Certificazione unica 2017 – redditi 2016
Tutti gli studenti o laureati che nell’anno 2016 hanno percepito dall’Università di Pisa premi o borse a vario titolo, sia assoggettate a IRPEF che esenti, hanno la possibilità di scaricare la certificazione unica - CU 2017 - accedendo al portale di ateneo https://cedolino.unipi.it , autenticandosi con le credenziali di Alice in possesso.
Nel caso di impossibilità all’autenticazione, vi invitiamo a scrivere all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
Al convento di Nicosia l'undicesima edizione de "Le camelie del chiostro"
Dopo la riuscita edizione dello scorso anno, con più di 1.500 persone coinvolte nel grande "abbraccio" al convento di Nicosia, a Calci, torna il pomeriggio di sabato 1 e l'intera domenica 2 aprile la manifestazione "Le camelie del chiostro". L'evento, che si tiene in occasione della fioritura delle due secolari piante di camelia che crescono all'interno del complesso, ha in programma, come da tradizione, l'esposizione delle camelie del territorio, gli itinerari guidati a Nicosia e nel territorio calcesano in bicicletta e a piedi, il pic-nic nell'oliveto del convento, le installazioni, i video, le mostre, i laboratori per i bambini, i giochi, la merenda, la musica e molte altre sorprese che potranno essere scoperte direttamente sul posto. La festa, a ingresso libero, ha il patrocinio del Comune di Calci e della Regione Toscana.
Nell'ambito della manifestazione, l'Associazione "Nicosia nostra", sempre con il sostegno del Comune di Calci, darà il via al progetto di crowdfunding “Da un abbraccio a ...”, nuova e importante iniziativa che vuole essere un modo concreto per dare continuità all'opera di sensibilizzazione avviata 12 anni fa e culminata con l'abbraccio dello scorso anno, e soprattutto un segno di amore, di cura e di interesse di tutta una comunità che si sente coinvolta nel tentativo di salvataggio e di valorizzazione di questo prezioso complesso.
Il progetto prevede innanzitutto il recupero, la messa in sicurezza e la conseguente fruibilità di una porzione di bosco intorno al convento, uno dei rarissimi esempi rimasti di foresta relitta mediterranea. Il successivo passo riguarda il completamento dell'illuminazione pubblica di via di Nicosia e la riqualificazione dell'area pubblica di fronte all’arco in ingresso al complesso, con il ripristino delle zone lastricate e dell'acciottolato, il rifacimento della parte carrabile, il ripristino e la creazione di pendenze idonee per la regimazione dell'acqua piovana e il restauro dell'edicola. La realizzazione del progetto sarà effettuata nel pieno rispetto delle procedure e delle prescrizioni di tutti gli enti preposti.
Per maggiori informazioni e per aderire all'iniziativa di crowdfunding, si può contattare l'Associazione "Nicosia nostra", scrivendo alla mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., o seguendo il sito "nicosianostra.blogspot.it" o la pagina facebook “associazione Nicosia nostra”.
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Link:
Pagina Facebook Associazione “Nicosia Nostra"
Evento Facebook
Il video dell’abbraccio
Una giornata di studio dedicata a Primo Levi
Una giornata di studio dedicata a Primo Levi in occasione del trentennale della scomparsa. L’appuntamento è venerdì 31 marzo alle 9,30 nell’aula magna di Palazzo Matteucci in piazza Torricelli 2 a Pisa con "Primo Levi: scritture, letture ed esperienze didattiche". L'evento è organizzato dal dipartimento di Filologia Linguistica e Letteratura e dal Centro Interdipartimentale di Studi Ebraici “Michele Luzzati” dell’Università di Pisa, col patrocinio dell’ADI-Scuola (Associazione degli Italianisti) e dell’ASLI-Scuola (Associazione per la Storia della Lingua Italiana)
Ai lavori partecipano studiosi di Levi, docenti dell’Università di Pisa e neolaureati e studenti universitari che proporranno i risultati delle loro tesi o relazioni seminariali dedicate a questo grande autore.
Collaborazione tra Ateneo e Unione Industriale Pisana sui programmi di formazione
Le profonde modifiche nel sistema produttivo legate a Industria 4.0 faranno emergere la necessità di disporre di nuove competenze e di figure professionali oggi scarsamente presenti, e per molti aspetti del tutto assenti, nel mercato del lavoro, richiedendo soprattutto un nuovo modo di lavorare integrato e interconnesso tra le varie specializzazioni aziendali. Consapevoli che nell'attuale scenario sarà fondamentale consolidare il rapporto tra realtà accademiche e mondo dell'industria, l'Università di Pisa e l’Unione Industriale Pisana hanno sottoscritto una convenzione che ha lo scopo di favorire la collaborazione nell'ambito dei reciproci programmi di formazione.
La firma della convenzione è avvenuta in Rettorato, mercoledì 29 marzo, tra il rettore Paolo Mancarella e la presidente dell'Unione Industriale Pisana, Patrizia Alma Pacini, alla presenza del direttore dell'UIP, Mario Levrini.
L'accordo, che avrà durata biennale, prevede che l'Università di Pisa e l’Unione Industriale Pisana collaborino nella stesura e nell'aggiornamento dei programmi formativi. Le esigenze delle imprese, espresse attraverso l'Unione, potranno essere recepite dall'Ateneo all'interno dei suoi programmi formativi ai vari livelli. Sono previste anche partecipazioni di docenti universitari nei programmi seminariali dell’Unione, così come di rappresentanti delle aziende disponibili a illustrare attività specifiche d'impresa.
Un centro di programma paritetico, con due rappresentanti dell'Ateneo e due dell'Unione, raccoglierà le istanze delle parti contraenti, con il comune intento di facilitare e sviluppare il trasferimento tecnologico per migliorare la competitività del tessuto imprenditoriale del territorio.
Il protocollo appena firmato rappresenta un modello e una prima sperimentazione di un rapporto integrato, che mancava da lungo tempo, tra università e industria.
"L'accordo odierno - ha detto il rettore Paolo Mancarella - va nella direzione di apertura dell'Ateneo verso la città e le sue multiformi realtà, secondo una linea strategica di sviluppo su cui stiamo insistendo con convinzione. L'Ateneo dovrà essere capace di costruire collaborazioni più solide con le istituzioni presenti nella nostra area e di progettare insieme con loro, ottimizzando le risorse. In questo compito, l'Unione Industriale e il mondo imprenditoriale saranno interlocutori di primo piano, con l'obiettivo di promuovere i processi formativi, l'innovazione e il trasferimento tecnologico, contribuendo così a rafforzare la competitività economica, sociale e culturale del territorio pisano, e a favorire percorsi di inserimento lavorativo per i nostri laureati".
"Densità tecnologica e innovazione sono leve strategiche per la crescita delle imprese del territorio - ha aggiunto la presidente Patrizia Alma Pacini - quindi la sinergia e la collaborazione con l’Università di Pisa sono elementi fondamentali. Siamo particolarmente soddisfatti oggi di sottoscrivere questa convenzione e ringraziamo il rettore e l’Università per questa opportunità”.
Love is All, al Polo Carmignani un film e un dibattito su diritto di scelta e fine vita
L'Università di Pisa organizza giovedì 6 aprile un incontro per discutere di diritto di scelta e fine vita, con la proiezione del film "Love is All. Piergiorgio Welby, Autoritratto" e con il successivo dibattito che vedrà come protagonisti il giornalista, scrittore e conduttore televisivo, Corrado Augias, la co-presidente dell'Associazione “Luca Coscioni”, Mina Welby, e i due registi e produttori del film, Francesco Andreotti e Livia Giunti, entrambi laureati in Cinema nell'Ateneo pisano. Con loro interverranno il rettore Paolo Mancarella, la delegata per la comunicazione e la diffusione della cultura, Sandra Lischi, e la docente di Pedagogia, Maria Antonella Galanti, che coordinerà il confronto. L'iniziativa si terrà nell'Aula Magna del Polo Carmignani, a partire dalle ore 15,30.
L'immagine di Piergiorgio Welby, inerte a letto e attaccato a un respiratore polmonare a seguito di una forma degenerativa di distrofia muscolare, è entrata nelle case degli italiani dieci anni fa, diventando in breve tempo l'icona della lotta per i diritti civili e per l'autodeterminazione dei cittadini. Welby era un uomo che amava profondamente la vita e un artista che ha lasciato numerosi scritti, poesie, dipinti e sperimentazioni fotografiche. Il suo ritratto, che tende in realtà a un vivace autoritratto, viene raccontato nel film "Love is All", dei registi Andreotti e Giunti. Il film, proiettato alla Camera dei deputati il 20 dicembre scorso in occasione del decennale della morte di Piergiorgio Welby, ha ottenuto di recente una menzione speciale ai Nastri d'Argento 2017.
Partendo dal film su Welby, l'Università di Pisa ritiene importante proporre un dibattito sulle tematiche del diritto di scelta e fine vita, rilanciate pochi giorni fa dalla vicenda di Dj Fabo, che per alcuni aspetti ricorda quella di Piergiorgio Welby, e dall'inizio della discussione in Parlamento del progetto di legge sul testamento biologico. Fuori da ogni tecnicismo, i relatori - in primo piano, gli ospiti Corrado Augias e Mina Welby - svilupperanno una riflessione articolata e complessa su questo argomento, dedicando uno specifico spazio al confronto e agli interventi del pubblico. "Io amo la vita - ha scritto Welby in una lettera del 2006 al presidente della Repubblica - Vita è la donna che ti ama, il vento tra i capelli, il sole sul viso, la passeggiata notturna con un amico. Vita è anche la donna che ti lascia, una giornata di pioggia, l’amico che ti delude... purtroppo ciò che mi è rimasto non è più vita; è solo un testardo e insensato accanimento nel mantenere attive delle funzioni biologiche".
Alla Cittadella Galileiana arriva la 15ma edizione della Ludoteca Scientifica
Sabato 1° aprile, alle ore 10.30, presso i locali della Cittadella Galileiana di Pisa, inaugura la 15ma edizione della Ludoteca Scientifica. La mostra rimarrà aperta dal 3 aprile al 31 maggio 2017. La LuS è una collezione di giochi e installazioni scientifiche che esplorano movimento, energia, immagini reali e virtuali, giochi con luce e colori, acustica e musica, elettricità e magnetismo. I visitatori sono accompagnati da guide esperte, selezionate tra gli studenti dell’Università di Pisa, lungo un percorso che partendo dai temi classici della fisica galileiana (piano inclinato, pendolo, caduta dei gravi) arriva fino alla scienza di oggi.
Durante i suoi quindici anni di attività, la mostra, totalmente interattiva è cresciuta di importanza fino a registrare, nella scorsa edizione, la presenza di oltre 12.000 visitatori di tutte le età: un pubblico eterogeneo che comprende turisti, famiglie, appassionati di scienza e scolaresche. I promotori della LuS sono il dipartimento di Fisica ‘Enrico Fermi’ dell’Università di Pisa in collaborazione con l’Associazione Nuova Limonaia, l’Istituto Nazionale di Ottica del CNR. La mostra si avvale del contributo della Fondazione Pisa e del patrocinio e supporto del Comune di Pisa.
L'ingresso è comprensivo di visita guidata: adulti 5 € bambini e studenti 4€. La prenotazione, solo telefonica, potrà essere fatta dal lunedì al venerdì ai seguenti numeri: telefono 050 2214861, dalle 9.30 alle 13.00, oppure al cellulare 320 0403946, dalle 14.30 alle 16.30. Conservando il biglietto di ingresso alla LuS si può accedere all'adiacente Museo degli Strumenti di Calcolo a prezzo scontato. Per maggiori informazioni consultare il sito www.ludotecascientifica.it.
Un biomarker per rilevare patologie neurologiche e psichiatriche... osservando il cuore
È un potenziale indicatore di salute fisiologica in grado di individuare la presenza di una patologia cardiovascolare, neurologica o psichiatrica... osservando il cuore. Un team internazionale di scienziati, di cui fa parte anche Gaetano Valenza, ricercatore del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e del Centro Piaggio dell’Università di Pisa, è riuscito a definire un nuovo “biomarker” capace di dare informazioni sulla salute di pazienti specifici partendo da un’analisi matematica avanzata dell’elettrocardiogramma. Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista di Nature, Scientific Reports.
«Proprio come il termometro indica stati febbrili associati genericamente a patologie collegate a diversi sistemi e apparati fisiologici (quindi a infezioni in genere), così questa nuova ricerca descrive un indicatore a carattere generale, derivato dalla teoria del caos applicata al semplice elettrocardiogramma, in grado di aiutare l'identificazione di stati generali di benessere e di malattia cardiovascolare e mentale».
Con la collaborazione di diverse prestigiose istituzioni straniere, tra cui la Harvard Medical School, Massachusetts Institute of Technology, la Emory University, la University of Essex e istituzioni italiane tra cui l'Università di Roma "Tor Vergata" (professor Nicola Toschi) e il Politecnico di Milano (professor Riccardo Barbieri), questa ricerca ha testato per la prima volta le potenzialità di questa nuova diagnosi in diverse patologie come l’infarto del miocardio, il morbo di Parkinson, la depressione maggiore e il disturbo post-traumatico da stress. La ricerca è stata anche selezionata tra le nuove pubblicazioni rilevanti del Massachusetts General Hospital, l'ospedale di riferimento della Harvard Medical School.
Lo studio metodologico è stato applicato su un totale di circa 100 pazienti e altrettanti controlli sani: in principio, dall’analisi della variazione della frequenza cardiaca nel tempo e, dopo l’applicazione di modelli probabilistici cosiddetti “complessi” di sistemi cardiovascolari, si ottiene un indicatore che, rispetto a valori rilevati su soggetti sani, risulta alterato nel caso delle suddette patologie della mente».
«Questa ricerca rientra nell’ampia indagine del cosiddetto “asse cuore-cervello” su cui lavoriamo da diversi anni – specifica Valenza – In particolare, questa ricerca ha come obiettivo ultimo l’inferenza di dinamiche neuronali/cerebrali a partire dalle dinamiche cardiovascolari, oltre che al loro studio congiunto. Dato che, al giorno d’oggi, è possibile ottenere informazioni sull’attività del nostro cuore attraverso un semplice braccialetto, smartphone ecc., i nuovi modelli matematici e algoritmi sviluppati da bioingegneri dell’Università di Pisa possono avere notevoli ripercussioni in campo medico-scientifico, aprendo le porte (e la mente!) a nuove tecniche diagnostiche e prognostiche su larghissima scala».
Arriva Jobot, il robot per uffici
Al MECSPE, la fiera Italiana dell’industria manifatturiera che si è appena conclusa a Parma, quest’anno è sbarcato Jobot, un robot pensato e progettato per trasportare autonomamente oggetti in diversi punti di ambienti, come gli uffici, o le fabbriche, che sono complessi per la presenza in uno spazio relativamente ristretto, di tante cose e persone. Lo scopo è supportare e agevolare il lavoro dell’uomo, con il conseguente miglioramento dell’efficienza produttiva. Il robot è il risultato di più di un anno di ricerca e lavoro tra il Centro Piaggio dell’Università di Pisa ed Eutronica, start up innovativa di Percorsi Erratici, la rete di imprese nata con l’obiettivo di costituire un ambiente attraverso il quale favorire la generazione di business fortemente innovativi.
Il robot – spiega Lucia Pallottino, vicedirettrice del Centro Piaggio e docente di robotica al dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa – è provvisto di un sistema di navigazione che mappa l’ambiente in cui si trova a operare e lo rende in grado, in modo autonomo, di calcolare i percorsi ottimali, evitare ostacoli imprevisti, riconoscere situazioni di potenziale pericolo ed elaborare di conseguenza, in tempo reale, le azioni più idonee, dall’arresto a percorsi alternativi”.
I ricercatori del Centro Piaggio hanno messo a punto il sofisticato sistema di guida e navigazione del robot, oltre a metterlo in grado di lavorare “in gruppo”, con una flotta di altri Jobot, che portano avanti ciascuno la propria missione lavorando in contemporanea. Nel prossimo futuro, i robot comunicheranno tra loro per la gestione di possibili collisioni.
“Il Centro Piaggio – prosegue Lucia Pallottino – lavora da molti anni allo studio e alla ricerca della cooperazione tra i robot basata su comunicazione V2V (Vehicle to Vehicle), cioè alle metodologie e i servizi che permettono il coordinamento autonomo dei veicoli senza l’intervento dell’uomo. Nel caso di Jobot, la contemporanea richiesta di più missioni in grandi ambienti di lavoro viene gestita da un server attraverso una logica in grado di ottimizzare gli spostamenti ed i tempi di utilizzo di tutte le unità disponibili”.
Collaborazione tra Ateneo e Unione Industriale Pisana sui programmi di formazione
Le profonde modifiche nel sistema produttivo legate a Industria 4.0 faranno emergere la necessità di disporre di nuove competenze e di figure professionali oggi scarsamente presenti, e per molti aspetti del tutto assenti, nel mercato del lavoro, richiedendo soprattutto un nuovo modo di lavorare integrato e interconnesso tra le varie specializzazioni aziendali. Consapevoli che nell'attuale scenario sarà fondamentale consolidare il rapporto tra realtà accademiche e mondo dell'industria, l'Università di Pisa e l’Unione Industriale Pisana hanno sottoscritto una convenzione che ha lo scopo di favorire la collaborazione nell'ambito dei reciproci programmi di formazione.
La firma della convenzione è avvenuta in Rettorato, mercoledì 29 marzo, tra il rettore Paolo Mancarella e la presidente dell'Unione Industriale Pisana, Patrizia Alma Pacini, alla presenza del direttore dell'UIP, Mario Levrini.
L'accordo, che avrà durata biennale, prevede che l'Università di Pisa e l’Unione Industriale Pisana collaborino nella stesura e nell'aggiornamento dei programmi formativi. Le esigenze delle imprese, espresse attraverso l'Unione, potranno essere recepite dall'Ateneo all'interno dei suoi programmi formativi ai vari livelli. Sono previste anche partecipazioni di docenti universitari nei programmi seminariali dell’Unione, così come di rappresentanti delle aziende disponibili a illustrare attività specifiche d'impresa.
Un centro di programma paritetico, con due rappresentanti dell'Ateneo e due dell'Unione, raccoglierà le istanze delle parti contraenti, con il comune intento di facilitare e sviluppare il trasferimento tecnologico per migliorare la competitività del tessuto imprenditoriale del territorio.
Il protocollo appena firmato rappresenta un modello e una prima sperimentazione di un rapporto integrato, che mancava da lungo tempo, tra università e industria.
"L'accordo odierno - ha detto il rettore Paolo Mancarella - va nella direzione di apertura dell'Ateneo verso la città e le sue multiformi realtà, secondo una linea strategica di sviluppo su cui stiamo insistendo con convinzione. L'Ateneo dovrà essere capace di costruire collaborazioni più solide con le istituzioni presenti nella nostra area e di progettare insieme con loro, ottimizzando le risorse. In questo compito, l'Unione Industriale e il mondo imprenditoriale saranno interlocutori di primo piano, con l'obiettivo di promuovere i processi formativi, l'innovazione e il trasferimento tecnologico, contribuendo così a rafforzare la competitività economica, sociale e culturale del territorio pisano, e a favorire percorsi di inserimento lavorativo per i nostri laureati".
"Densità tecnologica e innovazione sono leve strategiche per la crescita delle imprese del territorio - ha aggiunto la presidente Patrizia Alma Pacini - quindi la sinergia e la collaborazione con l’Università di Pisa sono elementi fondamentali. Siamo particolarmente soddisfatti oggi di sottoscrivere questa convenzione e ringraziamo il rettore e l’Università per questa opportunità”.
Una nuova protesi bionica di mano grazie a una borsa “Marie Curie”
Nascerà una nuova protesi bionica di mano, particolarmente innovativa, robusta e affidabile, grazie al progetto “BIREHAB: Increasing the robustness and neural integration of BIdirectional prostheses for REHABilitation with robust and real time Independent Component Analysis”, presentato da Fiorenzo Artoni, laureato dell’Università di Pisa, oggi post-doc dell’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, che si è aggiudicato un importante finanziamento, un grant, nell'ambito del programma europeo Marie Curie. Il grant avrà durata biennale e consentirà a Fiorenzo Artoni di svolgere la sua attività di ricerca all’estero, presso il Translational Neural Engineering Lab dell'EPFL (Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne), sotto la supervisione del bioingegnere e neuroscienziato Silvestro Micera.
Fiorenzo Artoni ha conseguito la laurea triennale in Ingegneria biomedica e la laurea ppecialistica in Ingegneria dell’Automazione all’Università di Pisa rispettivamente nel 2009 e nel 2011 sotto la guida del professo Alberto Landi. Parallelamente ha conseguito il diploma di licenza triennale e il diploma di licenza magistrale in Ingegneria industriale e dell’Informazione alla Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna come allievo ordinario sotto la guida della professoressa Maria Chiara Carrozza.
Il progetto di Fiorenzo Artoni nasce da un studio che punta a migliorare la robustezza e l’integrazione neurale di protesi bidirezionali, attraverso innovative tecniche di "data mining" e di intelligenza artificiale. L’obiettivo non è soltanto restituire le percezioni tattili ma anche offrire un controllo protesico naturale, sfruttando opportune sinergie muscolari.
L’innovazione del progetto è data dall’analisi elettroencefalografica (EEG) delle risposte corticali e dallo sviluppo di tecniche di Blind Source Separation (ICA) in real time, applicate a elettromiografia di alta densità (HD-EMG), che permettono di selezionare le combinazioni più significative per un determinato compito motorio. Queste tecniche saranno applicate anche agli arti inferiori per migliorare i percorsi riabilitativi del cammino, attraverso un esoscheletro, un sistema robotico indossabile.