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L'Università di Pisa entra nella top-200 dell'Academic Ranking of World University (ARWU), più noto come ranking di Shanghai. In particolare, l'Ateneo pisano si posiziona nella fascia 151-200 (su più di 1.800 università classificate), risalendo dalla fascia 201-300 in cui si era posizionato negli scorsi anni.

Proiettando la classifica a livello nazionale l'Università di Pisa si piazza nel gruppo di testa, assieme all'Università La Sapienza di Roma e all'Università di Milano, anche queste nella fascia 151-200 della classifica. Nel gruppo "inseguitore" 201-300 compaiono il Politecnico di Milano e le università di Bologna, Firenze, Padova e Torino. Le università italiane entrate in classifica sono in tutto 46. Le altre istituzioni toscane in classifica sono l'Università di Firenze (201-300), la Scuola Normale (401-500) e l'Università di Siena (501-600).

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Il ranking di Shanghai è la classifica internazionale delle università di più lunga tradizione e tra le più autorevoli e riconosciute. La caratteristica di questo ranking è che misura prevalentemente le performance di ricerca in ambito scientifico, concentrandosi in particolare sulle punte di eccellenza all'interno delle istituzioni. Gli indicatori su cui si basa riguardano il numero di docenti ed ex studenti dell'Ateneo che hanno vinto un premio Nobel o una medaglia Fields, la produttività scientifica complessiva, il numero di articoli pubblicati su “Nature” o “Science” e il numero di ricercatori altamente citati. Rispetto allo scorso anno l'Università di Pisa è migliorata sotto tutti gli aspetti, ma in particolare sull'indicatore che misura i vincitori di premi Nobel e medaglie Fields. Ciò è dovuto al fatto che uno dei vincitori della medaglia Fields nel 2018 è stato Alessio Figalli il quale, come allievo della Scuola Normale, ha conseguito la laurea triennale e la laurea specialistica in Matematica all'Università di Pisa. L'indicatore su cui si registra il punteggio più alto è comunque quello che misura la produttività scientifica complessiva, con un netto miglioramento per quanto riguarda, in particolare, il numero di articoli altamente citati.

Martedì, 06 Agosto 2019 07:46

L'estate nei Musei dell'Università di Pisa

TondoSMAÈ arrivato agosto e quasi tutti i musei di Ateneo sono aperti: perché allora non approfittare della frescura offerta dagli alberi dell’Orto Botanico o della calma estiva per visitare mostre o collezioni che durante l’anno non si ha il tempo di vedere?
 
Fare del turismo nella città in cui si vive può riservare belle sorprese.

Il Museo della Grafica, ospita una tra le più importanti raccolte pubbliche di grafica contemporanea. Fino al 1° settembre vi sono inoltre in corso le tre mostre temporanee:

• ALFRED HITCHCOCK nei film della Universal Pictures 
• I COLORI DELLA PROSPERITÀ: frutti del vecchio e nuovo mondo 
• ARNO, COMPAGNO DI VITA 

L’Orto e Museo Botanico, dove è appena stata inaugurata una nuova piccola serra, per tutto il mese di agosto resterà aperto tutti i giorni fino alle 21 (escluso il weekend del 24 e 25 agosto che rimarrà chiuso a causa di un intervento di manutenzione per preservare i pregevoli esemplari di palme custodite al suo interno). Fondato nel 1543, è il primo orto botanico universitario del mondo e nei suoi tre ettari ospita piante dei cinque continenti. Al suo interno si trova il Museo Botanico, che conserva gli erbari così come le testimonianze dell’antica Galleria istituita dal Granduca di Toscana, Ferdinando I de’ Medici.
 
Anche il Museo di Storia Naturale (nato alla fine del XVI secolo come “Galleria” annessa al Giardino dei Semplici di Pisa, ovvero l’attuale Orto Botanico) è uno dei più antichi musei al mondo. Nel corso dei secoli ha arricchito le sue collezioni fino a custodire oggi un patrimonio di enorme valore storico e scientifico. Il museo è adesso ospitato nella trecentesca Certosa di Calci e include l’acquario di acqua dolce più grande in Italia. Da poco è visitabile una nuova esposizione dedicata all’Evoluzione degli Uccelli. Ancora in corso è, inoltre, la mostra temporanea Arthropoda. Viaggio in un microcosmo dedicata alla scoperta di insetti, ragni e scorpioni.
 
Per l’importanza dei suoi reperti, le Collezioni Egittologiche rappresentano un solido punto di riferimento per gli studiosi e gli appassionati di archeologia e storia dell’antico Egitto. Fanno parte della Pisa meno conosciuta. Si trovano infatti al primo piano del Palazzo Mazzarosa, in Via San Frediano, 12, a due passi da Piazza dei Cavalieri. Sono aperte tutti i giorni feriali, ma bisogna suonare il campanello sulla strada per farsi aprire.
 
La Gipsoteca di Arte Antica ospita, all’interno della chiesa di San Paolo all’Orto, una tra le prime raccolte di calchi in gesso istituite in Italia, offrendo una sintesi delle opere più note e significative dell’arte greca, etrusca e romana. Al primo piano sono esposte la collezione dell’Antiquarium di archeologia classica e le collezioni Paletnologiche.
 
Il Museo degli Strumenti per il Calcolo espone infine i pezzi più significativi di una raccolta di macchine legate alla storia dell’Informatica tanto ricca quanto unica in Italia: dagli aritmometri dell’Ottocento ai grandi calcolatori degli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso, fino ai prodotti più rilevanti nella storia del Personal Computer. Il museo ospita il primo calcolatore scientifico italiano, la CEP (Calcolatrice Elettronica Pisana), costruito proprio dall’Università di Pisa, in un progetto che portò alla costituzione a Pisa di un nucleo di competenze che negli anni a seguire ha disseminato la cultura dell’Informatica in tutto il Paese. Su questa scia nacque nel 1969 il primo corso di laurea in Informatica d’Italia (Laurea in Scienze dell’Informazione), di cui quest’anno si celebra il cinquantesimo anniversario.
 
I musei di Anatomia, (Museo Anatomico VeterinarioMuseo di Anatomia Umana e Museo di Anatomia Patologica) resteranno invece chiusi ad agosto, dando appuntamento a tutti i visitatori a partire da settembre.
 
Ricordiamo che i musei universitari sono gratuiti per tutti gli studenti delle università toscane (che esibiscono la carta unica dello studente universitario della Toscana).

 

Orari estivi


Museo della Grafica-Palazzo Lanfranchi
Palazzo Lanfranchi, Lungarno Galilei 9, 56125 Pisa
Dal lunedì alla domenica dalle 9:00 alle 20:00
Chiuso il 15 di agosto

Orto e Museo Botanico
Via Roma 56 e, temporaneamente, Via Porta Buozzi 3, 56126 Pisa
Aperto tutti i giorni
Dal 1° giugno al 31 agosto: 8.30 – 21.00 (ultimo ingresso ore 20.00)
Dal 1° al 30 settembre: 8.30 – 20.00 (ultimo ingresso ore 19.00)
Chiuso il 24 e 25 agosto e il 21 e 22 settembre

Museo di Storia Naturale di Calci
Via Roma 79, 56011 Calci (Pisa)
Aperto tutti i giorni
Orario estivo (1 giugno – 30 settembre):
 10.00- 20.00

Collezioni Egittologiche
Via San Frediano 12, 56126 Pisa
Lunedì e giovedì  9.00 – 13.00
Martedì, mercoledì e venerdì  9.00 – 13.00  e  15.00 – 18.00
Chiuso Sabato e Domenica e il 15 agosto.

Gipsoteca di Arte Antica
Piazza San Paolo all’Orto 20, 56127 Pisa
Martedì – Sabato:  9.00 – 13.00  e  16.00 – 19.00
Chiuso Domenica e Lunedì e il 15 di agosto

Museo degli Strumenti per il Calcolo
Via Bonanno Pisano 2/B / Via Nicola Pisano 25, 56126 Pisa (area dei Vecchi Macelli)
Lunedì – Venerdì:  9.00 – 17.00
Chiuso Sabato e Domenica e il 15 di agosto

I Musei di Anatomia
Museo Anatomico Veterinario – Viale della Piagge 2, 56124 Pisa
Museo di Anatomia Umana – Scuola Medica, Via Roma 55, 56126 Pisa
Museo di Anatomia Patologica – Scuola Medica, Via Roma 57, 56126 Pisa
sono chiusi ad agosto.

https://www.sma.unipi.it/2019/07/lestate-dei-musei-di-ateneo/

logo cwur homeÈ uscita la classifica delle università mondiali compilata dal CWUR, il Center for World University Rankings che ha base negli Emirati Arabi. Il CWUR, nato nel 2012 sulla scia dei più famosi ranking internazionali – QS, Times Higher Education e ARWU di Shanghai – ha valutato quest’anno 20.000 università in tutto il mondo, stilando una classifica con le migliori 2000, di cui 66 italiane.

L’Ateneo pisano si è classificato al 285° a livello mondiale, 8° in Italia dietro Roma La Sapienza (138°), Padova (160°), Milano (190°), Bologna (194°), Torino (239°), Federico II di Napoli (255°) e Firenze (257°). L’Università di Pisa ha ottenuto i migliori risultati negli indicatori che valutano la qualità dell’offerta formativa (180° al mondo) e i risultati della ricerca (248°).

Il Center for World University Rankings (CWUR) pubblica la classifica delle università più ampia a livello globale. I ranking del CWUR si distinguono per l’utilizzo di indicatori oggettivi per i quattro parametri che compongono la metodologia di valutazione (qualità della didattica, tasso di impiego dei laureati, qualità del corpo accademico, risultati della ricerca), evitando di ricorrere a sondaggi o a richieste di dati alle stesse università come fanno i ranking internazionali più blasonati. La metodologia usata dal CWUR quest’anno ha voluto dare uguale enfasi alla didattica e alla ricerca.

Qui di seguito ricordiamo i parametri che compongono la metodologia usata dal CWUR.
1. Qualità dell’offerta formativa: il punteggio è dato dal rapporto tra dimensioni dell’istituzione e numero dei laureati che hanno ottenuto riconoscimenti internazionali, premi e medaglie (25%).
2. Tasso di impiego dei laureati: il punteggio è dato dal rapporto tra dimensioni dell’istituzione e il numero delle eventuali posizioni ricoperte dai laureati come CEO delle compagnie top a livello internazionale (25%).
3. Qualità del corpo accademico: il punteggio è dato dal numero di accademici che hanno ottenuto riconoscimenti internazionali, premi e medaglie (10%).
4. Performance della ricerca valutata in base ai seguenti parametri:

• pubblicazioni: il punteggio è dato dal numero degli articoli di ricerca comparsi su riviste scientifiche (10%);
• pubblicazioni di alta qualità: il punteggio è dato dal numero di articoli comparsi su riviste di alto livello (10%);
• influenza: il punteggio è dato dal numero degli articoli di ricerca comparsi su riviste molto influenti (10%);
• citazioni: il punteggio è dato numero degli articoli di ricerca più citati (10%).

Conquista ben due podi nelle competizioni della Formula SAE Italy l’E-Team Squadra Corse dell’Università di Pisa, che ha debuttato nella sua prima gara di stagione con la nuova vettura Kerublast sul circuito “Riccardo Paletti” di Varano de’ Melegari. Il team di futuri ingegneri (e non solo) ha partecipato dal 24 al 28 luglio alla competizione organizzata da SAE International (Society of Automotive Engineering) in partnership con ANFIA e con la main sponsorship di FCA, presente con il marchio Abarth, e di Dallara.

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La Formula SAE non è una semplice gara, ma un’iniziativa che ha lo scopo di valutare il miglior prototipo da competizione sotto ogni aspetto: sportivo, commerciale, tecnologico ed ecosostenibile. L’E-Team ha affrontato con grande successo tutti gli eventi statici e dinamici, ottenendo tante vittore in un solo colpo: ben due primi posti per il Cost Event e il Business Presentation Event, quinto posto nell’Acceleration (accelerazione di 75 metri su un rettilineo piano) e nono posto nell’Autocross (due giri di corsa con l’obiettivo di valutare le skills della macchina), risultando terzo team italiano nella classifica generale.

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A Varano de’ Melegari si sono sfidati ben 2600 studenti provenienti da 26 paesi (India e Israele i più lontani) e da oltre 79 diversi atenei. Nello specifico hanno partecipato 86 team universitari, di cui 69 europei e 17 italiani, con un obiettivo principale comune: costruire una monoposto come se si dovesse davvero vendere e proporre sul mercato. La Squadra Corse dell’Università di Pisa si è confrontata con i top team europei e ha proposto il suo modello di monoposto all’interno di un contesto in cui è stato notevole l’elevato livello tecnologico delle vetture realizzate.

“Sono molto soddisfatta del percorso fatto e dei miei ragazzi, del sostegno e dell’aiuto ricevuto da tutti nella squadra, che hanno permesso di portare Pisa sul podio: era un premio molto ambito ed essere arrivati a conquistarlo è stata veramente una grande soddisfazione!” dice Giulia Poli, caposettore Business Plan della squadra. Anche Joseph Karaburun, caposettore Layout & Cost Report, esprime la sua felicità così: “Se dovessi spiegare tutte le sensazioni che ho provato dopo aver ritirato il primo premio con la mia squadra, potrei stare qui ore e ore, scrivendo pagine su pagine, tanto l’emozione è stata forte”.

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Il Business Presentation Event si incentra sulla valutazione della capacità del team di sviluppare e presentare un modello di business completo che dimostri come il prodotto oggetto di analisi – il prototipo di una macchina da corsa – possa diventare un’opportunità di investimento profittevole. L’idea che ha portato alla vittoria l’Università di Pisa è stata quella di realizzare un racing video game sui circuiti reali integrando nelle monoposto dei visori per realtà aumentata. Cambiando il modo di vedere l’intrattenimento nel mondo del motorsport e in quello del gaming la squadra si è presentata come “The Next Generation of Motorsport Entertainment”, conquistando il gradino più alto del podio.

Il Cost Event rappresenta invece uno studio sulla gestione dei costi necessari per la realizzazione del veicolo, ma anche sulle scelte make or buy di impatto ambientale. La Squadra Corse dell’Università di Pisa si è concentrata particolarmente sulla realizzazione della BOM del veicolo (Bill Of Material), della DBOM, cioè della lista dei processi per realizzare il componente, e della CBOM, ovvero la lista dei costi associati: un duro lavoro che ha portato i suoi frutti a Varano.

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Un’altra importante vittoria è stata poi la prova di Endurance, da sempre la più temuta di tutte: si tratta di percorrere 22 km senza mettere mani sulla macchina (è previsto un solo cambio pilota dopo i primi tredici giri), con lo scopo di valutare le performance generali della vettura. Kerublast è riuscita a portare a termine tutti e 25 i giri previsti: una grandissima soddisfazione, se si considera che sono pochi i team che giungono alla fine di questa prova. Ma questo non è stato l’unico successo ottenuto: grazie all’abilità dei piloti, la monoposto dell’Università di Pisa ha registrato dei tempi record rispetto agli anni precedenti.

L’E-Team Squadra Corse inaugura nel migliore dei modi la stagione delle competizioni e condivide tutti i risultati conseguiti con i professori e gli sponsor che supportano il progetto.

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