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Martedì, 09 Ottobre 2012 11:51

Ingegneri nucleari con certificazione europea

Giovedì 20 settembre, a Vienna, nell'ambito della Conferenza generale della International Atomic Energy Agency (IAEA), Dario Carloni ed Emanuele Semeraro, ingegneri nucleari laureati all'Università di Pisa, hanno ricevuto la certificazione di European Master of Science in Nuclear Engineering (EMSNE) assegnata loro dal presidente della European Nuclear Education Network (ENEN) Association, di cui l'Ateneo pisano fa parte come membro del Consorzio CIRTEN. La certificazione rilasciata ai due giovani attesta che il loro curriculum di studi è conforme ai "by-laws" che l'Associazione ha definito per accertare la qualità degli studi in ingegneria nucleare in ambito europeo, sia in termini di crediti ECTS sia di contenuto culturale delle materie, per cui lo svolgimento della tesi all'estero rappresenta l'unico vero requisito aggiuntivo da soddisfare.

Dario Carloni, 27 anni di Pontedera, ha svolto il suo lavoro di tesi presso il centro del Commissariat à l'Energie Atomique di Cadarache (F), occupandosi di ITER, l'impianto sperimentale attualmente in costruzione per tentare un passo ulteriore verso la dimostrazione di fattibilità del controllo della reazione di fusione nucleare. Emanuele Semeraro, 27 anni e originario di Massafra (TA), invece, ha svolto la sua tesi presso il centro di ricerca del Commissariat à l'Energie Atomique di Saclay di Parigi, occupandosi di modelli per l'ebollizione finalizzati allo studio dei reattori veloci a fissione refrigerati da sodio liquido. I due giovani ingegneri vanno ad aggiungersi all'elenco ormai cospicuo di EMNSE-laureates provenienti dall'Università di Pisa iniziato nel 2008 con la consegna della certificazione ai tre primi laureati pisani, i primi in Italia a ricevere questo riconoscimento.

"Nonostante il cambiamento subìto dal corso di studi in Ingegneria nucleare nel 2012 - che ha visto la disattivazione della laurea triennale in Ingegneria nucleare, sostituita da un "percorso nucleare" nella laurea triennale in Ingegneria meccanica - gli studi in Ingegneria nucleare continuano a offrire agli studenti che decidono di intraprendere la loro carriera in questo settore ottime opportunità di studio e lavoro, in un ambiente dalla connotazione marcatamente internazionale", ha commentato il professor Walter Ambrosini, presidente del corso di laurea.

Battesimo ufficiale per la Pisa University Press, la casa editrice dell'Ateneo pisano che, impegnata da alcuni mesi in un percorso di profondo rinnovamento, ha presentato la sede ristrutturata e il nuovo logo. Il taglio del nastro si è svolto lunedì 1° ottobre 2012, alla presenza del rettore Massimo Augello e del nuovo management della casa editrice: il presidente, Ada Carlesi, l'amministratore delegato, Riccardo Grasso, il direttore editoriale, Saulle Panizza, e i membri del Consiglio di amministrazione e del Comitato scientifico.

La sede, situata nel cortile interno degli uffici amministrativi dell'Università, sul Lungarno Pacinotti 44, è stata completamente ristrutturata, con l'obiettivo di renderla funzionale attraverso la creazione di più ambienti e la conseguente separazione tra area amministrativa e area commerciale. Le ampie librerie alle pareti permettono un contatto diretto e facilitato con i volumi, trasmettendo anche la volontà della casa editrice di affermare la centralità del libro nelle sue diverse forme, da quella cartacea più tradizionale al formato elettronico disponibile per l'acquisto e la lettura sia direttamente su internet che su piattaforma iOS 5 per iPad, iPhone e iPOd.

Il nuovo logo della Pisa University Press, semplice ed elegante, fa parte di un restyling grafico dell'intera produzione editoriale, che nelle copertine e nell'impaginato si caratterizzerà, oltre che per l'alta qualità, per l'impronta fresca e dinamica. Il logo è stato scelto attraverso un concorso aperto agli studenti e al personale dell'Ateneo, che ha messo in palio un premio in denaro. Vi hanno partecipato in 232, in gran parte studenti, anche se non sono mancate le candidature di alcuni docenti e tecnici-amministrativi. La Commissione, composta dalla presidente Nicoletta De Francesco, da Antonella Angelini, Manuela Marini, Claudia Napolitano e Bruno Sereni, ha selezionato come vincitore il logo proposto da Davide Mariani, studente del corso di laurea in Ingegneria edile-architettura. A lui sono stati consegnati i 1.500 euro del premio, mentre ad altri 18 candidati di cui è stata particolarmente apprezzata la proposta è stato consegnato un cadeau con pubblicazioni e gadget dell'Università di Pisa.

In ambito medico, l'ipotesi di Barker sostiene che le malattie croniche contratte in età adulta siano conseguenza di una "programmazione fetale". Con uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica PLoS One, un team di ricercatori diretto dal professor Tommaso Simoncini dell'Università di Pisa, ha individuato per la prima volta una prova di questa teoria, proponendo un possibile meccanismo di causa del fenomeno e aprendo la strada a possibili strategie di intervento in fase perinatale.

Lo studio, condotto da studiosi dell'Ateneo pisano, del CNR, della Scuola Superiore Sant'Anna, in collaborazione con un centro di ricerca tedesco, ha combinato metodiche avanzate di laboratorio con tecniche di diagnostica prenatali e post-natali di avanguardia, prendendo in esame gravidanze dove il bambino è affetto da una restrizione della crescita. "È ben conosciuto il fatto che bambini nati con una restrizione della crescita intrauterina presentino un eccesso di malattie cardiovascolari in età adulta", spiega il professor Simoncini. "Si tratta di una condizione di cui sappiamo poco, in cui il bambino inizia a crescere di meno durante la vita intrauterina, spesso senza una causa individuabile".

Il lavoro descrive come le cellule dei vasi placentari e del cordone, insieme a quelle del feto, partecipano alla difesa della crescita fetale durante condizioni avverse, nel tentativo funzionale di mantenere un flusso di sangue e nutrienti adeguato verso il feto. Lo studio mostra anche che i bambini dove questo meccanismo di compenso è attivo, dopo la nascita mostrano fenomeni di adattamento vascolari che potrebbero predisporre allo sviluppo di malattie cardiovascolari in età adulta.

Ricercatori del RIKEN Brain Science Institute in Giappone e del Laboratorio di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare dell'Università di Pisa hanno scoperto che alcune aree del sistema visivo si comportano come vere e proprie "sentinelle" nei confronti dei cambiamenti nello stimolo. L'attivazione dei neuroni di queste aree aumenta infatti ogniqualvolta vi è un cambiamento nel mondo che ci circonda.

Nello studio, pubblicato questa settimana sulla prestigiosa rivista scientifica "Cerebral Cortex", gli scienziati hanno utilizzato la risonanza magnetica funzionale (fMRI) per misurare istante per istante l'attività cerebrale mentre i volontari venivano esposti a stimoli visivi le cui caratteristiche venivano mutate in maniera imprevedibile. In questo modo i ricercatori hanno dimostrato che alcune aree della corteccia visiva, chiamate V4, VO e V3B, segnalano prontamente cambiamenti delle proprietà dello stimolo visivo, come il movimento o l'intensità di luce. "Percepire cambiamenti nell'ambiente che ci circonda è cruciale per la sopravvivenza dell'individuo - spiega il professor Pietro Pietrini, direttore del laboratorio pisano che ha preso parte a questa ricerca - in quanto permette di rispondere rapidamente a potenziali pericoli: si pensi ad esempio al movimento appena percettibile nella vegetazione dietro cui si nasconde una preda, o all'ombra che precede l'imminente attacco di un uccello predatore, ma anche a come rispondiamo prontamente all'aumento di luminanza dei fari posteriori che segnalano che l'auto davanti a noi sta frenando". "Queste strutture corticali - conclude Pietrini - contengono un vero e proprio sistema di vigilanza per la rilevazione degli eventi salienti".

La ricerca è stata condotta dal dottor Mauro Costagli, giovane studioso rientrato in Italia dopo molti anni trascorsi presso i laboratori del RIKEN Brain Science Institute giapponese, uno dei centri più importanti al mondo per la ricerca sul cervello. Laurea in Ingegneria conseguita brillantemente all'Università di Pisa, dottorato di ricerca sotto la guida del professor Pietrini, Costagli è oggi tornato a fare scienza a Pisa alla Fondazione IMAGO7, dove sta lavorando alla messa a punto del tomografo di risonanza a 7 Tesla, il più potente sistema di risonanza magnetica in Italia, e uno dei pochissimi in Europa. "Il nuovo tomografo - ha concluso Costagli - permette di esaminare nel dettaglio la struttura e il funzionamento del cervello umano in maniera non invasiva. Comprendere i più fini meccanismi cerebrali alla base della percezione del mondo esterno e della vita emotiva apre importanti prospettive anche in campo neurologico e psichiatrico, specialmente per quelle patologie di cui ancora non si conoscono i correlati cerebrali".

Conto alla rovescia per "Shine! 2012", la "Notte dei ricercatori" in programma venerdì 24 settembre in tutta la Toscana, con eventi promossi dai tre atenei in collaborazione con la Regione. Anche l'Università di Pisa si prepara a celebrare la ricerca con numerose iniziative che permetteranno di incontrare da vicino i ricercatori e toccare con mano le loro scoperte. "Nella "Notte dei ricercatori", Pisa - come anche Firenze e Siena - vuole presentare persone e progetti che fanno della Toscana una regione con una forte vocazione per la ricerca", dichiara il rettore Massimo Augello. "Dobbiamo insistere su questa strada, chiedendo alla Regione di continuare a sostenere e incentivare una prospettiva regionale di sistema universitario che già oggi, sulla base dei dati a disposizione, si dimostra tra i migliori in Italia e che potrebbe crescere ulteriormente diventando un distretto di ricerca e innovazione con pochi eguali a livello europeo e mondiale".

L'inaugurazione è prevista alle ore 17.00 alla Limonaia, in Vicolo del Ruschi 4, dove saranno allestiti alcuni stand in cui gli scienziati mostreranno i risultati del loro lavoro quotidiano con esperimenti e dimostrazioni varie. I visitatori potranno vedere il modellino della trave in vetro, i protisti del Museo di Storia Naturale di Calci, baby plant in vitro con la vegetazione della macchia mediterranea, cristalli da cui vengono ricavati laser, un modello plastico che riproduce la struttura dell'occhio, e potranno osservare al microscopio esperimenti di fisica della materia e biochimica.

Dopo l'inaugurazione seguirà l'incontro "Quattro Pezzi Facili", una serie di quattro brevi seminari divulgativi di ricercatori dell'Università di Pisa e dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare - Alberto Del Guerra, Roberto Giannecchini, Franco Ligabue e Clementina Manera - che parleranno di scienza in modo molto semplice e avvincente.

Alle 18.30 il giornalista direttore de "Il Tirreno" Roberto Bernabò incontrerà nove protagonisti della ricerca dell'Università di Pisa per discutere con loro di "La scienza con linguaggio moderno e innovativo". Tra loro il filosofo Giovanni Paoletti, la studiosa di sistemi robotici Lucia Pallottino, il biologo Massimo Pasqualetti, il matematico esperto di meccanica celeste Giacomo Tommei, la linguista Domenica Romagno, il chimico Andrea Pucci, i fisici Giovanni Losurdo e Iacopo Vivarelli, e il famoso chirurgo Ugo Boggi. Alle 20.00 seguirà un "Brindisi alla ricerca!" con i prodotti del Parco di San Rossore.

Alle 21.00, al Teatro Sant'Andrea, andrà in scena uno spettacolo su Guglielmo Marconi ("Quelli della radio. Marconi, la storia dell'uomo che ha cambiato il mondo"), di e con Giorgio Comaschi. L'ingresso allo spettacolo è gratuito e il biglietto deve essere prenotato on line sul sito www.shine2012.eu. Dalle ore 21.00 fino a mezzanotte, dal tetto del dipartimento di Fisica in Largo Pontecorvo 3, si potranno osservare le stelle e la volta celeste.

A partire dalle 23.00, presso The Wall American bar in via Cardinale Maffi 26 "Ricercatori in festa", una grande festa a ridosso della torre di Pisa, tra musica dal vivo con band session, giochi interattivi e giochi da tavolo.

Il programma completo è disponibile sul sito www.shine2012.eu e sulla pagina Facebook Shine! 2012: La Notte dei Ricercatori in Toscana.

Le travi in vetro ideate e brevettate dal professor Maurizio Froli per l'Università di Pisa sono state selezionate fra i 100 prodotti più innovativi del made in Italy per l'edizione 2012 di "Christmust", una pubblicazione annuale che gode del patrocinio del Ministero degli Affari Esteri. Per la prima volta quest'anno, per sottolineare l'eccellenza italiana anche nell'ecosostenibilità, una parte del volume sarà dedicata ai prodotti della "green economy" ed è proprio in questa sezione che rientrano le travi in vetro.

Un successo che si abbina a un altro record raggiunto recentemente dal team di ricercatori del professor Froli, cioè la costruzione della trave in vetro più lunga al mondo che misura ben 12 metri. Uno stand sulle TVT sarà presente il prossimo venerdì 28 presso la Limonaia di Vicolo Ruschi nell'ambito della manifestazione "Shine! La notte dei ricercatori".

"La scelta di inserire le travi in vetro fra i prodotti più innovativi del Made in Italy dimostra ancora una volta, specie in questo periodo di grave crisi, quanto il lavoro nel settore della ricerca possa promuovere il nostro Paese anche dal punto di vista commerciale", ha detto Maurizio Froli che insegna Tecnica delle Costruzioni nell'Ateneo pisano e svolge ricerca presso il neo costituito Dipartimento DESTEC (Energia, Sistemi, Territorio, Costruzioni). "Le Travi Vitree Tensegrity (TVT) – ha aggiunto il professore - costituiscono la risposta ingegneristica alla richiesta di una ideale, completa smaterializzazione e trasparenza degli edifici proveniente in misura crescente dalla Architettura contemporanea".

La stampa di "Christmust 2012" è prevista per metà settembre e la distribuzione per i primi di ottobre. Il volume, completamente illustrato, sarà di circa 250 pagine e ogni azienda o istituzione sarà presentata in doppia pagina con testi in italiano e in inglese. La selezione di "Christmust 2012" è curata da Simona Lombardi, Danilo Premoli, Gianluca Vassalli e Jacopo Morelli; il volume è edito da Ali S.p.A. - Agenzia per il Lavoro (www.alispa.it). La pubblicazione promuove l'Italian Way come processo di design e qualità, e raccoglie le 100 storie/prodotti più innovativi dell'anno, con l'intento di sostenere l'eccellenza italiana (www.christmust.com).

Giovedì 27 settembre, alle ore 10.30, nell'Aula 2 del Polo didattico "Carmignani" (Piazza dei Cavalieri 6), Marc Augé, etnologo e antropologo sociale tra i più noti al mondo, terrà una conferenza sul tema "Solitudine e compagnia nell'era dei non-luoghi". L'iniziativa, promossa e coordinata da Raffaello Ciucci, docente di Sociologia all'università di Pisa, si colloca nell'ambito delle attività del dottorato di ricerca in Storia e sociologia della modernità presieduto dal professor Luigi Muzzetto. I lavori saranno aperti da Paolo Nello, direttore del dipartimento di Scienze politiche.

Marc Augé, direttore della "École des hautes études en sciences sociales" (EHESS) a Parigi, è conosciuto e tradotto in tutto il mondo per i suoi lavori sulla realtà del mondo contemporaneo e sulla vita nelle grandi metropoli. Ha rivolto un'attenzione particolare alla diffusione paradossale della solitudine in società che sperimentano il crescente uso dei mezzi di comunicazione. I "non-luoghi" sono gli spazi anonimi, senza storia e senza identità frequentati da folle di uomini e donne freneticamente in transito che non stabiliscono relazioni, come avviene negli aeroporti, centri commerciali, nei grill autostradali. Sono luoghi di passaggio, vissuti da individui che si incrociano senza mai incontrarsi; sono l'espressione del paradosso vissuto dal cittadino contemporaneo, che vive una solitudine sempre più intensa in spazi frequentati da migliaia di persone. Il tema della solitudine che nasce dall'osservazione della vita quotidiana nelle metropoli, può facilmente essere esteso alla realtà delle nostre città.

Tra i principali testi di Augé tradotti in italiano si segnalano "Rovine e macerie. Il senso del tempo" (2004), "Il mestiere dell'antropologo" (2007), "Casablanca" (2008), "Genio del paganesimo" (2008), "Il bello della bicicletta" (2009), "Un etnologo nel metrò" (2010), "Che fine ha fatto il futuro? Dai non luoghi al non tempo" (2010), "Straniero a me stesso" (2011).

Uno studio realizzato da un gruppo di ricercatori dell'Università di Pisa in collaborazione con l'Università di Padova fa luce su un'enigmatica struttura dell'encefalo umano, fino ad oggi poco indagata. Gli esperimenti condotti a Pisa dalla patologa Maura Castagna (dipartimento di Ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in Medicina e Chirurgia) e dal biologo Andrea Pirone (dipartimento di Scienze Veterinarie), e a Padova dall'anatomico veterinario Bruno Cozzi, insieme ai loro collaboratori, hanno delineato per la prima volta con chiarezza l'origine del claustro nell'uomo, dimostrandone la derivazione palliale, cioè dalla vicina corteccia cerebrale. Lo studio è stato appena pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica PLoS ONE.

"Il claustro è una lamina di sostanza grigia immersa nella sostanza bianca degli emisferi cerebrali, descritta finora nel prosencefalo di tutti i mammiferi esaminati, nonostante forma e dimensione siano molto variabili lungo la scala filogenetica", spiega la professoressa Castagna. "Si tratta di una porzione dell'encefalo che nel corso degli anni ha ricevuto scarsa attenzione da parte degli scienziati e i dati più rilevanti si ricavano da studi rivolti a strutture vicine".

I ricercatori spiegano che ancora oggi restano molti aspetti da chiarire, specialmente riguardo alla sua ontogenesi, alle sue connessioni e alla sua funzione. L'interesse verso questa struttura ha tuttavia iniziato ad accrescersi quando i primi lavori hanno riportato le sue estese connessioni con la neocorteccia. Infatti la particolare anatomia di questa struttura (riceve e proietta fibre da e verso quasi tutte le regioni corticali) ne suggerisce un ruolo funzionale importante: sembra infatti essere in posizione ideale per integrare la massa di informazioni che stanno alla base della percezione cosciente.

Alcuni anni fa anche il premio Nobel Francis Crick, studiando le basi biologiche della coscienza umana, attribuì un ruolo importante al claustro. "In biologia – sosteneva - se si vuole capire la funzione di un organo o di una parte è solitamente buona idea studiarne la struttura". Con questo lavoro i ricercatori pisani hanno cercato di contribuire a una migliore conoscenza dell'anatomia e delle caratteristiche strutturali di questo nucleo telencefalico.

Martedì, 09 Ottobre 2012 11:33

Ricordando Antonio Tabucchi

Una giornata in ricordo di Antonio Tabucchi. Lunedì 24 settembre a Pisa a Palazzo Boilleau (via S. Maria 85) si terrà l'incontro "Adamastor e dintorni. Tabucchi, Pisa e la filologia". Nell'occasione, e grazie alla generosità della vedova dello scrittore, Maria José De Lancastre, sarà letto un brano inedito di Antonio Tabucchi, "Quaderno greco". L'inizio dei lavori è previsto alle 10,30 nell'aula Mancini.

Fra i relatori molti accademici, intellettuali, amici e colleghi dello scrittore: Valeria Bertolucci Pizzorusso, Remo Ceserani, Giuseppe Di Stefano, Francesco Guazzelli, Giuseppe Marcocci, Bruno Mazzoni, Sandro Martinengo, Thea Rimini, Salvatore Settis, Mauro Tulli e Valeria Tocco mentre da Lisbona in teleconferenza interverrà Maria José De Lancastre. Alle 17,00 la giornata si concluderà con un concerto per piano e voce interpretato da Rita Matos Alves (soprano) e Vincenzo Maxia (pianoforte). L'iniziativa fa parte di un ciclo di incontri organizzato da un gruppo di amici e colleghi dello scrittore scomparso il 25 marzo scorso. L'idea è di toccare le molte corde dell'universo intellettuale tabucchiano in un itinerario distribuito nel tempo portando il suo ricordo nelle università italiane che furono più care allo scrittore e al lusitanista: Siena (dove ha insegnato negli ultimi anni), Pisa (dove ha studiato), Bologna (la sua prima sede istituzionale), Genova (dove fu docente negli anni Ottanta), e Milano e Venezia.

Si chiude domani sabato 22 
settembre il X convegno annuale del CoDAU, l'organismo che riunisce i direttori generali, i direttori amministrativi e i dirigenti degli atenei italiani, in programma al Green Park Resort di Calambrone dal 20 al 22 settembre 2012. La terza e ultima sessione dei lavori inizierà alle 9.30 con un confronto con Daniele Livon, direttore generale del Miur.
 Coordina Maria Luigia Liguori, direttore amministrativo dell'Università Federico II di Napoli.

Alle

ore 10.30 appuntamento con la tavola rotonda dal titolo "L'università standardizzata, l'università autonoma... comunque in cambiamento". Intervengono 
Fabio Beltram, direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa,
 Marco Mancini, presidente della CRUI e 
Giulio Tremonti, deputato del Parlamento Italiano.

 Coordina Riccardo Grasso, direttore amministrativo dell'Università di Pisa. I lavori del convegno si chiuderanno alle

ore 12.15 con l'intervento conclusivo di Enrico Periti, presidente CoDAU.

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