Contenuto principale della pagina Menu di navigazione Modulo di ricerca su uniPi

Giovedì 28 maggio, a partire dalle ore 10.30, nell'Aula "Giordano Liva" del dipartimento di Civiltà e forme del sapere, in via Pasquale Paoli 15, si terrà una giornata di studi in memoria della professoressa Elena Fasano, scomparsa lo scorso anno, a lungo docente di Storia moderna presso la facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Pisa. L'iniziativa è promossa dallo stesso dipartimento, dalla SISEM (Società italiana per la Storia dell'Età moderna) e dal portale www.stmoderna.it.
La mattinata si aprirà con i saluti di Nicoletta De Francesco, prorettore vicario, e di Alessandro Polsi, direttore del dipartimento di Civiltà e forme del sapere. Seguiranno gli interventi di numerosi storici provenienti da università italiane e straniere, che ripercorreranno alcune delle tematiche a cui la professoressa Fasano si è dedicata nel corso della sua intensa attività di studiosa. Le sue principali direttrici di ricerca sono state la storia degli antichi Stati italiani, con particolare riferimento al Gran Ducato di Toscana, la storia del pensiero politico e delle istituzioni nella prima età moderna e la riflessione storiografica e metodologica. Il programma della giornata è disponibile a questo link.
Elena Fasano Guarini, nata a Milano il 16 aprile 1934, è stata allieva della Scuola Normale Superiore (1952-1955) come vincitrice del primo concorso di ammissione aperto anche alle donne, laureandosi in Lettere e filosofia all'Università di Pisa. Nel corso della sua lunga carriera accademica è stata preside della facoltà di Lettere e filosofia dal 1994 al 1997, dopo aver ricoperto le cariche di direttore del dipartimento di Storia moderna e contemporanea e di presidente del corso di laurea in Storia. Per meriti culturali era stata insignita del Cavalierato della Repubblica. È andata in pensione nel 2008. Nel 1998 è stata insignita dell'Ordine del Cherubino e nel 2012 è stata nominata Professore Emerito.

Grandi risultati per il CUS Pisa impegnato in queste tre settimane di Campionati Nazionali Universitari. Tra CNU di canottaggio a Sabaudia e CNU di Salsomaggiore dedicati a tutti gli altri sport sono arrivate ben 37 medaglie, di cui 16 d'oro, 8 d'argento e 13 di bronzo. Solo a Salsomaggiore la truppa cussina ha ottenuto 7 medaglie d'oro, 5 di argento e 9 di bronzo. Si tratta del miglior risultato di sempre per i colori gialloblu che si trovano complessivamente al terzo posto alle spalle di CUS Milano e CUS Pavia, confermando di essere la migliore realtà sportiva universitaria del centro Italia.

atletica1Dopo i risultati della scorsa settimana, nei quali a brillare sono stati soprattutto il canottaggio e il karate, che ha anche vinto la classifica a squadre, negli scorsi giorni a fare da apripista ci ha pensato la squadra di atletica, capace da sola di ottenere ben 10 medaglie. I cussini infatti si sono ben comportati reggendo il colpo nella classifica generale a squadre maschile con il 9° posto, mentre tuona lo scoppiettante 2° posto generale a squadre per la formazione femminile. L'oro è stato ottenuto da Anna Bongiorni, nei 100 e nei 200 metri, da Eleonora Bacciotti nel Giavellotto e da Micaela Mariani nel Martello. Spiccano anche le medaglie di argento del salto con l'asta per Francesca Boccia e soprattutto i grandi risultati per la staffetta femminile 4x100 (argento vinto da Maria Paniz, Anna Bongiorni, Caterina Bianchini e Ilaria Carriello), la 4x400 femminile (bronzo vinto da Caterina Bianchini, Lorenza Scala, Beatrice Farinola e Chiara Pazzagli) e la 4x400 maschile (argento vinto da Andrea Bacci, Alessandro Bacci, Mattia Continie Luca Giangravè). Festeggiano il bronzo anche Ivan Mach di Palmestein nei 110 hs e Gianmarco Carlà nel salto triplo.

Karate1

Grandi soddisfazioni anche nella scherma, nella quale Olga Rachele Calissi ha ottenuto la medaglia d'oro nel fioretto femminile e Michele Del Macchia ha ottenuto l'argento nel fioretto maschile. La squadra di basket è stata capace di ottenere per il secondo anno di fila il bronzo, il miglior risultato per gli sport di squadra. Ecco i ragazzi che hanno ottenuto la medaglia, allenati da Cristiano Forti: Andrea Panattoni, Francesco Fiorindi, Luca Siena, Andrea Malvone, Luca Falconi, Marco Petrucci, Leonardo Mariani, Alberto Lazzeri, Andrea Lazzeri Luca Benini, Jacopo Loni e Alessio Tessitori.

 

 

basket1

Questo  il dettaglio delle medaglie ottenute dal CUS Pisa:

CNU SALSOMAGGIORE

Oro: 7
Karate Primo posto Giancarlo Bachi (Kumite -60kg)
Karate Primo posto Serena Bonuccelli (Kata)
Scherma Oro per Olga Rachele Calissi nel fioretto femminile
Atletica 100mt Anna Bongiorni
Atletica 200 metri Anna Bongiorni
Atletica Giavellotto Eleonora Bacciotti
Atletica Martello Micaela Mariani

Argento 5
Karate Secondo posto Diletta Piattelli (Kumite -68kg)
Scherma : argento per Michele Del Macchia nel fioretto maschile.
Atletica Asta Francesca Boccia
Atletica 4x100 femminile (Maria Paniz, Anna Bongiorni, Caterina Bianchini, Ilaria Carriello)
Altetica 4x400 maschile (Andrea Bacci, Alessandro Bacci, Mattia Contini, Luca Giangravè)

Bronzo 9
Taekwondo Terzo posto Giacomo Vitali -68g
Karate Terzo posto Ivan Camin (Kata)
Karate Terzo posto Giada Manfredi (Kata)
Karate Terzo posto Sefora Amendola (Kumite -50kg)
Pugilato Terzo posto Filippo Rimanti -75 kg
Basket Terzo posto: Andrea Panattoni, Francesco Fiorindi, Luca Siena, Andrea Malvone, Luca Falconi, Marco Petrucci, Leonardo Mariani, Alberto Lazzeri,, Andrea Lazzeri Luca Benini, Jacopo Loni e Alessio Tessitori. All. Cristiano Forti
Atletica 110 hs Ivan Mach di Palmestein
Atletica salto triplo Gianmarco Carlà
Atletica 4x400 femminile (Caterina Bianchini, Lorenza Scala, Beatrice Farinola, Chiara Pazzagli)

canottaggio1CNU CANOTTAGGIO SABAUDIA

Oro: 9
quattro con Senior M 500 m (Alessandro Augusti, Jacopo Mancini, Mirko Barbieri, Edoardo Margheri, tim. Andrea Carloni)
quattro di coppia F 500m (Sara Barderi, Silvia Terrazzi, Maria Giulia Parrinelli, Eleonora Trivella)
due con Senior M 500 M (Giacomo Taormina, Cesare D'Arrigo. Tim. Andrea Carloni)
Due senza Pesi leggeri M 2000m Fabio Ferraro, Flavio Ricci
quattro di coppia F 2000m (Greta Masserano, Silvia Terrazzi, Eleonora Trivella, Sara Bardieri)
singolo senior m 2000 m (Jacopo Mancini)
due con senior M 2000 m (Giacomo Taormina, Cesare D'Arrigo, tim. Andrea Carloni)
due senza senior F 2000 m (Greta Masserano, Maria Giulia Parrinelli)
doppio senior f 2000 m (Elenora Trivella, Silvia Terrazzi)

Argento 3
Doppio Senior F 500 M (Sara Barderi, Greta Masserano)
quattro con senior M 2000 m (Alessandro Augusti, Mirko Barbieri, Edoardo Margheri, Gianluca Manfredini. Tim. Andrea Carloni)
Singolo esordienti F 1000 m (Anna Chiara Lia)

Bronzo 4
quattro senza Senior M 500 M (Giorgio Pintus, Francesco Petri, Gianluca Manredini; Fabio Ferraro)
Otto staffetta M 500 m (Francesco Petri, Edoardo Margheri, Jacopo Mancini, Alessandro Augusti, Flavior Ricci, Fabio Ferraro, Giacomo Taormina, Mirko Barbieri, tim. Andrea Carloni)
Singolo esordienti M (1000 m) (Thomas Morando)
otto senior m 2000 m (Jacopo Mancini, Edoardo Margheri, Mirko Barbieri, Alessandro Augusti, Gianluca Manfredini, Fabio Ferraro, Francesco Petri, Giorgio Pintus. Tim. Andrea Carloni)

(Ufficio Stampa CUS Pisa)

Lunedì, 25 Maggio 2015 09:45

Rendere più potenti i computer del futuro

paraphraseI computer del futuro saranno costituiti da migliaia o addirittura milioni di processori, non necessariamente tutti uguali, il che porrà ai programmatori il problema di riuscire a sfruttarli al massimo per ottimizzarne le prestazioni. È proprio su questo obiettivo che si è concentrato il progetto europeo "Paraphrase" iniziato nell'ottobre 2011 e terminato nel 2015. Condotto all'interno del Settimo programma quadro, "Paraphrase" ha coinvolto, insieme all'Università di Pisa, altri undici partner internazionali sia a livello industriale che accademico.

"Il dipartimento di Informatica – ha spiegato il professore Marco Danelutto (foto) dell'Ateneo pisano - ha contribuito al progetto con la sua ultra decennale esperienza nello sviluppo di ambienti di programmazione parallela strutturata e, in particolare, mettendo a disposizione e raffinando il framework FastFlow, sviluppato insieme all'Università di Torino sotto licenza 'open source'".

"Paraphrase" ha dunque dimostrato che si possono sviluppare applicazioni molto efficienti, capaci di sfruttare al meglio le caratteristiche dei calcolatori moderni senza sforzi eccessivi dal punto di vista della programmazione. In particolare, FastFlow è stato usato per realizzare una serie di applicazioni il cui sviluppo ha comportato tempi inferiori rispetto a quelli richiesti utilizzando altri strumenti più classici, ma con performance comparabili o migliori.

marco danelutto"Le ricadute del progetto vanno dalla ottimizzazione di semplici kernel numerici fino al miglioramento di processi industriali complessi – ha concluso Marco Danelutto – come nel caso di un'applicazione che ottimizza il taglio del materiale metallico necessario per realizzare grossi trasformatori elettrici, oppure di un'altra che permette di migliorare la gestione delle acque in un depuratore. In entrambi i casi siamo riusciti ad ottenere un aumento delle prestazioni direttamente proporzionale al numero di 'core' del calcolatore utilizzato, migliorando la qualità dei risultati prodotti".

Insieme all'Ateneo pisano, hanno partecipato a "Paraphrase" la University of St Andrews, che ha avuto il ruolo di coordinatore, la Robert Gordon University e la Queen's University Belfast nel Regno Unito, l'Universitaet Stuttgart in Germania, il National College of Ireland, l'Università di Torino, l'Università AGH di Kracovia, Polonia e la università Etovos Lorand Tudomanyegyetem, Ungheria; i partner industriali erano Mellanox Technologies, in Israele, Erlang Solutions, Regno Unito, Software Competence Center Hagenberg, Austria e ELTE-Soft Kutatas-Fejleszto Nonprofit Kft, Ungheria.

I risultati ottenuti nel progetto ParaPhrase hanno permesso al gruppo del dipartimento di Informatica di entrare a far parte di altri due progetti europei: REPARA, progetto del framework FP7, e RePhrase, progetto del framework H2020, che adottano entrambi la tecnologia FastFlow sviluppata in ParaPhrase. In RePhrase, il cui kickoff meeting si è svolto nella prima settimana di maggio ad Oslo, durante la HiPEAC Computing Week 2015, FastFlow verrà reso disponibile anche su architetture IBM (Power8) e ARM.


Ne hanno parlato:

Tirreno.it
Il Tirreno
PisaInformaFlash.it
StampToscana.it

Lunedì, 25 Maggio 2015 08:35

Rendere più potenti i computer del futuro

I computer del futuro saranno costituiti da migliaia o addirittura milioni di processori, non necessariamente tutti uguali, il che porrà ai programmatori il problema di riuscire a sfruttarli al massimo per ottimizzarne le prestazioni. E' proprio su questo obiettivo che si è concentrato il progetto europeo "Paraphrase" iniziato nell'ottobre 2011 e terminato nel 2015. Condotto all'interno del Settimo programma quadro, "Paraphrase" ha coinvolto, insieme all'Università di Pisa, altri undici partner internazionali sia a livello industriale che accademico.
"Il dipartimento di informatica – ha spiegato il professore Marco Danelutto dell'Ateneo pisano - ha contribuito al progetto con la sua ultra decennale esperienza nello sviluppo di ambienti di programmazione parallela strutturata e, in particolare, mettendo a disposizione e raffinando il framework FastFlow, sviluppato insieme all'Università di Torino sotto licenza 'open source'".
"Paraphrase" ha dunque dimostrato che si possono sviluppare applicazioni molto efficienti, capaci di sfruttare al meglio le caratteristiche dei calcolatori moderni senza sforzi eccessivi dal punto di vista della programmazione. In particolare, FastFlow è stato usato per realizzare una serie di applicazioni il cui sviluppo ha comportato tempi inferiori rispetto a quelli richiesti utilizzando altri strumenti più classici, ma con performance comparabili o migliori.
"Le ricadute del progetto vanno dalla ottimizzazione di semplici kernel numerici fino al miglioramento di processi industriali complessi – ha concluso Marco Danelutto – come nel caso di un'applicazione che ottimizza il taglio del materiale metallico necessario per realizzare grossi trasformatori elettrici, oppure di un'altra che permette di migliorare la gestione delle acque in un depuratore. In entrambi i casi siamo riusciti ad ottenere un aumento delle prestazioni direttamente proporzionale al numero di 'core' del calcolatore utilizzato, migliorando la qualità dei risultati prodotti".
Insieme all'Ateneo pisano, hanno partecipato a "Paraphrase" la University of St Andrews, che ha avuto il ruolo di coordinatore, la Robert Gordon University e la Queen's University Belfast nel Regno Unito, l'Universitaet Stuttgart in Germania, il National College of Ireland, l'Università di Torino, l'Università AGH di Kracovia, Polonia e la università Etovos Lorand Tudomanyegyetem, Ungheria; i partner industriali erano Mellanox Technologies, in Israele, Erlang Solutions, Regno Unito, Software Competence Center Hagenberg, Austria e ELTE-Soft Kutatas-Fejleszto Nonprofit Kft, Ungheria.
I risultati ottenuti nel progetto ParaPhrase hanno permesso al gruppo del dipartimento di Informatica di entrare a far parte di altri due progetti europei: REPARA, progetto del framework FP7, e RePhrase, progetto del framework H2020, che adottano entrambi la tecnologia FastFlow sviluppata in ParaPhrase. In RePhrase, il cui kickoff meeting si è svolto nella prima settimana di maggio ad Oslo, durante la HiPEAC Computing Week 2015, FastFlow verrà reso disponibile anche su architetture IBM (Power8) e ARM.
Per maggiori informazioni sul progetto http://www.paraphrase-ict.eu/

Immortalare le piante di ogni genere inserite nell'ambito cittadino. Era questo il tema del concorso fotografico "e piante in città" organizzato dal dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell'Università di Pisa rivolto ai propri studenti.

La giuria composta da Carlo Delli, Bruno Sereni e Rossano Massai ha assegnato il primo premio a Gabriele Colli, studente del terzo anno di Scienze agrarie, per la foto "Robinia pseudoacacia", il secondo a Luca Gorrieri del primo anno del corso di studio in Progettazione e Gestione del Verde Urbano e del Paesaggio per il suo scatto "Verde tra acqua, cielo e santità" e il terzo a Lorenzo Antonini, al secondo anno del corso di studio in Progettazione e Gestione del Verde Urbano e del Paesaggio, per "Veduta su parc de la villette – Parigi".
I vincitori si sono aggiudicati libri, abbonamenti a periodici tecnico-scientifici e materiale tecnico. Il concorso è stato realizzato con il contributo della Pisa University Press, dell'Informatore Agrario, Verona, ed Edagricole, Bologna.

Ecco le foto vincitrici, dal primo al terzo classificato:

gabriele colli primo classficato

luca gorreri secondo classificatoLorenzo Antonini terzo classificato

Immortalare le piante di ogni genere inserite nell'ambito cittadino. Era questo il tema del concorso fotografico "le piante in città" organizzato dal dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell'Università di Pisa rivolto ai propri studenti. La giuria composta da Carlo Delli, Bruno Sereni e Rossano Massai ha assegnato il primo premio a Gabriele Colli, studente del terzo anno di Scienze agrarie, per la foto "Robinia pseudoacacia", il secondo a Luca Gorrieri del primo anno del corso di studio in Progettazione e Gestione del Verde Urbano e del Paesaggio per il suo scatto "Verde tra acqua, cielo e santità" e il terzo a Lorenzo Antonini, al secondo anno del corso di studio in Progettazione e Gestione del Verde Urbano e del Paesaggio, per "Veduta su parc de la villette – Parigi".
I vincitori si sono aggiudicati libri, abbonamenti a periodici tecnico-scientifici e materiale tecnico. Il concorso è stato realizzato con il contributo della Pisa University Press, dell'Informatore Agrario, Verona, ed Edagricole, Bologna.

Venerdì, 22 Maggio 2015 08:03

Al via il ciclo di incontri Nutridialogo

Diritto, agricoltura, alimentazione e ambiente sono gli ingredienti di Nutridialogo, un ciclo di tre incontri promosso dalla professoressa Alessandra Di Lauro che si svolge al dipartimento Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-Ambientali dell'Università di Pisa in via del Borghetto 80. Lunedì 25 maggio alle 11 si parlerà di agricoltura e alimentazione nell'Unione europea insieme al professore Rossano Massai e a Daniele Bianchi, membro del Consiglio giuridico della Commissione Ue. Mercoledì 27 maggio, sempre alle 11, parte il secondo incontro con un focus su "Pisa città che mangia sano". Presiede e introduce i lavori la professoressa Annamaria Ranieri e insieme a lei intervengono Sandra Capuzzi, presidente della Società della Salute, gli endocrinologi Piero Marchetti e Giovanni Gravina, la psicologa Gianna Di Loreto e Gianluca Brunori, professore di economia agro-alimentare, che parlerà del "Piano del cibo" a Pisa. Il terzo e ultimo e appuntamento è venerdì 29 maggio alle 9. Al centro della discussione il commercio elettronico degli alimenti con gli interventi dei giuristi Dianora Paoletti, Jean Pierre Clavier e Stefano Masini, di Antonella Angelini, professoressa di marketing e di Oreste Gerini della Direzione Generale della prevenzione e del contrasto alle frodi agroalimentari. Chiuderanno quindi l'incontro Carlo Agliardi della Fattoria di Corazzano, Ginevra Venerosi Pesciolini della Tenuta di Ghizzano e Alessandro Campatelli della Tenuta di Trinoro.
Gli incontri e i colloqui di Nutridialogo sono aperti al pubblico e gratuiti. E' consigliata l'iscrizione su: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

cervello2 web 400x300A new study in the Cell Press journal Current Biology demonstrates that a short period of abnormal visual experience significantly alters visual perception of adult humans. Moreover, the perceptual change is proportional to the decrease in the concentration of the inhibitory neurotransmitter GABA (γ-aminobutyric acid) in the primary visual cortex. This finding represents the first evidence that GABAergic inhibition mediates neuroplasticity in the adult human visual cortex.

Neuroplasticity, the capability of the central nervous system to be modified by experience, is maximal early in life, during the 'critical period'. This ability to change allows adaptation to a continuously changing external environment, providing evolutionary advantage for the organism. However, very little is known about residual neuroplasticity in the adult visual cortex, which was previously thought to be relatively hard-wired.

The team of researchers from the University of Pisa and the University of Oxford patched one eye of adult volunteers for 2.5 hours and used magnetic resonance spectroscopy to measure GABA in the visual cortex concentration before and after the patching. A 7 tesla scanner was used to enhance the sensitivity to GABA. The change in GABAergic inhibition is important as it indicates that neuroplasticity is possible long after the 'critical period' is closed. Additionally, it shows that adult neuroplasticity is mediated by similar mechanisms to juvenile animals, as GABAergic inhibition is known to play a crucial role in regulating critical periods.

Since the GABAergic system can be pharmacologically modulated, the results presented in this study could be useful for the future development of therapeutic strategies to enhance neuroplasticity, such as in the case of brain injury or for the recovery of visual function in disorders of binocular vision such as amblyopia even beyond the critical period.

Sarà una delle protagoniste più attese della tappa pisana di Coppa del mondo di scherma paralimpica, che si terrà da venerdì 22 a domenica 24 maggio al PalaCus di via Chiarugi e che vedrà la partecipazione di circa duecento sportivi provenienti da 29 diversi paesi del mondo. Alessia Biagini, venti anni e già tre titoli italiani di spada paralimpica in tasca, oltre a essere una atleta modello, da tempo nel giro della nazionale, frequenta con successo il secondo anno del corso di Psicologia clinica e della salute dell'Università di Pisa, coltivando il doppio sogno di partecipare ai Giochi paralimpici e di diventare psicologa.
Nata a Pescia nel 1994, Alessia si è avvicinata alla scherma solo quattro anni fa, ma da subito ha iniziato a vincere. Nel 2012, 2013 e 2014 si è classificata al primo posto nei campionati italiani di spada paraolimpica tenuti rispettivamente a Bologna, Trieste e Acireale, piazzandosi sempre al secondo posto nel fioretto, dietro l'amica e rivale Bebe Vio. Ha anche partecipato a competizioni di livello internazionale, con discreti risultati, e nelle gare dei prossimi giorni terrà alta la bandiera della Toscana, insieme a Matteo Betti, che si allena a Pisa, pur vivendo e lavorando a Siena.
"Dopo aver provato con equitazione e tiro a segno – dice Alessia – sono rimasta affascinata dalla scherma, che ho iniziato a praticare prima a Lucca e poi a Pisa. Oggi mi alleno circa tre ore al giorno per tre o quattro volte alla settimana, cercando di coniugare sport e studio all'interno di una giornata tipo che è fatta di libri, lezioni e corse alla palestra del Club Scherma Pisa Antonio Di Ciolo". Un aiuto importante le arriva dall'USID, l'Unità di servizi per l'integrazione degli studenti con disabilità dell'Ateneo, che collabora all'organizzazione della gara pisana, occupandosi in particolare del trasporto degli atleti dall'aeroporto agli hotel e viceversa. "Quando ho bisogno dei loro servizi – assicura Alessia Biagini – i ragazzi dell'USID ci sono sempre e svolgono un ottimo lavoro. In due anni di studi universitari, con loro sono riuscita anche a creare rapporti e amicizie che rimarranno nel tempo".
Insieme al professor Paolo Mancarella, prorettore alla Didattica e delegato Disabilità dell'Università di Pisa (dal 2006 è anche presidente della CNUDD, la Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati Disabilità), a Federica Gorrasi e Alfonso Curreri, dell'USID, proviamo allora a riflettere sul rapporto tra sport e disabilità, che certamente riscuote maggior attenzione e interesse sociale rispetto al passato, anche se su questi temi il percorso da compiere è ancora lungo. Alessia sottolinea il suo impegno nelle scuole e conclude con una considerazione più personale: "lo sport - dice - è diventato una parte fondamentale della mia vita, perché mi aiuta ad affrontare i miei limiti, sia quelli fisici che caratteriali, e rappresenta una sfida con me stessa prima che con le avversarie; una sfida che mi avvicina alla normalità".

alessia biaginiSarà una delle protagoniste più attese della tappa pisana di Coppa del mondo di scherma paralimpica, che si terrà da venerdì 22 a domenica 24 maggio al PalaCus di via Chiarugi e che vedrà la partecipazione di circa duecento sportivi provenienti da 29 diversi paesi del mondo. Alessia Biagini, venti anni e già tre titoli italiani di spada paralimpica in tasca, oltre a essere una atleta modello, da tempo nel giro della nazionale, frequenta con successo il secondo anno del corso di Psicologia clinica e della salute dell'Università di Pisa, coltivando il doppio sogno di partecipare ai Giochi paralimpici e di diventare psicologa.
Nata a Pescia nel 1994, Alessia si è avvicinata alla scherma solo quattro anni fa, ma da subito ha iniziato a vincere. Nel 2012, 2013 e 2014 si è classificata al primo posto nei campionati italiani di spada paraolimpica tenuti rispettivamente a Bologna, Trieste e Acireale, piazzandosi sempre al secondo posto nel fioretto, dietro l'amica e rivale Bebe Vio. Ha anche partecipato a competizioni di livello internazionale, con discreti risultati, e nelle gare dei prossimi giorni terrà alta la bandiera della Toscana, insieme a Matteo Betti, che si allena a Pisa, pur vivendo e lavorando a Siena.
"Dopo aver provato con equitazione e tiro a segno – dice Alessia – sono rimasta affascinata dalla scherma, che ho iniziato a praticare prima a Lucca e poi a Pisa. Oggi mi alleno circa tre ore al giorno per tre o quattro volte alla settimana, cercando di coniugare sport e studio all'interno di una giornata tipo che è fatta di libri, lezioni e corse alla palestra del Club Scherma Pisa Antonio Di Ciolo".

alessia Biagini gruppo

Un aiuto importante le arriva dall'USID, l'Unità di servizi per l'integrazione degli studenti con disabilità dell'Ateneo, che collabora all'organizzazione della gara pisana, occupandosi in particolare del trasporto degli atleti dall'aeroporto agli hotel e viceversa. "Quando ho bisogno dei loro servizi – assicura Alessia Biagini – i ragazzi dell'USID ci sono sempre e svolgono un ottimo lavoro. In due anni di studi universitari, con loro sono riuscita anche a creare rapporti e amicizie che rimarranno nel tempo".
Insieme al professor Paolo Mancarella, prorettore alla Didattica e delegato Disabilità dell'Università di Pisa (dal 2009 è anche presidente della CNUDD, la Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati Disabilità), a Federica Gorrasi e Alfonso Curreri, dell'USID, proviamo allora a riflettere sul rapporto tra sport e disabilità, che certamente riscuote maggior attenzione e interesse sociale rispetto al passato, anche se su questi temi il percorso da compiere è ancora lungo. Alessia sottolinea il suo impegno nelle scuole e conclude con una considerazione più personale: "lo sport - dice - è diventato una parte fondamentale della mia vita, perché mi aiuta ad affrontare i miei limiti, sia quelli fisici che caratteriali, e rappresenta una sfida con me stessa prima che con le avversarie; una sfida che mi avvicina alla normalità".

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
PisaInformaFlash.it
StampToscana.it
TirrenoPisa.it

Questo sito utilizza solo cookie tecnici, propri e di terze parti, per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi. Se vuoi saperne di più, consulta l'informativa