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Il Polo di Pisa ha contribuito alla nascita e fa parte, fin dalla sua fondazione, della Conferenza Nazionale dei Delegati dei Rettori per i Poli Universitari Penitenziari (CNUPP), istituita presso la CRUI il 9 aprile 2018. Essa rappresenta la formalizzazione del Coordinamento dei responsabili di attività di formazione universitaria in carcere.

Gli Atenei attualmente coinvolti sono 44, gli studenti iscritti sono oltre 1500, e le attività didattiche, di ricerca e terza missione riguardano oltre 100 Istituti penitenziari, distribuiti su quasi tutto il territorio nazionale.

Il Consiglio Direttivo è coordinato dal Delegato dell'Università di Torino, insieme ai Delegati Rettorali delle Università di Napoli Federico II, Padova, Pisa (Prof. Andrea Borghini) e Sassari

Sul sito della CNUPP sono disponibili i dati statistici sugli iscritti, i regolamenti e le informazioni sugli atenei che aderiscono al progetto sullo studio universitario in carcere: https://www.crui.it/cnupp.html

Venerdì, 03 Agosto 2018 08:28

Attività didattica e seminariale

I Delegati dei Dipartimenti coinvolti programmano periodicamente attività didattiche personalizzate in linea con le esigenze formative degli studenti in condizione di detenzione. Dal 2018 sono stati avviati all'Università di Pisa alcuni progetti speciali per la didattica dedicati al tema del carcere.

Seminari al Don Bosco

Tra le altre attività culturali promosse dall’Università di Pisa presso il Polo Universitario Penitenziario rientra l’esperienza dei “Seminari al Don Bosco”, avviata nell’anno accademico 2005-2006. I seminari hanno rappresentato e rappresentano un importante momento di confronto e dibattito fra docenti e studenti detenuti su argomenti di attualità e permettono di valorizzare ulteriormente la dimensione relazionale dello studio.

Progetti speciali per la didattica

Negli ultimi anni il P.U.P di Pisa si è fatto promotore di progetti didattici innovativi orientati alla definizione di possibili percorsi di inclusione sociale per le persone detenute, nel quadro di una generale valorizzazione della dimensione relazionale dello studio e delle attività culturali. In particolare, si segnalano le seguenti esperienze:

Venerdì, 03 Agosto 2018 08:27

I Servizi

Il Polo Universitario Penitenziario, grazie all’operato dei Delegati e del Tutor di Ateneo, coordina i seguenti servizi:

  • attività di orientamento
  • supporto alla didattica
  • gestione delle pratiche amministrative

Gli studenti possono contare sulla possibilità di un confronto diretto con i docenti dell’Università di Pisa e sulla presenza di tutor dedicati alla gestione di tutti i processi organizzativi, quali ad esempio: le pratiche di immatricolazione, iscrizione e presentazione della domanda di borsa di studio; la definizione del piano di studi; la pianificazione degli esami; la gestione delle autorizzazioni per l’ingresso dei docenti; le procedure per il prestito interbibliotecario; il reperimento di materiale didattico e di supporto. Il personale dell’Ateneo coinvolto nel Polo organizza annualmente giornate dedicate all’orientamento universitario e rivolte agli immatricolandi al fine di presentare l’offerta formativa che caratterizza l’Università di Pisa.

 

Venerdì, 03 Agosto 2018 07:32

Call for artist - FUCO Fucina Contemporanea

FUCO Fucina Contemporanea lancia una Call for artist, con scadenza 23 settembre 2018, finalizzata alla realizzazione di una mostra collettiva nell’ambito della seconda edizione del festival “Ronzii - Arte in Subbuglio” che si svolgerà a Pisa in autunno.
Il tema della mostra, al quale le opere dovranno ispirarsi. è il “Flusso” inteso come movimento continuo, società liquida, identità fra continuità e cambiamento, movimento/energia, poliedricità ed impulso creativo.
Sono due le tipologie di opere alle quali la Call si riferisce: Arti visive (fotografia, pittura, arte digitale, video arte, installazioni, proiezioni) e Live painting.

L’evento si inserisce all’interno delle attività promosse dall’Università di Pisa ed è finanziato con i contributi per le attività studentesche dell’anno 2018.

INFO: http://fucinacontemporanea.it/2018/07/28/call-for-artist/

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È stata la lettura di uno dei libri più famosi di Isaac Asimov a fornirle la prima idea. “Avete presente la trama di "Viaggio allucinante"? – racconta Veronica Iacovacci, post-doc dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Sant’Anna – quella in cui il sommergibile Proteus entra nel corpo dello scienziato Benes per salvarlo da un aneurisma cerebrale? Dopo aver letto il libro, mi sono chiesta: cosa ancora ci separa da terapie così mirate e accurate? Esiste un modo per trasformare la fantascienza in scienza al servizio dell’uomo?

Da queste domande è nato il paper “An Intravascular Magnetic Catheter Enables the Retrieval of Nanoagents from the Bloodstream”, pubblicato sulla rivista Advanced Science da un gruppo di ricercatori proveniente da tre centri di ricerca d’eccellenza italiani: l’Istituto di BioRobotica (oltre a Veronica Iacovacci, hanno contribuito al paper Arianna Menciassi e Leonardo Ricotti), l’Istituto Italiano di Tecnologia con Edoardo Sinibaldi e Giovanni Signore e il Dipartimento di Ricerca Traslazionale dell’Università di Pisa con Fabio Vistoli.

Immagini per paper Iacovacci 2 copyLo studio punta a risolvere un problema ormai annoso nei trattamenti di terapia localizzata: il controllo di nanoparticelle con proprietà magnetiche che, proprio come il Proteus, si muovono all’interno del corpo umano e possono essere iniettate nel flusso sanguigno di pazienti affetti da tumori per rilasciare farmaci o per fare ipertermia, ovvero per bruciare localmente i tessuti tumorali. Purtroppo, nella stragrande maggioranza dei casi, le nanoparticelle si perdono nel corpo, danneggiando i tessuti e gli organi sani. Per contrastare questo problema è stato progettato per la prima volta un microcatetere intravenoso in grado di recuperare e isolare le particelle pericolose per l’organismo umano e “accompagnarle” fuori dal circolo sanguigno grazie all’utilizzo di magneti. Il sistema è in grado di intervenire nelle patologie che si sviluppano principalmente nel fegato, ma anche in altri organi come i reni e il pancreas.

“Innanzitutto – spiega Veronica Iacovacci – siamo partiti da un dato di fatto: nonostante i progressi dell’ultimo decennio, controllare “sommergibili” di dimensioni pari ad alcune decine di nanometri e guidarli con precisione verso la zona interessata alla patologia è una sfida ancora aperta. Secondo uno studio pubblicato recentemente su Nature, con gli approcci proposti finora, meno dell’1% delle nanoparticelle terapeutiche iniettate raggiunge l’organo da curare. Questo apre un dilemma senza fine: avremmo infatti bisogno di iniettare dosi massicce di particelle per accumulare una dose efficace di farmaco nel tessuto; di contro ma questo significa avere una dose proporzionalmente altissima, quasi il 99% di particelle non accumulate, libere di navigare nel corpo umano ed esercitare effetti tossici sui tessuti sani”.

E, seppur in questo momento, siamo ancora in una fase preliminare dello studio, questo lavoro può aprire nuove frontiere di ricerca nei campi della microrobotica e della nanomedicina visto che il microcatetere consentirebbe di superare i limiti delle terapie tradizionali aumentando l’efficacia del trattamento e riducendo gli effetti collaterali.

“Il dispositivo – continua Iacovacci – è formato da 27 magneti di soli 3,6 mm di diametro ed è in grado di scandagliare il corpo del paziente e recuperare nanoparticelle magnetiche con efficienze fino al 94%. L’impiego di tale catetere permetterebbe di svolgere l’azione terapeutica nella zona interessata alla patologia, senza interferire sui tessuti sani del corpo”.

“Abbiamo progettato il microcatetere – sottolinea Edoardo Sinibaldi di IIT – partendo da un modello matematico che descrive il flusso pulsante del sangue e la forza di attrazione esercitata dai magneti sulle nanoparticelle, usando algoritmi in grado di elaborare grandi quantità di dati (big data) e dimostrando come sia necessario affrontare aspetti teorici e applicativi in modo combinato per risolvere problemi all’intersezione tra ingegneria, nanotecnologie e medicina.”

Fabio Vistoli.jpg"Anche in medicina la sfida dell'innovazione tecnologica deve sempre partire da una visione di una soluzione ideale di un problema concreto - aggiunge il professor Fabio Vistoli (nella foto a destra), docente di chirurgia generale all’Università di Pisa, che ha collaborato nella selezione di alcuni target di malattia e organi bersaglio che si potevano meglio prestare, per la loro anatomia, a ottenere il risultato di colpire il tumore e consentire un recupero efficace delle particelle magnetiche residue - visione che poi, per diventare soluzione praticabile, richiede uno sforzo di analisi, creatività e trovare conferme di applicabilità. La solidità dei risultati ottenuti, come nel caso di questo dispositivo, nasce dall'applicazione di un metodo rigoroso derivante dalla collaborazione tra ricercatori di formazione ed estrazione varia, come quelli che sono rappresentati nel nostro gruppo di ricerca: matematici, ingegneri e clinici. Sono convinto che altri risultati arriveranno continuando su questa strada di collaborazione multidisciplinare tanto proficua”.

Il prossimo step è proseguire nella linea tracciata dal lavoro. In tal senso il gruppo Menciassi sta cercando finanziamenti pubblici e privati che permettano di intraprendere un percorso verso l’effettiva realizzazione di un sistema che segnerebbe un deciso progresso nell’impiego di nanotecnologie nella pratica clinica, nonché nell’utilizzo di farmaci finora poco impiegati nelle cure tumorali per il rischio di effetti collaterali.

 

 

 

http://alboufficiale.unipi.it/wp-content/uploads/2018/10/bando-prot..pdf

Giovedì, 02 Agosto 2018 09:57

Chiusura estiva 2018

calendario 2018Gli Uffici dell'Amministrazione dell'Università di Pisa rimarranno chiusi da lunedì 6 agosto (compreso) a venerdì 17 agosto (compreso).

Gli sportelli della Segreteria studenti e di Matricolandosi saranno chiusi al pubblico da lunedì 6 agosto (compreso) a mercoledì 22 agosto (compreso).

Gli sportelli della Segreteria post-laurea e dell'Unità Orientamento e sostegno agli studenti saranno chiusi al pubblico da lunedì 6 agosto (compreso) a venerdì 17 agosto (compreso).

L’USID e lo Sportello DSA rimarrano chiusi da lunedì 6 agosto (compreso) a venerdì 17 agosto (compreso).

Lo sportello Welcome International Students! (WIS!) sarà chiuso da lunedì 6 agosto (compreso) a mercoledì 22 agosto (compreso).

Il Career Service d’Ateneo sarà chiuso da lunedì 6 agosto (compreso) a lunedì 20 agosto (compreso).

A questo link è possibile consultare gli orari estivi delle Biblioteche d'Ateneo.

The Fields Medal – the international award considered to be the Nobel Prize in Mathematics – has been awarded to Alessio Figalli, a graduate of the University of Pisa and alumnus of the Scuola Normale Superiore of Pisa. Figalli, 34, now a professor at the Swiss Federal Institute of Technology Zurich, is the second Italian to win this award, 44 years after Enrico Bombieri.

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The committee gave the award to Figalli "for his contributions to optimal transport, to the theory of partial derivative equations and to probability". The Fields Medal is the most important recognition for mathematicians and, unlike the Nobel Prize, can be given only to mathematicians who are not yet 40 years of age.

The medals are assigned every four years. Figalli’s theories deal with a multitude of problems - some related to optimal transport, on which he wrote his doctoral thesis, others to the 'free frontier', the field of study he has cultivated most in recent years - and although they are theoretical results, they have engineering and physical applications, and they allow a better understanding of natural phenomena such as soap bubbles, meteorology and cloud formation.
“Nature is optimal ", explains Figalli in an interview with “Repubblica”. 

Born in Rome on 2 April 1984, Figalli studied in Italy, first at a classical high school in Rome and then in Pisa. In 2006 he successfully defended his second cycle (Ma) thesis; it was entitled "Optimal transport on non- compact varieties" and was prepared under the guidance of professors Luigi Ambrosio (SNS) and Giovanni Alberti (University of Pisa). After obtaining his PhD from the Scuola Normale Superiore, and doing further research in Italy and France, he won a research grant from the French CNR; then became a professor in Austin, Texas, and finally at ETF Zurich.

"As Director of the Department of Mathematics, I warmly congratulate Alessio Figalli - comments Professor Carlo Petronio - He is another of our graduates who has distinguished himself internationally, once again witnessing the high level of education that students receive in Pisa".

È stata assegnata ad Alessio Figalli, laureato dell’Università di Pisa ed ex allievo della Scuola Normale, la medaglia Fields, il premio internazionale considerato il Nobel della matematica. Figalli, 34 anni, oggi professore al politecnico di Zurigo, è il secondo italiano ad aggiudicarsi questo riconoscimento, 44 anni dopo Enrico Bombieri.

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Il comitato ha premiato Figalli "per i suoi contributi al trasporto ottimale, alla teoria delle equazioni derivate parziali e alla probabilità". La medaglia Fields è il più importante riconoscimento per i matematici e, a differenza del Nobel, viene assegnato ogni quattro anni a quattro matematici che non abbiano superato i 40 anni di età.

I teoremi di Figalli affrontano una moltitudine di problemi – alcuni connessi al trasporto ottimale, su cui ha scritto la tesi di dottorato, altri alla ‘frontiera libera’, il campo di studi a cui più si sta dedicando negli ultimi anni - e non si limitano a essere risultati teorici: hanno applicazioni ingegneristiche e fisiche, e permettono una maggiore comprensione di fenomeni naturali come le bolle di sapone, la meteorologia e la formazione delle nuvole. "La natura è ottimale", spiega Figalli in un’intervista a Repubblica.

Figalli, nato a Roma il 2 aprile 1984, ha studiato in Italia, prima in un liceo classico di Roma e poi a Pisa. Nel 2006 ha discusso la tesi di laurea magistrale dal titolo “Trasporto ottimale su varietà non compatte” con i professori Luigi Ambrosio (SNS) e Giovanni Alberti (Unipi). Dopo il PhD ottenuto alla Scuola Normale, studiando tra Italia e Francia, ha vinto una borsa di ricerca al Cnr francese per poi diventare professore a Austin, in Texas, e infine al Politecnico di Zurigo.

“Come direttore del Dipartimento di Matematica mi congratulo vivamente con Alessio Figalli - commenta il professor Carlo Petronio - È un altro nostro laureato che si è distinto a livello internazionale, testimoniando ancora una volta l’alto livello della formazione che gli studenti ricevono a Pisa”.

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