Esami scritti/pratici non convertibili in orali: le istruzioni
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#QuaranTip: la rubrica dell'associazione Krino
L'associazione studentesca KRINO, composta da studenti ed ex-studenti di Informatica Umanistica, propone il progetto #QuaranTip - spunti digitali in quarantena.
L'obbiettivo dell'associazione è quello di superare la contrapposizione tra sapere scientifico e umanistico, attraverso un'analisi insieme tecnica e critica delle tecnologie digitali. La rubrica #QuaranTip propone una serie di spunti informali che mettono in luce l'interdipendenza di questi due poli, con una particolare attenzione al contesto corrente.
#QuaranTip offre non solo alcune riflessioni su questo particolare momento storico, ma anche strumenti tecnici e critici per approcciarsi con consapevolezza alla tecnologia.
I #QuaranTip vengono pubblicati periodicamente sui canali Facebook, Instagram, Telegram e sul sito web di KRINO.
Una volta a settimana vengono inviate agli iscritti della newsletter un breve resoconto dei tip pubblicati, con i nostri commenti. La prima uscita è stata dedicata al tema: "Dati, cultura digitale e pensiero computazionale".
Per iscriversi: https://krino.org/newsletter/
Sospensione delle elezioni del Rettore dell'Università di Napoli
http://www.unina.it/documents/11958/21466444/DR.2020.1236_sospensione.elezioni.rettore.pdf
The collaboration agreement between research institutions in Pisa and the European Union’s Joint Research Centre has been signed
On 8 April the framework agreement was signed between the Joint Research Centre (European Commission's science and knowledge service), the Pisa Research Ecosystem, consisting of the University of Pisa, the Scuola Normale Superiore, the Sant’Anna School of Advanced Studies, the National Research Council (Pisa), the National Institute of Nuclear Physics (Pisa), the European Gravitational Observatory and the National Institute of Geophysics and Volcanology (Pisa).
The idea for the collaboration agreement promoted by Prof. Francesco Marcelloni (Vice Rector for international cooperation and relations of the University of Pisa) in collaboration with Prof. Lisandro Benedetti-Cecchi (Vice Rector for European and international research) and Dr. Maria Betti, Director of EC, JRC ‐ Directorate G for Nuclear Safety and Security was conceived on 18 May 2018 when the University of Pisa organized and hosted a workshop to present the activities of the JRC and of the overall Pisa Research Ecosystem. Following on from the workshop, collaboration between the JRC, the University of Pisa and the other research bodies mentioned above continued, with the organization of theme-based meetings at the JRC laboratories in Ispra (VA) and was finally consolidated with this collaboration agreement.
The framework agreement will last for five years and may be renewed. The University of Pisa will be the contact point for the collaboration agreement with the role of facilitating communication between the JRC and all the other research bodies party to the agreement.
Thanks to this agreement, the institutions from Pisa taking part will be able to collaborate effectively and at length with the JRC, contributing to the understanding and solution of problems in the common research areas listed below.
Common research areas object of the collaboration agreement:
- Nutraceutical research and evaluation, food processing technologies and biotechnologies, Biomedical imaging and environmental medicine.
- Ionic liquids in biomass transformation or waste processing, raw materials for batteries and the use of raw materials for the optimisation of biomedical application.
- Wearables and Artificial Intelligence for emotion and stress related diseases, Deep and Machine Learning, Sentiment Analysis and Opinion Mining, Cybersecurity, Cloud and Big Data, Industry 4.0 applications.
- Land use and climate change, marine biodiversity and ecosystem services, invasive species, secure, clean and efficient energy, permafrost and climate in high mountain environment.
- Nuclear energy applications, with reference to Medical Applications of Nuclear Technology, Environmental Monitoring, Artificial intelligence and robotics applied to nuclear energy.
- Earth and atmosphere observation, Natural and man-made hazards, Disaster risk management, Carbon capture, utilization and storage.
- Gravitational Wave detector technology applications, low-noise optical sensors and electronics, adaptive optics, seismic and environmental monitoring.
- Circular economy: food waste accounting and valorisation.
- Climate, Air Pollution, Meteorology and Terrestrial Ecology.
Firmato accordo tra gli enti di ricerca pisani e Joint Research Centre della Commissione Europea
È stato firmato l’8 aprile scorso l’accordo quadro di collaborazione di ricerca tra il Joint Research Centre (JRC, il servizio scientifico interno della Commissione Europea) e l’ecosistema di ricerca pisano, rappresentato dall’Università di Pisa, la Scuola Normale Superiore, la Scuola Superiore Sant’Anna, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (sede di Pisa), l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (sede di Pisa), l’Osservatorio Gravitazionale Europeo e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (sede di Pisa).
L’idea della collaborazione, promossa dal professor Francesco Marcelloni (prorettore alla cooperazione e relazioni internazionali dell’Università di Pisa) in collaborazione con il professor Lisandro Benedetti-Cecchi (prorettore per la ricerca in ambito europeo e internazionale) e da Maria Betti, direttrice dello EC, JRC ‐ Directorate G for Nuclear Safety and Security, è nata il 18 maggio 2018 quando l’Università di Pisa ha organizzato e ospitato un workshop di presentazione delle attività del JRC e dell’intero ecosistema di ricerca pisano. A seguito del workshop, la collaborazione tra JRC, Università di Pisa e gli altri enti di ricerca sopra elencati è proseguita attraverso l’organizzazione di incontri tematici presso la sede JRC di ISPRA (VA) e si è infine concretizzata in questo accordo di collaborazione.
L’accordo quadro avrà durata quinquennale con possibilità di rinnovo. L’Università di Pisa svolgerà il ruolo di referente della collaborazione con l’obiettivo di facilitare i rapporti tra JRC e tutti gli enti di ricerca firmatari dell’accordo.
Grazie a questo accordo, le istituzioni pisane coinvolte potranno collaborare in maniera duratura ed efficace con il JRC, contribuendo alla comprensione e risoluzione delle problematiche di ricerca comuni, elencate qui di seguito.
- Ricerca e valutazione nutraceutica, Tecnologie e biotecnologie alimentari, Imaging biomedico e medicina ambientale.
- Liquidi ionici nella trasformazione della biomassa o nel trattamento dei rifiuti, Materie prime per batterie e applicazioni biomediche.
- “Wearables” e Intelligenza Artificiale per le malattie legate alle emozioni e allo stress, “Deep and Machine Learning”, “Cybersecurity”, “Cloud and Big Data”, applicazioni dell’Industria 4.0.
- Uso del suolo e cambiamenti climatici, Biodiversità marina e servizi ecosistemici, Specie invasive, Energia sicura, pulita ed efficiente, Permafrost e clima in ambiente di alta montagna.
- Applicazioni dell'energia nucleare in ambito medico, del monitoraggio ambientale, dell’Intelligenza Artificiale e alla robotica.
- Osservazione della terra e dell'atmosfera, Rischi naturali e artificiali, Gestione del rischio di catastrofi, Utilizzo e stoccaggio del carbonio.
- Applicazioni della tecnologia dei rivelatori di onde gravitazionali, Sensori ottici ed elettronica a basso rumore, Ottica adattiva, Monitoraggio sismico e ambientale.
- Economia circolare: contabilità e valorizzazione dei rifiuti alimentari.
- Clima, Inquinamento dell'aria, Meteorologia ed ecologia terrestre.
Ateneo in lutto per la scomparsa del professor Jørgen Stender Clausen
Negli scorsi giorni è venuto a mancare il professor Jørgen Stender Clausen, a lungo docente di Lingue e letterature scandinave presso l'Ateneo di Pisa, dapprima in forza alla facoltà di Lettere e filosofia e in seguito, fino al 2013, al dipartimento FIlologia, letteratura e linguistica.
I colleghi lo ricordano come studioso preparato e attento, come uomo socialmente e civilmente impegnato e come docente estroso, esuberante, vitale, soprattutto sempre generoso e disponibile con i suoi studenti ai quali era capace di infondere entusiasmo per il mondo nordico da cui lui, danese, proveniva e che sapeva osservare con occhi resi più acuti dalla distanza. Tra la Danimarca e l'Italia, in cui ha vissuto più di cinquant'anni, tra Copenaghen e Lari, dove abitava immerso nella campagna contadina, aveva saputo costruire un ponte fatto di cultura e di affetti, che oggi non viene meno.
Al via lo studio “IO CONTO 2020”, per valutare l’impatto del Covid-19 sulla popolazione accademica italiana
Parte da un gruppo di ricercatori delle Università di Pisa e di Firenze lo studio “IO CONTO 2020”, che ha l’obiettivo di valutare l’impatto dell’epidemia di Covid-19 sulla popolazione accademica italiana, di quantificare la percezione del rischio e l’utilizzo di misure di protezione personale e di analizzare gli effetti dei provvedimenti di contenimento dell’epidemia sulla loro salute psico-fisica. All’indagine possono partecipare gli studenti e i dipendenti di alcune università italiane, compilando un questionario della durata di circa 15 minuti. Per gli studenti e i dipendenti dell’Università di Pisa il questionario è disponibile al sito: https://tinyurl.com/IOCONTO2020UNIPI. Lo studio prevede poi il monitoraggio dei partecipanti nel tempo, con l’invito a una nuova raccolta di dati a distanza di qualche mese. Le informazioni raccolte saranno utilizzate in forma anonima e aggregata.
La compilazione del questionario è completamente volontaria e non obbliga in alcun modo a rispondere a quelli successivi. Il protocollo dello studio è passato al vaglio del Comitato Bioetico dell’Università di Pisa che si è assicurato che la privacy dei partecipanti sia tutelata in ogni momento della ricerca. Poiché lo studio si propone di misurare gli effetti nel tempo dei provvedimenti di contenimento (componente longitudinale dello studio), per i ricercatori è importante poter metter in relazione i dati forniti in momenti diversi della ricerca. A questo scopo alla fine del questionario sarà chiesto di creare una chiave identificativa partendo da informazioni note solamente al compilatore e che questi dovrà utilizzare in seguito qualora volesse partecipare alle fasi successive della ricerca. In alternativa, il compilatore potrà partecipare in modo completamente anonimo e le informazioni fornite serviranno solamente per una parte dello studio (componente trasversale).
I dati raccolti attraverso il questionario saranno analizzati dagli statistici del gruppo di lavoro e i risultati dello studio saranno pubblicati su riviste scientifiche, oltre a essere disponibili e costantemente aggiornati sulla pagina facebook dello studio https://www.facebook.com/IoConto2020.
Lo studio è coordinato da ricercatori dei dipartimenti di Medicina clinica e sperimentale (Laura Baglietto) e di Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell'area critica (Carmen Berrocal) dell'Università di Pisa e del dipartimento di Statistica, informatica e applicazioni (Gianluca Severi e Michela Baccini) dell'Università di Firenze.
Coronavirus: FAQs Incoming Students
1. Can I carry on my mobility from my home country on distance learning mode?
Yes you can, provided your sending institution agrees. The University of Pisa is currently offering all its courses on distance learning mode. In case you need further details on the classes you are attending, you can also arrange distance- meetings with your teachers. Although unpredictable being the time, we hope that the summer exams session will take place in presence. We warmly recommend you to plan with your teachers the exam session mode.
2. While attending my courses on distance learning mode, will my Erasmus grant be preserved?
Yes, it will. The European Commission recently resolved that the Erasmus grants will be preserved even if students are attending their courses on distance learning mode (https://ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus/resources/coronavirus-impact_en). Nonetheless, please contact your sending institution to know the exact procedure it requires.
3. While attending my courses on distance learning mode (as well in my home country), can I take the exams on distance mode? Are there specific procedures to follow? Are there further instructions you will provide for?
Since the beginning of March, all educational activities are on distance mode, exams included. It is unpredictable, being the time, whether the summer exams session will regularly take place in presence. We warmly recommend you to plan with your teachers the exam session mode.
4. While attending my courses on distance learning mode in my home country and thus carrying on my mobility virtually, which mobility documents will I have? Will I have my certificate of arrival/departure?
In case you are staying in your home country but still attending the University of Pisa courses, you are still performing your mobility, although on virtual mode. During this period is not foreseen an "End of Mobility" certificate nor a “Learning Agreement After the Mobility” in case you are an Erasmus student. All final certificates will be provided for when you will effectively end your mobility. Nevertheless, in case you need it, we can provide you with a certification stating you are not staying in Pisa anymore. To this end, please forward all documents proving your journey back home (flight/train/ferry tickets).
5. In case I returned to my home country, and I am not attending the distance learning at the University of Pisa, which mobility documents will I have?
In case you returned to your home country and you are not attending the University of Pisa courses on distance learning mode, it is like you interrupted your mobility. You will be then provided with an "End of Mobility" certificate that will include the educational activities you performed so far. If you are an Erasmus student, you will be provided with the “Learning Agreement After the Mobility”.
6. In case I interrupted my mobility, can I resume it on next academic year first semester?
Yes you can, provided the University of Pisa and your sending institution agree. The final determination is anyway up to your sending institution, to which you should report.
7. In case I want to interrupt my mobility, which procedure should I follow?
In case you want to interrupt your mobility, you should email your determination to:
- Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., if you are on Europe Erasmus + mobility KA 103
- Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., if you are on extra- Europe Erasmus + mobility KA 107
- Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., if you are on Double Degree mobility
In your communication, you should report: your name, surname, UNIPI student registration number (matricola), mobility department, interruption justification. Our relevant offices will contact you for further information on the necessary procedures.
8. What if I lost my student booklet (libretto) or was not able to hand it back as your offices were already on lockdown?
In case of loss, a Police report of dismay is usually required. Given the COVID-19 emergency, you can forward us via ordinary mail or email your self – declaration.
Il linguaggio universale del gioco: studio dimostra per la prima volta che cani e cavalli giocano e ‘ridono’ insieme
Cani e cavalli giocano insieme con una sincronia motoria quasi perfetta, imitano le espressioni facciali l’uno dell’altro e, fenomeno mai documentato prima fra specie diverse, si contagiano anche nel ‘riso’. Sono questi i sorprendenti risultati di uno studio pubblicato sulla rivista internazionale “Behavioural Processes” e realizzato da un gruppo di etologi del Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa coordinato dalla professoressa Elisabetta Palagi e composto da Veronica Maglieri, Filippo Bigozzi e Marco Germain Riccobono.
Per un anno i ricercatori hanno indagato le dinamiche di gioco fra cani e cavalli, due specie diverse che ‘parlano’ due linguaggi diversi, ma che hanno dimostrato di saper comunicare in modo molto raffinato così come necessario nelle attività ludiche. Il gioco libero di lotta assomiglia infatti a un vero scontro fisico e per questo richiede abilità cognitive e sociali molto sviluppate per aumentare al massimo il piacere di giocare senza arrivare a farsi male. Fra queste ci sono ad esempio il limitare la forza delle azioni, il lasciare spazio al compagno in modo che possa rispondere all’“attacco” o il ridere e sorridere.
“Dall’analisi accurata dei video di gioco cane-cavallo - racconta Elisabetta Palagi - è emersa una sincronia quasi perfetta tra i soggetti, che bilanciavano in modo molto accurato i loro pattern motori, talvolta alcuni comportamenti venivano imitati e in qualche occasione, ad esempio, se il cane si sdraiava sulla schiena, anche il cavallo faceva lo stesso”.
Nonostante cani e cavalli mostrino condotte diverse in numerosi altri aspetti della loro vita, durante il gioco le due specie dimostrano una incredibile capacità di allineare il loro comportamento, in particolare nel caso delle espressioni facciali. Una tipica espressione giocosa di molti primati e carnivori è il “Relaxed Open Mouth”, rappresentato dall’apertura e chiusura della bocca in modo rilassato senza tentare di mordere, un’espressione che sembra avere la stessa funzione della nostra risata.
“Da quanto è emerso dallo studio – sottolinea Elisabetta Palagi - non solo i cavalli effettuavano questa espressione, ma cani e cavalli si contagiavano a vicenda, per cui quando uno dei due “sorrideva” l’altro rispondeva nello stesso modo, con una “risata”. Questo fenomeno era noto all’interno della stessa specie ma mai dimostrato prima fra specie diverse”.
“Anche se c’è ancora molto da indagare – conclude la professoressa - sembra che il gioco rappresenti un linguaggio universale anche quando i giocatori possiedono “vocabolari” molto diversi. La nuova sfida sarà quella di cercare di capire come animali così diversi tra loro possano mettere in pratica strategie tanto raffinate e capirsi “al volo” durante le loro rapidissime evoluzioni e corse”.