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È stata intitolata ai "Fratelli Pontecorvo" l'Aula Magna del Polo Fibonacci, all'interno della stessa area in cui negli anni Trenta del secolo scorso sorgevano gli impianti tessili della famiglia Pontecorvo, che costituivano, con circa duemila dipendenti, un’importate risorsa per la città di Pisa. La cerimonia, aperta dai saluti del prorettore vicario dell'Ateneo, Nicoletta De Francesco, dell'assessore del Comune, Marilù Chiofalo, e del vicepresidente dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Antonio Masiero, è proseguita con la scoperta nell'atrio, subito fuori dall'Aula, di tre targhe dedicate a Guido, Bruno e Gillo Pontecorvo e con una serie di presentazioni che hanno ricordato i principali aspetti biografici dei tre fratelli. Guido, nato nel 1907, Bruno, del 1913, e Gillo, del 1919, che, oltre a essere stati esponenti di primo piano nei rispettivi campi della genetica, della fisica e dell’arte cinematografica, con la loro opera hanno dato lustro a Pisa e all'Università dove hanno compiuto parte dei loro studi.
Alla cerimonia ha partecipato anche una delegazione russa del laboratorio “Joint Institute for Nuclear Research” (JINR) di Dubna, che lunedì 12 e martedì 13 ottobre ha visitato l'Università di Pisa. Il laboratorio sorge vicino Mosca ed è, come dimensioni e importanza scientifica, uno dei più importanti a livello internazionale, specializzato nel campo della fisica fondamentale. Proprio a Dubna, Bruno Pontecorvo ha trascorso gran parte della sua vita e sviluppato le sue più importanti teorie fisiche, specialmente sul neutrino, con intuizioni che sono alla base del recente conferimento del Premio Nobel per la Fisica agli studiosi Tasaaki Kajita e Arthur McDonald.
Nel corso degli anni, il dipartimento di Fisica dell'Ateneo pisano e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare hanno stipulato numerosi accordi di collaborazione scientifica con il “Joint Institute for Nuclear Research” di Dubna per quanto riguarda la fisica delle particelle elementari e la ricerca storico-scientifica sulla vita e le opera di Bruno Pontecorvo.
Su queste basi potrebbe essere sviluppato il progetto di creare all’Università di Pisa un “Centro Pontecorvo” che si ponga come riferimento unificato per la raccolta di materiale e documentazione per la conservazione e la diffusione della cultura scientifica.

È uno dei fotografi più bravi del mondo, forse il più spericolato. Il suo motto è: esserci. Massimo Sestini sarà il relatore d'eccezione del seminario per giornalisti che si terrà venerdì 16 ottobre, dalle 9 alle 13, al dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell'Università di Pisa, in via Trieste 38.
Lo chiamano il Caravaggio dei fotografi per l'impatto vivido e realistico che regalano le sue immagini. Ha vinto il World Press award 2015 nella sezione "General News Singles" con la foto, diventata icona, che immortala dall'alto il salvataggio di un barcone di migranti al largo delle coste libiche durante l'operazione "Mare Nostrum".
Nessuna foto per lui è una missione impossibile: infatti, è stato il primo a immortalare Lady Diana in bikini; l'unico a fotografare i funerali dell'Aquila.
Testimone del suo tempo, Sestini ha coniato un nuovo stile fotografico: la fotografia zenitale. Vola sui caccia della Marina Militare e, con la macchina appesa al collo, scatta fotografie aeree che ci restituiscono una prospettiva nuova. Originale. Unica. Non teme il rischio, sprezza il pericolo e ammette che per fare la differenza serve un pizzico di follia, tipo noleggiare un elicottero e partire all'improvviso spendendo soldi senza sapere se porterai a casa la foto. Eppure, la foto di cui va più fiero è quella di sua figlia.

L'Università di Pisa e il Club Alpino Italiano, sezione pisana, intendono rafforzare la loro collaborazione per favorire la partecipazione degli studenti alle iniziative organizzate dal CAI, oltre che per promuovere attività comuni in modo da far conoscere il territorio pisano, diffondere l'educazione alla tutela ambientale e la cultura dello sviluppo sostenibile. Per raggiungere questi obiettivi, i due enti hanno sottoscritto una convenzione triennale, che è stata presentata lunedì 12 ottobre 2015, in Rettorato, dal prorettore per gli Studenti, Rosalba Tognetti, dal presidente della sezione pisana del CAI, Alessio Piccioli, e dal vicepresidente Paolo Ghelfi.
In particolare, il CAI di Pisa coinvolgerà gli studenti nelle proprie attività ricreative, che spaziano dai percorsi di trekking agli itinerari tematici, fino alle escursioni in montagna, diffondendo così la conoscenza e la frequentazione dei luoghi di rinomata valenza paesaggistica. Il CAI potrà anche organizzare iniziative mirate specificatamente agli studenti dell'Ateneo.
Da parte sua, l'Università si impegna a diffondere le iniziative del CAI all'interno della propria comunità accademica, agevolando, in particolar modo, la partecipazione degli studenti.
"La convenzione odierna - ha commentato la professoressa Tognetti - formalizza una collaborazione che è già nei fatti e che ha una lunga tradizione alla spalle: basti pensare ai tanti docenti e studenti universitari che sono stati soci, sostenitori e attivi frequentatori del CAI di Pisa nei quasi 90 anni di attività del CAI di Pisa. Sono particolarmente lieta di questo accordo, che permetterà ai nostri studenti di conoscere e partecipare ad attività socializzanti e ricreative alla scoperta delle zone naturali che arricchiscono il nostro territorio, accrescendo nello stesso tempo la loro sensibilità per i valori della tutela ambientale e dello sviluppo sostenibile".
"Una convenzione - ha detto il presidente Piccioli - quella che stipuliamo oggi tra Università e CAI, che consolida un rapporto di fatto già esistente, ma che testimonia una chiara volontà di arricchire i rapporti e che apre la possibilità di nuovi progetti comuni. Da un lato una prestigiosa istituzione come l'Università di Pisa può contribuire al raggiungimento della finalità del CAI che 'ha per iscopo la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale', come dice il primo articolo dello Statuto della nostra associazione. Dall'altro il CAI, oltre a essere un terreno ideale per approfondimenti scientifici e culturali, rappresenta un importante soggetto sociale che, tramite l'operato dei propri volontari - accompagnatori di escursionismo, istruttori di alpinismo - offre una serie di servizi per una responsabile frequentazione dell'ambiente montano che vedono come naturali destinatari gli studenti e i docenti dell'Università di Pisa".
Nell'ambito della firma, è stato anche presentato l'incontro che si terrà venerdì 16 ottobre al Polo Carmignani, con inizio alle ore 21, e che vedrà dialogare Angelo Nerli, presidente onorario e memoria storica del CAI di Pisa, che ha dato un importante contributo all’esplorazione sistematica delle Alpi Apuane, e il giornalista e scrittore di montagna, Marco Albino Ferrari.

kaust 10The King Abdullah University of Science and Technology (KAUST) has opened its doors to the Department of Chemistry and Industrial Chemistry of the University of Pisa. KAUST is one of the most technologically advanced universities in Saudi Arabia, which hosts state-of-the-art research centers housing excellent equipment and infrastructures. At the beginning of October a delegation from Pisa paid a visit to KAUST with the aim of setting in motion a program of scientific collaboration and student exchanges with the Saudi Arabian university. In spite of being a new institution (it was founded in 2009), the university is rapidly gaining an excellent position in the panorama of world universities through its top class researchers from some of the highest-ranking international institutes.

The delegation from the Department of Chemistry and Industrial Chemistry, composed of the Director Roger Fuoco, Lorenzo Di Bari, coordinator of the Doctoral School of Chemical and Material Sciences, and Tarita Biver, coordinator for Internationalization in the area of Chemistry, was welcomed by the Dean of the Physical Sciences and Engineering Division, Yves Gnanou and his closest collaborators.

fuoco biver dibari web“Our visit was extremely profitable as we were able to identify policies and interests in common with KAUST,” commented Professor Roger Fuoco on his return. “In particular the signing of a Memorandum of Understanding between our Universities is under consideration. To this end, in the next few months we shall receive a visit of a number of teaching staff and the Vice President for Academic Affairs at KAUST, Professor James Calvin. In parallel with this procedure, the agreement between the parties envisages that a number of worthy, interested students be chosen for an internship scholarship offered by Kaust for 3-6 months in order to pursue part of their Master’s thesis at the KAUST centers.”

The various scientific meetings organized during the three-day visit allowed the delegation from Pisa to become familiar with the structures at KAUST, with particular focus on the area of Chemical and Material Sciences. Meetings were arranged with the directors of the research centers within the university and with members of the various research groups.

At the end of the meetings, the delegation was given a detailed tour of the laboratories at the Catalysis Research Center (Director, Professor Jean- Marie Basset), the Solar and Photovoltaics Engineering Research Center (Director, Professor Jean-Luc Bredas), the Advanced Membranes and Porous Materials Research Center (Director, Professor Ingo Pinnau & Associate Director, Professor Mohamed Eddaoudi), the Desert Agricultural Center (Director, Professor Heribert Hirt & Associate Director, Professor Mark Tester), the Desalination and Reuse Center (Director, Professor TorOve Leiknes) and Instrumental Facilities Laboratory (Core Lab).

kaust 10Per il dipartimento di Chimica e Chimica industriale dell’Università di Pisa si aprono le porte della King Abdullah University of Science and Technology (KAUST), una delle università tecnologicamente più avanzate dell’Arabia Saudita, con centri di ricerca all’avanguardia dotati di apparecchiature e infrastrutture eccellenti. A inizio ottobre, una delegazione pisana si è recata in visita alla KAUST con lo scopo di avviare una collaborazione scientifica e di scambio studenti con l’università araba che, seppur di recente istituzione (è stata fondata nel 2009), sta velocemente acquistando una posizione di eccellenza nel panorama universitario mondiale, potendo contare su ricercatori di altissima qualità provenienti da istituti ai primi posti delle graduatorie internazionali.

La delegazione del dipartimento di Chimica e Chimica industriale, composta dal direttore Roger Fuoco, da Lorenzo Di Bari, docente coordinatore della Scuola di dottorato in Scienze chimiche e dei materiali, e da Tarita Biver, coordinatore per l’Internazionalizzazione dell’area di Chimica, è stata accolta dal presidente della facoltà di Scienze fisiche e Ingegneria, Ives Gnanou e dai suoi più stretti collaboratori.

Fuoco, Biver, Di Bari«La nostra è stata una visita fruttuosa in cui siamo riusciti a individuare politiche e interessi comuni con la KAUST – ha commentato al rientro il professor Roger Fuoco – In particolare, è al vaglio la firma di un Memorandum of Understanding tra le nostre università che dovrebbe prevedere anche la visita di alcuni docenti e del vice-presidente per gli Affari accademici della KAUST, professor James Calvin, a Pisa entro l’anno 2015. Parallelamente a questa procedura, l’accordo tra le parti prevede che siano individuati alcuni studenti interessati e meritevoli del nostro dipartimento perché, attraverso borse di internship fornite dalla KAUST di 3-6 mesi, possano svolgere parte della tesi di laurea magistrale presso i loro centri».

I vari incontri organizzati durante i tre giorni di visita, hanno permesso alla delegazione pisana di conoscere le strutture della KAUST, con un focus particolare nell’ambito delle Scienze chimiche e dei materiali. In particolare sono stati organizzati meeting con i direttori dei centri di ricerca presenti all’interno dell’Università e con i membri dei vari gruppi di ricerca.

A conclusione degli incontri, la delegazione è stata guidata in una visita dettagliata dei laboratori del Centro di Catalisi (direttore prof. Jean Marie Basset), del Centro di Ingegneria solare & fotovoltaica (direttore prof. Jean-Luc Bredas), del Centro su Membrane innovative e materiali porosi (direttore prof. Ingo Pinnau & direttore associato prof. Mohammed Eddaoudi), del Centro per l’Agricoltura nel deserto (direttore prof. Heribert Hirt & direttore associato prof. Mark Tester), del Centro di ricerca per la Desalinizzazione e il riciclo delle acque (direttore prof. TorOve Leiknes) e del Laboratorio Grandi Apparecchiature (CoreLab).

Nelle foto: in alto una veduta della KAUST, al centro la delegazione del dipartimento di Chimica (da sinistra Roger Fuoco, Tarita Biver, Lorenzo Di Bari).

Giovedì, 15 Ottobre 2015 11:11

Cala il sipario su Internet Festival 2015

 

logo IF2015 homeSe "Internet è uno straordinario spazio di comunicazione, confronto, partecipazione dal basso, sviluppo economico e sociale, indispensabile nella nostra vita quotidiana, professionale, politica e sociale", come aveva scritto la presidente della Camera, Laura Boldrini, alla vigilia di Internet Festival, il successo dell'evento pisano conferma che la società italiana ne ha ormai piena consapevolezza.

Da giovedì 8 a sabato 11 ottobre settemila ragazzi hanno seguito i laboratori e le iniziative a loro dedicati negli appena restaurati Ex Macelli, ribattezzati Cittadella Galileiana, e domenica al Cinema Teatro Lux con le iniziative del CNR; la Stazione Leopolda si è affollata per il SoBigDataShow con intrattenimento e scienza che hanno collaborato per spiegare cosa sono le tracce digitali che lasciamo lungo i nostri percorsi di vita; composte file di fan per The Jackal, Cliomakeup, Il Lercio e Il vostro caro Dexter, popolari star che producono quasi esclusivamente in Rete; grande interesse per il format Supernova, durante il quale è stato presentato un dossier di otto punti al Governo con proposte per favorire l’ecosistema dell’innovazione; solo posti in piedi per Remo Bodei che alla Scuola Normale ha parlato della memoria nell'età digitale; commozione e partecipazione per la testimonianza di Sammy Basso su come la Rete può aiutare chi è affetto da malattie rare.

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La quinta edizione di Internet Festival, che dall’8 all’11 ottobre ha animato diciassette luoghi pisani con 200 eventi e 250 relatori, ha visto il lancio di 51 start up coinvolte nell’.itCup, la business competition del Registro.it (CNR), nel Bootstrap di Startupitalia, nell’incontro promosso da Digital Magic e Talent Garden e nello StartApp Contest della Regione Toscana. Quest’ultimo ha premiato con 20mila euro ciascuna le 18 start up finaliste, per un totale di 360mila euro. Tra le location più frequentate, l'installazione sensoriale-interattiva sul Ponte di Mezzo, il Cinema Teatro Lux sede del programma messo a punto da Registro.it e CNR, le Logge de' Banchi che hanno ospitato i corner delle start up finaliste del contest della Regione Toscana; Mixart sede dell’area Game Box, il Teatro Sant’Andrea cornice della sezione dedicata al food. Molto interesse ha riscosso la mostra sul Commodore 64 ospitata presso il Museo degli Strumenti per il Calcolo. Provenienti dallo stesso museo i pezzi storici esposti nelle vetrine del centro di Pisa per la mostra “L’informatica dalla A alla Z".

Apprezzata la varietà e la qualità dei contenuti targati S.I.C. Spazio Internet Comunità che ha premiato progetti sull’innovazione culturale, e dei panel sulla net-neutrality e sui cookie. Internet Festival ha anche ospitato riflessioni e case histories sulle emergenze territoriali fino ad affrontare il tema dei conflitti, degli hacker e dei migranti con la passione e l’impegno, tra gli altri, di don Abba Moussa Zerai. Una panoramica importante è stata dedicata al mondo della produzione: dai Fablab dell’Africa al design cinese, dalle idee dei giovani inventori digitali ai prototipi sviluppati nel Garage Digitale di IF. Affollate e partecipate le dodici presentazioni di libri curate da Letteratura Rinnovabile in cinque librerie pisane.

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42mila i dispositivi mobili collegati alla rete wi-fi allestita da DevItalia dove sono transitati tre Terabyte di dati per oltre 18mila utenti connessi. In migliaia hanno scelto di seguire il 

Festival sulla Rete attraverso le dirette streaming di intoscana.it (rilanciate da Rai.cultura.it e Repubblica.it) e sui social. Oltre 15mila i post/articoli pubblicati online. Migliaia anche i download della app ufficiale del festival curata da Goodbarber.

Insieme a #IF2015, tra gli hashtag più usati anche #startup, a sottolineare come i frequentatori di Internet Festival riconoscano nella Rete un'opportunità unica di sviluppo. Tra le aree di IF2015 è Scena digitale quella che ha registrato il maggior numero di menzioni, mentre tra i protagonisti del Festival più citati ci sono @ClioMakeUp, @Jackal e @opentoscana. Il sito ufficiale www.internetfestival.it ha registrato numeri record: nell’ultima settimana 27mila utenti unici e 170mila pagine viste.

WEBNOTTE 0191Per tutta la durata del Festival, riflettori dei media nazionali su Pisa. Presenza costante in città le telecamere della Rai (Rainews24, Rai Expo, Tgr Toscana). A Pisa anche Repubblica tv. Molte decine i giornalisti accreditati della carta stampata e del web, tra cui gli inviati di Wired, Corriere Innovazione, Repubblica, Tirreno, Nazione, WebNews. L’evento su web e calcio che aveva per protagonista l’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri ha richiamato gli inviati della stampa sportiva nazionale e le telecamere Sky e Mediaset. Massiccia la copertura delle emittenti radio, dalla diretta di Caterpillar Radio 2 Rai di venerdì 9 alla puntata di Eta Beta Radio 1 Rai di mercoledì 7 interamente dedicata a IF. Frequenti o addirittura senza interruzione gli approfondimenti di Controradio, Puntoradio e Radioeco.

#IF2015 ha impegnato nello staff ufficiale otto persone, che hanno avuto la collaborazione di ventisei volontari residenti o domiciliati nell'area pisana. Il Social Media Team ha impegnato dodici giovani provenienti da tutta Italia. I pranzi networking sono stati gestiti dall’Istituto Alberghiero Matteotti di Pisa.

Da oggi comincia il lavoro per la sesta edizione di Internet Festival.

IF2015 è promosso da Regione Toscana, Comune di Pisa, Registro.it e Istituto di Informatica e Telematica del CNR, Università di Pisa, Scuola Superiore Sant’Anna, Scuola Normale Superiore insieme a Camera di Commercio, Provincia di Pisa e Associazione Festival della Scienza. Il direttore del Festival è Claudio Giua, che è anche presidente di Fondazione Sistema Toscana. Il coordinamento è affidato ad Adriana De Cesare per Fondazione Sistema Toscana. Anna Vaccarelli (IIT-CNR) e Gianluigi Ferrari (Università di Pisa) coordinano rispettivamente i comitati esecutivo e scientifico.

iannaccone giuseppeGiuseppe Iannaccone, Professor of Electronics at the Department of Information Engineering of the University of Pisa, has been elected a Fellow of the American Physical Society (APS), in recognition of his “outstanding contribution to physics”.

Iannaccone’s research focuses on semiconductor electronics and on nanoelectronics. “Semiconductor electronics depends more and more on the exploration on new materials, devices and technologies for the grand challenges of the Information Society” – Iannaccone says. “Cross fertilization across different disciplines is therefore required. In this context, one needs to couple a physicist’s approach, pursuing the understanding of the fundamental properties of nanostructures and new materials, with an engineer’s approach, aimed at exploiting these properties for new applications and for gaining competitive industrial advantages.

The citation from APS recognizes Iannaccone “for contributions to the theory of quantum transport and noise in mesoscopic and nanoelectronic devices and to their application in electronics”.

Election as an APS Fellow is a distinct honor conferred each year to no more than one half of one percent of APS membership. The APS is the largest society of physicists in the world, including over 50,000 physicists in Academia, research centers and Industry.

In 2014 Giuseppe Iannaccone he has been elected Fellow of the Institute of Electrical and Electronic Engineers.

iannaccone giuseppeIl professor Giuseppe Iannaccone, ordinario di Elettronica del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa, è stato nominato Fellow della American Physical Society (APS), come riconoscimento per i “rilevanti contributi alla fisica.”.

Il professor Iannaccone svolge attività di ricerca nel settore dell’elettronica dei semiconduttori e della nanoelettronica. “L’elettronica dei semiconduttori dipende sempre di più dall’esplorazione di nuovi materiali, dispositivi e tecnologie per le grandi sfide della società dell’informazione. - ha dichiarato - La contaminazione tra discipline è quindi fondamentale. In questo contesto è necessario unire un approccio da fisico, che insegue la comprensione delle proprietà fondamentali delle nanostrutture e dei nuovi materiali, a un approccio da ingegnere, teso a sfruttare tali proprietà per nuove applicazioni o per ottenere vantaggi industriali competitivi".

La nota dell’American Physical Society spiega il conferimento del titolo a Giuseppe Iannaccone per i “contributi alla teoria della conduzione e del rumore quantistico in dispositivi mesoscopici e nanoelettronici e alle loro applicazioni in elettronica”. Il titolo di Fellow dell’APS è un’onoreficenza conferita ogni anno a non più della metà dell’uno per cento dei membri dell’associazione. L’APS è la più grande associazione di fisici del mondo ed è formata da circa 50.000 studiosi in servizio nelle università, nei centri di ricerca e nell’industria.

Nel 2014 il professor Iannaccone è stato nominato Fellow dell’Institute of Electrical and Electronic Engineers.

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Il miglior contributo scientifico sul dolore della giornata congressuale: con questa motivazione è stato premiato lo studio "made in Pisa", in collaborazione con le Università di Siena e di Roma e l’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, dal titolo: “Cerebellar direct current stimulation modulates pain perception in Humans”, condotto nella Sezione Dipartimentale di Neurologia dell’Aoup diretta dal professor Ferdinando Sartucci, in partnership appunto oltreché con i colleghi della sezione, con quelli dell’Università di Pisa (professoressa E. Santarcangelo), Siena (professor G. Carli), Roma (professor M. Valeriani) e del policlinico milanese (professor Alberto Priori e dott. R. Ferrucci).

Lo studio scientifico è stato presentato dal dottor Tommaso Bocci, assegnista di ricerca a Pisa, nel corso del XLVI congresso della Società italiana di Neurologia, tenutosi a Genova dal 10 al 13 ottobre scorsi ai Magazzini del Cotone del Porto Vecchio. Il riconoscimento giunge a coronamento di molti anni di impiego della stimolazione transcranica a corrente diretta o tDCS, che va ad agire sui meccanismi di plasticità neuronale, attività scientifica sfociata in una serie di pubblicazioni edite a stampa su riviste “peer review” da parte del gruppo pisano.

 

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Anche nelle recenti pubblicazioni sulla stampa relative a questo argomento, si è parlato della sperimentazione per combattere malattie quali il Parkinson o l’Alzheimer, utilizzando correnti continue erogate mediante due piastrine come quelle usate nel presente studio. In sintesi si tratta di una metodica di neurostimolazione di superficie, denominata stimolazione transcranica a corrente diretta o tDCS (si può fare anche a corrente alternata ed è detta tACS).

La metodica, entrata in uso alle fine del secolo passato, ha trovato molteplici campi di applicazione: dall’ictus ai quadri di decadimento motorio e ai disordini del movimento, rivelandosi una valida alternativa scevra di rischi e a bassissimo costo (solo quello delle pile) delle tecniche di stimolazione profonda. La letteratura sulla metodica, sia nazionale che internazionale, è vasta; per non parlare di quella sulla stimolazione magnetica transcranica, che agisce sempre inducendo una corrente elettrica in profondità. Esiste anche una review Cochrane della medicina basata sull’evidenza in quanto da tempo applicata. Si può quindi affermare che lo sviluppo e la diffusione della metodica si basi anche su studi pisani, condotti nell’ultimo decennio all’Aoup e testimoniati non solo da quest’ultimo riconoscimento, ma anche da altri che l’hanno preceduto.

(fonte: Ufficio Stampa AOUP)

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Guido, nato nel 1907, Bruno, del 1913, e Gillo, del 1919, che, oltre a essere stati esponenti di primo piano nei rispettivi campi della genetica, della fisica e dell’arte cinematografica, con la loro opera hanno dato lustro a Pisa e all'Università dove hanno compiuto parte dei loro studi.

Alla cerimonia ha partecipato anche una delegazione russa del laboratorio “Joint Institute for Nuclear Research” (JINR) di Dubna, che lunedì 12 e martedì 13 ottobre ha visitato l'Università di Pisa. Il laboratorio sorge vicino Mosca ed è, come dimensioni e importanza scientifica, uno dei più importanti a livello internazionale, specializzato nel campo della fisica fondamentale. Proprio a Dubna, Bruno Pontecorvo ha trascorso gran parte della sua vita e sviluppato le sue più importanti teorie fisiche, specialmente sul neutrino, con intuizioni che sono alla base del recente conferimento del Premio Nobel per la Fisica agli studiosi Tasaaki Kajita e Arthur McDonald.

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Nel corso degli anni, il dipartimento di Fisica dell'Ateneo pisano e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare hanno stipulato numerosi accordi di collaborazione scientifica con il “Joint Institute for Nuclear Research” di Dubna per quanto riguarda la fisica delle particelle elementari e la ricerca storico-scientifica sulla vita e le opera di Bruno Pontecorvo.
Su queste basi potrebbe essere sviluppato il progetto di creare all’Università di Pisa un “Centro Pontecorvo” che si ponga come riferimento unificato per la raccolta di materiale e documentazione per la conservazione e la diffusione della cultura scientifica.

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