“Luna50” conquista il pubblico di Pisa
Un cartellone di eventi che ha coinvolto oltre 2000 persone, con un picco di quasi 500 presenze - di cui molti bambini - durante la giornata finale del 20 luglio, quando gli esterni della Cittadella Galileiana si sono trasformati nel Virtual Luna Park, con istallazioni video, giochi e realtà aumentata per viaggiare virtualmente verso la Luna. Sono questi i numeri di “Luna50”, la manifestazione organizzata congiuntamente da Università di Pisa e Comune di Pisa per ricordare il cinquantesimo anniversario dello sbarco sulla Luna.
Un ciclo di iniziative durato più di due settimane che ha proposto, per lo più nei luoghi all’aperto della città e del suo litorale, conferenze, osservazioni astronomiche, proiezione di film e video, concerti, letture aperte a un pubblico estremamente vario per età, livello culturale e interessi.
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“La rassegna si è distinta per il registro appassionatamente interdisciplinare e per una scelta espressiva volutamente pluri-linguistica – commentano Chiara Bodei, Maria Antonella Galanti, Sergio Giudici e Sandra Lischi, membri del comitato scientifico della manifestazione – Studiosi di diverse aree hanno intrecciato punti di vista e competenze specifiche, offrendo una visione articolata e complessa della Luna. Italo Calvino diceva: “Chi ama la Luna davvero non si accontenta di contemplarla come una immagine convenzionale, vuole entrare in un rapporto più stretto con lei, vuole vedere di più nella Luna, vuole che la Luna dica di più”. Sulla falsariga delle sue parole, la manifestazione ha dato voce sia alla Luna degli scienziati, sia a quella degli umanisti, senza lasciare indietro la Luna dei musicisti, del cinema e delle arti figurative e drammatiche”.
La manifestazione ha visto anche il supporto di una serie di associazioni e centri culturali.
Incarico presso il Sistema Museale di Ateneo per attività di promozione, redazione e distribuzione di depliants e consegna diretta presso le agenzie turistiche e i centri ricettivi della Toscana e attività di promozione delle attività educative
Selezione per contratto cat. D a tempo det. - Centro Linguistico. Scad. 26/8
Osservare le radiazioni in tempo reale per rendere ancora più precise le terapie oncologiche
È il primo sistema al mondo bimodale (composto da uno scanner PET e da un tracciatore di particelle cariche) in grado di monitorare in tempo reale i fasci di ioni carbonio e protoni utilizzati nell’adroterapia oncologica per colpire i tumori resistenti alla radioterapia ai raggi X e non operabili: si chiama INSIDE, Innovative Solution for Dosimetry in Hadrontherapy, e la Fondazione CNAO, Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica di Pavia, insieme all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), al Dipartimento di fisica dell’Università di Pisa e alla Sapienza Università di Roma, ne ha avviato la sperimentazione sui pazienti, con l’obiettivo di verificare ancora più efficacemente gli effetti dell’adroterapia sui tessuti tumorali e rendere ancora più preciso il trattamento.
Per questo scopo è stato avviato uno studio clinico che coinvolgerà 40 pazienti del CNAO sottoposti ad adroterapia per il trattamento di meningiomi e tumori del distretto testa-collo (carcinoma adenoideo-cistico, cordoma della base del cranio, carcinoma del rinofaringe). CNAO è l’unico centro italiano e uno dei soli 6 al mondo in grado di erogare l’adroterapia con protoni e ioni carbonio, forma avanzata di radioterapia capace di colpire i tumori non operabili e resistenti alla radioterapia tradizionale.
Osservare le radiazioni in “tempo reale”
Per colpire i tessuti tumorali l’adroterapia oncologica utilizza fasci di protoni o ioni carbonio che, rispetto ai raggi X impiegati nella radioterapia tradizionale, hanno la capacità di rilasciare la loro energia solo in prossimità della massa tumorale, riducendo al minimo l’impatto sui tessuti sani circostanti e i conseguenti effetti collaterali. INSIDE è uno strumento posizionato vicino al letto dove il paziente riceve il trattamento con adroterapia e si compone di due rilevatori (un sistema di imaging bi-modale, con uno scanner per la Tomografia a Emissione di Positroni-PET e un tracciatore di particelle cariche) in grado di misurare le particelle secondarie prodotte durante il trattamento facendo capire con un brevissimo scarto temporale dove si sta rilasciando l’energia e se il volume tumorale, in seguito al trattamento, si modifica.
Viviana Vitolo, radioterapista oncologa del CNAO, spiega: “Già oggi l’adroterapia, grazie alle caratteristiche fisiche dei protoni e degli ioni carbonio, è in grado di colpire i tessuti malati con grande precisione, ma grazie a INSIDE d’ora in avanti sarà possibile osservare in tempo reale come il tumore reagisce al trattamento, se si modifica di dimensioni rispetto alla situazione basale definita nella fase di preparazione al trattamento. Sulla base di queste osservazioni, che raccoglieremo grazie allo studio clinico avviato al CNAO, si potrà ricalibrare il fascio di particelle e rendere il trattamento ancora più preciso e potenzialmente ancora più efficace”.
Elisa Fiorina, ricercatrice dell’INFN, sottolinea: “INSIDE è una tecnologia di eccellenza a cui l'INFN ha contribuito in modo sostanziale a partire dalla fase di progettazione dei rivelatori fino alla costruzione del sistema installato al CNAO e alla preparazione ed esecuzione dei test clinici. Nei prossimi mesi, INSIDE opererà in modo bimodale raccogliendo nuovi dati e impiegando strumenti avanzati di image processing e simulazioni Monte Carlo per analizzarli, con l'obiettivo di migliorare ulteriormente, nella pratica clinica, il controllo di qualità dei trattamenti con protoni e ioni carbonio”.
Maria Giuseppina Bisogni, professoressa di fisica medica dell’Università di Pisa e responsabile del gruppo di progetto INSIDE, aggiunge: “INSIDE è un sistema di monitoraggio innovativo. È capace di fotografare ciò che avviene nel paziente durante un trattamento di adroterapia controllandone le zone trattate. Questo è possibile perché, unico nel suo genere, INSIDE sfrutta la rivelazione combinata dei diversi segnali emessi dal corpo in seguito all’interazione con il fascio terapeutico. I risultati dello studio saranno fondamentali per valutare l’impatto clinico derivante dall’impiego di questo potente strumento e sfruttare così al meglio l’enorme potenziale della adroterapia”.
Alessio Sarti, docente di fisica sperimentale della Sapienza Università di Roma spiega: “La caratteristica unica del sistema INSIDE è la capacità di monitorare anche i trattamenti effettuati con ioni carbonio. Grazie al rivelatore progettato presso il Dipartimento di Scienze di base e applicate per l’ingegneria della Sapienza è possibile rivelare le radiazioni secondarie generate dall’interazione degli ioni carbonio con i tessuti del paziente, per controllare in tempo reale il percorso del fascio. Nell'ambito della collaborazione interdipartimentale Applied Radiation Physics Group (Arpg – Sapienza) coordinata da Vincenzo Patera e Riccardo Faccini, abbiamo anche sviluppato gli algoritmi di ricostruzione e analisi dei dati permettendo allo staff del CNAO di osservare cosa accade mentre il paziente viene trattato”.
INSIDE: fisica e medicina per migliorare le cure oncologiche.
La sperimentazione sui pazienti e l’avvio dello studio clinico rappresentano la seconda fase del progetto INSIDE, finanziata dalla Fondazione CNAO e dalla Regione Toscana tramite il progetto POR FSE 2014 -2020 PETRA - INFN-RT2 172800, portata avanti dalla Fondazione stessa insieme all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (con le sezioni di Torino, Milano, Pisa, Roma1 e i Laboratori Nazionali di Frascati), al Dipartimento di fisica “Enrico Fermi” dell’Università di Pisa, e Sapienza di Roma. In questa fase il progetto si svolge in una delle tre sale di trattamento del CNAO dove i due rilevatori che compongono il sistema INSIDE sono stati installati su una struttura prossima al letto su cui il paziente riceve il trattamento con adroterapia.
La prima fase del progetto INSIDE, che si era concentrata invece sulla creazione dei due rilevatori, è stata portata avanti tra il 2013 e il 2016, grazie a un PRIN (Progetto di Rilevante Interesse Nazionale) da 1 milione di euro del Ministero dell’Università e della Ricerca, dall’Università di Pisa, in veste di coordinatore, in collaborazione con gli Atenei di Torino, la Sapienza di Roma", il Politecnico di Bari, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, il Museo Storico della Fisica e Centro Studi e Ricerche "Enrico Fermi" e il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (CNAO).
Lo studio clinico su 40 pazienti.
È stato avviato uno studio clinico osservazionale che consiste nella sperimentazione di INSIDE su 40 pazienti del CNAO che si sottopongono ad adroterapia con protoni, per il trattamento di meningiomi e carcinomi squamocellulari della rinofaringe, e con ioni carbonio per il trattamento di carcinomi adenoideo-cistici e cordomi della base del cranio. Il piano di trattamento per queste patologie prevede dalle 15 alle 35 sedute di adroterapia, una al giorno. Lo studio clinico prevede all’inizio 3/4 misurazioni attraverso INSIDE, durante la prima settimana di trattamento, e in seguito 1 misurazione a settimana.
Sulla base delle rilevazioni di INSIDE e dei risultati di eventuali Tac di rivalutazione, è possibile osservare le modifiche morfologiche subite dalla massa tumorale durante la terapia e, se necessario, rivedere e aggiornare il piano di trattamento per renderlo ancora più preciso.
È del dipartimento di Informatica dell’Unipi il miglior giovane ricercatore nel campo dei servizi cloud
È stato assegnato a Davide Neri il “SummerSoC Young Researcher Award”, il premio come miglior giovane ricercatore per il contributo presentato alla tredicesima edizione del “Symposium and Summer School on Service-Oriented Computing”, svoltosi a Creta dal 17 al 23 giugno 2019. Davide Neri è dottorando presso il dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa e fa parte del gruppo di ricerca in “Service-Oriented, Cloud e Fog Computing” (SOCC) coordinato dal professor Antonio Brogi.
Il contributo premiato, intitolato “Design principles, architectural smells and refactorings for microservices: A multivocal review” è una revisione sistematica dello stato dell’arte su architetture a microservizi con lo scopo di fornire una tassonomia dei problemi più ricorrenti nello sviluppo di architetture a microservizi ed elencare le soluzioni adottate per risolvere tali problemi. Il contributo è frutto di un lavoro congiunto tra Antonio Brogi, Davide Neri e Jacopo Soldani del dipartimento di Informatica di Pisa e il professor Olaf Zimmerman della Hochschule für Technik (HSR FHO) di Rapperswil, Svizzera.
Il premio, sponsorizzato dalla “Scientific Academy for Service Technology”, riconosce l’originalità e l’importanza del contributo presentato. Davide Neri e gli altri autori del contributo premiato si sono detti soddisfatti e onorati per il prestigioso riconoscimento, che conferma la qualità del loro lavoro di ricerca anche a livello internazionale.
Avviso di fabbisogno interno "Attività di misura ed elaborazione dati delle prestazioni termiche di una parete con termosifone bifase integrato nell’intercapedine”
Avviso di fabbisogno interno "Conduzione di prove a scala pilota nell’ambito del progetto GRRinPORT”
Incarico presso il DESTEC: “Sviluppo di modelli e confronto con i risultati sperimentali per l’analisi dei processi di invecchiamento nelle batterie al Litio”
Bando
Chiusura estiva 2019
Gli Uffici dell'Amministrazione dell'Università di Pisa rimarranno chiusi da mercoledì 7 agosto (compreso) a mercoledì 21 agosto (compreso).
Gli sportelli della Segreteria studenti e di Matricolandosi saranno chiusi al pubblico dal 7 agosto al 23 agosto 2019.
Gli sportelli della Segreteria post-laurea e dell'Unità Orientamento e sostegno agli studenti saranno chiusi al pubblico dal 7 agosto al 21 agosto compresi.
I ticket aperti dagli utenti dello Sportello virtuale nel periodo dal 7 al 21 agosto 2019 potranno essere presi in esame dagli operatori a partire da giovedì 22 agosto 2019.
Il Career Service sarà chiuso dal 6 al 21 agosto compresi.
Nel periodo estivo le biblioteche resteranno chiuse o osserveranno orari ridotti. A questo link è possibile consultare gli orari completi.
A Federico Da Settimo Passetti, direttore del Dipartimento di Farmacia dell’Università di Pisa, la medaglia “Luigi Musajo 2019” della Società Chimica Italiana
Il professore Federico Da Settimo Passetti, direttore del Dipartimento di Farmacia dell’Università di Pisa, ha ricevuto la medaglia ”Luigi Musajo 2019” nell’ambito del “XXVI National Meeting on Medicinal Chemistry” che si è svolto a Milano dal 16 al 19 luglio. Il prestigioso premio, rappresentato da una medaglia in argento, viene conferito ogni tre anni dalla Divisione di Chimica Farmaceutica della Società Chimica Italiana ad uno studioso italiano che, per l’attività di ricerca e didattica e l’impegno nell’ambito della Divisione abbia inciso significativamente sullo sviluppo delle Scienze Chimico‐Farmaceutiche in Italia.
Federico Da Settimo si è laureato in Chimica con lode all'Università di Pisa nel 1985 dove ha compiuto la sua carriera accademica sino a diventare nel 2001 professore ordinario e quindi direttore del dipartimento di Farmacia dal 2016. In quello stesso anno ha poi ricevutol’Ordine del Cherubino, un riconoscimento con il quale l’Ateneo pisano premia coloro che hanno contribuito ad accrescere il prestigio dell'Università di Pisa per i particolari meriti scientifici e culturali o per l'apporto dato alla vita e al funzionamento dell'Ateneo.
Nell’ambito della Società Chimica Italiana, il Federico Da Settimo è stato Presidente della Divisione di Chimica Farmaceutica della Società Chimica Italiana nel triennio 2010-2012 e past-president nel triennio successivo.
La produzione scientifica del pofessore Da Settimo si concretizza in oltre centosessanta lavori, la maggior parte pubblicati su riviste internazionali altamente qualificate. La sua attività di ricerca è principalmente focalizzata sullo studio di piccole molecole eteropolicicliche contenenti il nucleo indolico quale scaffold privilegiato utili per lo sviluppo di nuovi agenti terapeutici ad azione ipnotico-sedativa, ansiolitica, antiinfiammatoria e antitumorale. L’interesse del Professore si è rivolto anche allo sviluppo di agenti diagnostici sia fluorescenti che radiomarcati. Il Professore si è inoltre interessato allo sviluppo di inibitori di enzimi quali l’aldoso reduttasi, l’adenosina deaminasi e le proteine tirosina chinasi: in quest’ultimo campo ha descritto una nuova classe di agenti attivi sui tumori della tiroide.