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monti pisani bigL'Università di Pisa e il Club Alpino Italiano, sezione pisana, intendono rafforzare la loro collaborazione per favorire la partecipazione degli studenti alle iniziative organizzate dal CAI, oltre che per promuovere attività comuni in modo da far conoscere il territorio pisano, diffondere l'educazione alla tutela ambientale e la cultura dello sviluppo sostenibile. Per raggiungere questi obiettivi, i due enti hanno sottoscritto una convenzione triennale, che è stata presentata lunedì 12 ottobre 2015, in Rettorato, dal prorettore per gli Studenti, Rosalba Tognetti, dal presidente della sezione pisana del CAI, Alessio Piccioli, e dal vicepresidente Paolo Ghelfi.

In particolare, il CAI di Pisa coinvolgerà gli studenti nelle proprie attività ricreative, che spaziano dai percorsi di trekking agli itinerari tematici, fino alle escursioni in montagna, diffondendo così la conoscenza e la frequentazione dei luoghi di rinomata valenza paesaggistica. Il CAI potrà anche organizzare iniziative mirate specificatamente agli studenti dell'Ateneo.

cai conferenza

Da parte sua, l'Università si impegna a diffondere le iniziative del CAI all'interno della propria comunità accademica, agevolando, in particolar modo, la partecipazione degli studenti.

"La convenzione odierna - ha commentato la professoressa Tognetti - formalizza una collaborazione che è già nei fatti e che ha una lunga tradizione alla spalle: basti pensare ai tanti docenti e studenti universitari che sono stati soci, sostenitori e attivi frequentatori del CAI di Pisa nei quasi 90 anni di attività del CAI di Pisa. Sono particolarmente lieta di questo accordo, che permetterà ai nostri studenti di conoscere e partecipare ad attività socializzanti e ricreative alla scoperta delle zone naturali che arricchiscono il nostro territorio, accrescendo nello stesso tempo la loro sensibilità per i valori della tutela ambientale e dello sviluppo sostenibile".

cai nerli"Una convenzione - ha detto il presidente Piccioli - quella che stipuliamo oggi tra Università e CAI, che consolida un rapporto di fatto già esistente, ma che testimonia una chiara volontà di arricchire i rapporti e che apre la possibilità di nuovi progetti comuni. Da un lato una prestigiosa istituzione come l'Università di Pisa può contribuire al raggiungimento della finalità del CAI che 'ha per iscopo la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale', come dice il primo articolo dello Statuto della nostra associazione. Dall'altro il CAI, oltre a essere un terreno ideale per approfondimenti scientifici e culturali, rappresenta un importante soggetto sociale che, tramite l'operato dei propri volontari - accompagnatori di escursionismo, istruttori di alpinismo - offre una serie di servizi per una responsabile frequentazione dell'ambiente montano che vedono come naturali destinatari gli studenti e i docenti dell'Università di Pisa".

Nell'ambito della firma, è stato anche presentato l'incontro che si terrà venerdì 16 ottobre al Polo Carmignani, con inizio alle ore 21, e che vedrà dialogare Angelo Nerli, presidente onorario e memoria storica del CAI di Pisa, che ha dato un importante contributo all’esplorazione sistematica delle Alpi Apuane, e il giornalista e scrittore di montagna, Marco Albino Ferrari.

Una delle recenti iniziative del CAI sezione di Pisa è la realizzazione della Mappa digitale dei Monti Pisani disponibile sul sito www.mappadeimontipisani.org.

Ne hanno parlato:
Nazione Pisa
Tirreno Pisa
PisaToday.it
PisaInforma.it

Certificazione europea per sette laureati pisani in Ingegneria nucleare che hanno ricevuto l’European Master of Science in Nuclear Engineering a latere della Conferenza dell’Agenzia internazionale per l'energia atomica (IAEA) che si è svolta a Vienna lo scorso settembre. I sette ingegneri sono Morena Angelucci, Vincenzo Bisogno, Matteo Montella, Andrea Mossi, Vito Quagliarello, Giacomo Saccone e Roberta Scarpa che ha anche tenuto un breve discorso durante la cerimonia.
“Questi nostri laureati – ha detto il professore Walter Ambrosini del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Ateneo pisano e attuale presedente dell’European Nuclear Education Network (ENEN) - hanno conseguito la certificazione grazie alla conformità dei loro studi in Ingegneria nucleare all'Università di Pisa con i paradigmi europei e allo svolgimento di un periodo di stage all'estero per la loro tesi presso istituzioni che fanno parte dell’ENEN, una istituzione non-profit francese di cui fanno parte 67 partner tra università, centri di ricerca e industrie che lavorano nel settore nucleare”.
Il traguardo raggiunto dai sette laureati pisani testimonia l'azione di internazionalizzazione svolta dal corso di laurea in Ingegneria nucleare, che ha portato l'Università di Pisa a contribuire in maniera molto significativa alle certificazioni EMSNE, e che negli anni ha portato frutti cospicui grazie alla rete di contatti stabilita tra l'Ateneo pisano e le università, i centri di ricerca e le industrie membri dell’European Nuclear Education Network (www.enen-assoc.org).

Certificazione europea per sette laureati pisani in Ingegneria nucleare che hanno ricevuto l’European Master of Science in Nuclear Engineering a latere della Conferenza dell’Agenzia internazionale per l'energia atomica (IAEA) che si è svolta a Vienna lo scorso settembre. I sette ingegneri sono Morena Angelucci, Vincenzo Bisogno, Matteo Montella, Andrea Mossi, Vito Quagliarello, Giacomo Saccone e Roberta Scarpa che ha anche tenuto un breve discorso durante la cerimonia.
“Questi nostri laureati – ha detto il professore Walter Ambrosini del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Ateneo pisano e attuale presedente dell’European Nuclear Education Network (ENEN) - hanno conseguito la certificazione grazie alla conformità dei loro studi in Ingegneria nucleare all'Università di Pisa con i paradigmi europei e allo svolgimento di un periodo di stage all'estero per la loro tesi presso istituzioni che fanno parte dell’ENEN, una istituzione non-profit francese di cui fanno parte 67 partner tra università, centri di ricerca e industrie che lavorano nel settore nucleare”.
Il traguardo raggiunto dai sette laureati pisani testimonia l'azione di internazionalizzazione svolta dal corso di laurea in Ingegneria nucleare, che ha portato l'Università di Pisa a contribuire in maniera molto significativa alle certificazioni EMSNE, e che negli anni ha portato frutti cospicui grazie alla rete di contatti stabilita tra l'Ateneo pisano e le università, i centri di ricerca e le industrie membridellEuropean Nuclear Education Network.

EMSNE laureati premiati

Giovedì, 08 Ottobre 2015 09:43

Da Pisa i 'Food manager' del futuro

Logo FQMC 2015 8 boxed cymkNasce a Pisa il primo master interamente dedicato al tema dell’alimentazione e della qualità del cibo per rispondere alla crescente esigenza di creare figure professionali altamente qualificate, in grado di operare in un settore strategico nel panorama produttivo italiano quale quello alimentare. Organizzato dal dipartimento di Economia e Management dell’Università di Pisa in collaborazione con quello di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali, il master in Food Quality Management and Communication punta a formare profili manageriali di alto livello, in grado di rispondere alle esigenze delle imprese del settore, dalle PMI ai grandi gruppi industriali.

“L’industria alimentare italiana rappresenta il secondo settore manifatturiero nel Paese e il comparto agro-alimentare può contare su performance positive, nonostante la crisi economica, grazie al valore aggiunto del marchio Mady in Italy – ha spiegato la professoressa Angela Tarabella, direttrice del master - La genuinità, la sicurezza alimentare, l’attenzione alla qualità dei prodotti e dell’ambiente, rappresentano temi di crescente attualità in un mercato mondiale che non conosce crisi e che vede i consumatori sempre più attenti ed informati”.

La formazione dei futuri “Food manager” avverrà quindi grazie ad un percorso trasversale che affronterà la legislazione del settore, il marketing e la comunicazione, la nutrizione, la filiera alimentare, il controllo di gestione fino ai processi e le tecnologie alimentari. Il tema della qualità sarà sviluppato in uno specifico modulo formativo gestito direttamente da SGS SpA Italia, leader mondiale nel settore della certificazione, al termine del quale verrà rilasciato il Certificato di Lead Auditor (Responsabile del Gruppo di Audit) sui Sistemi di Gestione della Qualità ISO 9001:2015.

Ne hanno parlato:

SgsGroup
MagazineQualità

Giovedì, 08 Ottobre 2015 09:16

Da Pisa i 'Food manager' del futuro

Nasce a Pisa il primo master interamente dedicato al tema dell’alimentazione e della qualità del cibo per rispondere alla crescente esigenza di creare figure professionali altamente qualificate, in grado di operare in un settore strategico nel panorama produttivo italiano quale quello alimentare. Organizzato dal dipartimento di Economia e Management dell’Università di Pisa in collaborazione con quello di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali, il master in Food Quality Management and Communication punta a formare profili manageriali di alto livello, in grado di rispondere alle esigenze delle imprese del settore, dalle PMI ai grandi gruppi industriali.

“L’industria alimentare italiana rappresenta il secondo settore manifatturiero nel Paese e il comparto agro-alimentare può contare su performance positive, nonostante la crisi economica, grazie al valore aggiunto del marchio Mady in Italy – ha spiegato la professoressa Angela Tarabella, direttrice del master - La genuinità, la sicurezza alimentare, l’attenzione alla qualità dei prodotti e dell’ambiente, rappresentano temi di crescente attualità in un mercato mondiale che non conosce crisi e che vede i consumatori sempre più attenti ed informati”.

La formazione dei futuri “Food manager” avverrà quindi grazie ad un percorso trasversale che affronterà la legislazione del settore, il marketing e la comunicazione, la nutrizione, la filiera alimentare, il controllo di gestione fino ai processi e le tecnologie alimentari. Il tema della qualità sarà sviluppato in uno specifico modulo formativo gestito direttamente da SGS SpA Italia, leader mondiale nel settore della certificazione, al termine del quale verrà rilasciato il Certificato di Lead Auditor (Responsabile del Gruppo di Audit) sui Sistemi di Gestione della Qualità ISO 9001:2015.

Per informazioni e iscrizioni : http://masterfoodmanagement.ec.unipi.it/ Twitter (@MasterFoodPisa) e Facebook (Master Food).
Giovedì, 08 Ottobre 2015 09:15

Al via il ciclo concerti 'Il Salotto Musicale'

Al via il ciclo di concerti “Il Salotto Musicale" nella Gipsoteca di arte antica dell’Università di Pisa in piazza San Paolo all'Orto 20. Sono cinque appuntamenti a cadenza mensile, da ottobre 2015 a marzo 2016, ognuno dedicato a una particolare corrente artistico culturale oppure all'evoluzione di una forma musicale, spaziando dal Cinquecento al Novecento, in Europa e fin oltre oceano. Si comincia venerdì 9 ottobre, alle 21.15 con il concerto "Storie di musica quotidiana a Palazzo", arie e danze di Dowland, Molinaro, Le Roy e altri anonimi musicisti del Rinascimento. Sul palco Anna Ulivieri al flauto, Federico Marchetti alla viola, Eleanor Young al violoncello, Stefano Quaglieri alla chitarra e Andrea Tamburini come voce recitante.

Ogni concerto sarà preceduto da una breve introduzione storica a cura del Consorzio Pisatour, mentre il Caffè Letterario Volta Pagina offrirà agli ospiti un brindisi e una degustazione. Il costo della serata è di 15 euro ed è gratuito per i bambini sino a 14 anni. Per informazioni e prenotazioni Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., 050 2213626. “Il Salotto Musicale” è un progetto dell' Associazione Culturale Chi vuol esser lieto sia... , realizzato con la direzione artistica di Anna Ulivieri e Chiara Tarantino.

gruppo MarchettiLa Comunità Europea ha assegnato all’Università di Pisa due progetti sulle cause e il trattamento avanzato del diabete mellito, volti a chiarire i meccanismi molecolari che portano all’insorgenza e alla progressione del diabete, nonché a definire alcuni aspetti innovativi per la sua cura.

“Il primo - ha spiegato Piero Marchetti, professore associato di Endocrinologia nel dipartimento di Medicina clinica e sperimentale, direttore della Sezione dipartimentale di Endocrinologia e metabolismo dei trapianti dell’Aoup, che è il responsabile delle due ricerche – indicato dall’acronimo INNODIA, inizierà a novembre, e sarà focalizzato sul diabete di tipo 1, patologia su base autoimmune che porta alla distruzione delle beta cellule pancreatiche. L’altro, dal titolo T2DSystems, e che partirà a gennaio 2016, si occuperà invece del diabete di tipo 2, anch’esso dovuto a disfunzione beta cellulare, causata da meccanismi non ancora ben definiti. In una fase in cui anche i finanziamenti europei vengono assegnati in maniera estremamente selettiva, è motivo di grande soddisfazione aver conseguito questo successo”.

La decisione di Bruxelles è anche un riconoscimento al lavoro fatto negli ultimi anni dalla sua èquipe che, grazie al supporto del dipartimento di Medicina clinica e sperimentale e dell’Aoup, nonché alla collaborazione con altri gruppi, in particolare la Chirurgia generale e dei trapianti diretta dal professor Ugo Boggi, la Chirurgia epatica e del trapianto di fegato, diretta dal professor Franco Filipponi, la Medicina trasfusionale e biologia dei trapianti, diretta dal dottor Fabrizio Scatena e il Laboratorio di microscopia elettronica del dipartimento di Ricerca translazionale e nuove tecnologie (dottoressa Matilde Masini, dottor Vincenzo De Tata), è stata coinvolta con successo in numerosi precedenti progetti sul diabete finanziati dalla Comunità Europea.

Il progetto INNODIA è finanziato dall’IMI (INNOVATIVE MEDICINES INITIATIVE), mentre T2DSystems è uno dei progetti dell'Università di Pisa che ha avuto accesso ai finanziamenti di Horizon 2020.

È stata assegnata a Marco Geppi, professore del dipartimento di Chimica e Chimica industriale dell’Università di Pisa, la “medaglia d’oro GIDRM e GIRM” edizione 2015, il riconoscimento che viene conferito ogni anno dai consigli direttivi congiunti del Gruppo Italiano Discussione Risonanze Magnetiche (GIDRM) e del Gruppo Interdivisionale di Risonanze Magnetiche della Società Chimica Italiana (GIRM) a uno scienziato che abbia portato alla comunità italiana contributi di particolare interesse scientifico, didattico, innovativo, divulgativo o applicativo nel campo delle risonanze magnetiche, promuovendone la cultura, lo sviluppo e la diffusione.

La medaglia d’oro 2015 è stata assegnata al docente dell’Ateneo pisano “per gli importanti contributi dati allo sviluppo e all’applicazione della spettroscopia NMR a Stato Solido per lo studio delle proprietà strutturali e dinamiche di materiali in fase condensata e per il grandissimo impegno profuso per la diffusione dell’NMR e per la formazione di giovani”. La medaglia è stata consegnata a Marco Geppi dai presidenti di GIDRM e GIRM lunedì 28 settembre a Roma, in apertura del XLIV Congresso Italiano di Risonanza Magnetica.

Marco Geppi ha dedicato gran parte della sua carriera allo sviluppo e all’applicazione della spettroscopia di Risonanza Magnetica Nucleare (NMR) a Stato Solido per lo studio delle proprietà strutturali e, soprattutto, dinamiche di materiali in fase condensata credendo fortemente alle enormi potenzialità di questa tecnica da pochi applicata in Italia. Il suo impegno e le sue capacità scientifiche gli hanno permesso di costruire a Pisa un gruppo di ricerca e di creare alcune linee di ricerca innovative in Italia, ottenendo risultati brillanti riconosciuti a livello nazionale e internazionale.

In particolare, si distinguono i suoi contributi alla messa a punto di approcci originali per la caratterizzazione mediante spettroscopia di NMR di processi dinamici in materiali polimerici e liquido-cristallini, nonché in composti organici di interesse farmaceutico in fase solida. Inoltre ha dato un importante contributo allo studio di materiali ibridi organici-inorganici mediante NMR a Stato Solido, ottenendo risultati rilevanti su materiali innovativi e complessi. A testimonianza della sua attività di ricerca sono le numerose pubblicazioni su riviste internazionali, i numerosi seminari a invito a congressi e presso istituzioni accademiche nazionali e internazionali, nonché le molte proficue collaborazioni con gruppi di ricerca in Italia e all’estero e con industrie italiane e internazionali.

Fermamente convinto dell’importanza della divulgazione della spettroscopia NMR e della formazione di giovani ricercatori, ha istituito a Pisa il primo corso di spettroscopia NMR allo Stato Solido nell’ambito delle lauree magistrali in Chimica e in Chimica industriale.
Un allestimento che è di fatto un viaggio per immagini, musica e testi nel territorio della Valle del Serchio e che è stato creato da un gruppo di ricerca dell’Università di Pisa specializzato in discipline audio-visive, multimediali e della comunicazione, coordinato dalla professoressa Sandra Lischi. Sabato 3 ottobre ha aperto le sue porte al pubblico il Museo multimediale delle Rocche e Fortificazioni della Valle del Serchio che, dopo un importante intervento di recupero, è stato allestito presso i locali della Volta dei Menchi nel centro storico di Barga (LU). Il progetto, realizzato con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Monte dei Paschi di Siena e Arcus spa, è stato presentato e coordinato dall’Unione dei Comuni della Valle del Serchio e della Garfagnana e ha visto la collaborazione del dipartimento di Civiltà e forme del sapere dell’Università di Pisa.

Il progetto, unico nel suo genere, valorizza il bacino della Valle del Serchio attraverso i suoi siti di incastellamento e dà alla popolazione, agli studenti e ai turisti, uno strumento innovativo di documentazione storica, ambientale e artistica di un’area geografica sorprendentemente ricca di cultura, storia, natura incontaminata e leggenda. L’allestimento offre infatti una visione invitante e sfaccettata del territorio, in cui le parole appaiono come tracce informative discrete. Scritte sullo schermo, scorrono parallele alle immagini senza sovrapporsi al flusso visivo. Nell’oscurità, sulle pareti appaiono pievi, ponti, colline, fortezze, boschi ma anche un paesaggio umano fatto di antichi mestieri, memorie, tradizioni e ritratti degli abitanti, mentre le frasi forniscono notizie storiche essenziali e si offrono, anche nella versione inglese per i tanti turisti, come approfondimento ulteriore. Nel centro della sala il tavolo interattivo consente, presa visione del complesso del territorio, di scegliere il proprio percorso o di interromperlo e modificarlo.

“Il nostro gruppo, facendo tesoro dell’eccellenza pioneristica maturata all’Università di Pisa nel campo dell’audiovisivo e del multimediale, ha lavorato sui diversi aspetti del progetto, cercando di costruire una presentazione non rigidamente didascalica o classicamente documentaristica, ma basata sui percorsi consentiti dalla combinazione di immagini, suoni, testi scritti e dispositivi interattivi – commenta la professoressa Lischi – In stretta collaborazione coi committenti ha ideato e curato un allestimento che contempla, con una concezione evocativa e immersiva, un viaggio per immagini nei vari aspetti del territorio, corredato da musiche e testi e concepito per una visita che, grazie a un tavolo interattivo, offre la possibilità di percorrere più itinerari”.

La collaborazione con il Museo è nata nel 2013 quando, tramite il CICO (Centro Interdisciplinare di Studi sulla Comunicazione) venne stipulata una convenzione fra il dipartimento e l’Unione Comuni Media Valle del Serchio, che ha consentito l’attribuzione di borse e di contratti finalizzati allo studio e alla realizzazione della sala appena inaugurata. Nella cerimonia di inaugurazione, il prorettore ai Rapporti con il territorio dell’Ateneo pisano, Maria Antonella Galanti, ha sottolineato “l’importanza dei musei vivi, capaci di fare appello anche al lato emozionale della memoria e della spinta alla conoscenza” e ha ribadito “l’importanza di un dialogo proficuo fra i saperi universitari e le culture del territorio”.

Il team che ha curato l’allestimento è composto da Gianluca Paoletti, dottore di ricerca all’Università di Pisa in Storia delle arti e dello spettacolo, che ha realizzato una serie di video sui diversi aspetti della zona, paesaggistici e artistici, ma anche dedicati a mestieri, tradizioni, volti, personaggi; Andreina Di Brino, anche lei dottore di ricerca all’Università di Pisa in Storia delle arti e dello spettacolo, che ha curato le ricerche e l’adattamento dei testi ai fini di una efficace e sintetica comunicazione; Marco Bigliazzi, laureato in Storia dell’Urbanistica nell’Ateneo pisano, che ha curato l’aspetto interattivo e le animazioni grafiche; Giuseppe Cassaro, laureato all’Università di Pisa in Cinema, teatro e produzione multimediale, che ha elaborato le musiche e la concezione sonora. La ricerca, come auspicato da tutti gli intervenuti, non si ferma qui e dovrebbe proseguire con un ampliamento e una ulteriore articolazione degli spazi espositivi.
Sabato 3 ottobre, Damiano Marchi, l’antropologo dell’Università di Pisa che ha partecipato alla scoperta dell’Homo naledi, sarà ospite di “Che fuori tempo che fa”, la trasmissione di Rai 3 condotta da Fabio Fazio e Massimo Gramellini, in onda a partire dalle 20.10. Con la nuova formula del sabato che prevede la presenza in studio di numerosi invitati, Marchi parlerà della nuova specie umana i cui resti sono stati recentemente rinvenuti in una grotta del Sudafrica, mostrando alcuni calchi di ossa e crani. L’antropologo sarà chiamato anche a interagire con gli altri ospiti, cioè Valeria Golino, Serena Dandini, Alice Sabatini, Nino Frassica e, in collegamento, Valerio Mastandrea e Malika Ayane.

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