Dalla Soda alla Città
Il 4 dicembre alle 18, presso l'aula AM2 del polo Fibonacci, viene presentato lo spettacolo teatrale"Dalla Soda alla Città. Dalla noia della provincia alla disperazione della metropoli".
L'evento è organizzato dall'associazione "Pisa città di Frontiera" con i contributi per le attività studentesche autogestite dell'Università di Pisa.
Info
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Claudio Pavone. In memoriam
È morto a Roma, dove era nato nel 1920, Claudio Pavone, uno dei maggiori storici italiani. Avrebbe compiuto 96 anni il 30 novembre. Partigiano, direttore della rivista 'Parolechiave', docente all'Università di Pisa e presidente dal 1995 al 1999 della Società italiana per lo studio della storia contemporanea, Pavone, alla fine della guerra è stato funzionario di archivi e ha avuto un ruolo fondamentale nella sistemazione dell'Archivio Centrale dello Stato.
Pubblichiamo di seguito il ricordo "In memoriam" del professor Pavone, scritto dal suo allievo e amico Michele Battini, professore ordinario di Storia della politica dell'Ateneo pisano.
------------------------------------------------
Claudio Pavone. In memoriam
"Ieri, verso le 20,30, è stato arrestato il nominato Pavone Claudio fu Amleto (...), perché sorpreso mentre gettava dei volantini di contenuto sovversivo (...). Il Pavone, inoltre, è stato trovato in possesso di una borsa contenente 4 copie del giornale 'Avanti!', stampato alla macchia (...), recante la seguente intestazione:'La guerra antifascista è guerra del popolo. Il Re e Badoglio non hanno diritto di esserne a capo.', nonché di un libro di Benedetto Croce intitolato Aspetti morali della vita politica e di un volume di salmi tradotti dall'Ebraico...". Recitava così il Mattinale della questura di Roma del 23 ottobre 1943.
Pavone aveva allora 23 anni. Formatosi in una famiglia della borghesia meridionale liberale - il nonno paterno passò dieci anni nelle galere borboniche - e in una educazione materna cattolica, assunse molto presto un atteggiamento morale di tipo giansenista, combinato con la filosofia di Croce riletta attraverso il dialogo con Eugenio Colorni, che gli fu maestro, amico e compagno di lotta nella Resistenza, e il lavoro politico con i ferrovieri antifascisti romani.
"Il primo significato di libertà che assume la scelta resistenziale è implicito nel suo essere stato un atto di disobbedienza - scrive Pavone nel suo libro più celebre, Una guerra civile. Saggio storico sulla moralità nella Resistenza del 1991 - ma il nesso necessità-libertà, sempre così difficile da cogliere, si presenta nella scelta resistenziale problematico e limpido a un tempo, perché la necessità rinvia a una situazione comune a tutti, ma la libertà nasce dalla solitudine in cui si sceglie". Si trattava di una ricostruzione magistrale e di una lezione etica che vale ancora oggi.
Studente della Facoltà pisana di Lettere e Filosofia, e perfezionando di Storia della Scuola Normale Superiore, conobbi Claudio Pavone come discepolo, al suo debutto di docente dell'Università di Pisa nei primi anni Settanta (era docente di Storia dell'Italia nel XX secolo, e proveniva da una lunga esperienza di archivista).
In quel tempo, "il discorso di una nuova libertà" - come ha scritto Pavone stesso - era sembrato riaprirsi. Per me fu naturale rispecchiarsi nella sua riflessione storiografica, che osava l'azzardo di coniugare in termini nuovi il nesso tra politica e morale, attraverso la categoria storica di "moralità": la moralità nella Resistenza, ma anche nella lotta politica e nella battaglia delle idee di quegli anni 1967-'76, nel durissimo conflitto sociale dell'ultima stagione di lotte nella storia del movimento operaio italiano.
Ogni uomo, in una determinata situazione (Pavone citava Sartre) è segnato dalla contraddizione tra necessità e libertà, e tenta di uscirne scegliendo di agire in un intricato groviglio di idee, emozioni, impulsi e valori che forma la nostra "moralità": nella riflessione sulla moralità dei militanti della Resistenza, Pavone fu maestro di antideterminismo, al pari di Vittorio Foa, suo caro amico.
Prima di diventare professore di Storia a Pisa, era stato uno storico importante e un grande archivista, dunque un esploratore di fonti, documenti, "scartoffie" - come scriveva - e un ricercatore non di "discorsi", ma di fatti concreti che dai documenti possono essere inferiti con ragionevole certezza: e non vi è dubbio che, anche e soprattutto come storico, egli abbia valorizzato al massimo l'intrinseca importanza filologica del lavoro archivistico, quale funzione di mediazione tra domanda storica, e inventario e programmazione, d'archivio. Negli anni Sessanta infatti progettò e avviò, con Piero D'Angiolini, "La Guida Generale degli Archivi di Stato Italiani", diretta nei tempi successivi da altri valenti archivisti,impresa che rimane un suo merito fondamentale.
Fonti, memoria e storiografia, oggi spesso confuse, costituirono dunque sempre i campi distinti della sua pratica del sapere: a conclusione di un tragitto segnato da una impressionante serie di saggi, contributi e volumi, di pochi mesi fa sono i suoi ricordi giovanili, La mia Resistenza. Ma elaborazione della memoria, ricerca storica e conservazione delle cose, a partire dalle scartoffie, non hanno un rapporto facile, egli ammoniva: come convenne con Francesco Orlando, altro maestro e amico, in un dialogo memorabile avvenuto nel 1994 nella biblioteca pisana di Orlando, sul Lungarno, al quale ebbi il piacere di partecipare.
Storico dello Stato, delle istituzioni, dell'amministrazione e del Diritto (era laureato in Giurisprudenza e in Filosofia), ha scritto forse il suo saggio più bello sulla cultura italiana, come specchio delle lacerazioni tra fascisti e antifascisti di fronte alla tradizione nazionale, al Risorgimento, a se stessa. E quando l'anti-antifascismo è divenuto una moda, la sua voce acuta e spesso incrinata dalla indignazione non ha mai mancato l'occasione di farsi sentire. Fino all'ultimo, sino alla sua morte, ieri 29 novembre 2016, vigilia del suo novantaseiesimo anniversario.
Michele Battini
Docente di Storia della Politica
EST – Egyptological Seminars under the Tower
Il 19 dicembre alle 10.30, presso l'aula CAR1 di Palazzo Carità, e il 20 dicembre alle 10.30, presso la Gipsoteca di arte antica, si tengono le conferenze del ciclo "EST – Egyptological Seminars under the Tower”
Martedì 19 dicembre
Intervengono:
Dr. Gina Criscenzo-Laycock, "The Garstang Museum: A University Collection Reinvented"
Dr. Campbell Price, “An Image as Perfect as the Ancestors”: The Purposes of Late Period Non-Royal Sculpture
Martedì 20 Dicembre
Interviene
Dr. Anna Stevens, "Death and the city: The cemeteries of Amarna in their urban context"
Le conferenze sono organizzate dall'Associazione il Volo, con i contributi per le attività studentesche autogestite dell'Università di Pisa.
PUM Factory Festival
Il 7, 8, 9 e 10 dicembre si tiene il PUM Factory Festival - Anima, Corpo&Microchip.
Il festival Pum (Pisa Underground movement) mette insieme 3 appuntamenti centrali: musica, esposizione di arti visive e workshop educativi, con un programma interdisciplinare che spazia dalle arti performative, come la musica dal vivo e la danza, passando per la fotografia, l'illustrazione, le installazioni multimediali, il restauro creativo, le web fanzine, le tavole rotonde, la produzione audio/video e temi quali innovazione, recupero e riciclo.
Il festival è stato ideato e sviluppato da PUM Factory con il contributo dell'Università di Pisa e il patrocinio dell'assessorato alla cultura del Comune di Pisa.
FLOA – Floating Arts
Il 9 Dicembre alle ore 10 presso il bastione San Gallo viene presentata e distribuita la rivista cartacea FLOA#01.
Il primo numero della rivista cartacea Floating ARTs unisce le principali arti urbane contemporanee rappresentabili in un prodotto editoriale come i comics, il disegno digitale, la musica e la fotografia e favorisce l'accesso e la diffusione di strumenti di informazione sulle principali arti contemporanee rappresentabili in un prodotto editoriale gratuito
Info
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
FLOA – Floating Arts
Il 9 Dicembre alle ore 10 presso il bastione San Gallo viene presentata e distribuita la rivista cartacea FLOA#01.
Il primo numero della rivista cartacea Floating ARTs unisce le principali arti urbane contemporanee rappresentabili in un prodotto editoriale come i comics, il disegno digitale, la musica e la fotografia e favorisce l'accesso e la diffusione di strumenti di informazione sulle principali arti contemporanee rappresentabili in un prodotto editoriale gratuito
Info
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il produttore Vagabondo – Hamburg music?
Il 21 dicembre alle ore 20 viene presentata la prima diretta streaming del documentario "Il produttore vagabondo-Hamburg music?" su www.pumfactory.it
Il documentario sarà girato da fine Novembre sino al 16 Dicembre circa. L’obiettivo sarà quello di fornire una panoramica sulla scena underground locale e nazionale.
Il progetto denominato "Hamburg Music" vuole giocare sui contrasti e su un possibile confronto con ciò che caratterizza la scena Underground Italiana e quella Europea.
Il documentario è girato dall'Associazione Pum Factory (Pisa Underground movement) ed è realizzato con i contributi per le attività studentesche autogestite dell'Università di Pisa.
Info
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Dibattito sul genere tra neoliberismo e neofondamentalismo
Il 1 dicembre alle ora 18 presso l'aula AM2 del Dipartimento di Matematica si tiene l'incontro "Dibattito sul genere tra neoliberismo e neofondamentalismo"
L'evento è realizzato con i contributi per le attività studentesche autogestite dell'Università di Pisa.
Intervengono
Federico Zappino, studioso di filosofia e politca e di teorie femministe e queer
Caterina Peroni, ricercatrice in Gender studies, Università di trento
Alessia Aquistapace, laboratorio smaschieramenti Bologna
Renato Busarello, laboratorio smaschieramenti Bologna
Info
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il premio Innovazione della Camera di Commercio a due spin-off dell'Unipi
È stato assegnato a due spin-off dell’Università di Pisa - Erre Quadro e Spacedys - il Premio Innovazione 2016, il riconoscimento assegnato dalla Camera di Commercio di Pisa alle imprese del territorio che hanno innovato processi, prodotti o sperimentato nuove formule imprenditoriali. Le due aziende sono state selezionate tra le 22 candidature pervenute alla Camera di Commercio e si sono aggiudicate i 15.000 euro per essersi distinte per la propria capacità innovativa dopo un’attenta selezione effettuata da un Comitato Tecnico composto da rappresentanti del mondo economico e da esperti di innovazione.
La cerimonia di consegna si è tenuta lunedì 28 novembre, nella sede della Camera di Cammercio. La targa e la pergamena commemorativa sono state consegnate dal presidente della Camera di Commercio Valter Tamburini, con il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi, il delegato per la Promozione delle iniziative di spin off, start up e brevetti dell’Università di Pisa, Leonardo Bertini, e il consigliere regionale Antonio Mazzeo.
ERRE QUADRO
Erre Quadro nasce dall'unione delle competenze economiche e ingegneristiche di due docenti dell'Università di Pisa, Andrea Bonaccorsi e Gualtiero Fantoni, unite alle competenze di un fisico teorico, Riccardo Apreda. Le attività di supporto all'innovazione hanno inizio nel 2008 e nel 2013 l'azienda ottiene il marchio spin off. L'azienda punta a mettere a disposizione del mondo industriale i benefici derivanti dalle informazioni contenute all'interno di testi tecnici e tecnico/legali come i brevetti. Il core dei sistemi sviluppati da Erre Quadro, impiegando avanzati algoritmi linguistico-computazionali e strutture di tipo ingegneristico, permette di accedere alla complessità dei brevetti per risucire ad anticipare e mappare l'evoluzione delle tecnologie. Si crea in questo modo un'occasione di vantaggio competitivo, accessibile non solo per grandi imprese ma anche per le PMI, che permette di assicurare lo sviluppo di un prodotto senza che questo possa incorrere in violazione di un brevetto già essitente. Nel 2016 Erre Quadro è stata coinvolta dall'European Patent Office in un progetto di ricerca per lo sviluppo di nuovi algoritmi di analisi dei brevetti. La tecnologia di Erre Quadro è sinergica rispetto alle attività tipiche degli studi brevettuali e dei centri di trasferimento tecnologico. Il Distretto di Scienze della Vita si avvale della collaborazione con Erre Quadro per identificare il posizionamento delle tecnologie toscane rispetto al resto del mondo mentre studi quali Bugnion, Lunati & Mazzoni ed altri utilizzano gli strumenti di Erre Quadro per rispondere alla sempre più crescente domanda di valutazione dei pericoli che arrivano dai brevetti già esistenti. Le attività di Erre Quadro sono a supporto del processo di internazzionalizzazione e di innovazione, dello sviluppo di nuovi prodotti e della costruzione degli asset immateriali necessari a competere in un mercato globale e sempre più di interesse degli investitori. Erre Quadro collabora con alcune delle principali aziende del panorama toscano e nazionale, ma anche con start up e piccole imprese che sentono il forte desiderio di differenziarsi rispetto al resto del mercato.
SPACEDYS
SpaceDyS è un'azienda fondata nel 2011 come spin-off del gruppo di meccanica celeste dell'Università di Pisa e ha sede a Cascina presso il “Polo Scientifico e Tecnologico di Navacchio”. È composta da un team di ricercatori esperti nel settore dello spazio con un alto livello formativo in matematica, fisica, astronomia, un'elevata specializzazione nella Dinamica del volo, Disegno di missione e Informatica e un'ottima esperienza nel campo spaziale, con molti anni di lavoro nei programmi di agenzie come l'ESA, la NASA e l’ASI. SpaceDyS lavora nel campo della determinazione orbitale di asteroidi e in particolare dei NEA. Il team dell'azienda ha infatti un'esperienza pluridecennale per quanto riguarda “l'impact monitoring”, ovvero la determinazione della probabilità d'impatto con la Terra, ed è uno dei due team al mondo leader del settore. Inoltre ha una lunga esperienza nel campo dei detriti spaziali: ha partecipato fin dall'inizio degli anni '90 allo sviluppo dei primi modelli europei per lo studio dell'evoluzione a lungo termine della popolazione dei detriti spaziali, facendo luce sul rischio della proliferazione degli impatti e la necessità di misure di mitigazione. Il team di SpaceDyS si occupa anche dello sviluppo di algoritmi e software per la dinamica spaziale.
Il produttore Vagabondo – Hamburg music?
Il 21 dicembre alle ore 20 viene presentata la prima diretta streaming del documentario "Il produttore vagabondo-hamburg music?" su www.pumfactory.it
Il documentario sarà girato da fine Novembre sino al 16 Dicembre circa. L’obiettivo sarà quello di fornire una panoramica sulla scena underground locale e nazionale.
Il progetto denominato "Hamburg Music" vuole giocare sui contrasti e su un possibile confronto con ciò che caratterizza la scena Underground Italiana e quella Europea.
Il documentario è girato dall'Associazione Pum Factory (Pisa Underground movement) ed è realizzato con i contributi per le attività studentesche autogestite dell'Università di Pisa.
Info
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.