Inizia la stagione del Coro dell’Università di Pisa
Dopo il successo dell'esibizione con Andrea Bocelli alla cerimonia del Campano d'Oro, il Coro dell'Università di Pisa - diretto dal maestro Stefano Barandoni - riprende la sua attività con una serie di concerti già in programma nel periodo autunnale e una stagione caratterizzata dallo studio dei "Carmina Burana" di Carl Orff. Un anno assai ricco e stimolante per tutti gli studenti che vorranno entrare a far parte del Coro Universitario: le prove ordinarie si svolgono a Palazzo Ricci (in via del Collegio Ricci 10) lunedì per le sezioni femminili, martedì per le sezioni maschili e giovedì a sezioni riunite, con orario dalle 19.00 alle 20.30. Tutti gli interessati possono presentarsi lunedì o martedì prima dell'inizio della prova, a partire dal 24 settembre. Non sono richieste particolari conoscenze musicali e la partecipazione è gratuita.
Tra i prossimi appuntamenti del Coro - che insieme all'Orchestra fa parte del "Centro Universitario per la diffusione della cultura e della pratica musicale" coordinato dalla professoressa Carolyn Gianturco - ci sono la partecipazione a ottobre al Festival "Sagra Musicale Lucchese" con un programma mozartiano e il tradizionale concerto natalizio che l'Ateneo offrirà in dicembre a tutta la cittadinanza pisana. I "Carmina Burana" saranno poi eseguiti al Teatro Verdi di Pisa, alla Certosa di Calci e nella città tedesca di Ulm, dove il Coro si recherà in tournée. Maggiori informazioni sul sito www.coro.unipi.it.
Un convegno in memoria del professor Mario Guazzelli
Venerdì 21 settembre, alle ore 9.00, nell'Aula Magna dell'ex facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Pisa, in via Roma 55, si terrà un convegno in memoria del Prof. Mario Guazzelli, psichiatra e fondatore della Psicologia clinica pisana, prematuramente scomparso lo scorso 27 marzo. La SINPF-Società Italiana di Neuropsicofarmacologia, della quale il Prof. Guazzelli è stato per molti anni membro del consiglio direttivo, ha scelto di onorarne la memoria con un convegno dedicato alle nuove conoscenze nella ricerca e nella clinica delle malattie psichiatriche. Il convegno, dal titolo: "Le nuove frontiere delle Neuroscienze e i benefici per le malattie psichiatriche - Un tributo a Mario Guazzelli" vedrà la partecipazione dei maggiori esperti italiani, quali il Prof. Giovanni Biggio, presidente della SINPF, il Prof. Eugenio Aguglia e il Prof. Claudio Mencacci, rispettivamente past-president e presidente in carica della Società Italiana di Psichiatria.
Il convegno farà il punto sullo stato dell'arte su temi cari al Prof. Guazzelli, ai quali il docente pisano, direttore dell'Unità operativa di Psicologia clinica dell'Azienda ospedaliera-universitaria pisana, si era dedicato con passione e creatività, quali il sonno e lo studio delle basi cerebrali delle funzioni mentali e delle loro alterazioni. Sua è la scoperta nel 1986 che i fusi del sonno sono presenti anche nelle fasi profonde del sonno ad onde lente, "risultato che ha aperto nuove prospettive nella comprensione dei rapporti tra sonno e memoria e sonno e invecchiamento" spiega il dottor Angelo Gemignani, che al convegno parlerà delle ultime acquisizioni nello studio del sonno. Alla Scuola fondata dal Prof. Guazzelli si sono formati numerosi allievi che ricoprono oggi importanti incarichi nel mondo accademico e della ricerca sia in Italia sia all'estero. "Il Prof. Guazzelli aveva una grande capacità di stimolare la curiosità scientifica nei giovani, dote rara nel mondo accademico" concordano, commossi, i suoi allievi. (Ufficio stampa AOUP)
Leggi il programma della giornata.
Addio alle facoltà, arrivano i nuovi dipartimenti
Quella del 19 settembre 2012 rimarrà una data storica per l'Università di Pisa: le 11 facoltà e i 48 dipartimenti in cui si articola l'Ateneo saranno sostituiti da 20 grandi strutture dipartimentali che accorperanno le competenze in materia di didattica e di ricerca, oltre a coordinare le attività rivolte verso l'esterno. "Come ho avuto modo di dire in più di un'occasione, stiamo vivendo una fase di cambiamento "epocale" – dichiara il rettore Massimo Augello – Questa è una stagione di rinnovamento che affrontiamo con la convinzione di aver posto le premesse per costruire un futuro all'altezza della tradizione e del presente del nostro Ateneo".
Il nuovo assetto dell'Università di Pisa è il risultato di un lungo percorso di lavoro che, dopo l'approvazione del nuovo Statuto, ha toccato diverse tappe: l'istituzione dei 20 nuovi dipartimenti, l'elezione dei rispettivi direttori, l'assegnazione del personale alle strutture e l'individuazione delle nuove sedi. Con l'attivazione dei nuovi dipartimenti si apre anche un periodo di transizione che prevede altri passaggi importanti per l'Università, primi tra tutti l'adozione del bilancio unico d'Ateneo e della contabilità economico-patrimoniale, che Pisa metterà in atto prima di tutti gli altri mega atenei italiani.
Come è noto, l'esigenza di intervenire sugli assetti interni degli atenei nasce con l'approvazione della legge 240 del 2010, la cosiddetta "legge Gelmini". "L'Università di Pisa non si è limitata a recepire quanto previsto dal dettato normativo, ma ha esercitato ogni possibile spazio di autonomia concesso dal testo, con il duplice obiettivo di affermare i valori che sono a fondamento della nostra comunità e di esaltare le peculiarità di una grande Istituzione pubblica quale è l'Ateneo pisano" - continua Augello - Lo abbiamo fatto attraverso un percorso trasparente e partecipato, aperto e largamente condiviso, tenendo fermi i nostri principi anche quando questo ha significato, come per la questione dell'elettività dei membri del Consiglio di Amministrazione, aprire un contenzioso con il Ministero".
L'Università sta procedendo velocemente anche per l'attivazione dei nuovi Organi di governo dell'Ateneo. La scorsa settimana si sono svolte le votazioni per il rinnovo del Senato Accademico che hanno visto l'elezione dei nuovi membri e pochi giorni fa sono state avviate le procedure per l'individuazione dei cinque componenti interni e dei due esterni del CdA, in modo da permettere l'insediamento del nuovo organo entro l'inizio di novembre.
Ne hanno parlato:
Corriere Fiorentino
Tirreno
Tirreno Pisa
Unità Toscana
RepubblicaFirenze.it
TirrenoPisa.it
NazionePisa.it
PisaNotizie.it
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Ateneo e La Versiliana insieme per promuovere cultura e formazione
Un accordo per promuovere insieme cultura e formazione con iniziative rivolte principalmente al pubblico giovane. È questo l'obiettivo principale della convenzione che l'Università di Pisa e la Fondazione la Versiliana hanno firmato e presentato in occasione del lancio dell'iniziativa "Spread Park", una giornata dedicata al rapporto tra giovani e mondo del lavoro in programma venerdì 21 settembre al Parco e alla Villa La Versiliana di Marina di Pietrasanta dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00, che avrà tra gli ospiti anche Susanna Camusso, Luciano Modica e Matteo Fini.
La convenzione, siglata da Dianora Poletti, presidente della Fondazione La Versiliana, e Massimo Augello rettore dell'Università di Pisa, è la conseguenza di un rapporto di scambio avviato con una serie di iniziative già realizzate o in corso di realizzazione come gli incontri al Caffè invernale patrocinati dall'Ateneo pisano, l'organizzazione del XIX incontro nazionale di Coordinamento dei Dottorati di Ricerca in Diritto Privato a cui la Fondazione La Versiliana ha dato supporto, e il prossimo evento del 21 settembre rivolto ai giovani, agli studenti delle scuole superiori e delle università. La mattinata sarà dedicata al primo incontro di orientamento del nuovo anno accademico dell'Ateneo pisano e per l'intera giornata saranno presenti enti e agenzie di formazione e di promozione del collocamento al lavoro.
Attraverso workshop, uniti a dibattiti, colloqui di lavoro simulati, orientamento universitario e job placement, "Spread Park" intende stimolare la riflessione attorno a uno dei temi più caldi del nostro tempo: la possibilità per i giovani di inserirsi nel mondo del lavoro. La giornata, organizzata dall'associazione Generazione Spread e Fondazione La Versiliana, in collaborazione con l'Università di Pisa – darà la possibilità di confrontarsi con alcuni rappresentanti della realtà politica, sociale e culturale del territorio e del paese. Tra loro, la segretaria nazionale della Cgil Susanna Camusso, lo scrittore Matteo Fini, il presidente dell'Accademia delle Belle Arti di Firenze ed ex rettore dell'Università di Pisa Luciano Modica, l'avvocato Francesco Rotondi fondatore di LABLAW, oltre a due docenti economisti del lavoro dell'Università di Milano (Marco Leonardi) e dell'Università di Pisa (Mario Morroni).
La collaborazione tra Ateneo e Fondazione la Versiliana si realizzerà nei prossimi mesi intensificando la promozione, l'organizzazione e la gestione comune di eventi culturali e didattico/educativi, nel reciproco intento di valorizzare verso il grande pubblico le attività di ricerca svolte nell'Università e di promuovere negli spazi dell'Ateneo le attività della Fondazione.
La convenzione è il risultato dell'impegno profuso dalla presidente Dianora Poletti, già preside della facoltà di Economia dell'Università di Pisa, che fin dal primo momento del suo insediamento al vertice della Fondazione La Versiliana ha ritenuto opportuno e naturale avviare un rapporto sinergico tra due istituzioni che rappresentano, ciascuna per la propria specificità, l'eccellenza toscana nell'ambito della cultura e della formazione.
Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
Tirreno Viareggio
PisaToday.it
OgniSette.it
PisaInformaFlash.it
Al CoDAU i vertici amministrativi delle università italiane
Sono più di 150 gli iscritti al X Convegno annuale del CoDAU - l'organismo che riunisce i direttori generali, i direttori amministrativi e i dirigenti degli atenei italiani - che si ritroveranno al Green Park Resort di Calambrone da giovedì 20 a sabato 22 settembre 2012.
L'evento mira ad approfondire la riflessione su un tema cruciale per il futuro del sistema universitario del nostro Paese, quello dell'autonomia, partendo dal quesito che dà il titolo all'incontro: "Finita la stagione dell'autonomia?". Dopo essersi affermato all'inizio degli anni '90 e aver avuto un'applicazione estensiva per oltre un decennio, questo principio sta conoscendo da qualche anno una revisione imposta soprattutto dai limiti derivanti dalla difficile congiuntura economica che condiziona l'intero Paese. Rettori, direttori generali, direttori amministrativi e dirigenti si confronteranno per capire se si può ancora parlare di autonomia all'interno di un modello di università in rapida e profonda trasformazione. Dall'ultima riforma del sistema, la cosiddetta riforma Gelmini, che è in fase di applicazione in tutti gli atenei, si è avuto un costante intervento normativo che sta ridisegnando complessivamente prassi e obiettivi: occorre implementare un bilancio unico, affrontare le logiche dei costi standard, impostare una contabilità di natura privatistica, pianificare e valutare tutte le attività. Allora, università autonoma o standardizzata? Università come strumento di crescita scientifica che trascina le sorte del paese o come organizzazione che spreca per cui si deve tagliare al massimo le risorse? Saranno questi i temi affrontati nel Convegno attraverso conferenze e discussioni all'interno di gruppi di lavoro tematici.
La tre giorni del CoDAU vedrà come protagonisti i massimi rappresentanti del mondo universitario italiano, dal presidente della CRUI, Marco Mancini, a quelli di CUN, Andrea Lenzi, e ANVUR, Stefano Fantoni, fino al direttore generale del MIUR, Daniele Livon.
Interlocutori di prestigio saranno l'ex presidente del Consiglio, Giuliano Amato, che sarà intervistato dal vice-caporedattore del TGR Toscana, Massimo Lucchesi, sul tema "Globalizzazione, Stato e Università", e l'ex ministro Giulio Tremonti, che parteciperà alla tavola rotonda finale su "L'università standardizzata, l'università autonoma... comunque in cambiamento".
All'iniziativa parteciperà anche il vice presidente della Regione Toscana, Stella Targetti. Per la prima volta, infine, al convegno del CODAU sarà presente una delegazione dell'associazione che raggruppa i dirigenti delle università europee, l'Heads University Management Administration Network Europe ("Humane").
"Il decimo Convegno nazionale della nostra associazione - ha affermato il presidente Enrico Periti - si presenta di altissimo livello tecnico-giuridico e culturale. Al momento difficile che stiamo attraversando vogliamo reagire con impegno e serietà, approfondendo le questioni e affrontandole con professionalità. Le attività svolte dall'Associazione lo dimostrano e attirano sempre più l'attenzione del management universitario. A Pisa per lavorare sodo per tre giorni, da Pisa con nuovo slancio e passione per contribuire alla gestione degli atenei".
Il presidente Periti ha quindi concluso esprimendo "un particolare ringraziamento al rettore dell'Università di Pisa, professor Massimo Mario Augello, e al collega e amico direttore amministrativo, dottor Riccardo Grasso, per il sostegno nell'organizzazione dell'iniziativa".
Tutte le informazioni sull'iniziativa sono presenti sul sito www.codau.unirc.it
Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa (20/09/2012)
Nazione Pisa
Tiireno Pisa
TirrenoPisa.it
PisaNotizie.it
PisaInformaFlash.it
PisaToday.it (20/09/2012)
PisaToday.it (17/09/2012)
Scuola Superiore Sant'Anna
Al via la selezione per i componenti del CdA
Sono stati pubblicati sul sito dell'Università di Pisa, all'indirizzo http://www.unipi.it/ateneo/governo/elezioni/elezioni5/index.htm, gli Avvisi per l'individuazione di cinque componenti interni e di due componenti esterni del Consiglio di Amministrazione.
La pubblicazione degli Avvisi segue la recente sentenza del Consiglio di Stato, che ha respinto la richiesta avanzata dal ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca di sospendere in via cautelare alcune disposizioni del nuovo Statuto e in particolare quella per la designazione con il metodo elettivo di alcuni rappresentanti del CdA. L'Università ha così potuto avviare le procedure per l'individuazione dei componenti interni ed esterni del Consiglio di Amministrazione, definendone le Linee guida nella seduta del Senato Accademico di mercoledì 12 e del Consiglio di Amministrazione di giovedì 13 settembre.
L'Avviso per la presentazione delle candidature interne, la cui scadenza è fissata al 3 ottobre, si riferisce a una componente del personale tecnico amministrativo a tempo indeterminato e a quattro componenti scelti tra professori o ricercatori a tempo indeterminato. Il bando per la presentazione di candidature per i due componenti esterni prevede come scadenza il 15 ottobre. Sia per i componenti interni che per quelli esterni si mira a individuare, come recita lo Statuto dell'Ateneo, "personalità anche straniere in possesso di comprovata ed elevata competenza in campo gestionale ovvero di specifica esperienza professionale di alto livello con una necessaria attenzione alla qualificazione scientifica e culturale, ovvero tra personalità scientifiche di livello internazionale".
Ad Andrea Bocelli il 'Campano d'oro' 2012
La sorpresa, tanto attesa e desiderata, si è materializzata al termine dell'incontro, quando Andrea Bocelli è salito sul palco e si è unito al Coro dell'Ateneo, diretto da Stefano Barandoni, per esibirsi sulle note del "Panis Angelicus" di César Franck. Si è conclusa così, con gli applausi convinti delle centinaia di cittadini, studenti e docenti che hanno affollato la Chiesa dei Cavalieri di Santo Stefano fino al tardo pomeriggio, la cerimonia di conferimento del "Campano d'oro", il prestigioso riconoscimento che premia i laureati illustri dell'Università di Pisa e che quest'anno è stato assegnato al tenore di Lajatico.
Poco prima, nel ricevere il "Campano" dalle mani del presidente dell'ALAP, Paolo Ghezzi, Andrea Bocelli ha reso omaggio alla sua Università: "ognuno di noi è la summa di ciò che ha imparato nella vita – ha detto – e io sono grato all'Università di Pisa per avere contribuito a fare di me quello che sono oggi. Ricordo l'Ateneo con affetto e anche con tenerezza, come capita alle immagini che richiamano alla mente la propria giovinezza, così come ricordo tutti i professori che ho incontrato nel mio percorso di studi". Bocelli ha quindi rievocato i suoi anni universitari, rendendo merito alle tante persone, compresi i primi maestri di canto e alcuni docenti universitari, che hanno avuto un ruolo decisivo nella sua formazione, "a cominciare dai miei genitori, che sono stati coraggiosi nell'insegnarmi a essere coraggioso".
Anche la "Laudatio" del professor Eugenio Ripepe, intervenuto nella doppia veste di preside della facoltà di Giurisprudenza e di relatore della tesi di laurea di Bocelli, si è soffermata sugli anni di formazione del maestro. Un percorso riletto come un viaggio da Andrea Bocelli al dottor Bocelli e ritorno: "questo nostro allievo – ha argomentato il professor Ripepe - ha speso tante energie per terminare gli studi, ma dal giorno dopo ha lavorato per tornare a essere semplicemente Andrea Bocelli, senza valorizzare la laurea appena conseguita e anzi impegnandosi ancor di più per trovare una sua strada nel campo della musica".
Leggendo le "Motivazioni" del riconoscimento, il presidente dell'Associazione dei Laureati dell'Ateneo Pisano ha sottolineato tre aspetti principali. "Dotato di grande sensibilità e cultura - ha detto Paolo Ghezzi - Bocelli si è dedicato con tenacia e costanza alla ricerca musicologica, rinnovandosi continuamente come artista e come uomo e diventando esempio virtuoso per quei giovani che attraverso l'impegno e lo studio mirano all'eccellenza". In un passaggio successivo, Ghezzi ha quindi evidenziato l'attenzione del tenore per i temi della restituzione, del dialogo e della cooperazione tra i popoli: "Con il suo costante impegno sociale, richiama ciascuno alla necessità di restituire e condividere parte dei doni e delle fortune a diverso titolo ricevute, ricercando fondamenti di equità e giustizia senza i quali ogni successo professionale e ogni eccellenza non possono che essere fonte di gioia parziale". L'ultima annotazione è stata dedicata al "continuo, grande attaccamento alla città di Pisa, alla sua Università, al suo territorio, valorizzandone la promozione e contribuendo fattivamente al loro progresso".
Il rettore Massimo Augello ha aperto gli interventi celebrando Andrea Bocelli, anche attraverso la citazione di uno dei libri preferiti dal tenore, "Le Confessioni" di Tolstoj, ma facendo cenno nello stesso tempo alla recente chiusura del Palazzo della Sapienza, il luogo dove la comunità universitaria pisana ha sempre celebrato i suoi momenti più solenni, compreso quello legato al premio del "Campano". "Mi pare una coincidenza simbolicamente importante - ha detto - che questa prima cerimonia fuori della Sapienza veda come protagonista un laureato in Giurisprudenza; anzi, il laureato più conosciuto al mondo della facoltà e dell'intero Ateneo pisano, che quelle aule ha frequentato, conservando una viva memoria di quegli anni". Il professor Augello ha poi terminato il suo discorso formulando, a nome di tutta la comunità accademica pisana, il desiderio di "ritrovarci presto all'interno del Palazzo della Sapienza per ascoltare la magnifica voce di Andrea Bocelli".
Guarda il video con i momenti più belli della cerimonia.
Ne hanno parlato:
TirrenoPisa.it
NazionePisa.it
PisaNotizie.it
PisaToday.it
PisaInforma.it
L'Internet Festival è alle porte
Dal 4 al 7 ottobre a Pisa va in scena il futuro. Dalla città simbolo dell'informatica italiana - all'Università di Pisa nacque nel 1969 il primo corso di laurea in informatica d'Italia e proprio dal Cnr pisano partì nel 1986, la prima connessione a Internet - prende il via l'Internet Festival 2012, un appuntamento per scoprire ed esplorare gli scenari, le tendenze e gli sviluppi futuri della Rete. Quattro giorni, 104 eventi, 200 relatori, 12 location diffuse per la città, concerti, installazioni, mostre, incontri, contest e workshop.
Promosso da Regione Toscana, Comune di Pisa, Cnr, Registro.it e Istituto di Informatica e Telematica del Cnr insieme a Camera di Commercio di Pisa, Provincia di Pisa, Università di Pisa, Scuola Superiore Sant'Anna, Scuola Normale Superiore, Associazione Festival della Scienza, Internet Festival ha scelto come filo rosso dell'edizione 2012 le "Forme di Futuro". Un programma ricco di eventi e incontri attraverso i quali indagare le connessioni, i legami, le relazioni che, grazie a Internet, ridisegnano il paesaggio sociale, culturale ed economico a livello globale. Il direttore del Festival è Edoardo Fleischner, il coordinamento è affidato a Fondazione Sistema Toscana. Gianluigi Ferrari (Università di Pisa) e Anna Vaccarelli (Istituto di Informatica e Telematica Cnr) coordinano rispettivamente il comitato scientifico e quello esecutivo.
"L'Università di Pisa ha una sua visione del futuro - ha detto Nicoletta De Francesco, prorettore vicario dell'Università di Pisa - lo scenario è quello di una comunità che si confronta con orizzonti sempre più ampi nella formazione e nella ricerca, dai progetti europei su ICT e tecnologia avanzata agli accordi con prestigiosi enti come il MIT, il Massachusetts Institute of Technology. Tutto ciò senza dimenticare il territorio e i servizi per la comunità di studiosi e studenti, dai progetti di e-learning alla rete telematica per connettere le strutture scientifiche, didattiche e di servizio che di fatto rendono le strutture del nostro Ateneo una piccola smart-city. L'utilizzo consapevole e creativo della tecnologia apre nuove opportunità di ricerca e di apprendimento alla comunità accademica pisana". "Il nostro obiettivo – ha concluso la professoressa De Francesco - è quello di migliorare l'esperienza formativa dei nostri studenti coniugandola con la tradizione pisana di rigore e di eccellenza accademica".
La partecipazione dell'Università di Pisa all'Internet Festival si fonda su un continuum di innovazione, un percorso che si snoda nei decenni e che ha come chiave di volta la scienza e l'innovazione tecnologica. Qui di seguito una panoramica dei principali eventi in cui è coinvolta l'Ateneo. Maggiori dettagli e aggiornamenti sul sito www.internetfestival.it.
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Tavola Rotonda
Technologies, Laboratories and experiments towards ad Future Internet for all
Chair: Prof. Stefano Giordano, Department of Information Engineering – University of Pisa
Panelists:
Antonio Bicchi (Director Piaggio Center of the University of Pisa)
Giancarlo Prati (Director – Institute of Communication, Information and Perception Technologie – Scuola Superiore Sant'Anna)
Fabio Beltram (Direttore della Scuola Normale Superiore e direttore del laboratorio NEST)
Paolo Ferragina (prorettore alla ricerca applicata ed al trasferimento tecnologico dell'Università di Pisa)
Speaker to be confirmed, CNR Italy
Luigi Perrissich - General Director, Confindustia Servizi Innovativi
Valerio Zappalà – Director Infocamere
Le nuove tecnologie ICT trattate specificatamente nella Flagship Initiative Digital Agenda for Europe, hanno un ruolo essenziale nell'ambito del programma quadro dell'unione europea "Europa 2020". La tavola rotonda vuole analizzare le problematiche tecnologico scientifiche di Future Internet, ovvero l'insieme di tecnologie e di standard destinati a delineare le funzionalità e le prestazioni di Internet nel futuro. La tavola rotonda si propone di valorizzare le competenze italiane nel settore delle tecnologie di networking, per creare un circuito virtuoso nazionale, fondato sulla ricerca e sviluppo, sull'innovazione e sulla formazione, che guardi alle esigenze e alle sinergie nazionali, ma mantenga nello stesso tempo una prospettiva e un'eccellenza scientifica a livello europeo. "Il format" della Sessione sarà quello di iniziare con le presentazioni dei relatori (come si può immaginare molto legate al territorio pisano ed alle sue eccellenze nel settore dell'informatica e delle telecomunicazioni) per poi passare ad una tavola rotonda alla quale autorevoli rappresentanti di Confindustria, di associazioni di categoria e di enti governativi possano animare la discussione estendendo naturalmente la discussione a temi di interesse nazionale.
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Tavola Rotonda
Big Data
Prof. Dianora Poletti (Chair), Università di Pisa
Prof. Dino Pedreschi, Università di Pisa
Dott.ssa Fosca Giannotti, ISTI CNR, PISA
Big data & social mining: il nuovo microscopio per capire come funziona la società
Giuseppe Forte (Ass. Comune di Pisa)
Big Data e pubblica amministrazione: innovazione e sfide
Prof. Alessandro Mantelero, Politecnico di Torino e Centro Nexa
Big Data: i rischi della concentrazione del potere informativo digitale e gli strumenti di controllo
Chiara Pasquinelli
La sfida scientifica più pressante e affascinante del nostro tempo è comprendere la complessità della società globale e interconnessa in cui abitiamo e in cui avvengono fenomeni di portata senza precedenti: la crescita tumultuosa di Internet e del Web, la facilità delle telecomunicazioni e del commercio globale, la sorprendente velocità ed intensità con cui si diffondono notizie, epidemie, tendenze, crisi finanziarie, movimenti politici. Il nostro tempo ci offre anche l'opportunità di osservare da vicino e misurare il funzionamento della società: i "big data", originati dalle briciole digitali delle attività umane per effetto del nostro uso quotidiano dei sistemi ICT, registrano la nuda verità sui comportamenti individuali e collettivi con una precisione senza precedenti. Varie dimensioni della nostra vita sociale hanno un'immagine riflessa nello specchio digitale e come ogni nuovo microscopio nel passato, questi big data stanno spingendo verso una nuova scienza basata sui dati, che potrebbe aiutarci a svelare la complessità dei fenomeni sociali e prevedere i cambiamenti, le crisi e l'impatto delle scelte politiche. Questo tavola rotonda presenta molti esempi delle nuove domande che possiamo provare a rispondere facendo leva sui big data, discutendo anche il "new deal" sui temi della privacy, della trasparenza e della fiducia necessario per creare ed accedere alla conoscenza dei big data come un bene pubblico per tutti.
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Usi e abusi del virtuale
Giovanni Ventimiglia, esperto di ontologia del virtuale, professore di Filosofia applicata all'Istituto di Filosofia di Lugano, Svizzera.
Roberto Diodato, autore di un libro sull'Estetica del virtuale (Bruno mondadori, Milano 2005), professore di Estetica all'Università Cattolica di Milano.
Adriano Fabris, professore di Etica della comunicazione all'Università di Pisa e curatore del libro: Etica del virtuale (Vita e Pensiero, Milano 2007).
Che cosa è il "virtuale"? Il "virtuale" esiste? Il "virtuale" è bene? Il "virtuale" è bello? È evidente che non è possibile rispondere alla terza e alla quarta domanda, se prima non si è dato risposta alle prime due. Ma proprio questa risposta è molto difficile. Infatti "virtuale" è un termine inflazionato. Viene utilizzato in contesti e con significati diversi. Ecco allora il tema del dibattito: chiarire i molti significati del termine e sviluppare una riflessione sulla "realtà" del virtuale (ciò che, in gergo tecnico, si chiama "ontologia del virtuale"); definire poi i modi e le forme di una presenza virtuale delle forme del bello (ciò che gli addetti ai lavori chiamano "estetica del virtuale"); precisare infine che cosa è buono e che cosa non è tale nel nostro abitare la realtà virtuale (ciò che, in gergo filosofico, si chiama "etica del virtuale").
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Tavola rotonda
L'amore ai tempi di Internet
Il titolo è anche il titolo del libro di Laura Traverso sull'argomento, nel quale racconta come cambiano le relazioni amorose mediandole attraverso la rete. Ma non c'è soltanto la trasformazione delle relazioni eterosessuali: c'è un proliferare di altri tipi di relazione che proprio la rete rende possibile. In particolare su questi argomenti, accanto a Laura Traverso, giornalista genovese, è stata chiamata a parlare Flavia Monceri, filosofa politica dell'Università del Molise. Monceri si è occupata di relazioni queer e trans gender, e del modo in cui esse vengono vissute e comunicate. Coordina l'incontro Adriano Fabris.
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Tavola Rotonda
Net Neutrality
Prof. Giuseppe Attardi, Università di Pisa
Dott. Luca Nicotra, Agorà Digitale
Coordina Massina Russo, Repubblica
Il problema della neutralità della rete sta diventando sempre più grande e vacilla ancora senza una regolamentazione precisa. Una delle cause più importanti è la crescente domanda di traffico. La prioritizzazione a pagamento del traffico "end to end", oltre a porre questioni di principio legate alla diffusione dell'innovazione, ha dei risvolti pratici di competizione sul mercato che si riverberano su tutti gli operatori inducendo un intricato e costoso aumento di complessità del sistema. Qual è la via maestra per affrontare questi aspetti?
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Tavola Rotonda
La rete e altre storie
Prof. Andrea Piccaluga, Scuola Sant'Anna Pisa
Prof. Salvatore Natoli, Università Milano Bicocca
Coordina Gian Luigi Ferrari, Università di Pisa
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Tutorial Lab
"Quante ne SAI? Metti alla prova il tuo Sapere e le tue Abilità Informatiche"
Davide Borgioli, Ilaria Cerbai, Gian Luigi Ferrari, Università di Pisa
Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Information and Communication Technologies – ICT) rivestono un ruolo fondamentale per la crescita e l'occupazione. Il profondo mutamento degli scenari sociali richiede un'apertura all'innovazione tecnologica che non può essere svincolata da una crescita scientifica indispensabile per comprendere gli aspetti innovativi e le sfide culturali che accompagnano l'adozione di particolari soluzioni tecnologiche.. Il laboratorio vuole valutare le comoscenze degli utenti sulla struttura di internet e delle sue applicazioni (dal world wide wib alle tecniche di information retrieval e I motori di ricerca). L'utente del laboratorio dovra' risolvere dei test progettati per verificare non solo la conoscenza delle nozioni di base elementari, ma anche la comprensione dei meccanismi di funzionamento delle applicazioni di rete, ovvero i test permettono la verifica del livello di consapevolezza e autonomia nell'utilizzo delle tecnologie di rete. Il laboratorio fa parte del sistema di e-learning (progetto SAI@UNIPI) predisposto dall'ateneo pisano avente l'obiettivo di fornire agli studenti quelle competenze ICT indispensabile per essere per utenti attivi e consapevoli: senza la profonda comprensione di alcuni principi tecnici di base non è possibile cogliere la specificità della rete.
"C'era una volta la privacy - poi fu lo smartphone?"
Vincenzo Gervasi, Università Pisa
La diffusione dei social network e degli smartphone, la possibilità di essere connessi a Internet sempre e dovunque tramite le reti cellulari, e il mutato quadro legislativo creato nell'ultimo decennio hanno modificato in maniera profonda il nostro concetto di privacy. Concetti come l'inviolabilità della persona, del domicilio, della corrispondenza sono da secoli alla base della nostra cultura giuridica e dell'organizzazione sociale nel mondo occidentale. Gli strumenti giuridici che garantiscono certe libertà nel mondo fisico, non sono validi nel mondo digitale. La nostra "persona digitale" è un'identità elettronica; il nostro "domicilio" è dove risiedono i nostri dati, la nostra "corrispondenza" viaggia tramite servizi digitali gestiti da imprese commerciali, quasi sempre sottratte alla giurisdizione locale. In questo tutorial discuteremo di come gli smartphone che tutti portiamo sempre con noi, e a cui affidiamo tanta parte della nostra vita sociale, possano essere usati come dispositivi di sorveglianza elettronica, sia per scopi legittimi (per esempio, da parte delle forze di polizia per rintracciare criminali) che più discutibili (per esempio, da parte di regimi totalitari per reprimere il dissenso dei cittadini).
Puzzle Programming - C(i) risolvi il problema?
Rossano Venturini, Università di Pisa
Il laboratorio propone una sfida ai visitatori del festival: progettare e realizzare nel linguaggio di programmazione C programmi efficienti attraverso l'uso di strutture di dati e tecniche algoritmiche di base. La correzione della soluzione proposta avviene in maniera totalmente automatica: si sottopone la soluzione al sistema che stabilisce se il programma produce i risultati attesi quando viene eseguito su diverse istanze del problema. La scelta di questo meccanismo di valutazione vuole evidenziare l'importanza del rispetto delle specifiche del problema proposto. Gli utenti del laboratorio saranno "sfidati" nella soluzione di "puzzle". I "puzzle" sono problemi semplici da esporre le cui soluzioni richiedono strategie e argomentazioni sofisticate. Problemi di questo tipo sono utilizzati dalle grandi aziende (quali Google. Facebook, Microsoft, ecc.) per la valutazione dei candidati nella fase dei colloqui per le assunzioni
Dalla Regione Toscana 990.000 euro per la ricerca
Dalle energie rinnovabili, alla ricerca medica, dalle nanotecnologie alla robotica e allo spazio, dall'innovazione sociale all'informatica. Sono 33 i progetti di ricerca dell'Università di Pisa che hanno ottenuto dalla Regione Toscana un cofinanziamento complessivo pari a 990.000 euro. Gli assegni di ricerca, di cui è stato pubblicato il relativo bando al link www.unipi.it/ateneo/bandi/assegni/regtosc/bando/index.htm, saranno destinati a ricercatori under 35 e avranno una durata biennale, per un importo di euro 60.000, metà provenienti dal finanziamento regionale e metà da aziende e altri soggetti pubblici che collaborano all'attività di ricerca dei dipartimenti che hanno presentato il progetto. "Il nostro Ateneo – commenta il prorettore vicario, Nicoletta De Francesco - ha raccolto una cospicua quota del cofinanziamento per gli assegni di ricerca dal tessuto produttivo toscano e nazionale. In questa fase economica così difficile, è un segno di grande vitalità della nostra ricerca e allo stesso tempo del bisogno che le aziende hanno di 'ricerca' per ripartire".
L'importo complessivo stanziato dalla Regione, a valere sul Fondo Sociale Europeo, è pari a 6 milioni di euro che è servito per finanziare 200 assegni di ricerca biennali destinati alle università e agli istituti di ricerca toscani. L'Università di Pisa ha ottenuto il cofinanziamento di 33 assegni di ricerca su 38 richieste presentate. L'elenco completo dei progetti finanziati è disponibile al link http://www.unipi.it/ricerca/applicata/Fin/Bandi/assegni/progetti-finanziati.pdf.
"I finanziamenti stanziati dalla Regione Toscana permetteranno a diversi giovani ricercatori del nostro Ateneo di proseguire il loro percorso di ricerca su temi che interessano settori strategici e innovativi della nostra società - commenta il rettore Massimo Augello - Visti i continui tagli all'FFO, abbiamo bisogno che la Regione continui a investire risorse sulla formazione e sulla ricerca portate avanti dagli atenei e dagli enti toscani, in una prospettiva regionale di sistema universitario. Già oggi, sulla base dei dati a disposizione, il modello toscano si dimostra tra i migliori in Italia, con prospettive di ulteriore crescita che potrebbero trasformarlo in un distretto di ricerca e innovazione con pochi eguali a livello europeo e mondiale".
L’Ateneo pisano conferma la linea di piena disponibilità e di collaborazione istituzionale con il MIBAC
In relazione alla chiusura del Palazzo della Sapienza e agli articoli pubblicati dalla stampa nella giornata di martedì 11 settembre, l'Università di Pisa fa presente di aver ricevuto una lettera dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, a firma della dottoressa Rossana Rummo, Direttore Generale per gli Archivi, protocollata in entrata il venerdì 7 settembre e arrivata sulla scrivania del rettore nella giornata di lunedì 10 settembre.
La lettera riepiloga le iniziative prese dall'amministrazione del Ministero al fine di affrontare l'emergenza determinata dall'ordinanza del sindaco di Pisa del 29 maggio 2012, con cui è stata disposta la chiusura del Palazzo della Sapienza. Riprendendo quanto scritto dal Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, a seguito del sopralluogo in Sapienza del 24 maggio scorso, il testo evidenzia "l'assoluta necessità di acquisire circostanziati e completi elementi che definiscano l'inagibilità totale o parziale dei locali in cui ha sede la Biblioteca".
La lettera termina affermando che, "tenuto conto delle caratteristiche storiche e monumentali dell'edificio della Sapienza, questa Amministrazione si rende disponibile a fornire un utile contributo con le proprie strutture tecniche alle indagini che saranno svolte da codesta Università".
A questo proposito, l'Università di Pisa fa presente che il monitoraggio dell'edificio della Sapienza da parte di un gruppo composto da ingegneri e tecnici dell'Ateneo, della Sovrintendenza ai Beni Architettonici e Culturali di Pisa e dal Coordinamento Prevenzione Sismica della Regione Toscana ha avuto inizio a partire dal 2010, nell'ambito di un progetto finalizzato a fornire indicazioni sul livello di vulnerabilità sismica di edifici di importanza strategica o comunque rilevanti. Tali indagini, la cui relazione è già stata consegnata negli scorsi mesi al ministro Ornaghi, avevano accertato una situazione preoccupante del Palazzo della Sapienza. Le scosse di terremoto dello scorso maggio hanno imposto ulteriori verifiche sulle strutture murarie, le pareti e i solai, da cui è poi derivata la richiesta da parte dell'Università di un sopralluogo al Comando provinciale dei Vigili del Fuoco. L'esito di tale sopralluogo ha portato all'ordinanza del Sindaco di chiusura dell'edificio.
Le indagini svolte dagli ingegneri e dai tecnici dell'Ateneo sono state intensificate dopo la chiusura del Palazzo, anche con l'utilizzo di tecniche che permettono analisi di dettaglio, quali il laser-scan e il georadar, e con il monitoraggio costante sulle principali lesioni evidenziate. Già un'ispezione sulle parti libere del Palazzo evidenzia comunque un'inclinazione del pavimento nella zona di ingresso della Biblioteca Universitaria mentre le verifiche statiche preliminari eseguite sugli orizzontamenti in corrispondenza della Biblioteca Universitaria hanno manifestato altresì una palese situazione critica riguardo il livello di sicurezza delle travi rompitratta e delle orditure secondarie. Il mancato soddisfacimento delle verifiche per i solai analizzati, almeno in alcuni casi, consigliano un più stringente controllo considerando i carichi effettivamente agenti su ciascuna trave secondaria e principale nonché l'esecuzione di saggi e verifiche più approfondite anche sugli altri solai soggetti a carichi permanenti e sovraccarichi di elevata entità.
Continuando con la linea di massima disponibilità e collaborazione istituzionale avuta fin dall'inizio, l'Università di Pisa è pronta a mettere a disposizione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, come già fatto in questi mesi in diverse occasioni, tutta la rilevante documentazione tecnica prodotta sul Palazzo della Sapienza e a coordinarsi con i tecnici individuati dal Ministero per programmare ulteriori e più approfondite verifiche.