Fisica e Matematica, le discipline al top dell’Università di Pisa
È uscita l’edizione 2016 dei QS World University Rankings by Subject, la classifica redatta dall’agenzia Quacquarelli Symonds che da sei anni valuta le università del mondo anche nei singoli ambiti disciplinari. L’Università di Pisa ottiene posizionamenti in 13 delle 42 discipline valutate dall’agenzia, andando a coprire tutti gli ambiti disciplinari. Per l’edizione 2016, l’agenzia QS ha preso in esame 4.226 università nel mondo, inserendo in classifica 945 istituzioni in totale. L’indagine si basa principalmente su qualità della ricerca, indici di occupabilità dei laureati, numero di citazioni e impegno a favore dell’internazionalizzazione.
Le due discipline in cui eccelle l’Università di Pisa in questa edizione sono la Fisica e la Matematica, in cui Pisa si posiziona nella fascia che va dal 51° al 100° posto, confermando il suo prestigio in settori con una tradizione cha da Galileo e Fibonacci arriva fino ai giorni nostri. A seguire, molto ben classificate nella fascia tra il 101° e il 151° posto, ci sono l’Informatica, la Farmacia e la Statistica e Ricerca operativa.
La buona performance dell’Università di Pisa è confermata anche dagli altri posizionamenti di prestigio raggiunti nei vari settori: l’Ateneo si posiziona nella fascia tra il 151° e il 200° posto in Filosofia e in Lingue Moderne, come anche in Medicina e in Ingegneria elettrica ed elettronica. Si piazzano nella fascia tra 201° e il 250° posto l’Ingegneria meccanica, aeronautica e della produzione e la Chimica. Chiudono poi il quadro Lingua e letteratura inglese (fascia 251°-300°) e Scienze biologiche (fascia 300°-351°).
Al via il progetto europeo Soft-Pro per la ricerca innovativa nel campo della protesica
Avvio ufficiale all’IIT di Genova per Soft-Pro, un progetto di ricerca innovativo che ha l’obiettivo di identificare nuovi elementi tecnologici di protesi robotiche per l’arto superiore e esoscheletri e a cui partecipa anche l'Università di Pisa. Il progetto è stato finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito di Horizon 2020, dopo un’ottima valutazione, con circa 7 milioni e mezzo per i prossimi quattro anni. Oltre all'Ateneo pisano, al progetto, coordinato dall’IIT - Istituto Italiano di Tecnologia, partecipano numerosi istituti universitari e di ricerca esteri (Università Leibniz di Hannover, ETH Zurigo, Università di Twente), istituti clinici, come l’ospedale universitario di Zurigo, e alcune piccole e medie aziende interessate al trasferimento sul mercato dei risultati del progetto.
“Il progetto Soft Pro nasce grazie all’esperienza degli istituti partner nel campo della robotica, delle neuroscienze e della prostetica – afferma il coordinatore scientifico del progetto Antonio Bicchi, Senior Scientist all’Istituto Italiano di Tecnologia e docente di robotica al Centro di Ricerca “E. Piaggio” dell’Università di Pisa – e in particolare dal lavoro condotto in questi anni tra Genova e Pisa nel campo delle sinergie sensomotorie, che sono il linguaggio che il cervello utilizza per governare i movimenti della mano”.
I ricercatori svilupperanno nuove protesi robotiche per gli arti superiori e un esoscheletro, basandosi sui principi della soft robotics, ovvero sull’importanza di una struttura non rigida, ma cedevole nelle interazioni con l’ambiente circostante, e capace di adattarsi agli oggetti che incontrano. In questa prospettiva, la maggior parte degli istituti coinvolti nel progetto si focalizzeranno sul disegno innovativo delle protesi, il controllo del loro movimento attraverso la traduzione dei segnali muscolari dell’arto residuo in segnale di comando, oltre che all’integrazione di un sistema di “sensibilità” che permetta una migliore interazione tra il corpo umano e l’oggetto artificiale.
“Il progetto Soft-Pro – prosegue Bicchi – si propone di indagare ulteriormente il funzionamento del corpo e del cervello umano per realizzare protesi tecnologiche avanzate, in grado di rispondere alle esigenze riabilitative di pazienti amputati e con disabilità motorie”. Il progetto, infatti, introduce alcune idee innovative sulla possibilità di ripristinare la capacità motoria di persone colpite da traumi neurologici, quali l’ictus, attraverso l’uso di un oggetto protesico. I ricercatori cercheranno di comprendere se un "sesto dito", o una "terza mano" ancorati alla mano naturale, potrà agire da estensione mobile del corpo naturale e, quindi, da stimolo riabilitativo per il cervello.
All’incontro di lancio del progetto erano presenti i partner del consorzio e ospiti internazionali tra cui, Clint Olson, dal Michigan, pilota disabile che testerà il prototipo di mano robotica “Soft Pro” durante la competizione “Cybathlon” di Zurigo il prossimo autunno.
Una fiaccolata per ricordare le vittime di Tarragona e degli attentati di Bruxelles
A Pisa, come in tutte le città d’Italia in cui sono presenti sezioni appartenenti a Erasmus Student Network, un evento ricorderà le studentesse vittime dell’incidente avvenuto domenica scorsa a Tarragona e nell'occasione un pensiero sarà rivolto anche alle persone colpite dagli attentati di martedì 22 a Bruxelles. In particolare, ESN Pisa, con il patrocinio del Comune e dell'Università, invita gli studenti e tutta la città a prendere parte a una fiaccolata commemorativa, che si svolgerà mercoledì 23 marzo, dalle ore 22, con partenza da Piazza dei Cavalieri e arrivo in Piazza dei Miracoli. Ai piedi della Torre Pendente si avrà un momento di riflessione sui due tragici eventi.
La fiaccolata sarà un’occasione di cordoglio comune che vuole riunire l'intera comunità pisana in questo lutto. All’evento prenderanno parte tutti i membri di ESN Pisa e gli studenti Erasmus presenti in città, con l'auspicio di una massiccia partecipazione anche da parte dei cittadini.
Pisa: al Museo della Grafica al via la mostra fotografica 'Cosmovisione Shuar'
Inaugurata il 19 marzo al Museo della Grafica dell’Università di Pisa la mostra di Gianluca Balocco "Cosmovisione Shuar, anteprima di un lungo lavoro realizzato in Amazzonia col popolo Shuar (Ecuador)" che resterà aperta sino al 17 aprile. Il percorso espositivo, che unisce oltre 45 opere fotografiche ad alcune sculture e installazioni, affronta il tema della relazione tra l'origine degli Shuar e i semi, le radici e l'intelligenza delle piante della foresta amazzonica. Durante la mostra saranno anche proiettati, in prima assoluta, due video sulla Dichiarazione dei Diritti del popolo Shuar, enunciata dal capo della comunità di Sapap Naint in Amazzonia, e sulla preghiera ad Arutam, la divinità immanente della mitologia animistica Shuar.
L’esposizione è accompagnata da un catalogo, stampato dalla casa editrice ETS, di cui proponiamo alcuni brani:
“Questa ricerca ha unito ed incrociato tre elementi fortemente connessi in un territorio senza apparenti riferimenti: l’intelligenza collettiva della foresta amazzonica a partire dai semi, il legame Shuar-pianta e la memoria storica di un biologo del primo ‘900. Questo lavoro è stato realizzato in collaborazione con i clan e le famiglie Shuar senza alcuna forzatura, in un contesto vero. La vita degli Shuar si è fortemente connessa alle piante attraverso il lungo processo evolutivo di uomini ed etnie che li hanno preceduti per migliaia di anni. Le piante per il popolo Shuar cambiano di significato, nome e finalità a seconda dell’uso che ne viene fatto. Ogni pianta o parte di essa diventa un rimedio: contro il morso di serpente, la febbre, il cancro, la caduta dei capelli, i dolori del parto, l’infezione batterica e ogni altro problema che può colpire ed affliggere l’uomo che vive nella foresta”. (Gianluca Balocco)
“Più che ritratti fotografici, questi scatti costituiscono un ritratto collettivo, che appartiene tanto al dominio dell’arte che a quello della ricerca socio-antropologica. In questo senso, Balocco è riuscito magistralmente a illustrare il concetto che, come le piante, l’uomo non ha possibilità di sussistenza al di fuori del suo network, del sistema di connessioni che ne garantisce la sopravvivenza, che egli ne sia consapevole o no. Ciascuna di queste persone, tramite il loro stare e guardare dritto nell’obbiettivo, comunica una gravitas data dalla consapevolezza di avere radici salde nella terra. Ognuno è la punta di un compasso dalla quale circoscrivere un mondo la cui costante impermanenza è condizione ontologica di vita, come per tutti gli esseri viventi. Un mondo dove le persone e le piante appartengono alla stessa, sacra, categoria delle cose vive”. (Francesca Bacci)
“Le piante, come anche tutti gli altri elementi utilizzati nella medicina ancestrale, quali pietre e animali sacri, nella cosmovisione andina vengono considerate esseri viventi dotati di energia, messa a disposizione per purificare, sanare e nutrire. Le proprietà nutrizionali delle piante si considerano proprietà medicinali, facendo riferimento alla visione olistica della medicina ancestrale. Le piante super nutritive come Quinoa, Choclo (Mais), Chia, Amaranto, e con loro una varietà integrale di piante commestibili, sono la base della salute. I concetti di nutrizione e sanazione si fondono generando un’unica spirale di conoscenza, pratiche e rituali rivolti a generare uno stato di salute e benessere, individuale e collettivo. Per queste diverse ragioni, durante tutto il processo di sanazione, si genera un vincolo molto stretto tra questi quattro elementi: la Pacha Mama, ossia la Madre Terra che procrea e regala i suoi figli, ossia piante, fiori, pietre e animali; la curandera e il paziente. Il momento della raccolta delle piante medicinali è di cruciale importanza per ottenere un risultato ideale nell’uso di questi elementi”. (Noemi Bottasso)
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Informazioni per la visita
Museo della Grafica - Palazzo Lanfranchi
Lungarno Galilei 9, Pisa
La mostra è aperta dal 19 marzo al 17 aprile 2016
Dal lunedì alla domenica dalle 9:00 alle 19:00
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http://www.museodellagrafica.unipi.it
Certificazione europea per nove laureati pisani in ingegneria nucleare
Lo scorso 4 marzo, nell'ambito dell'Assemblea Generale dell'European Nuclear Education Network Association (ENEN), che si è svolta a Geel in Belgio, è stata annunciata l'approvazione della candidatura per il rilascio della certificazione di European Master of Science in Nuclear Engineering (EMSNE) a nove laureati pisani in Ingegneria Nucleare.
I nove ingegneri sono Gervasio Parente, Francesco Pedretti, Gianluca Artini, Alessandro Venturini, Lorenzo Stefanini, Alessio Parisi, Giulia Morresi, Alessio Nebbia-Colomba e Fulvio Bertocchi. La cerimonia di consegna della certificazione avverrà a settembre in occasione della Conferenza Generale dell’International Atomic Energy Agency (IAEA) a Vienna.
“Questi nostri laureati hanno conseguito la certificazione grazie alla conformità dei loro studi in Ingegneria nucleare all'Università di Pisa con i paradigmi europei e allo svolgimento di un periodo di stage all'estero per la loro tesi, presso istituzioni che fanno parte di ENEN”, ha spiegato il professore Walter Ambrosini dell’Ateneo pisano che nella riunione a Geel ha terminato il suo mandato di presidente di ENEN.
“Si tratta – ha concluso - di un ulteriore riconoscimento che testimonia l’efficacia dell’azione di internazionalizzazione svolta negli anni dal corso di laurea in Ingegneria nucleare, sia per capacità attrattiva di studenti stranieri, che a livello di Ateneo per la rete di contatti stabilita con università, centri di ricerca e industrie appartenenti ad ENEN”.
Certificazione europea per nove laureati pisani in ingegneria nucleare
Lo scorso 4 marzo, nell'ambito dell'Assemblea Generale dell'European Nuclear Education Network Association (ENEN), che si è svolta a Geel in Belgio, è stata annunciata l'approvazione della candidatura per il rilascio della certificazione di European Master of Science in Nuclear Engineering (EMSNE) a nove laureati pisani in Ingegneria Nucleare.
I nove ingegneri sono Gervasio Parente, Francesco Pedretti, Gianluca Artini, Alessandro Venturini, Lorenzo Stefanini, Alessio Parisi, Giulia Morresi, Alessio Nebbia-Colomba e Fulvio Bertocchi. La cerimonia di consegna della certificazione avverrà a settembre in occasione della Conferenza Generale dell’International Atomic Energy Agency (IAEA) a Vienna.
“Questi nostri laureati hanno conseguito la certificazione grazie alla conformità dei loro studi in Ingegneria nucleare all'Università di Pisa con i paradigmi europei e allo svolgimento di un periodo di stage all'estero per la loro tesi, presso istituzioni che fanno parte di ENEN”, ha spiegato il professore Walter Ambrosini dell’Ateneo pisano che nella riunione a Geel ha terminato il suo mandato di presidente di ENEN.
“Si tratta – ha aggiunto - di un ulteriore riconoscimento che testimonia l’efficacia dell’azione di internazionalizzazione svolta negli anni dal corso di laurea in Ingegneria nucleare, sia per capacità attrattiva di studenti stranieri, che a livello di Ateneo per la rete di contatti stabilita con università, centri di ricerca e industrie appartenenti ad ENEN”.
L'eccellenza pisana in diretta su Radio anch’io RAI
Martedì 22 marzo, la trasmissione “Radio anch’io” di Radio 1 RAI sarà in diretta dall’Università di Pisa per discutere di università, ricerca, internazionalizzazione e per fare un bilancio della giornata di mobilitazione del 21 marzo promossa dalla Crui “Per una nuova primavera delle Università”. La scaletta della puntata prevede una serie di interventi che parleranno di Pisa come centro di eccellenza, con la partecipazione di docenti e ricercatori della Scuola Superiore Sant’Anna e della Scuola Normale Superiore.
Dalle 8.30 alle 10.00 saranno numerosi gli ospiti che si alterneranno ai microfoni di "Radio anch’io", sotto la guida del conduttore Giorgio Zanchini. Durante la prima mezzora interverranno il rettore Massimo Augello, il filosofo Remo Bodei e il fisico Guido Tonelli che avranno modo di commentare la giornata di mobilitazione del 21 marzo e di sviluppare una rapida riflessione sullo stato della ricerca in Italia. In programma c'è anche un intervento telefonico di Stefania Giannini, Ministro dell'istruzione, dell’università e della ricerca. In questo spazio interverrà anche Ann Katherine Isaacs, delegata ai Programmi Europei dell’Università di Pisa, che parlerà di Erasmus e mobilità internazionale, con un pensiero alle studentesse italiane rimaste vittime del recente incidente stradale in Spagna.
La seconda parte della trasmissione sarà dedicata al ruolo di Pisa nel panorama nazionale e internazionale della ricerca, con il racconto delle esperienze di ricercatori protagonisti di studi dal forte impatto sociale. Gli ospiti saranno, per l’Università di Pisa, Paolo Ferragina, prorettore per la Ricerca applicata, Davide Morelli, dottorato al dipartimento di Informatica e co-fondatore di BioBeats, azienda spin off dell’Ateneo pisano che ha inventato una app che genera musica dal battito del cuore, e Riccardo Costanzi, ricercatore del Centro Piaggio ed esperto di progettazione di robot sottomarini. Per la Scuola Sant’Anna ci saranno il rettore Pierdomenico Perata, Matteo Dell'Acqua, genetista e assegnista di ricerca in Scienze Agrarie, spesso in Africa per ragioni di studio, e Federico Vola, del Laboratorio MeS (Management e Sanità) dell’Istituto di Management della Scuola, che si occupa della valutazione delle performance dei sistemi sanitari. Al telefono interverranno Giorgio Parisi, fisico, promotore della campagna “Salviamo la ricerca” e Francesco Sylos Labini, fisico, autore del volume “Rischio e previsione, cosa può dirci la scienza sulla crisi”.
L’ultima parte della trasmissione sarà dedicata all’eccellenza scientifica italiana nel mercato globalizzato: dell’Ateneo pisano ci saranno Roberto Barale, prorettore alla Ricerca, e il chirurgo Ugo Boggi. Della Scuola Normale in trasmissione ci sarà Andrea Ferrara, professore di Cosmologia e delegato Outreach, mentre il direttore Fabio Beltram interverrà al telefono. In programma collegamenti telefonici con giovani studiosi che stanno svolgendo all’estero i propri progetti di ricerca.
Un minuto di silenzio per le vittime dell'incidente in Spagna
L'Università di Pisa accoglie l'invito della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) e osserverà martedì 22 alle ore 12 un minuto di silenzio in memoria delle vittime dell'incidente di Tarragona in Spagna.
Al Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi la mostra "Cosmovisione Shuar"
Si è inaugurata sabato 19 marzo al Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi la mostra di Gianluca Balocco "Cosmovisione Shuar, anteprima di un lungo lavoro realizzato in Amazzonia col popolo Shuar (Ecuador)".
Il percorso espositivo, unendo oltre 45 opere fotografiche ad alcune sculture e installazioni, affronta il tema della relazione cosmogonica tra l'origine degli Shuar e i semi, le radici e l'intelligenza delle piante della foresta amazzonica. In un linguaggio di raffinata ricerca formale e di grande intensità emotiva, lo sguardo dell’artista invita pertanto a riflettere sul legame ancestrale tra il senso della vita dell'uomo e le origini del mondo nato da semi e radici, in una dimensione trascendente olistica e sistemica in cui le piante sono contemporaneamente alimento, cura ed entità sacra.
In mostra saranno anche proiettati, in prima assoluta, due video sulla Dichiarazione dei Diritti del popolo Shuar, enunciata dal capo della comunità di Sapap Naint in Amazzonia, e sulla preghiera ad Arutam, la divinità immanente della mitologia animistica Shuar.
La mostra è accompagnata da un catalogo, stampato dalla casa editrice ETS, di cui proponiamo alcuni brani:
“Questa ricerca ha unito ed incrociato tre elementi fortemente connessi in un territorio senza apparenti riferimenti: l’intelligenza collettiva della foresta amazzonica a partire dai semi, il legame Shuar-pianta e la memoria storica di un biologo del primo ‘900. Questo lavoro è stato realizzato in collaborazione con i clan e le famiglie Shuar senza alcuna forzatura, in un contesto vero. La vita degli Shuar si è fortemente connessa alle piante attraverso il lungo processo evolutivo di uomini ed etnie che li hanno preceduti per migliaia di anni. Le piante per il popolo Shuar cambiano di significato, nome e finalità a seconda dell’uso che ne viene fatto. Ogni pianta o parte di essa diventa un rimedio: contro il morso di serpente, la febbre, il cancro, la caduta dei capelli, i dolori del parto, l’infezione batterica e ogni altro problema che può colpire ed affliggere l’uomo che vive nella foresta”. (Gianluca Balocco)
“Più che ritratti fotografici, questi scatti costituiscono un ritratto collettivo, che appartiene tanto al dominio dell’arte che a quello della ricerca socio-antropologica. In questo senso, Balocco è riuscito magistralmente a illustrare il concetto che, come le piante, l’uomo non ha possibilità di sussistenza al di fuori del suo network, del sistema di connessioni che ne garantisce la sopravvivenza, che egli ne sia consapevole o no. Ciascuna di queste persone, tramite il loro stare e guardare dritto nell’obbiettivo, comunica una gravitas data dalla consapevolezza di avere radici salde nella terra. Ognuno è la punta di un compasso dalla quale circoscrivere un mondo la cui costante impermanenza è condizione ontologica di vita, come per tutti gli esseri viventi. Un mondo dove le persone e le piante appartengono alla stessa, sacra, categoria delle cose vive”. (Francesca Bacci)
“Le piante, come anche tutti gli altri elementi utilizzati nella medicina ancestrale, quali pietre e animali sacri, nella cosmovisione andina vengono considerate esseri viventi dotati di energia, messa a disposizione per purificare, sanare e nutrire.
Le proprietà nutrizionali delle piante si considerano proprietà medicinali, facendo riferimento alla visione olistica della medicina ancestrale. Le piante super nutritive come Quinoa, Choclo (Mais), Chia, Amaranto, e con loro una varietà integrale di piante commestibili, sono la base della salute. I concetti di nutrizione e sanazione si fondono generando un’unica spirale di conoscenza, pratiche e rituali rivolti a generare uno stato di salute e benessere, individuale e collettivo.
Per queste diverse ragioni, durante tutto il processo di sanazione, si genera un vincolo molto stretto tra questi quattro elementi: la Pacha Mama, ossia la Madre Terra che procrea e regala i suoi figli, ossia piante, fiori, pietre e animali; la curandera e il paziente.
Il momento della raccolta delle piante medicinali è di cruciale importanza per ottenere un risultato ideale nell’uso di questi elementi”. (Noemi Bottasso)
Informazioni per la visita
Museo della Grafica - Palazzo Lanfranchi
La mostra è aperta dal 19 marzo al 17 aprile 2016
Dal lunedì alla domenica dalle 9:00 alle 19:00
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
http://www.museodellagrafica.unipi.it
L'eccellenza pisana in diretta su «Radio anch’io» RAI
Martedì 22 marzo, la trasmissione “Radio anch’io” di Radio 1 RAI sarà in diretta dall’Università di Pisa per discutere di università, ricerca, internazionalizzazione e per fare un bilancio della giornata di mobilitazione del 21 marzo promossa dalla Crui “Per una nuova primavera delle Università”.
La scaletta della puntata prevede una serie di interventi che parleranno di Pisa come centro di eccellenza, con la partecipazione di docenti e ricercatori della Scuola Superiore Sant’Anna e della Scuola Normale Superiore.
Dalle 8.30 alle 10.00 saranno numerosi gli ospiti che si alterneranno ai microfoni di "Radio anch’io", sotto la guida del conduttore Giorgio Zanchini (a destra nella foto). Durante la prima mezzora interverranno il rettore Massimo Augello, il filosofo Remo Bodei e il fisico Guido Tonelli che avranno modo di commentare la giornata di mobilitazione del 21 marzo e di sviluppare una rapida riflessione sullo stato della ricerca in Italia. In programma c'è anche un intervento telefonico di Stefania Giannini, Ministro dell'istruzione, dell’università e della ricerca. In questo spazio interverrà anche Ann Katherine Isaacs, delegata ai Programmi Europei dell’Università di Pisa, che parlerà di Erasmus e mobilità internazionale, con un pensiero alle studentesse italiane rimaste vittime del recente incidente stradale in Spagna.
La seconda parte della trasmissione sarà dedicata al ruolo di Pisa nel panorama nazionale e internazionale della ricerca, con il racconto delle esperienze di ricercatori protagonisti di studi dal forte impatto sociale. Gli ospiti saranno, per l’Università di Pisa, Paolo Ferragina, prorettore per la Ricerca applicata, Davide Morelli, dottorato al dipartimento di Informatica e co-fondatore di BioBeats, azienda spin off dell’Ateneo pisano che ha inventato una app che genera musica dal battito del cuore, e Riccardo Costanzi, ricercatore del Centro Piaggio ed esperto di progettazione di robot sottomarini. Per la Scuola Sant’Anna ci saranno il rettore Pierdomenico Perata, Matteo Dell'Acqua, genetista e assegnista di ricerca in Scienze Agrarie, spesso in Africa per ragioni di studio, e Federico Vola, del Laboratorio MeS (Management e Sanità) dell’Istituto di Management della Scuola, che si occupa della valutazione delle performance dei sistemi sanitari. Al telefono interverranno Giorgio Parisi, fisico, promotore della campagna “Salviamo la ricerca” e Francesco Sylos Labini, fisico, autore del volume “Rischio e previsione, cosa può dirci la scienza sulla crisi”.
L’ultima parte della trasmissione sarà dedicata all’eccellenza scientifica italiana nel mercato globalizzato: dell’Ateneo pisano ci saranno Roberto Barale, prorettore alla Ricerca, e il chirurgo Ugo Boggi. Della Scuola Normale in trasmissione ci sarà Andrea Ferrara professore di Cosmologia e delegato Outreach, mentre il direttore Fabio Beltram interverrà al telefono. In programma collegamenti telefonici con giovani studiosi che stanno svolgendo all’estero i propri progetti di ricerca.