Contenuto principale della pagina Menu di navigazione Modulo di ricerca su uniPi
Comunicati stampa

emanuele neriL’Innovation Radar, iniziativa lanciata dalla Commissione europea per individuare e valorizzare le innovazioni e gli innovatori ad alto potenziale, ha assegnato il titolo di “Key Innovators” all’Università di Pisa e alla Fundacion Para La Investigacion Del Hospital Universitario La Fe de la Comunidad Valenciana, in quanto partner del progetto di ricerca europeo PRIMAGE condotto al Dipartimento di Ricerca traslazionale e nuove tecnologie in medicina e chirurgia e all’ImagingLab diretto dal professor Emanuele Neri, ordinario di Radiologia dell’Ateneo pisano.

Con più di 16 partner europei, PRIMAGE è uno dei più ambiziosi progetti di ricerca nel campo dell’imaging e dell’intelligenza artificiale con focus sui tumori in età pediatrica. Il progetto è stato selezionato nell’ambito della tematica di innovazione “Computational tools for the processing and analysis of imaging data”.

Il progetto PRIMAGE propone una piattaforma open e cloud-based per supportare il processo decisionale nella gestione clinica di due rare neoplasie pediatriche, utilizzando nuovi biomarcatori di imaging. Il primo tumore è il neuroblastoma (NB), che è il più frequente tumore solido nell’età pediatrica, e il secondo è il glioma pontino intrinseco diffuso (DIPG), principale causa di morte per tumori cerebrali nei bambini.

Questo importante riconoscimento è stato aggiudicato da esperti indipendenti coinvolti nella revisione dei progetti nell'ambito di Horizon Europe, Horizon 2020, Programma LIFE, e altri, con l'obiettivo di rendere visibili e accessibili al pubblico le informazioni sulle innovazioni sostenute dalla Commissione Europea attraverso la piattaforma Innovation Radar della Commissione Europea. Maggiori informazioni a questo link.

ìLunedì 30 maggio, una delegazione di studentesse e studenti del Liceo Artistico “Nervi-Severini” di Ravenna, accompagnate dai propri docenti, dal presidente della Fondazione Ravenna Risorgimento, Eugenio Fusignani, vicesindaco di Ravenna, e dai rappresentanti dell'Associazione Nazionale Volontari e Reduci Garibaldini e dell'Associazione Mazziniana Italiana, ha visitato la Domus Mazziniana per donare un mosaico con il ritratto di Giuseppe Mazzini. L’opera è stata realizzata nell’ambito di un progetto multidisciplinare promosso dal Liceo Artistico, diretto dal professor Gianluca Dradi, e dalla Fondazione Ravenna Risorgimento con il patrocinio del Comitato Nazionale per il 150° della morte di Giuseppe Mazzini e ha visto coinvolti le docenti Romina Martinelli, Elisa Simoni, Marzia Lobietti.

Il mosaico, di scuola ravennate, è stato realizzato dalle allieve e dagli allievi della classe 5E indirizzo Arti figurative Pittura/Mosaico con la guida della professoressa Elena Pagani e l’assistenza tecnica di Paola Nappini, su progetto di Isabella Merendi risultata vincitrice del concorso organizzato dal Comune di Ravenna, cui hanno partecipato anche gli studenti e le studentesse Aceti Sara, Albicini Chiara, Bubacco Vittoria, Bubbani Chiara, Foschi Rachele, Greco Lucia, Ingoli Giulia, Landriscina Alice, Majnishta Grejsi, Merendi Isabella, Meucci Sara, Minardo Sabrina, Orecchini Christopher, Rivalta Giacomo, Sansavini Francesca, Sferruzzi Manila, Sintoni Giulia, Tassinari Lisa, Zangheri Teresa.

Ad accogliere gli studenti l’assessore alla cultura del Comune di Pisa, Pierpaolo Magnani, il Segretario Generale della Domus Mazziniana, Riccardo Grasso, il presidente nazionale dell’Associazione Mazziniana Italiana Michele Finelli.

"La scelta di ricordare Mazzini attraverso un ritratto musivo - ha ricordato il presidente della Fondazione Ravenna Risorgimento - è nato come una scelta naturale per sottolineare il legame strettissimo della città romagnola, nota nel mondo per i propri mosaici patrimonio dell’Umanità, con la tradizione risorgimentale democratica e repubblicana incarnata da Mazzini". "L’antica arte del mosaico rievoca visivamente il valore universale del messaggio mazziniano", ha ribadito Michele Finelli. Le studentesse e gli studenti hanno da parte loro evidenziato come la sfida di rappresentare Mazzini abbia rappresentanto un’occasione per riscoprire – o per molti scoprire – una personalità ricca e articolata, ben oltre il ‘santino’ dei libri di testo. L’assessore Magnani ha portato il ringraziamento dell’intera comunità cittadina e espresso la sua soddisfazione per la ritrovata centralità della Domus Mazziniana, evidenziata anche dalle numerose iniziative di questi giorni e l’importanza di una stretta sinergia tra mondo della scuola e istituzioni culturali per la formazione delle nuove cittadine e cittadini.

Ha portato infine il saluto del presidente della Domus Mazziniana, Paolo Mancarella, rettore dell’Università di Pisa, il direttore scientifico della Domus, Pietro Finelli, che ha voluto concludere la cerimonia ricordando come per Mazzini “l’educazione è il pane dell’anima”.

Dopo la consegna del mosaico che sarà esposto al pubblico per tutto il mese di giugno nella ‘sala del Giuramento’, prima di essere collocato nelle collezioni permanenti, si è svolta una visita guidata del museo.

Mosaico Mazzini webLunedì 30 maggio, una delegazione di studentesse e studenti del Liceo Artistico “Nervi-Severini” di Ravenna, accompagnate dai propri docenti, dal presidente della Fondazione Ravenna Risorgimento, Eugenio Fusignani, vicesindaco di Ravenna, e dai rappresentanti dell'Associazione Nazionale Volontari e Reduci Garibaldini e dell'Associazione Mazziniana Italiana, ha visitato la Domus Mazziniana per donare un mosaico con il ritratto di Giuseppe Mazzini. L’opera è stata realizzata nell’ambito di un progetto multidisciplinare promosso dal Liceo Artistico, diretto dal professor Gianluca Dradi, e dalla Fondazione Ravenna Risorgimento con il patrocinio del Comitato Nazionale per il 150° della morte di Giuseppe Mazzini e ha visto coinvolti le docenti Romina Martinelli, Elisa Simoni, Marzia Lobietti.

Il mosaico, di scuola ravennate, è stato realizzato dalle allieve e dagli allievi della classe 5E indirizzo Arti figurative Pittura/Mosaico con la guida della professoressa Elena Pagani e l’assistenza tecnica di Paola Nappini, su progetto di Isabella Merendi risultata vincitrice del concorso organizzato dal Comune di Ravenna, cui hanno partecipato anche gli studenti e le studentesse Aceti Sara, Albicini Chiara, Bubacco Vittoria, Bubbani Chiara, Foschi Rachele, Greco Lucia, Ingoli Giulia, Landriscina Alice, Majnishta Grejsi, Merendi Isabella, Meucci Sara, Minardo Sabrina, Orecchini Christopher, Rivalta Giacomo, Sansavini Francesca, Sferruzzi Manila, Sintoni Giulia, Tassinari Lisa, Zangheri Teresa.

Ad accogliere gli studenti l’assessore alla cultura del Comune di Pisa, Pierpaolo Magnani, il Segretario Generale della Domus Mazziniana, Riccardo Grasso, il presidente nazionale dell’Associazione Mazziniana Italiana Michele Finelli.

"La scelta di ricordare Mazzini attraverso un ritratto musivo - ha ricordato il presidente della Fondazione Ravenna Risorgimento - è nato come una scelta naturale per sottolineare il legame strettissimo della città romagnola, nota nel mondo per i propri mosaici patrimonio dell’Umanità, con la tradizione risorgimentale democratica e repubblicana incarnata da Mazzini". "L’antica arte del mosaico rievoca visivamente il valore universale del messaggio mazziniano", ha ribadito Michele Finelli. Le studentesse e gli studenti hanno da parte loro evidenziato come la sfida di rappresentare Mazzini abbia rappresentanto un’occasione per riscoprire – o per molti scoprire – una personalità ricca e articolata, ben oltre il ‘santino’ dei libri di testo. L’assessore Magnani ha portato il ringraziamento dell’intera comunità cittadina e espresso la sua soddisfazione per la ritrovata centralità della Domus Mazziniana, evidenziata anche dalle numerose iniziative di questi giorni e l’importanza di una stretta sinergia tra mondo della scuola e istituzioni culturali per la formazione delle nuove cittadine e cittadini.

mosaico_gruppo.jpeg

Ha portato infine il saluto del presidente della Domus Mazziniana, Paolo Mancarella, rettore dell’Università di Pisa, il direttore scientifico della Domus, Pietro Finelli, che ha voluto concludere la cerimonia ricordando come per Mazzini “l’educazione è il pane dell’anima”.

Dopo la consegna del mosaico che sarà esposto al pubblico per tutto il mese di giugno nella ‘sala del Giuramento’, prima di essere collocato nelle collezioni permanenti, si è svolta una visita guidata del museo.

“Le collezioni museali non sono soltanto custodi del nostro passato, ma sono anche fucine di idee per le ricerche del futuro”. Questa affermazione trova una sua espressione nel video “Lo zolfo dei Monti Livornesi. Storia di un enigma mineralogico”, realizzato dal Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Terra e il Polo Multimediale del Centro per l’Innovazione e la Diffusione della Cultura (CIDIC). Partendo da un insolito esemplare di zolfo conservato nelle collezioni mineralogiche dell’Ateneo pisano e proveniente dai Monti Livornesi, i ricercatori hanno effettuato una serie di indagini di carattere storico e geologico per cercare di comprenderne la reale provenienza.

 

In questo studio essi hanno collaborato con esperti naturalisti e collezionisti di minerali attivi sul territorio. Dalle pagine ingiallite dei lavori del geologo Igino Cocchi, ai resti di una collina che non esiste più, attraverso il materiale da costruzione dell’Acquedotto Lorenese che serviva la città di Livorno, i ricercatori hanno dovuto mettere assieme le disordinate tessere di un puzzle che le vicende geologiche ed umane avevano contribuito a confondere. Dalla speranza di aver trovato le tessere giuste, allo sconforto di non averle collocate correttamente, sino alla idea rivelatrice che porta all’eccitazione della scoperta, il video ripercorre le vicende che hanno condotto ad individuare una nuova ed interessante località mineralogica ricca di campioni di zolfo ma che apre una nuova serie di problematiche geologiche che dovranno essere oggetto di future ricerche scientifiche.

Il video è stato realizzato nell’ambito della iniziativa nazionale “Lo zolfo in Italia”, promossa dalla Commissione Musei della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia, in occasione dell’Anno della Mineralogia 2022 proclamato dalla International Mineralogical Association. Esso quindi fa parte di una delle iniziative rivolte alla Terza Missione organizzate dal Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Terra. La realizzazione del video si è avvalsa delle competenze professionali del personale del CIDIC, che ne ha curato la regia, le riprese e il montaggio. Si tratta della seconda "fruttuosa" collaborazione tra i due centri di Ateneo. L’anteprima del video “Lo zolfo dei Monti Livornesi. Storia di un enigma mineralogica” è stata proiettata in occasione del convegno “Mineralogia della Toscana: 150 anni dopo” che si è svolto presso la sede del Museo di Storia Naturale sabato 21 maggio. Oltre che sulla pagina Youtube del Museo di Storia Naturale, il video sarà anche visibile durante la mostra temporanea “Lo zolfo in Italia” che si terrà dal 6 giugno al 2 ottobre 2022.


Lo zolfo dei Monti Livornesi – Storia di un enigma mineralogico

(video documentario di 8'03’’).

Idea e progettazione: Daniela Mauro, Cristian Biagioni

Sceneggiatura: Daniela Mauro, Cristian Biagioni

Regia: Alessio Sbrana

Riprese drone: GCAVCOM

Interpreti in ordine di apparizione: Daniela Mauro, Franco Sammartino, Riccardo Torri, Massimo D’Orazio, Cristian Biagioni

Ringraziamenti: Azienda Agricola Biologica Cordecimo 2, di Vitale Fabrizio e Carlotta Miniati; Patrizia Gargani, proprietaria dei terreni dove si apre la Buca delle Fate.

È stata istituita all’Università di Pisa la cattedra dell’Unesco in “Sustainable Energy Communities” (https://unescochair.unipi.it/), che contribuirà alla missione dell’Agenzia delle Nazioni Unite di diffusione di programmi di sviluppo sostenibile attraverso la promozione dell'uso e della produzione di energia sostenibile. Prima a Pisa e tra le poche in Toscana, si distingue per il profilo internazionale e per la multidisciplinarietà, con il coinvolgimento dei dipartimenti dell’area di Ingegneria, di Informatica, di Giurisprudenza, di Chimica e Chimica industriale, di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali, di Scienze politiche e di Economia e management. Partner dell’iniziativa sono l’ENI e la Electricite de France (EDF), il CNR e il CNR francese, più di trenta università di tutto il mondo e le istituzioni pisane e toscane.

La cattedra è stata presentata lunedì 30 maggio, nella Sala dei Mappamondi del rettorato dell’Università di Pisa, dal rettore Paolo Maria Mancarella e dal prorettore per la Ricerca applicata e il Trasferimento tecnologico, Marco Raugi, che è docente di Elettrotecnica e titolare della cattedra Unesco. 

Il progetto elaborato dall’Ateneo pisano si propone di sviluppare uno strumento che è diventato particolarmente attuale anche in termini di autosufficienza e sicurezza energetica oltre che di contribuire al programma dell'UNESCO mirato a risolvere le esigenze prioritarie dell’Africa, attraverso il coinvolgimento di partner africani nella progettazione di strutture energetiche sostenibili specificamente basate sulle caratteristiche dei loro paesi. L’obiettivo finale è quello di definire principi e strumenti tecnici di progettazione per la simulazione e la definizione di comunità energetiche completamente autonome attraverso metodi innovativi per l'integrazione di sistemi elettrici e termici, alimentati solo da fonti rinnovabili prodotte localmente. In questo senso è necessario prefigurare un caso di studio del tutto innovativo, ribaltando l'attuale paradigma in cui le risorse energetiche si adattano alle richieste e ai bisogni degli utenti ed esaminando invece una nuova prospettiva in cui sono i fabbisogni energetici degli utenti ad adeguarsi alle risorse energetiche disponibili, sia in termini di consumi complessivi che di distribuzione oraria.

“L'accordo firmato da Università di Pisa e UNESCO per la creazione di una Cattedra sulle ‘Comunità energetiche sostenibili’ è la nostra risposta alla necessità di un'accelerazione nella transizione energetica, resa ancor più urgente dall'attuale conflitto ucraino - ha commentato il Rettore Paolo Mancarella - Un gesto che ci fa compiere un significativo salto di qualità nel nostro impegno a favore dello sviluppo sostenibile, oltre che un importante riconoscimento da parte della comunità internazionale. Tanto che la nostra candidatura è stata accompagnata da ben 40 lettere di endorsement da parte di prestigiose istituzioni, università e imprese”.

“Le comunità energetiche – ha precisato il professor Marco Raugi - possono diventare, attraverso il focus sull’energia, uno strumento abilitante per sviluppare un nuovo modello di società legato al reperimento delle risorse ai territori di riferimento. Per comunicare e informare questo cambiamento paradigmatico la cattedra Unesco prevede perciò, oltre alle attività di ricerca, anche attività rivolte alla società civile e ai giovani come eventi aperti alla cittadinanza, summer school, master e conferenze”.

Venerdì 27 maggio si sono svolte le celebrazioni per il 174° anniversario della battaglia di Curtatone e Montanara, uno dei ‘momenti storici’ dell’Università di Pisa. La Domus Mazziniana ha ospitato il convegno la "Dimensione militare del Risorgimento" e in Sapienza c'è stata la commemorazione con la deposizione delle corone seguita dalla lectio "1848-49 - l'ultima guerra napoleonica".

La commemorazione della battaglia di Curtatone e Montanara giunta quest’anno alla 174esimo anniversario ricorda il coraggio dei membri del Battaglione Universitario Toscano che partirono volontari per andare a combattere sui campi lombardi. Tra di loro 384 studenti e 30 docenti dell'Ateneo pisano che il 22 marzo 1848, nell’Aula Magna della Sapienza, divenuta “storica” proprio in memoria di quella riunione, decisero di accorrere in appoggio alle truppe piemontesi impegnate contro l’esercito austriaco. Il sacrificio di molti di loro, dei quali diversi non ancora ventenni, guidati da Ottaviano Fabrizio Mossotti, docente di Fisica matematica e Meccanica celeste, si impose all’opinione pubblica del tempo e il loro esempio divenne subito uno dei simboli del rinnovamento morale e civile del Paese.

È stata istituita all’Università di Pisa la cattedra dell’Unesco in “Sustainable Energy Communities” (https://unescochair.unipi.it/), che contribuirà alla missione dell’Agenzia delle Nazioni Unite di diffusione di programmi di sviluppo sostenibile attraverso la promozione dell'uso e della produzione di energia sostenibile. Prima a Pisa e tra le poche in Toscana, si distingue per il profilo internazionale e per la multidisciplinarietà, con il coinvolgimento dei dipartimenti dell’area di Ingegneria, di Informatica, di Giurisprudenza, di Chimica e Chimica industriale, di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali, di Scienze politiche e di Economia e management. Partner dell’iniziativa sono l’ENI e la Electricite de France (EDF), il CNR e il CNR francese, più di trenta università di tutto il mondo e le istituzioni pisane e toscane.

La cattedra è stata presentata lunedì 30 maggio, nella Sala dei Mappamondi del rettorato dell’Università di Pisa, dal rettore Paolo Maria Mancarella e dal prorettore per la Ricerca applicata e il Trasferimento tecnologico, Marco Raugi, che è docente di Elettrotecnica e titolare della cattedra Unesco.

Mancarella_Raugi_Unesco.jpg 

Il progetto elaborato dall’Ateneo pisano si propone di sviluppare uno strumento che è diventato particolarmente attuale anche in termini di autosufficienza e sicurezza energetica oltre che di contribuire al programma dell'UNESCO mirato a risolvere le esigenze prioritarie dell’Africa, attraverso il coinvolgimento di partner africani nella progettazione di strutture energetiche sostenibili specificamente basate sulle caratteristiche dei loro paesi. L’obiettivo finale è quello di definire principi e strumenti tecnici di progettazione per la simulazione e la definizione di comunità energetiche completamente autonome attraverso metodi innovativi per l'integrazione di sistemi elettrici e termici, alimentati solo da fonti rinnovabili prodotte localmente. In questo senso è necessario prefigurare un caso di studio del tutto innovativo, ribaltando l'attuale paradigma in cui le risorse energetiche si adattano alle richieste e ai bisogni degli utenti ed esaminando invece una nuova prospettiva in cui sono i fabbisogni energetici degli utenti ad adeguarsi alle risorse energetiche disponibili, sia in termini di consumi complessivi che di distribuzione oraria.

cattedra Unesco

“L'accordo firmato da Università di Pisa e UNESCO per la creazione di una Cattedra sulle ‘Comunità energetiche sostenibili’ è la nostra risposta alla necessità di un'accelerazione nella transizione energetica, resa ancor più urgente dall'attuale conflitto ucraino - ha commentato il Rettore Paolo Mancarella - Un gesto che ci fa compiere un significativo salto di qualità nel nostro impegno a favore dello sviluppo sostenibile, oltre che un importante riconoscimento da parte della comunità internazionale. Tanto che la nostra candidatura è stata accompagnata da ben 40 lettere di endorsement da parte di prestigiose istituzioni, università e imprese”.

“Le comunità energetiche – ha precisato il professor Marco Raugi - possono diventare, attraverso il focus sull’energia, uno strumento abilitante per sviluppare un nuovo modello di società legato al reperimento delle risorse ai territori di riferimento. Per comunicare e informare questo cambiamento paradigmatico la cattedra Unesco prevede perciò, oltre alle attività di ricerca, anche attività rivolte alla società civile e ai giovani come eventi aperti alla cittadinanza, summer school, master e conferenze”.

Doppio appuntamento per il 174° anniversario della battaglia di Curtatone e Montanara, uno dei ‘momenti storici’ dell’Università di Pisa, che si è tenuto il 27 maggio. La mattina dalle 9 alla Domus Mazziniana (Via Giuseppe Mazzini, 71) si sono aperti i lavori del convegno la Dimensione militare del Risorgimento, il pomeriggio dalle 15,30 le celebrazioni si sono spostate al Palazzo della Sapienza (Via Curtatone e Montanara, 15) con la deposizione delle corone, la lectio 1848-49 - l'ultima guerra napoleonica del professore Massimo Caboara e la seconda parte del convegno.

 

curtatone_1.jpg

Un momento della celebrazione

Il convegno, in memoria dello storico francese Hubert Heyriès, è stato organizzato dall’Università di Pisa e dalla Domus in collaborazione con l’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano e il Centro Interuniversitario di Studi storico-militari. Al centro dei lavori le recenti linee di ricerca sulla storia militare del Risorgimento che negli ultimi anni sta riscoprendo una nuova vitalità contaminandosi con altre prospettive, come la storia culturale o i gender studies, a partire dalla partecipazione femminile e dal ruolo delle ‘donne in armi’. Sempre in tema militare, l’intervento di Massimo Caboara si è incentrato sulla prima guerra d’indipendenza come ultima propaggine, dal punto di vista della tecnologia militare, tattico e strategico, della grande stagione di guerre di fine ‘700 e inizio ‘800.

 

curatone.jpg

Un momento della celebrazione

La commemorazione della battaglia di Curtatone e Montanara giunta quest’anno alla 174esimo anniversario ricorda il coraggio dei membri del Battaglione Universitario Toscano che partirono volontari per andare a combattere sui campi lombardi. Tra di loro 384 studenti e 30 docenti dell'Ateneo pisano che il 22 marzo 1848, nell’Aula Magna della Sapienza, divenuta “storica” proprio in memoria di quella riunione, decisero di accorrere in appoggio alle truppe piemontesi impegnate contro l’esercito austriaco. Il sacrificio di molti di loro, dei quali diversi non ancora ventenni, guidati da Ottaviano Fabrizio Mossotti, docente di Fisica matematica e Meccanica celeste, si impose all’opinione pubblica del tempo e il loro esempio divenne subito uno dei simboli del rinnovamento morale e civile del Paese.

 

Venerdì, 27 Maggio 2022 11:03

Archivio Newsletter

https://us7.campaign-archive.com/home/?u=c544109ce952e71ba1b939e1d&id=276849479b

Sarà presentata lunedì 30 maggio, alle ore 11 nella Sala dei Mappamondi del rettorato dell’Università di Pisa, la prima cattedra Unesco attivata a Pisa su “Sustainable Energy Communities”, che contribuirà alla missione Unesco di diffusione di programmi di sviluppo sostenibile attraverso la promozione dell'uso e della produzione di energia sostenibile.

Alla presentazione interverranno il rettore Paolo Maria Mancarella e il prorettore per la Ricerca applicata e il Trasferimento tecnologico, Marco Raugi, che è il titolare della cattedra.

Questo sito utilizza solo cookie tecnici, propri e di terze parti, per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi. Se vuoi saperne di più, consulta l'informativa