Nel parco di San Rossore l’Università di Pisa studia l’energia verde
Nel cuore del parco di San Rossore, l’Università di Pisa studia applicazioni per l’energia verde. Nel laboratorio Scalbatraio del dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale è operativo e fresco di collaudo un nuovo laboratorio con due banchi di prova, uno dedicato ai motori aereonautici, l’altro alle turbomacchine.
“Per realizzare la struttura sono stati riconvertiti i volumi di costruzioni obsolete del dopoguerra – ha spiegato il professore Marco Beghini dell’Università di Pisa – naturalmente dopo le necessarie autorizzazioni dell’ente parco di San Rossore ottenute anche in considerazione del fatto che le ricerche che là svolgeremo sono finalizzate alla riduzione dell’impatto ambientale connesso a importanti attività umane”.
L’intera impresa, costata complessivamente circa 5 milioni di euro, è durata due anni e mezzo e alla sua realizzazione hanno concorso in sinergia partner internazionali, aziende ed enti locali. Il primo banco di prova è stato realizzato nell’ambito del progetto europeo GeTFuTuRe, sviluppato dall’omonimo consorzio composto dall’Università di Pisa, dalla spin off AM Testing di Pisa e dalla azienda Catarsi Costruzioni Meccaniche di Fornacette. Il banco, ora completamente operativo, è, nel suo genere, il più potente d’Europa e permette di validare le prestazioni di un sofisticato sistema di ingranaggi realizzato da Avio Aero con l’obiettivo finale di ridurre del 20% o più il consumo di carburante nei motori aereonautici. Una delle prove già eseguite a giugno, di fronte ai partner locali e internazionali del progetto, ha riprodotto le condizioni operative al decollo del velivolo, quando la trasmissione è sottoposta alla massima velocità e alla massima potenza, pari a oltre 13 megawatt, ovvero la potenza elettrica di un paese con oltre 4.000 abitazioni.
“Il progetto GeTFuTuRe è stato per noi anche uno stimolo per completare un’altra importante iniziativa – ha concluso Marco Beghini – sfruttando infatti un finanziamento della Regione Toscana, questa volta in collaborazione con GE Nuovo Pignone di Firenze, abbiamo realizzato un altro banco (TPJB, Tilting Pad Journal Bearings) che ha caratteristiche altrettanto elevate con il quale è possibile provare innovativi cuscinetti impiegati nelle future turbine per la produzione di energia. I due banchi costituiscono un fiore all’occhiello dell’Università di Pisa che si presenta come il gestore di un laboratorio per lo studio delle turbomacchine all’avanguardia a livello internazionale”.
---
Didascalie foto
1) Banco prova GeTFuTuRe in fase di allestimento
2) Banco prova Tilting Pad Journal Bearings pronto per l'inizio delle prove
3) Manifestazione del 'first run' del banco GeTFuTuRe, 6 maggio 2016, con alcuni degli artefici del progetto, personale di: UNIPI, AM Testing, Catarsi Srl e Avio Aero. Sullo sfondo l'ingresso del nuovo laboratorio realizzato nel parco di San Rossore.
A Villa Letizia l’Open Day del Polo Universitario Sistemi Logistici
Giovedì 21 luglio, a partire dalle ore 10.30, a Villa Letizia (in via dei Pensieri 60) a Livorno, presso la Biblioteca “Maurizio Caponi”, il Polo Universitario Sistemi Logistici organizza un incontro informativo e di orientamento per presentare il corso di laurea in Economia e legislazione dei sistemi logistici, con sede a Livorno. L’Open day sarà coordinato dal presidente del corso di laurea, Giovanna Colombini, e vedrà la partecipazione, del direttore del Centro di servizi “Polo Universitario Sistemi Logistici”, Elena Cenderelli, dei rappresentanti degli enti sostenitori del Polo, dei docenti del corso, oltre alle aziende del settore. Durante l’incontro, sarà possibile ricevere informazioni sul percorso di studi e sugli sbocchi professionali attraverso le testimonianze di neolaureati, che illustreranno la loro esperienza.
Il corso di laurea ha l’obiettivo di formare “manager” in grado di progettare, gestire e valutare infrastrutture e servizi di logistica e trasporto, in un’ottica intermodale, attraverso una formazione a carattere interdisciplinare, aperta e polivalente, che copre, oltre al settore economico-aziendale, anche quelli giuridico-politico e logistico-organizzativo. Giunto ormai al decimo anno di attivazione, il corso ha registrato, sul versante dei laureati, un ottimo livello dei risultati raggiunti e degli sbocchi occupazionali offerti.
Questo risultato è dovuto anche alla presenza, all’interno del piano di studi, del tirocinio formativo che gli studenti devono svolgere, durante il terzo anno, in aziende del settore: il tirocinio è uno strumento utile sia per i tirocinanti, che possono acquisire una conoscenza diretta del mondo del lavoro, ma anche per le aziende, che hanno la possibilità di valutare il tirocinante per una futura assunzione.
Durante l’incontro di giovedì saranno inoltre fornite indicazioni utili sulle procedure di immatricolazione in particolare sul test di valutazione Si tratta, infatti, di un test obbligatorio per chi intende iscriversi, ma non selettivo, che ha lo scopo di misurare la preparazione di base, logico-matematica, e la capacità di comprensione verbale degli studenti, in modo da permettere una scelta mirata del corso di studio, basata sulla valutazione dei propri interessi ed attitudini, con la possibilità di colmare eventuali lacune, attraverso la frequenza gratuita ai precorsi.
Le iscrizioni al test, che si svolgerà presso Villa Letizia, potranno essere effettuate, collegandosi al sito dell’Università di Pisa, a partire dal 27 luglio, data di avvio delle immatricolazioni. Altre informazioni importanti riguarderanno gli studenti fuori sede.
L'Ateneo piange la scomparsa del professor Giuseppe Falcone
Sabato 16 luglio è venuto a mancare il professor Giuseppe Falcone, Professore Emerito dell'Università di Pisa, collocato a riposo dal novembre 1999, considerato unanimemente il fondatore della scuola microbiologica pisana in campo medico e biologico.
Biografia del professor Giuseppe Falcone
Il professor Giuseppe Falcone è nato a Napoli il 18 settembre 1926 e ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia con lode presso l’Università di Napoli il 18 dicembre 1950.
La sua formazione scientifica si è realizzata inizialmente presso l'Istituto di Patologia Generale dell'Università di Napoli e quindi presso prestigiose istituzioni internazionali, quali l’Istituto Pasteur di Parigi e l’Istituto di Microbiologia della Rutgers University, New Brunswick, N.J., dove, sotto la guida del premio Nobel S. Waksman, ha ricoperto il ruolo di Assistant Professor in Microbial Biochemistry dal settembre 1958 a luglio 1960.
Nel 1961 il professor Giuseppe Falcone ha conseguito l’abilitazione alla libera docenza in Patologia Generale, nel 1962 è stato incaricato del corso di Microbiologia presso l’Università di Sassari e quindi, trasferito nel 1964 presso l'Ateneo pisano, è stato nominato professore ordinario di Microbiologia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia nel 1966, ruolo ricoperto per oltre trenta anni.
Nella sua lunga carriera accademica presso l'Università di Pisa, il professor Giuseppe Falcone ha ricoperto importanti cariche istituzionali. È stato Direttore dell'Istituto di Microbiologia dal 1964 al 1988; Prorettore dal 1977 al 1983; Direttore della Scuola di Specializzazione in Microbiologia dal 1970 fino al suo collocamento a riposo nel 1999, Direttore della Scuola di Specializzazione in Malattie infettive e Presidente del corso di Dottorato di Ricerca in Microbiologia Medica e Sperimentale dalla loro istituzione al 1999.
Nel 1975 è stato insignito con l'Ordine del Cherubino, la massima onorificenza che l'Università di Pisa riconosce ai suoi docenti più illustri, e nel 2000 è stato nominato Professore Emerito dell'Ateneo pisano.
La sua attività scientifica è stata particolarmente intensa. Il professor Falcone è stato responsabile e coordinatore di numerosi progetti di ricerca in ambito nazionale e internazionale e autore di numerose pubblicazioni scientifiche. I suoi risultati più significativi riguardano principalmente la fisiologia microbica e la patogenicità batterica, con particolare riguardo allo studio sperimentale delle basi biologiche che regolano l'interazione degli agenti infettivi con il sistema immunitario dell'ospite. I temi di ricerca e le metodologie sviluppate nel corso dell'attività scientifica del professor Giuseppe Falcone hanno caratterizzato per oltre un trentennio la scuola microbiologica pisana e costituiscono le tematiche che i suoi allievi hanno affrontato, nell'Università di Pisa ed in altre università italiane, proseguendo sulla strada tracciata dal loro Maestro.
L'Ateneo piange la scomparsa del professor Giuseppe Falcone
Sabato 16 luglio è venuto a mancare il professor Giuseppe Falcone, Professore Emerito dell'Università di Pisa, collocato a riposo dal novembre 1999, considerato unanimemente il fondatore della scuola microbiologica pisana in campo medico e biologico.
Biografia del professor Giuseppe Falcone
Il professor Giuseppe Falcone è nato a Napoli il 18 settembre 1926 e ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia con lode presso l’Università di Napoli il 18 dicembre 1950.
La sua formazione scientifica si è realizzata inizialmente presso l'Istituto di Patologia Generale dell'Università di Napoli e quindi presso prestigiose istituzioni internazionali, quali l’Istituto Pasteur di Parigi e l’Istituto di Microbiologia della Rutgers University, New Brunswick, N.J., dove, sotto la guida del premio Nobel S. Waksman, ha ricoperto il ruolo di Assistant Professor in Microbial Biochemistry dal settembre 1958 a luglio 1960.
Nel 1961 il professor Giuseppe Falcone ha conseguito l’abilitazione alla libera docenza in Patologia Generale, nel 1962 è stato incaricato del corso di Microbiologia presso l’Università di Sassari e quindi, trasferito nel 1964 presso l'Ateneo pisano, è stato nominato professore ordinario di Microbiologia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia nel 1966, ruolo ricoperto per oltre trenta anni.
Nella sua lunga carriera accademica presso l'Università di Pisa, il professor Giuseppe Falcone ha ricoperto importanti cariche istituzionali. È stato Direttore dell'Istituto di Microbiologia dal 1964 al 1988; Prorettore dal 1977 al 1983; Direttore della Scuola di Specializzazione in Microbiologia dal 1970 fino al suo collocamento a riposo nel 1999, Direttore della Scuola di Specializzazione in Malattie infettive e Presidente del corso di Dottorato di Ricerca in Microbiologia Medica e Sperimentale dalla loro istituzione al 1999.
Nel 1975 è stato insignito con l'Ordine del Cherubino, la massima onorificenza che l'Università di Pisa riconosce ai suoi docenti più illustri, e nel 2000 è stato nominato Professore Emerito dell'Ateneo pisano.
La sua attività scientifica è stata particolarmente intensa. Il professor Falcone è stato responsabile e coordinatore di numerosi progetti di ricerca in ambito nazionale e internazionale e autore di numerose pubblicazioni scientifiche. I suoi risultati più significativi riguardano principalmente la fisiologia microbica e la patogenicità batterica, con particolare riguardo allo studio sperimentale delle basi biologiche che regolano l'interazione degli agenti infettivi con il sistema immunitario dell'ospite. I temi di ricerca e le metodologie sviluppate nel corso dell'attività scientifica del professor Giuseppe Falcone hanno caratterizzato per oltre un trentennio la scuola microbiologica pisana e costituiscono le tematiche che i suoi allievi hanno affrontato, nell'Università di Pisa ed in altre università italiane, proseguendo sulla strada tracciata dal loro Maestro.
Valutazione per l'attribuzione degli scatti triennali personale docente, tornata 2016
Sei arrivato a questa pagina seguendo un percorso di navigazione non previsto. Il contenuto che cerchi è all'indirizzo:
Sorry, please follow the link below:
https://www.unipi.it/index.php/carriere-docenti/item/7915-progressione-economica-triennale
Firmata una convenzione tra Ateneo e UnipolSAI
È stata firmata martedì 19 luglio, nella Sala dei Mappamondi del Rettorato, la convenzione tra Università di Pisa e UnipolSAI-Divisione SAI di Pisa che metterà a disposizione di tutti i dipendenti dell’Ateneo servizi assicurativi e bancari a condizioni vantaggiose. Alla presentazione sono intervenuti il rettore Massimo Augello e il direttore generale Riccardo Grasso, da un lato; i titolari dell’Agenzia Generale UnipolSAI–Divisione SAI di Pisa, Maurizio Sbrana, Fabrizio Cusin e Antonio Parducci, il dirigente di Unipolbanca, Stefano Cavalli, il direttore di filiale Unipolbanca, Valerio Falleni, e l’area manager Mauro Nobile, dall'altro.
La convenzione, che si inserisce nel solco di una lunga tradizione di collaborazione tra UnipolSAI e Università, non solo su temi economici ma anche culturali, prevede numerosi vantaggi per i dipendenti dell'Ateneo, con nuovi elementi che sono legati a tutta la produzione assicurativa di UnipolSAI, attualmente la più grande società assicuratrice in Italia nei rami danni. La compagnia ha introdotto sul mercato una serie di coperture assicurative, arricchite da servizi complementari di natura assistenziale e dal forte contenuto tecnologico in evoluzione continua e al passo con le più recenti dinamiche in questo ambito: scatola nera satellitare, Unibox-rilevatore domestico e aziendale, centrali di assistenza e altro.
Nel loro intervento, il rettore e il direttore generale hanno ricordato che la convenzione siglata riserva benefici economici per tutto il personale docente e tecnico-amministrativo, ma anche - importante novità - per tutti i dipendenti in quiescenza e i relativi familiari, sottolineando che UnipolSAI si è recentemente aggiudicata, a seguito di procedura a evidenza pubblica, la gestione di servizi assicurativi dell’Ateneo.
Dal canto loro, i titolari dell’Agenzia Generale divisione SAI di via Battelli hanno evidenziato che la convenzione copre anche i servizi di Unipolbanca, la banca del gruppo, che consente di provvedere al pagamento delle coperture assicurative con frazionamento mensile a tasso zero, oltre a proporre altre vantaggiose offerte di più squisita natura bancaria (mutui, conti correnti, gestione risparmio e così via).
Firmata una convenzione tra Ateneo e UnipolSAI-Divisione SAI di Pisa
È stata firmata martedì 19 luglio, nella Sala dei Mappamondi del Rettorato, la convenzione tra Università di Pisa e UnipolSAI-Divisione SAI di Pisa che metterà a disposizione di tutti i dipendenti dell’Ateneo servizi assicurativi e bancari a condizioni vantaggiose. Alla presentazione sono intervenuti il rettore Massimo Augello e il direttore generale Riccardo Grasso, da un lato; i titolari dell’Agenzia Generale UnipolSAI–Divisione SAI di Pisa, Maurizio Sbrana, Fabrizio Cusin e Antonio Parducci, il dirigente di Unipolbanca, Stefano Cavalli, il direttore di filiale Unipolbanca, Valerio Falleni, e l’area manager Mauro Nobile, dall'altro.
La convenzione, che si inserisce nel solco di una lunga tradizione di collaborazione tra UnipolSAI e Università, non solo su temi economici ma anche culturali, prevede numerosi vantaggi per i dipendenti dell'Ateneo, con nuovi elementi che sono legati a tutta la produzione assicurativa di UnipolSAI, attualmente la più grande società assicuratrice in Italia nei rami danni. La compagnia ha introdotto sul mercato una serie di coperture assicurative, arricchite da servizi complementari di natura assistenziale e dal forte contenuto tecnologico in evoluzione continua e al passo con le più recenti dinamiche in questo ambito: scatola nera satellitare, Unibox-rilevatore domestico e aziendale, centrali di assistenza e altro.
Nel loro intervento, il rettore e il direttore generale hanno ricordato che la convenzione siglata riserva benefici economici per tutto il personale docente e tecnico-amministrativo, ma anche - importante novità - per tutti i dipendenti in quiescenza e i relativi familiari, sottolineando che UnipolSAI si è recentemente aggiudicata, a seguito di procedura a evidenza pubblica, la gestione di servizi assicurativi dell’Ateneo.
Dal canto loro, i titolari dell’Agenzia Generale divisione SAI di via Battelli hanno evidenziato che la convenzione copre anche i servizi di Unipolbanca, la banca del gruppo, che consente di provvedere al pagamento delle coperture assicurative con frazionamento mensile a tasso zero, oltre a proporre altre vantaggiose offerte di più squisita natura bancaria (mutui, conti correnti, gestione risparmio e così via).
La professoressa Monica Pratesi eletta presidente della Società Italiana di Statistica
La professoressa Monica Pratesi, ordinario di Statistica al dipartimento pisano di Economia e management, è la nuova presidente della Società Italiana di Statistica. È stata eletta durante la XLVIII riunione scientifica della Società, che si è tenuta nelle scorse settimane all'Università degli Studi di Salerno, e resterà in carica per il quadriennio 2016-2020. Succede al professor Nicola Torelli, ordinario di Statistica al dipartimento di Scienze economiche, aziendali, matematiche e statistiche dell'Università degli Studi di Trieste, con cui la professoressa Pratesi aveva avuto modo di collaborare in qualità di membro del consiglio direttivo della Società per il quadriennio 2012-2016.
"Sono onorata dell'incarico ricevuto – ha dichiarato la professoressa Pratesi – e ringrazio di cuore coloro che mi hanno dato fiducia e tutti i soci per l'opera svolta in questi anni per la crescita e il rafforzamento dell'associazione".
Monica Pratesi è docente di Statistica e titolare della Cattedra Jean Monnet "Small Area Methods for Monitoring of Poverty and Living Conditions in EU" e autore di numerose pubblicazioni nell'ambito della metodologia delle indagini campionarie e della stima per piccole aree. Nel quadriennio periodo 2010-2016 ha ricoperto la funzione di delegato del rettore con funzioni di indirizzo e coordinamento dell'Osservatorio statistico e delle attività di job placement dell'Università di Pisa.
La Società Italiana di Statistica, costituita nel 1939, è nata con lo scopo di promuovere lo sviluppo delle scienze statistiche e delle loro applicazioni in campo economico, sociale, sanitario, demografico, tecnologico, produttivo e in tutti gli altri ambiti di ricerca. La Società svolge questo compito organizzando riunioni e convegni scientifici, pubblicazioni, collaborazioni con organismi affini sul piano nazionale e internazionale. Ad essa aderiscono circa cento enti, tra i quali figurano tutti i dipartimenti e gli istituti universitari e del CNR interessati alla materia, la Banca d'Italia, l'ISTAT, alcuni ministeri e diversi grandi comuni, e oltre 1.000 soci ordinari, fra i quali ci sono molti docenti universitari ed esperti di statistica che lavorano in enti pubblici e imprese private. La SIS intrattiene rapporti di collaborazione scientifica con numerose società di statistica straniere, è affiliata all'International Statistical Institute ed è membro dell'International Federation of the Classification Societies.
La professoressa Monica Pratesi eletta presidente della Società Italiana di Statistica
La professoressa Monica Pratesi, ordinario di Statistica al dipartimento pisano di Economia e management, è la nuova presidente della Società Italiana di Statistica. È stata eletta durante la XLVIII riunione scientifica della Società, che si è tenuta nelle scorse settimane all'Università degli Studi di Salerno, e resterà in carica per il quadriennio 2016-2020. Succede al professor Nicola Torelli, ordinario di Statistica al dipartimento di Scienze economiche, aziendali, matematiche e statistiche dell’Università degli Studi di Trieste, con cui la professoressa Pratesi aveva avuto modo di collaborare in qualità di membro del consiglio direttivo della Società per il quadriennio 2012-2016.
"Sono onorata dell’incarico ricevuto – ha dichiarato la professoressa Pratesi – e ringrazio di cuore coloro che mi hanno dato fiducia e tutti i soci per l’opera svolta in questi anni per la crescita e il rafforzamento dell’associazione".
Monica Pratesi è docente di Statistica e titolare della Cattedra Jean Monnet “Small Area Methods for Monitoring of Poverty and Living Conditions in EU” e autore di numerose pubblicazioni nell'ambito della metodologia delle indagini campionarie e della stima per piccole aree. Nel quadriennio periodo 2010-2016 ha ricoperto la funzione di delegato del rettore con funzioni di indirizzo e coordinamento dell'Osservatorio statistico e delle attività di job placement dell'Università di Pisa.
La Società Italiana di Statistica, costituita nel 1939, è nata con lo scopo di promuovere lo sviluppo delle scienze statistiche e delle loro applicazioni in campo economico, sociale, sanitario, demografico, tecnologico, produttivo e in tutti gli altri ambiti di ricerca. La Società svolge questo compito organizzando riunioni e convegni scientifici, pubblicazioni, collaborazioni con organismi affini sul piano nazionale e internazionale. Ad essa aderiscono circa cento enti, tra i quali figurano tutti i dipartimenti e gli istituti universitari e del CNR interessati alla materia, la Banca d'Italia, l'ISTAT, alcuni ministeri e diversi grandi comuni, e oltre 1.000 soci ordinari, fra i quali ci sono molti docenti universitari ed esperti di statistica che lavorano in enti pubblici e imprese private. La SIS intrattiene rapporti di collaborazione scientifica con numerose società di statistica straniere, è affiliata all'International Statistical Institute ed è membro dell'International Federation of the Classification Societies.
Uno studio sull'Abilitazione Scientifica Nazionale
La legge 240/2010 ha cambiato le regole per assunzioni e progressioni di carriera di ricercatori e professori universitari: per partecipare ai concorsi locali è ora necessario superare l’Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN). La discrezionalità degli atenei è stata quindi ridimensionata anche con l’obiettivo di ridurre favoritismi e distorsioni dovuti alla presenza di commissari interni nei concorsi locali. È riuscita la prima edizione dell’ASN a raggiungere questo obiettivo? Chi valuta tende, in genere, a favorire chi conosce personalmente o a dare più importanza ad argomenti di ricerca simili ai propri. In una recente ricerca, Mauro Sylos Labini, docente del dipartimento di Scienze politiche dell'Università di Pisa, insieme a Manuel Bagues e Natalia Zinovyeva della Aalto University, hanno quantificato in modo statisticamente robusto l’impatto della presenza di colleghi universitari e coautori nelle commissioni sulla probabilità di promozione di chi si è inizialmente registrato per l’abilitazione.
Qui di seguito pubblichiamo un intervento del professor Mauro Sylos Labini in cui illustra i risultati della ricerca.
*******
Sono quasi pronte le regole per la nuova Abilitazione Scientifica Nazionale, l’esame il cui superamento è ormai necessario per diventare professori nelle università italiane. In uno studio recente condotto con Manuel Bagues e Natalia Zinovyeva, il cui riassunto è stato pubblicato nel rapporto annuale dell’ANVUR, ho provato a valutare alcuni aspetti della vecchia Abilitazione. In particolare, il nostro lavoro si è concentrato sulle distorsioni nella valutazione causate dalla presenza in commissione di colleghi e coautori dei candidati.
Grazie al fatto che i commissari sono stati sorteggiati, abbiamo potuto confrontare il tasso di promozione di candidati statisticamente identici prima dell’estrazione (e, in particolare, con la stessa probabilità di avere colleghi o coautori in commissione), ma diversi dopo l’estrazione per avere o meno contatti in commissione. Questa strategia ci ha permesso di confrontare solo i risultati di candidati molto simili sia nelle caratteristiche osservabili sia in quelle non osservabili.
A parità di altre condizioni, la probabilità di promozione è stata in media del 34% per chi non aveva contatti fra i commissari e del 38% per chi li aveva; un aumento quindi di circa 4 punti percentuali. È un effetto probabilmente inferiore al grande vantaggio che avevano i candidati interni nei vecchi concorsi locali e anche a quello che studi simili hanno trovato in valutazioni analoghe di altri paesi.
Complessivamente, quindi, l’ASN ha consentito di contenere endogamia e nepotismo (almeno nella prima fase del reclutamento dei professori universitari). Cosa ha consentito questo risultato? In primo luogo, hanno probabilmente giocato un ruolo positivo l’estrema trasparenza e il sorteggio delle commissioni. La pubblicazione on-line di curricula e giudizi ha responsabilizzato le commissioni il cui lavoro è stato visibile a tutti. La scelta casuale dei commissari fra i professori più attivi nell’attività di ricerca ha ridotto il rischio che i prescelti si sentissero vincolari da ragioni diverse dal loro curriculum. Positiva anche la regola che impediva la presenza di colleghi di università nella stessa commissione: questo ha sì favorito i candidati di università piccole (che hanno visto aumentare la probabilità di essere valutati da un collega), ma ha probabilmente diminuito la probabilità di alleanze interne alle commissioni.
Nei prossimi mesi sapremo se l’affrettata sospensione della vecchia ASN e il lungo periodo di gestazione della nuova porteranno cambiamenti migliorativi o peggiorativi.
Mauro Sylos Labini