaborazione con "Un Ponte Per”, è realizzata con i contributi dell'ateneo per le attività studentesche autogestite all'Università di Pisa.
Binxet. Sotto il confine - Cineforum "Popoli che resistono"
https://www.unipi.it/index.php/attivita-e-viaggi-studenteschi/item/12813-binxet-sotto-il-confine-film-documentario
Binxet. Sotto il confine - Cineforum "Popoli che resistono"
Giovedì 12 luglio alle 20.30, alla sede “Un ponte per” in via Garibaldi, 33, si svolgerà la proiezione del film-documentario “Binxet. Sotto il confine” di Luigi D’Alife.
L’evento inizierà alle 19.30 con un aperitivo a cura dell’associazione di volontariato “Un Ponte Per” e si concluderà, dopo la proiezione, con il dibattito in presenza del regista del film in cui si discuterà anche di alcuni aggiornamenti sulla situazione della Siria del Nord.
“Binxêt - Sotto il confine" è il primo documentario che racconta, con immagini esclusive, la condizione del popolo curdo che subisce la violenza dell'esercito turco in Kurdistan su uno dei confini più caldi del Mondo, quello che divide la Siria dalla Turchia. Il film, realizzato dal regista Luigi D'Alife, è accompagnato dalla voce narrante dell'attore già premiato al festival di Cannes e alla mostra del cinema di Venezia, Elio Germano.
L’iniziativa, che si inserisce nell’ambito del Cineforum di pellicole autoprodotte "Popoli che resistono" organizzato dall'associazione culturale studentesca "LiberLabor" in collaborazione con "Un Ponte Per", è realizzata con i contributi dell'ateneo per le attività studentesche autogestite all'Università di Pisa.