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stele 30 m webUna stele tetraelicoidale multifunzionale di 7 metri in acciaio e vetro. Si chiama HYGLASS – smart tetraheilcoidal HYbrid GLAss-Steel  il progetto di ricerca finalizzato alla realizzazione di un prototipo turriforme di stele che può svolgere numerose funzioni: da quella puramente architettonica e iconica fino alla generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili, immagazzinabile e utilizzabile per illuminazione e comunicazione. La stele può essere inoltre realizzata in varie dimensioni a partire da una altezza di 3 metri fino a raggiungere 30 metri, assumendo in questo caso la connotazione di una vera e propria torre.

Il progetto è stato presentato venerdì 14 ottobre presso la Scuola di Ingegneria dell’Università di Pisa dal professor Maurizio Froli, docente di Tecnica delle Costruzioni dell’Ateneo, ideatore della Stele e coordinatore del team multidisciplinare di esperti che ha esposto al pubblico le caratteristiche e potenzialità tecnologiche innovative: "Questa iniziativa – ha dichiarato il professor Froli - ha come finalità la costruzione di un oggetto che rappresenti in modo tangibile il frutto di una ricerca applicata alla quale concorrano in sinergia esperti di tutte e tre le branche della Ingegneria Pisana, simboleggiate dalla ricorrente presenza del numero tre nella stele tetraelicoidale che ho concepito. Inoltre, l’installazione del prototipo in posizione antistante la Scuola, oltre a caratterizzare fortemente il luogo, costituirebbe un messaggio di contemporaneità e di speranza nel futuro per studenti e visitatori”.

Alla conferenza sono intervenuti il professor Paolo Ferragina, Prorettore alla Ricerca Applicata e all'Innovazione dell’Università di Pisa, e il professor Massimo Ceraolo, presidente della Scuola di Ingegneria dell’Università di Pisa e parte del gruppo di ricerca. Il manufatto si basa sulla collaborazione meccanica ibrida vetro-acciaio e sulla composizione modulare di pannelli di vetro ad alto contenuto tecnologico (celle fotovoltaiche di ultima generazione, sistemi luminescenti, sensori, O-Leds, tutte apparecchiature "embedded”), in grado di produrre energia, illuminare e trasmettere interattivamente o in modo programmato testi e immagini.

La manifestazione, che ha ricevuto il patrocinio della Regione Toscana, del Comune di Pisa e della Camera di Commercio di Pisa, ha avuto lo scopo di divulgare le innovazioni tecnologiche del progetto e suscitare interesse adesioni, puntando a dar vita a un consorzio di Aziende e di Enti Pubblici per costruire un primo prototipo alto 7 metri da installare nel piazzale antistante la Scuola di Ingegneria di Pisa e favorire il trasferimento tecnologico del prodotto.

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Nella foto, da sinistra: Roberto Saletti, Massimo Ceraolo, Maurizio Froli, Paolo Ferragina.

presentazione stele

 

stele sito

Una ricerca rivela per la prima volta le proprietà antibatteriche degli oli essenziali di prezzemolo e di basilico. Lo studio condotto dalle Università di Pisa e di Pavia e da due istituzioni Tunisine, la University of Monastir e il Water Research and Technologies Center, è stato pubblicato sulla rivista Microbial Pathogenesis.

I ricercatori hanno analizzato l’attività antimicrobica dei oli essenziali di prezzemolo (Petroselinum crispum) e di basilico (Ocimum basilicum) nei confronti di alcuni ceppi batterici patogeni del genere Vibrio isolati da acqua di mare o da frutti di mare crudi o poco cotti. Le proprietà antibatteriche sono state valutate sia rispetto ai microorganismi in quanto tali che alla capacità di disgregare o di impedire la formazione di un biofilm batterico che una volta sviluppatosi rende il microorganismo più virulento e più difficilmente aggredibile dagli antibiotici.

prezzemollo basilico

“Entrambi gli oli essenziali si sono dimostrati capaci di inibire la crescita dei microorganismi coltivati in vitro, con il basilico che ha mostrato un'attività leggermente maggiore – ha spiegato il professore Guido Flamini del Dipartimento di Farmacia dell’Ateneo pisano – ma non solo, nel caso di 18 ceppi di Vibrio su 41 abbiamo verificato la capacità degli oli di inibire o di provocare la disgregazione del biofilm”.

Nell’ambito dello studio, il professore Flamini si è occupato in particolare delle analisi chimiche per caratterizzare la composizione dei due oli essenziali, identificando 26 composti (corrispondenti al 98.3% sul totale) in quello di prezzemolo e 48 (corrispondenti al 99.1% sul totale) in quello di basilico.

“Ovviamente le proprietà antibatteriche si riferiscono ad oli che abbiano una composizione chimica come quella riportata nell'articolo – ha concluso Guido Flamini – per cercare di ottenere in futuro oli simili sarà necessario stabilire un protocollo colturale e, per le specie che lo permettono, partire da piante propagate vegetativamente”.

Una ricerca rivela per la prima volta le proprietà antibatteriche degli oli essenziali di prezzemolo e di basilico. Lo studio condotto dalle Università di Pisa e di Pavia e da due istituzioni Tunisine, la University of Monastir e il Water Research and Technologies Center, è stato pubblicato sulla rivista Microbial Pathogenesis.
I ricercatori hanno analizzato l’attività antimicrobica dei oli essenziali di prezzemolo (Petroselinum crispum) e di basilico (Ocimum basilicum) nei confronti di alcuni ceppi batterici patogeni del genere Vibrio isolati da acqua di mare o da frutti di mare crudi o poco cotti. Le proprietà antibatteriche sono state valutate sia rispetto ai microorganismi in quanto tali che alla capacità di disgregare o di impedire la formazione di un biofilm batterico che una volta sviluppatosi rende il microorganismo più virulento e più difficilmente aggredibile dagli antibiotici.
“Entrambi gli oli essenziali si sono dimostrati capaci di inibire la crescita dei microorganismi coltivati in vitro, con il basilico che ha mostrato un'attività leggermente maggiore – ha spiegato il professore Guido Flamini del Dipartimento di Farmacia dell’Ateneo pisano – ma non solo, nel caso di 18 ceppi di Vibrio su 41 abbiamo verificato la capacità degli oli di inibire o di provocare la disgregazione del biofilm”.
Nell’ambito dello studio, il professore Flamini si è occupato in particolare delle analisi chimiche per caratterizzare la composizione dei due oli essenziali, identificando 26 composti (corrispondenti al 98.3% sul totale) in quello di prezzemolo e 48 (corrispondenti al 99.1% sul totale) in quello di basilico.
“Ovviamente le proprietà antibatteriche si riferiscono ad oli che abbiano una composizione chimica come quella riportata nell'articolo – ha concluso Guido Flamini – per cercare di ottenere in futuro oli simili sarà necessario stabilire un protocollo colturale e, per le specie che lo permettono, partire da piante propagate vegetativamente”.

Sono due neolaureati dell’Università di Pisa i vincitori del primo premio dell’Innovation Design Contest, il concorso nazionale di progettazione organizzato dalla rivista “Selezione di Elettronica”, con la collaborazione di NXP Semiconductor, azienda leader nel campo delle soluzioni di connettività protetta per le applicazioni embedded. Giovedì 6 ottobre, nell’ambito dell’Innovation Day che si è svolto a Milano, Alessandro Frigerio e Pietro Nannipieri, entrambi 25 anni e appena laureati alla magistrale di Ingegneria Elettronica, sono stati premiati per un progetto che ha per tema lo sviluppo di un’applicazione nel campo dell’Internet of Things, nello specifico per la gestione dei “parcheggi intelligenti”. Il premio consiste in un viaggio comprensivo di volo e soggiorno, ad Austin in Texas, in occasione dell’NXP Technology Forum che si terrà nella primavera del 2017.
L’Innovation Design Contest ha l’obiettivo di stimolare i laureati e laureandi dei corsi di studio in Ingegneria Elettronica di tutti gli Atenei italiani a coltivare i propri talenti e a sviluppare la propria creatività progettuale, individuando e premiando le eccellenze progettuali on-chip, off-chip e l’uso creativo di piattaforme e strumenti di progettazione, validazione e sviluppo. Sono stati circa 20 i progetti pervenuti alla redazione della rivista, che ha selezionato i dieci più interessanti e li ha poi sottoposti alla valutazione della giuria. Giuria che, dopo attenta valutazione, ha selezionato i tre progetti più innovativi, aggiudicando il primo premio ai due ragazzi dell’Università di Pisa. Secondi classificati due studenti dell’Università degli Studi di Firenze, terzo un ragazzo dell’Università degli Studi di Brescia.
Il progetto di Frigerio e Nannipieri, dal titolo “Implementazione su FPGA di una Smart Sensor Network per la gestione dei parcheggi per automobili”, è stato realizzato utilizzando una scheda di sviluppo Altera DE2 che monta al suo interno una FPGA Cyclone II. Il lavoro è stato svolto durante il loro secondo anno di laurea magistrale nell'ambito del corso di “Sistemi Embedded” del professor Federico Baronti. L’obiettivo del sistema è di andare a comunicare a un utente remoto, connesso alla scheda DE2 via Ethernet, lo stato di occupazione di alcuni parcheggi per automobili ed eventualmente andare a segnalare il parcheggio disponibile più vicino all’utente stesso. Lo stato di occupazione di un parcheggio viene acquisito mediante dei sensori di prossimità ad ultrasuoni, in grado di valutare con buona accuratezza la distanza di un oggetto posto davanti a loro.
Freschi di laurea, i due vincitori stanno continuando il loro percorso di formazione in ambito accademico: Alessandro Frigerio, originario di Livorno, si è laureato a luglio e adesso si è iscritto a un dottorato alla Technische Universiteit Eindhoven (TU/e) in Olanda. Pietro Nannipieri, di Pisa, si è appena laureato e ha fatto il concorso per il dottorato in Ingegneria dell’Informazione.

Al via a Pisa la prima edizione del Festival nazionale dei cori e delle orchestre delle Università. L’appuntamento è con un grande concerto gratuito offerto alla cittadinanza che si svolgerà sabato 15 ottobre alle 21 al Palazzo dei Congressi (Via Giacomo Matteotti, 1).
La kermesse è organizzata dal Centro per la diffusione della cultura e della pratica musicale dell'Ateneo pisano in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Pisa. L’iniziativa è stata presentata mercoledì 12 ottobre in Rettorato dalla professoressa Nicoletta De Francesco, prorettore vicario, dall’assessore del Comune di Pisa Andrea Serfogli che ha sottolineato come l’offerta culturale di Pisa si arricchisca di un altro festival e dalla professoressa Maria Antonella Galanti, prorettore per i rapporti con il territorio e coordinatrice del Centro per la diffusione della cultura e della pratica musicale dell'Ateneo.
“Il nostro Ateneo sostiene con entusiasmo questa nuova iniziativa, destinata a ripetersi ogni anno, oltre alle consuete attività del Coro e dell’Orchestra, nell’intento di offrire un’occasione formativa importante e trasversale ai diversi percorsi di studio e ai differenti ruoli accademici e professionali”, ha affermato Nicoletta De Francesco.
“L’obiettivo principale del Festival è quello di fare incontrare, alternandole negli anni, le diverse compagini musicali universitarie italiane, creando un'occasione di scambio di esperienze e di confronto che avrà il suo clou in un evento musicale da offrire alla comunità accademica e alla cittadinanza tutta”, ha quindi spiegato Maria Antonella Galanti.
A questa prima edizione del Festival, insieme al coro e all’orchestra dell’Ateneo, diretti rispettivamente dai maestri Stefano Barandoni e Manfred Giampietro, partecipano il coro “Claudio Casini” dell'Università di Roma Tor Vergata, il coro dell'Università di Modena e Reggio Emilia e il coro polifonico dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria. Il programma del concerto di sabato sera a Palazzo dei Congressi si preannuncia molto ricco, con esibizioni dei singoli gruppi e un'esecuzione collettiva finale, spaziando in un repertorio di varie epoche, da Gershwin a Moricone a Bach.
“Il Festival sarà l’occasione per un confronto inedito fra i cori universitari, compagini che, lo voglio ricordare, sono composte trasversalmente da docenti, studenti e tecnici amministrativi – ha concluso Stefano Barandoni – sul palco a Pisa ci saranno oltre duecento persone, metà del nostro coro e metà dalle altre università”.

Sono due neolaureati dell’Università di Pisa i vincitori del primo premio dell’Innovation Design Contest, il concorso nazionale di progettazione organizzato dalla rivista “Selezione di Elettronica”, con la collaborazione di NXP Semiconductor, azienda leader nel campo delle soluzioni di connettività protetta per le applicazioni embedded. Giovedì 6 ottobre, nell’ambito dell’Innovation Day che si è svolto a Milano, Alessandro Frigerio e Pietro Nannipieri, entrambi 25 anni e appena laureati alla magistrale di Ingegneria Elettronica, sono stati premiati per un progetto che ha per tema lo sviluppo di un’applicazione nel campo dell’Internet of Things, nello specifico per la gestione dei “parcheggi intelligenti”. Il premio consiste in un viaggio comprensivo di volo e soggiorno, ad Austin in Texas, in occasione dell’NXP Technology Forum che si terrà nella primavera del 2017.

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L’Innovation Design Contest ha l’obiettivo di stimolare i laureati e laureandi dei corsi di studio in Ingegneria Elettronica di tutti gli Atenei italiani a coltivare i propri talenti e a sviluppare la propria creatività progettuale, individuando e premiando le eccellenze progettuali on-chip, off-chip e l’uso creativo di piattaforme e strumenti di progettazione, validazione e sviluppo. Sono stati circa 20 i progetti pervenuti alla redazione della rivista, che ha selezionato i dieci più interessanti e li ha poi sottoposti alla valutazione della giuria. Giuria che, dopo attenta valutazione, ha selezionato i tre progetti più innovativi, aggiudicando il primo premio ai due ragazzi dell’Università di Pisa. Secondi classificati due studenti dell’Università degli Studi di Firenze, terzo un ragazzo dell’Università degli Studi di Brescia.

Il progetto di Frigerio e Nannipieri, dal titolo “Implementazione su FPGA di una Smart Sensor Network per la gestione dei parcheggi per automobili”, è stato realizzato utilizzando una scheda di sviluppo Altera DE2 che monta al suo interno una FPGA Cyclone II. Il lavoro è stato svolto durante il loro secondo anno di laurea magistrale nell'ambito del corso di “Sistemi Embedded” del professor Federico Baronti. L’obiettivo del sistema è di andare a comunicare a un utente remoto, connesso alla scheda DE2 via Ethernet, lo stato di occupazione di alcuni parcheggi per automobili ed eventualmente andare a segnalare il parcheggio disponibile più vicino all’utente stesso. Lo stato di occupazione di un parcheggio viene acquisito mediante dei sensori di prossimità ad ultrasuoni, in grado di valutare con buona accuratezza la distanza di un oggetto posto davanti a loro.

Freschi di laurea, i due vincitori stanno continuando il loro percorso di formazione in ambito accademico: Alessandro Frigerio, originario di Livorno, si è laureato a luglio e adesso si è iscritto a un dottorato alla Technische Universiteit Eindhoven (TU/e) in Olanda. Pietro Nannipieri, di Pisa, si è appena laureato e ha fatto il concorso per il dottorato in Ingegneria dell’Informazione.

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Ne hanno parlato:
Nazione Pisa
QuiNewsPisa.it 
elettronicanews.it 
gonews.it
 

 

Al via a Pisa la prima edizione del Festival nazionale dei cori e delle orchestre delle Università. L’appuntamento è con un grande concerto gratuito offerto alla cittadinanza che si svolgerà sabato 15 ottobre alle 21 al Palazzo dei Congressi (Via Giacomo Matteotti, 1).

La kermesse è organizzata dal Centro per la diffusione della cultura e della pratica musicale dell'Ateneo pisano in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Pisa. L’iniziativa è stata presentata mercoledì 12 ottobre in Rettorato dalla professoressa Nicoletta De Francesco, prorettore vicario, dall’assessore del Comune di Pisa Andrea Serfogli che ha sottolineato come l’offerta culturale di Pisa si arricchisca di un altro festival e dalla professoressa Maria Antonella Galanti, prorettore per i rapporti con il territorio e coordinatrice del Centro per la diffusione della cultura e della pratica musicale dell'Ateneo.

presentazione festival


“Il nostro Ateneo sostiene con entusiasmo questa nuova iniziativa, destinata a ripetersi ogni anno, oltre alle consuete attività del Coro e dell’Orchestra, nell’intento di offrire un’occasione formativa importante e trasversale ai diversi percorsi di studio e ai differenti ruoli accademici e professionali”, ha affermato Nicoletta De Francesco.

“L’obiettivo principale del Festival è quello di fare incontrare, alternandole negli anni, le diverse compagini musicali universitarie italiane, creando un'occasione di scambio di esperienze e di confronto che avrà il suo clou in un evento musicale da offrire alla comunità accademica e alla cittadinanza tutta”, ha quindi spiegato Maria Antonella Galanti.

A questa prima edizione del Festival, insieme al coro e all’orchestra dell’Ateneo, diretti rispettivamente dai maestri Stefano Barandoni e Manfred Giampietro, partecipano il coro “Claudio Casini” dell'Università di Roma Tor Vergata, il coro dell'Università di Modena e Reggio Emilia e il coro polifonico dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria. Il programma del concerto di sabato sera a Palazzo dei Congressi si preannuncia molto ricco, con esibizioni dei singoli gruppi e un'esecuzione collettiva finale, spaziando in un repertorio di varie epoche, da Gershwin a Moricone a Bach.

“Il Festival sarà l’occasione per un confronto inedito fra i cori universitari, compagini che, lo voglio ricordare, sono composte trasversalmente da docenti, studenti e tecnici amministrativi – ha concluso Stefano Barandoni – sul palco a Pisa ci saranno oltre duecento persone, metà del nostro coro e metà dalle altre università”.

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Nella foto da sinistra Manfred Giampietro, Maria Antonella Galanti, Nicoletta De Francesco, Stefano Barandoni, Andrea Serfogli

 

Venerdì 14 ottobre scadono le iscrizioni al master in “Building Information Modeling e BIM Manager” organizzato dall'Università di Pisa e presentato lo scorso 25 luglio alla presenza di Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio di Pisa, Matteo Giusti, presidente Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa della Provincia di Pisa e, per l’Ateneo i professori Nicoletta De Francesco, prorettore vicario, Paolo Mancarella, Umberto Desideri, direttore del dipartimento DESTeC, e Paolo Fiamma, direttore del master.
L'Università di Pisa è oggi, in Italia, uno dei pochi Atenei in grado di proporre un master sul Building Information Modeling (BIM)", una metodologia innovativa per la filiera delle costruzioni divenuta da pochi anni una priorità strategica per il nostro paese dopo le direttive emanate dal Parlamento Europeo che hanno portato alla sua adozione anche in Italia. Nel corpo docente del master, oltre ad alcuni docenti dell'Università di Pisa, partecipano anche ricercatori di livello internazionale, figure Istituzionali del Ministero (MIT), professionisti esperti nell'utilizzo di risorse digitali, tecnici delle più importanti software house.
Per tutte e informazioni relative alle iscrizioni è possibile consultare il sito www.unibim.it o contattare la segreteria del master telefonicamente al 050 2217700, 347 3618793 o per mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Al via al dipartimento di Economia e Management dell’Università di Pisa il progetto “FRAMELOG” (European framework for ‘knowledge Triangle’ in the logistic sector), un partenariato strategico il cui scopo è contribuire a favorire la cooperazione tra formazione istituzionale, ricerca e aziende nel settore logistico. Il 26 e 27 settembre si è svolto a Pisa il primo meeting di FRAMELOG, che avrà una durata di 36 mesi e che sarà coordinato dal dipartimento stesso sotto la supervisione del professor Marco Giannini. Al progetto, che recentemente ha avuto l’approvazione della commissione europea, partecipano numerosi partner italiani e stranieri: EFFEBI (Finance & Banking - Association for Organizational Development and Human Resources, Italy); AILOG (Italian Association of Logistics and Supply Chain Management, Italy); ELA (The European Logistics Association, Belgium); UNWE (University of National and World Economy, Bulgaria); Bulgarian Logistics Association, Bulgaria; University of Transilvania, Romania.

«I cambiamenti che hanno interessato la logistica implicano necessariamente mutamenti nelle professionalità richieste – commenta il professor Marco Giannini – Il settore avverte mai come oggi la necessità di rivedere e aggiornare il proprio know how: le esperienze già consolidate in diversi paesi europei dimostrano che l’evoluzione della logistica richiede la progettazione di interventi formativi ad hoc, rivolti alla preparazione sia delle risorse professionali presenti, sia di quelle da inserire nelle diverse organizzazioni interessate. Con riferimento a quest’ultimo aspetto si tratta di riflettere sui contenuti e sulle metodologie di una formazione di base diretta ai giovani, per fornire loro gli strumenti indispensabili per potersi inserire positivamente nel mondo del lavoro».

In una prima fase, il piano di lavoro del progetto FRAMELOG si baserà sulla costruzione di una mappa della formazione istituzionale che interessa il settore della logistica. Si dovrà quindi definire un sistema di individuazione e valutazione delle varie competenze di chi opera nel settore, dalle competenze tecnico-logistiche, a quelle giuridiche, commerciali, economico-amministrative, organizzative, di gestione del personale e sistemiche, in un quadro molto più arricchito rispetto al passato. Infine si passerà alla valutazione delle possibilità di ridurre i gap conoscitivi, per favorire da un lato l’ingresso dei giovani nel modo del lavoro e dall’altro il miglioramento per le organizzazioni dei propri livelli di performance.

«Dobbiamo pensare a un percorso formativo in grado di fornire non solo le conoscenze specifiche legate alla logistica, ma anche di favorire la capacità di non limitare lo sguardo al contesto in cui si opera – aggiunge il professor Giannini – Fondamentale in questo campo è inoltre la predisposizione a lavorare in team, a confrontarsi e coordinarsi con altre aziende, a gestire situazioni e persone in ogni condizione, anche la più imprevista».
La necessità di ripensare i percorsi formativi istituzionali richiederà continui momenti di interazione tra istituzioni formative e realtà aziendali: uno degli obiettivi principali dal progetto è infatti costruire una strada che possa favorire l’accesso al mondo della logistica per i giovani, valorizzando ad esempio lo strumento dello stage e altri percorsi di interazione azienda-università.

Al via al dipartimento di Economia e Management dell’Università di Pisa il progetto “FRAMELOG” (European framework for ‘knowledge Triangle’ in the logistic sector), un partenariato strategico il cui scopo è contribuire a favorire la cooperazione tra formazione istituzionale, ricerca e aziende nel settore logistico. Il 26 e 27 settembre si è svolto a Pisa il primo meeting di FRAMELOG, che avrà una durata di 36 mesi e che sarà coordinato dal dipartimento stesso sotto la supervisione del professor Marco Giannini. Al progetto, che recentemente ha avuto l’approvazione della commissione europea, partecipano numerosi partner italiani e stranieri: EFFEBI (Finance & Banking - Association for Organizational Development and Human Resources, Italy); AILOG (Italian Association of Logistics and Supply Chain Management, Italy); ELA (The European Logistics Association, Belgium); UNWE (University of National and World Economy, Bulgaria); Bulgarian Logistics Association, Bulgaria; University of Transilvania, Romania.

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«I cambiamenti che hanno interessato la logistica implicano necessariamente mutamenti nelle professionalità richieste – commenta il professor Marco Giannini – Il settore avverte mai come oggi la necessità di rivedere e aggiornare il proprio know how: le esperienze già consolidate in diversi paesi europei dimostrano che l’evoluzione della logistica richiede la progettazione di interventi formativi ad hoc, rivolti alla preparazione sia delle risorse professionali presenti, sia di quelle da inserire nelle diverse organizzazioni interessate. Con riferimento a quest’ultimo aspetto si tratta di riflettere sui contenuti e sulle metodologie di una formazione di base diretta ai giovani, per fornire loro gli strumenti indispensabili per potersi inserire positivamente nel mondo del lavoro».

In una prima fase, il piano di lavoro del progetto FRAMELOG si baserà sulla costruzione di una mappa della formazione istituzionale che interessa il settore della logistica. Si dovrà quindi definire un sistema di individuazione e valutazione delle varie competenze di chi opera nel settore, dalle competenze tecnico-logistiche, a quelle giuridiche, commerciali, economico-amministrative, organizzative, di gestione del personale e sistemiche, in un quadro molto più arricchito rispetto al passato. Infine si passerà alla valutazione delle possibilità di ridurre i gap conoscitivi, per favorire da un lato l’ingresso dei giovani nel modo del lavoro e dall’altro il miglioramento per le organizzazioni dei propri livelli di performance.

«Dobbiamo pensare a un percorso formativo in grado di fornire non solo le conoscenze specifiche legate alla logistica, ma anche di favorire la capacità di non limitare lo sguardo al contesto in cui si opera – aggiunge il professor Giannini – Fondamentale in questo campo è inoltre la predisposizione a lavorare in team, a confrontarsi e coordinarsi con altre aziende, a gestire situazioni e persone in ogni condizione, anche la più imprevista».

La necessità di ripensare i percorsi formativi istituzionali richiederà continui momenti di interazione tra istituzioni formative e realtà aziendali: uno degli obiettivi principali dal progetto è infatti costruire una strada che possa favorire l’accesso al mondo della logistica per i giovani, valorizzando ad esempio lo strumento dello stage e altri percorsi di interazione azienda-università.

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Ne hanno parlato:
gonews.it

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