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Il percorso "Celebrare la vittoria. Quale vittoria?", rivolto alle scuole secondarie di secondo grado, è dedicato all’impiego dell’arte come strumento di comunicazione, tanto per la diffusione di contenuti propagandistici quanto per l’ispirazione del pensiero critico. Il ragionamento si sviluppa attraverso due tappe, presso la Gipsoteca di arte antica e antiquarium dell’Università di Pisa e presso la Domus mazziniana.

Il percorso è organizzato da Gipsoteca di Arte Antica e Antiquarium dell’Università di Pisa (Sistema Museale di Ateneo); Domus Mazziniana; laboratorio MARSIA - Musei Archeologici. Ricerca, Società e Innovazione per l’Accademia del dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere.

TAPPA Gipsoteca di arte antica e antiquarium dell’Università di Pisa (durata 45 minuti)

Scultura greca ellenistica e nuove prospettive per l'interpretazione del reale”, incontro con Chiara Tarantino

Una parte della storiografia e della mitologia ci presentano un universo dicotomico in cui la civiltà si trova ad affrontare la barbarie e la giustizia divina deve arginare la tracotanza umana. In questa incessante tensione, divergenze di opinioni, sfide e battaglie si risolvono ogni volta con un finale ineluttabile e letale. Siamo davvero sicuri che a prevalere sia il vincitore? L’arte ellenistica ci invita a valutare tanto le storie esemplari quanto la realtà da prospettive diverse: i gruppi statuari dedicati alle tragiche morti del satiro Marsia, del troiano Laocoonte e dei Galati sconfitti sono in questo senso esempi emblematici.

TAPPA Domus mazziniana (durata 45 minuti)

La monumentalità pubblica tra Risorgimento e Grande Guerra/Repubblica”, incontro con Pietro Finelli

Tra la metà del XIX secolo e gli anni ’50 del ‘900 le strade e le piazze delle città europee (e non solo) vengono invase da un vero e proprio alluvione di monumenti, lapidi e busti dedicati a personaggi più o meno noti.

A lungo bollata negativamente come ‘monumentomania’, espressione di una cultura retorica e autocelebrativa, in realtà la monumentalità pubblica otto-novecentesca è espressione di un progetto di educazione alla cittadinanza inclusivo che scopriremo attraverso i principali monumenti risorgimentali di Pisa.

Per informazioni e prenotazioni scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonare allo 05024174.

Importante riconoscimento per il Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa grazie al lavoro di ricerca condotto dai professori Roberto Bruni e Roberta Gori, che hanno ricevuto un Meta Research Gift per l’articolo A Logic for Locally Complete Abstract Interpretations, scritto assieme ai colleghi Roberto Giacobazzi (Università di Verona) e Francesco Ranzato (Università di Padova).

Un riconoscimento, quello consegnato da Meta Inc. agli autori, che sottolinea l’alto valore del contributo che questo studio dà al campo della verifica del software in termini di rilevanza, originalità, significato e chiarezza. Tanto da essere stato selezionato anche come “distinguished paper” in occasione dell’edizione 2021 del LICS Symposium, il forum internazionale dedicato ad argomenti teorici e pratici dell'informatica, la cui 36ª edizione si è svolta a Roma.

Grazie al finanziamento previsto dal Meta Research Gift, potranno adesso nascere delle nuove borse di studio dedicate agli studenti interessati agli aspetti teorici e pratici della verifica di programmi.

 

Bruni e Gori 1

Il professor Roberto Bruni e la professoressa Roberta Gori del Dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa

 

“Siamo molto soddisfatti di questo riconoscimento perché sottolinea l'importanza della ricerca di base – hanno commentato il professor Roberto Bruni e la professoressa Roberta Gori - L'articolo premiato nasce da una collaborazione tra le Università di Pisa, Verona e Padova nell'ambito di un progetto di interesse nazionale (PRIN, ASPRA - Analysis of Program Analyses) che affronta alcune tematiche attuali quali l'affidabilità e la correttezza del software”.

“L'idea alla base del lavoro è quella di definire un metodo effettivo per dimostrare che un programma soddisfi certi requisiti oppure, nel caso in cui tali requisiti non siano soddisfatti, per individuare le sorgenti di errore – proseguono i professori Bruni e Gori - Questo tipo di metodologie sono alla base di strumenti (quali Astrée, Infer, Julia, PolySpace, Pulse-X, Slam e Zoncolan) che sono utilizzati quotidianamente da società che sviluppano applicazioni software di grandi dimensioni per assicurare la qualità delle nuove funzionalità offerte prima che queste vengano messe a disposizione degli utenti”.

“La formazione di esperti nella verifica di proprietà legate alla sicurezza e affidabilità dei programmi – concludono - sta assumendo un'importanza sempre maggiore data la sempre maggiore diffusione del software in tutti gli ambiti della nostra vita, la crescente complessità dei sistemi coinvolti e le nuove sfide che essi pongono. Ringraziamo Peter O'Hearn e Meta inc. che hanno deciso di finanziare la nostra ricerca senza porre nessun vincolo sulle direzioni future dei nostri studi e sulla diffusione dei nostri risultati”.

Si è chiuso con la visita del rettore dell’Università di Pisa Riccardo Zucchi il primo quinquennio di attività di CrossLab, i laboratori del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione aperti alle imprese e dedicati alle tecnologie abilitanti per la fabbrica intelligente. Finanziati dal Ministero Università e Ricerca grazie al bando “dipartimenti di eccellenza” nel 2018, i laboratori sono diventati in questi anni un punto di riferimento per le aziende che necessitano di una ristrutturazione di metodi o processi per intraprendere la strada della trasformazione digitale.

“I laboratori CrossLab dedicati alla ricerca sulla nuova industria - commenta il direttore esecutivo del progetto Giuseppe Anastasi - hanno ormai acquisito una rilevanza non solo locale, ma anche nazionale e internazionale, viste le numerose richieste di collaborazione da parte di aziende sia italiane che estere. Il progetto ha raggiunto, e di fatto ecceduto, gli obiettivi prefissi per i primi cinque anni, ed è stato il volano per un notevole incremento della quantità e qualità della ricerca e per lo sviluppo del territorio. Le collaborazioni con le aziende vanno dall’avvio di corsi di formazione al personale, a soluzioni progettate sulla base delle esigenze che le imprese stesse ci raccontano, fino a laboratori di ricerca congiunti con la presenza in loco dei nostri ricercatori e alla possibilità per le imprese di fare uso delle strumentazioni di ricerca all’avanguardia presente nei laboratori, per esempio per studiare linee di prodotto innovative Questa apertura al territorio e questo dinamismo hanno consentito ai CrossLab di colmare effettivamente il divario da sempre esistito tra ricerca e impresa, mettendo letteralmente allo stesso tavolo due mondi che solitamente si parlano poco. La nostra scommessa, vinta, era che solo in questo modo il nostro paese avrebbe potuto acquisire i mezzi e gli strumenti per fare fronte alle sfide della rivoluzione digitale”.

“Il nostro lavoro non si ferma qui - aggiunge il direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, Andrea Caiti - dopo avere vinto nel 2018, infatti, il nostro dipartimento è stato riconfermato tra i dipartimenti di eccellenza dal MUR anche per il quinquennio 2023-27.Questo ci permetterà di avviare un ulteriore laboratorio, il FoReLab, dedicato alla ricerca di frontiera su tecnologie più futuristiche, per la cosiddetta “industria 5.0”. I CrossLab continueranno la loro attività di ricerca applicata, costituendo per il DII la principale cinghia di trasmissione della propria ricerca verso il mondo delle imprese, ma prepareremo anche il terreno per la nuova generazione di industria, autonoma, sostenibile, resiliente e centrata sulla persona. Anche questo non lo faremo da soli, ma assieme al mondo dell’impresa che vuole scommettere su ricerche e scenari di applicazione non immediati e più ampi e complessi”.

"I CrossLab sono un esempio di come i finanziamenti del MUR per i “Dipartimenti di eccellenza” siano per le università linfa vitale per promuovere una ricerca di qualità, capace di dialogare con il territorio e le imprese - commenta il rettore Riccardo Zucchi - I risultati ottenuti dall’Università di Pisa con il nuovo bando sono molto incoraggianti: non solo sono stati riconfermati i dipartimenti di Ingengeria dell’Informazione e Civiltà e Forme del Sapere, ma a questi si sono aggiunti altri cinque dipartimenti - Biologia, Filologia, Letteratura e Linguistica, Fisica, Matematica e Scienze Veterinarie - che potranno disporre di significative risorse aggiuntive per sviluppare progetti e iniziative di ricerca in altri settori di punta del nostro Ateneo, con ricadute concrete sulla società”.

 

 

Sono indette per il giorno 15.03.2023 le votazioni per l’elezione del Rettore dell’Università degli Studi di Foggia, per il sessennio 2023-2029.

All’occorrenza, la seconda votazione, la terza votazione e il ballottaggio si terranno, rispettivamente, nei giorni 23.03.2023, 28.03.2023 e 30.03.2023.

Ciascuna votazione è valida se vi ha preso parte almeno un terzo degli aventi diritto al voto.

Per l’elezione in oggetto, è richiesta, nelle prime tre votazioni, la maggioranza assoluta dei voti espressi da tutti i votanti, considerando compresi in questi ultimi anche i voti nulli e le schede bianche, nonché considerando, ai fini del calcolo, per ciò che attiene ai voti espressi dai tecnici amministrativi, le risultanze del voto pesato; in caso di mancata elezione, si procede con il sistema del ballottaggio tra i due candidati che nell’ultima votazione hanno riportato il maggior numero di voti; qualora vi siano più candidati che abbiano riportato lo stesso numero di voti, il ballottaggio viene effettuato tra tutti loro; risulta eletto, a seguito del ballottaggio, il candidato che riporti il maggior numero di voti o, in caso di parità, il candidato più anziano nel ruolo di professore ordinario o, nell’ipotesi di ulteriore parità, quello più giovane anagraficamente.

Si è chiuso con la visita del rettore dell’Università di Pisa Riccardo Zucchi il primo quinquennio di attività di CrossLab, i laboratori del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione aperti alle imprese e dedicati alle tecnologie abilitanti per la fabbrica intelligente. Finanziati dal Ministero Università e Ricerca grazie al bando “dipartimenti di eccellenza” nel 2018, i laboratori sono diventati in questi anni un punto di riferimento per le aziende che necessitano di una ristrutturazione di metodi o processi per intraprendere la strada della trasformazione digitale.

presentazione Anastasi
Un momento della presentazione del professor Anastasi

“I laboratori CrossLab dedicati alla ricerca sulla nuova industria - commenta il direttore esecutivo del progetto Giuseppe Anastasi - hanno ormai acquisito una rilevanza non solo locale, ma anche nazionale e internazionale, viste le numerose richieste di collaborazione da parte di aziende sia italiane che estere. Il progetto ha raggiunto, e di fatto ecceduto, gli obiettivi prefissi per i primi cinque anni, ed è stato il volano per un notevole incremento della quantità e qualità della ricerca e per lo sviluppo del territorio. Le collaborazioni con le aziende vanno dall’avvio di corsi di formazione al personale, a soluzioni progettate sulla base delle esigenze che le imprese stesse ci raccontano, fino a laboratori di ricerca congiunti con la presenza in loco dei nostri ricercatori e alla possibilità per le imprese di fare uso delle strumentazioni di ricerca all’avanguardia presente nei laboratori, per esempio per studiare linee di prodotto innovative Questa apertura al territorio e questo dinamismo hanno consentito ai CrossLab di colmare effettivamente il divario da sempre esistito tra ricerca e impresa, mettendo letteralmente allo stesso tavolo due mondi che solitamente si parlano poco. La nostra scommessa, vinta, era che solo in questo modo il nostro paese avrebbe potuto acquisire i mezzi e gli strumenti per fare fronte alle sfide della rivoluzione digitale”.

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Da sinistra: Fulvio Gini, vicedirettore dipartimento di ingegneria dell'informazione Università di Pisa, Andrea Caiti, direttore dipartimento di ingegneria dell'informazione Università di Pisa, Giuseppe Anastasi, coordinatore esecutivo CrossLab, Giuseppe Iannaccone, prorettore vicario UNIPI, Giovanni Stea, coordinatore esecutivo FoReLab, Riccardo Zucchi, Rettore Università di Pisa

“Il nostro lavoro non si ferma qui - aggiunge il direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, Andrea Caiti - dopo avere vinto nel 2018, infatti, il nostro dipartimento è stato riconfermato tra i dipartimenti di eccellenza dal MUR anche per il quinquennio 2023-27.Questo ci permetterà di avviare un ulteriore laboratorio, il FoReLab, dedicato alla ricerca di frontiera su tecnologie più futuristiche, per la cosiddetta “industria 5.0”. I CrossLab continueranno la loro attività di ricerca applicata, costituendo per il DII la principale cinghia di trasmissione della propria ricerca verso il mondo delle imprese, ma prepareremo anche il terreno per la nuova generazione di industria, autonoma, sostenibile, resiliente e centrata sulla persona. Anche questo non lo faremo da soli, ma assieme al mondo dell’impresa che vuole scommettere su ricerche e scenari di applicazione non immediati e più ampi e complessi”.

presentazione Caiti
Un momento della presentazione del professor Caiti

"I CrossLab sono un esempio di come i finanziamenti del MUR per i “Dipartimenti di eccellenza” siano per le università linfa vitale per promuovere una ricerca di qualità, capace di dialogare con il territorio e le imprese - commenta il rettore Riccardo Zucchi - I risultati ottenuti dall’Università di Pisa con il nuovo bando sono molto incoraggianti: non solo sono stati riconfermati i dipartimenti di Ingengeria dell’Informazione e Civiltà e Forme del Sapere, ma a questi si sono aggiunti altri cinque dipartimenti - Biologia, Filologia, Letteratura e Linguistica, Fisica, Matematica e Scienze Veterinarie - che potranno disporre di significative risorse aggiuntive per sviluppare progetti e iniziative di ricerca in altri settori di punta del nostro Ateneo, con ricadute concrete sulla società”.


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Un momento della visita ai laboratori

 

 

La Fondazione Festival Puccini riseverà particolari agevolazioni agli studenti e al personale dell'Università di Pisa (docente e tecnico-amministrativo)  per assistere agli spettacoli del 69° Festival Puccini:

  • possibilità di acquistare un biglietto per titolo in cartellone con uno sconto del 20% nel I, II e III settore, previa presentazione di un tesserino di riconoscimento o documento equivalente;
  • se l'acquirente acquisterà biglietti per più di due titoli, lo sconto sarà del 30% nel I, II e III settore
  • possibilità di assistere alla Prova Generale di un'Opera del 69° Festival Puccini 2023 acquistando un biglietto al prezzo speciale di 1 euro per gli under 18 e di 5 euro per gli accompagnatori e i docenti. Data e titolo verranno comunicati nei prossimi mesi. 

Il programma del 69° Festival Puccini è disponibile sul sito Internet www.puccinifestival.it e sui profili social associati.

La Fondazione Festival Puccini riseverà particolari agevolazioni agli studenti e ai docenti dell'Università di Pisa per assistere agli spettacoli del 69° Festival Puccini

-possibilità di acquistare un biglietto per titolo in cartellone con uno sconto del 20% nel I, II e III settore, previa presentazione di un tesserino di riconoscimento o documento equivalente

-se l'acquirente acquisterà biglietti per più di due titoli, lo sconto sarà del 30% nel I, II e III settore

-possibilità di assistere alla Prova Generale di un'Opera del 69° Festival Puccini 2023 acquistando un biglietto al prezzo speciale di 1 euro per gli under 18 e di 5 euro per gli accompagnatori e i docenti. Data e titolo verranno comunicati nei prossimi mesi. 

Il programma del 69° Festival Puccini è disponibile sul sito Internet www.puccinifestival.it e sui profili social associati.

Associate Professor of Islamic countries, Department of Civilizations and Forms of Knowledge
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Renata Pepicelli

Renata Pepicelli was born in Naples in 1976 and graduated at L’Orientale University of Naples. She obtained her PhD in “Mediterranean Geopolitics and Culture” (XX cycle) at the Italian Institute of Human Sciences (SUM), University Federico II of Naples. In 2013 she became an associate professor in the scientific area of Ancient Near East, Middle East and African Cultures (L-OR/10); she was Rtd B researcher in History of Islamic Countries at the University's Department of Civilizations and Forms of Knowledge where since 2020 she has been associate professor of Contemporary History of the Arab World.

Institutional assignments

She is a member of the Committee on Equal Opportunities, Wellness of Employees and Non-Discrimination (CUG), a member of the Committee for the University Sustainable Development and director’s delegate of the Department of Civilizations and Forms of Knowledge in the Third Mission. She is a member of the PhD Council of the PhD Programme in History and of the Interdepartmental Centre of Sciences for Peace (CISP) at the University of Pisa. She is the coordinator of the interuniversity anti-violence help desk of Pisa, established through the collaboration among the CUG of the three higher education institutions of Pisa. She is regularly interviewed by newspapers, radio, and TV on her studies’ topics, and she has been involved in third mission activities for years, enhancing the exchange between universities, society and territories, particularly on the topics of gender issues, women’s and minority rights, Islam.

Scientific and teaching activities

Her scientific activities deal with the social and cultural history of the contemporary Arab-Islamic world, with a particular emphasis on North Africa. She is an international expert on gender studies in the Arab-Islamic context, focusing her research on the analysis of women's history, the construction of f femininity and masculinity patterns in the Mediterranean area, Islamic thought, the condition of youth, Arab Islamism between the 20th and 21st centuries, and diasporic phenomena, including the question of Islam in Europe and Italy.

She is the author of monographs, editorships and many essays, she has organized and took part in national and international conferences and workshops.

She has carried out an intense research activity at the national and international level.

In recent years, she collaborated with several Italian universities to teach in undergraduate and postgraduate programmes and was a member of PhD committees. She was a visiting professor at the University of Bristol in Great Britain, the Université Cadi Ayyad in Marrakesh, Morocco, the Université of Kairoun in Tunisia, and the University of Granada in Spain.

Her activities focus on teaching: committed to experimenting with interactive forms of teaching-learning, she is part of the experimental project "Mentoring Communities" at the University of Pisa. She currently teaches the following courses: Islamology, History of the Contemporary Arab World, Islamic Studies: thought, politics, gender and teaches a learning module in the cross-cutting course Gender Studies and Interdisciplinary Perspectives.

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