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Comunicati stampa

Sono otto gli studenti dell’Università di Pisa che hanno preso parte a Bruxelles al primo Model United Nations (MUN) promosso da Circle U., l’Alleanza universitaria che riunisce gli atenei di Aarhus, Belgrado, Berlino, Louvain, Oslo, Paris Cité, Pisa, Vienna e King’s College di Londra. La delegazione pisana, formata da Monia Mannucci, Francesca Rosa, Aurora Matteo, Giulia Nardini, Lidia Trombello, Fabiana Marà, Agata Merian Bernacca e Leonardo Baldacci, ha partecipato a una simulazione delle Nazioni Unite sul tema “Educazione sostenibile - pensare e creare il futuro dell'istruzione superiore”. Insieme ai circa 80 partecipanti arrivati da tutta Europa, hanno assunto il ruolo di delegati e delegate dell'ONU, rappresentando gli Stati Membri assegnati, discutendo, dibattendo e cercando di risolvere alcuni dei problemi più urgenti del mondo.

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Da sinistra: Francesca Rosa, Agata Merian Bernacca, Lidia Trombello, Aurora Matteo, Monia Mannucci, Fabiana Marà, Leonardo Baldacci, Giulia Nardini.


“Partecipare a un Model United Nations è stata un’esperienza estremamente preziosa e formativa, resa ancor più speciale grazie alla cornice unica di Bruxelles, città sede di importanti istituzioni dell'Unione Europea e dunque luogo ideale per discutere di politica internazionale – hanno raccontato al loro rientro – Potersi immedesimare nel ruolo di diplomatici è stata l’occasione perfetta per poter migliorare le proprie competenze relazionali e di negoziazione, acquisendo una maggiore consapevolezza delle complessità dei processi decisionali a livello internazionale”.

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Da sinistra: Lidia Trombello, Francesca Rosa, Leonardo Baldacci, Giulia Nardini, Aurora Matteo, Agata Merian Bernacca, Monia Mannucci, Fabiana Marà.

Durante i quattro giorni di lavori, i delegati e le delegate hanno avuto l’opportunità di discutere soluzioni efficaci e funzionali relative alla diffusione in scala globale dell’istruzione sostenibile. Ognuno di loro faceva parte di un Comitato (UNESCO, UNEP, WHO, Consiglio di Sicurezza, Consiglio europeo), all’interno del quale hanno avuto modo di fare da portavoce per gli interessi del Paese rappresentato, trattando sotto-argomenti specifici per ciascun settore. “Lavorare insieme a studenti provenienti da tutta Europa ci ha fornito anche l'occasione di arricchire il nostro bagaglio culturale, migliorare le competenze linguistiche e stringere una rete di contatti per esperienze future – concludono – Ringraziamo il comitato organizzativo del Circle U. MUN per aver reso possibile questo evento, nonché tutti i delegati provenienti dai diversi atenei dell’alleanza Circle U.”.

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Foto di gruppo delle delegazioni europee.


Ecco come i nostri delegati Onu raccontano la loro esperienza:

MONIA MANNUCCI
Mi chiamo Monia Mannucci, vivo a Carrara e frequento il corso di laurea magistrale in Ingegneria Strutturale dell'Università di Pisa. Ho partecipato al Circle U. MUN rappresentando la delegazione dello Stato Plurinazionale della Bolivia, nella commissione delle Nazione Unite per l'Ambiente (UNEP). Sono stata firmataria della risoluzione promossa e votata dal comitato, che fra i tanti punti tocca questioni a me molto care come l'educazione alla sostenibilità e l'accesso equo all'istruzione anche nelle zone più rurali del mondo.Grazie alla mia formazione accademica ho potuto contribuire alla discussione con le mie conoscenze di Ingegneria civile-ambientale e strutturale, promuovendo l'adozione di soluzioni scientifiche e l'investimento nella ricerca per affrontare la sfida climatica in modo efficace. Alla fine dei lavori sono stata nominata come "Most improved delegate" dai presidenti di seduta (Chairs) in riconoscimento dell'impegno e miglioramento nel corso delle discussioni e delle negoziazioni, dimostrando una grande capacità di adattamento e di collaborazione con gli altri delegati.

FRANCESCA ROSA
Mi chiamo Francesca Rosa, ho 21 anni e sono di Livorno, ma attualmente vivo in Francia per uno scambio Erasmus con l’università di Lille 1. Sono una studentessa del terzo anno di Management for Business and Economics (MBE), sotto il dipartimento di Economia e Management dell’università di Pisa. Il mio ruolo durante il Model United Nations consisteva nel rappresentare la Repubblica del Paraguay al tavolo di discussione di un’assemblea tra i paesi membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Il tema generale trattato ha virato su possibili riforme da apportare al Consiglio di Sicurezza per garantire un suo più efficace funzionamento e un’educazione sostenibile per tutti i paesi. A seguito di numerosi dibattiti avvenuti durante i tre giorni a Bruxelles, i paesi presenti all’assemblea hanno raggiunto un accordo e approvato una risoluzione. Essa propone la creazione di una commissione ad hoc, incaricata di valutare le condizioni di ammissione di nuovi stati membri all’interno del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, sia permanenti che temporanei, col fine ultimo di garantire una più equa rappresentatività dei paesi. Inoltre, promuove l’impegno del Consiglio di Sicurezza nell’ambito dei conflitti causati dal cambiamento climatico, essendo esso una minaccia alla sicurezza generale. Infine, sono lieta di affermare che, come la mia collega Monia, sono stata premiata dalle presidenti di seduta come “Most improved delegate” all’interno della mia commissione, a seguito della mia attiva partecipazione e del mio impegno nel portare a termine il ruolo assegnatomi.

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Aurora Matteo.

AURORA MATTEO
Mi chiamo Aurora Matteo, ho 24 anni e provengo da Foggia. A Pisa frequento il corso di laurea magistrale in Scienze Ambientali (curriculum climatologico) al Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa. Nell’ambito del MUN ho preso le parti di un delegato del Cile nella Commissione UNEP (United Nations Environmental Programme). Grazie al mio percorso di studi, ho portato al tavolo di discussione le cause climatiche ed ambientali applicandole all’educazione sostenibile, tematica principale di questa MUN, e ho proposto possibili soluzioni dal punto di vista del paese che ho rappresentato. Alla conclusione di tre giorni di intense discussioni, io e altri delegati dell’UNEP abbiamo raggiunto una risoluzione focalizzata su impegni locali dei vari paesi, come l’implementazione delle conoscenze delle popolazioni indigene per imparare a gestire le foreste in modo più sostenibile, tematica fortemente sostenuta dai delegati di paesi del Sud America, come il paese che ho rappresentato. L’esperienza a Bruxelles è stata fortemente formativa, insegnandomi a negoziare e a sostenere e portare avanti le cause del Cile con il solo potere della voce, imparando a trovare il miglior modo per espormi, sottolineare l’importanza della causa e, in particolar modo, attirare l’attenzione degli ascoltatori. Tornata a Pisa, ho notato un grande cambiamento nel mio modo di dialogare, sia con amici che in ambito accademico. Infine, questa esperienza mi ha permesso di allargare le mie vedute, insegnandomi a lavorare nella complessa attività di negoziazione e collaborazione avvenuta tra noi delegati rappresentanti i diversi paesi e aventi diversi principi e idee.

GIULIA NARDINI
Mi chiamo Giulia Nardini, ho 24 anni e sono di Sarzana (SP). Frequento il corso magistrale di Studi internazionali (curriculum Governance delle migrazioni), presso il Dipartimento di Scienze Politiche. Durante il MUN organizzato da Circle U. ho avuto modo di rappresentare la delegazione della Repubblica Bolivariana del Venezuela all’interno del Comitato UNESCO, trattando il tema dell’equo accesso per tutti i bambini all’istruzione sostenibile. Collaborando con gli altri delegati del Comitato, abbiamo redatto una Risoluzione contenente soluzioni efficaci, realistiche e perentorie per garantire agli studenti nel mondo la possibilità di ottenere un’istruzione di qualità.

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Giulia Nardini.

LIDIA TROMBELLO
Mi chiamo Lidia Trombello, ho 25 anni e sono siciliana di origine e pisana di adozione. Frequento, infatti, il quinto anno del corso di laurea in Medicina e Chirurgia presso due atenei pisani quali l’Università di Pisa e la scuola superiore Sant’Anna di Pisa. Ho accolto con entusiasmo la possibilità di partecipare all’attività MUN, promossa dall’alleanza universitaria Circle U., in quanto ritengo che iniziative del genere possano essere un’enorme risorsa per essere esposti (anche solo da studenti) ad un ambiente internazionale arricchente e stimolante come lo è stato quello di Bruxelles. In qualità di delegato della Cina nella commissione WHO (World Health Organization), ho acquisito abilità trasversali come la capacità di negoziazione e quella atta a difendere un’idea basata sulle evidenze che si integrano perfettamente nel mio percorso accademico e nella mia futura pratica clinica.

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Lidia Trombello.

FABIANA MARÀ
Mi chiamo Fabiana Marà, ho 24 anni, sono abruzzese ma vivo a Pisa da quasi sei anni poiché ho conseguito qui la mia laurea triennale in Fisica e attualmente sto seguendo il corso di laurea magistrale in Fisica Medica.
Nell’esperienza del MUN sono stata scelta per rappresentare un delegato dell’Egitto nella Commissione WHO (World Health Organization) che era la commissione più vicina in parte al mio campo di studi. Abbiamo discusso la tematica di come creare un ponte tra i problemi della salute globale e l’educazione sostenibile, è stato molto interessante dare il mio punto di vista in quanto sono molto interessata ad entrambe le tematiche messe in gioco nella discussione.

AGATA MERIAN BERNACCA
Mi chiamo Agata Merian Bernacca, vengo da Lucca, ho 19 anni e frequento il primo anno del corso di laurea in Farmacia. Ho partecipato all’evento in qualità di delegato del Vietnam per il comitato UNESCO: ho discusso di temi riguardanti l’educazione sostenibile, esponendo e difendendo tesi in accordo con la posizione del Paese che rappresentavo. La commissione in cui sono stata inserita non è particolarmente correlata al mio campo di studi, ma lo è con l’intensa attività di volontariato che svolgo parallelamente all’università.
Il dibattito che ho avuto con gli altri rappresentanti è stato stimolante e formativo, e ha contribuito all’allargamento dei miei orizzonti sul tema della didattica inclusiva. Inoltre mi ha dato numerosi spunti su come migliorare il mio metodo di studio e la mia capacità espositiva. Partecipare al MUN da matricola è stata un’occasione per immergermi ancora di più nell'ambiente universitario e sviluppare in me quel senso di collaborazione che è fondamentale per chi si approccia ad una carriera in ambito scientifico.

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Agata Merian Bernacca.


LEONARDO BALDACCI
Mi chiamo Leonardo Baldacci, sono di Lucca ho 25 anni e sto studiando Ingegneria dell’Energia all’Università di Pisa. Ho sempre affiancato al mio percorso di studi un grande interesse per l’educazione ambientale e per la cultura della sostenibilità e non appena ho letto della possibilità di poter partecipare a questo MUN su educazione e sostenibilità ho pensato che non avrei potuto perdere quest’occasione ed ho mandato la mia candidatura. Questa esperienza si è rivelata molto interessante, e l’internazionalità che abbiamo avuto modo di respirare durante questo evento ha alimentato in tutte noi una grande voglia di partecipare sempre più a eventi simili promuovendo l’importante realtà della Circle U. a cui il nostro ateneo aderisce. Ho partecipato come delegato dell’European Council dell’Austria e approfondire le posizioni di altre nazioni in merito all’educazione e la sostenibilità ha sicuramente arricchito il mio e il nostro bagaglio culturale e mi ha indubbiamente fornito nuovi stimoli per provare a portare qualche miglioramento anche nel nostro sistema educativo. Ringrazio le ragazze che sono venute con me dall’Università di Pisa e tutte le persone che ho incontrato in questa bella esperienza e che sicuramente non dimenticherò.

Le iscrizioni al corso di laurea magistrale in "Scienze del Governo e dell’amministrazione del mare" sono chiuse.

Per informazioni contattare il referente didattico: Segreteria Studenti presso l'Accademia Navale di Livorno: 
Luigi Diana 
Accademia Navale di Livorno Viale Italia ,72 - 57100 LIVORNO
Tel. 0586238572
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Pisa, 24 marzo 2023 – La sfida è sviluppare un’intelligenza artificiale di nuova generazione. Capace di rispettare la libertà di scelta delle persone e di condividerne valori e orientamento. Che non sia più percepita come una minaccia, ma come un’opportunità e come uno strumento di supporto alle decisioni da prendere. Una macchina, insomma, che lavori in sinergia con uomini e donne senza sostituirsi a loro, ma potenziandone le capacità.

Tra i gruppi di ricerca che si sono messi in gioco per vincere questa sfida c’è il consorzio del progetto Tango, che conta 21 partner tra università, centri di ricerca e imprese di nove paesi europei, coordinato dall’Università di Trento, consorzio a cui partecipano l’Università di Pisa, la Scuola Normale e l’istituto ISTI del CNR. Il progetto Tango, selezionato nei giorni scorsi dalla commissione europea per essere finanziato nel programma Horizon Europe e in partenza il prossimo autunno, ha l’obiettivo di rafforzare la leadership dell’Europa nella “human-centric AI” ovvero nei sistemi di intelligenza artificiale che mettono al centro la persona.

 

L’impatto sulle persone e sulla società del nuovo modello elaborato da Tango sarà valutato su alcuni casi di vita reale. Dall’ambito ospedaliero con applicazioni dedicate a donne durante la gravidanza e dopo il parto a équipe chirurgiche nelle decisioni da prendere durante tutto l’iter pre-, intra- e post-operatorio. Al settore bancario, con servizi alle persone che operano nel sistema dei prestiti e del credito. Alla sfera delle politiche pubbliche e, in particolare, di chi si occupa di progettazione di incentivi e di allocazione di fondi. L’eventuale successo di questi casi di studio favorirà l'adozione di Tango come quadro di riferimento per lo sviluppo di una nuova generazione di sistemi di IA sinergici e rafforzerà la leadership dell'Europa nell'IA incentrata sulla persona.

La transizione a questa nuova generazione di intelligenza artificiale richiede una rivoluzione di approccio, di ripensare sia le basi teoriche, sia gli approcci computazionali. Ed è per questo che i 21 partner del consorzio di Tango hanno unito le loro forze.
“Bisogna essere in due per ballare il tango. La nostra prospettiva è che una profonda comprensione reciproca tra persona e macchina sia essenziale per lo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale veramente efficaci e innovativi in grado di espandere le capacità di ragionamento e di presa di decisione delle persone”, afferma il coordinatore del progetto Andrea Passerini, professore al Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’informazione dell’Università di Trento.

Il team di Tango sostiene che, per fruire delle potenzialità dell’intelligenza artificiale nel migliorare i processi decisionali in scenari ad alto rischio, è necessario ripensare fin dalle basi teoriche il modo in cui i sistemi sono concepiti. Le persone dovrebbero poter superare le diffidenze e fidarsi dei suggerimenti di sistemi in grado di comprendere le loro esigenze e di dare garanzia di un reale supporto nelle decisioni da assumere. In una sorta di simbiosi tra persona e macchina.

“Per realizzare tale simbiosi, l’Università di Pisa in stretta collaborazione con ricercatori della Scuola Normale Superiore, coordinati dalla professoressa Fosca Giannotti, e dell’ISTI-CNR, coordinati dal dottor Salvatore Rinzivillo, lavorerà allo studio e sviluppo di algoritmi e sistemi consapevoli anche dei loro limiti, che potrebbero essere superati grazie alla cooperazione sinergica con l’essere umano. Tale collaborazione sinergica sarà resa possibile attraverso modelli che permetto all’uomo di comprendere il comportamento e le decisioni suggerite dalla macchina.” afferma la professoressa Anna Monreale che coordina il team del Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa.

 

Lunedì 27 marzo, a partire dalle ore 9.30, nell'Aula Conferenze del Polo didattico delle Piagge (in via Matteotti 11) si terrà la presentazione di FoReLab, Future-ORiented REsearch LABoratory, il progetto finanziato dal MUR al Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione (DII) dell'Università di Pisa nell’ambito del programma “Dipartimenti di Eccellenza 2023-2027”, e mirato allo sviluppo di metodologie e tecnologie abilitanti per Industria 5.0.

Saranno presenti le parti più rilevanti del mondo industriale e imprenditoriale toscano e non solo, e tutte le associazioni di categoria del settore, interessate a collaborare con il mondo accademico per innovare i propri processi produttivi.

Il FoReLab aggregherà attività di ricerca per la nuova generazione di industria, detta Industria 5.0, autonoma, sostenibile, resiliente e centrata sulla persona. In mostra durante la giornata alcune delle punte avanzate della ricerca, dal braccio manipolatore in grado di lavorare assieme all'essere umano, ai dispositivi indossabili smart per la rilevazione del segnali corporei, fino ai dispositivi per il tatto artificiale e per la sicurezza sul lavoro.

Alla giornata parteciperanno Riccardo Zucchi, rettore dell’Università di Pisa, Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale, Leonardo Marras, assessore Attività produttive Regione Toscana, Andrea Caiti, direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, Giuseppe Anastasi, direttore esecutivo Progetto CrossLab, Giovanni Stea, direttore esecutivo Progetto FoReLab e numerosi altri docenti del DII. Il programma completo della giornata è disponibile a questo link.

Si terrà mercoledì 29 marzo, al Palazzetto Falci di Piombino, un incontro che l’Università di Pisa dedica agli studenti e alle studentesse dell’ultimo anno delle scuole superiori per orientarli nel passaggio dalla scuola all’università il più possibile consapevole.

L’evento, che ha una particolare attenzione per la trasversalità delle competenze, è realizzato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Per partecipare è necessario iscriversi singolarmente sul portale https://prenotazione-eventi.unipi.it e che la scuola stipuli una convenzione con l’Università.

Dalle ore 9 alle 13 saranno presentate le sei aree scientifico-disciplinari dell’Università di Pisa: Agraria e Veterinaria, Discipline Umanistiche, Ingegneria, Medicina e Farmacia, Scienze giuridiche, economiche e sociali, Scienze matematiche, fisiche e naturali. Ogni area illustrerà la propria offerta didattica soffermandosi sugli obiettivi formativi dei corsi di laurea erogati, l’organizzazione e la tipologia dei corsi di insegnamento, gli sbocchi lavorativi.

Nel pomeriggio, dalle ore 14 alle 19, docenti, tutor alla pari e lo staff dell’ufficio orientamento saranno a disposizione per fornire informazioni utili, per esempio, sui concorsi per l’accesso ai corsi a numero programmato, accenni ai test on line per accedere all’università, sulle borse di studio erogate dal DSU, sui servizi a supporto della comunità studentesca con disabilità e con DSA, sullo sportello d’ascolto e per rispondere a domande, dubbi, curiosità di ciascuno studente e ciascuna studentessa.

La partecipazione all’evento potrà essere riconosciuta nell’ambito delle attività di PCTO.

Per maggiori informazioni, prenotazioni e contatti si può visitare la pagina: https://orientamento.unipi.it/per-le-scuole/corsi-di-orientamento/.

Si ricorda inoltre che martedì 28 marzo, dalle 15 alle 19, è possibile partecipare all’incontro online “Conoscere l’Università di Pisa” in cui si spiega come funziona l’Università, quali sono le opportunità formative e ricreative e si danno informazioni sulla città di Pisa. Inoltre saranno illustrati i concorsi per l’accesso ai corsi a numero programmato, i TOLC, le borse di studio erogate dal DSU, i servizi a supporto della comunità studentesca con disabilità e con DSA, sullo sportello d’ascolto. Per partecipare è necessario iscriversi sul portale orientamento.unipi.it al link https://prenotazione-eventi.unipi.it/ (modulo A).

Si terrà lunedì 20 marzo, nella sede di Carrara Fiere di Viale Galilei 133, un incontro che l’Università di Pisa dedica agli studenti e alle studentesse dell’ultimo anno delle scuole superiori per orientarli nel passaggio dalla scuola all’università il più possibile consapevole.
L’evento, che ha una particolare attenzione per la trasversalità delle competenze, è realizzato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Per partecipare è necessario iscriversi singolarmente sul portale https://prenotazione-eventi.unipi.it e che la scuola stipuli una convenzione con l’Università.
Dalle ore 9 alle 13 saranno presentate le sei aree scientifico-disciplinari dell’Università di Pisa: Agraria e Veterinaria, Discipline Umanistiche, Ingegneria, Medicina e Farmacia, Scienze giuridiche, economiche e sociali, Scienze matematiche, fisiche e naturali. Ogni area illustrerà la propria offerta didattica soffermandosi sugli obiettivi formativi dei corsi di laurea erogati, l’organizzazione e la tipologia dei corsi di insegnamento, gli sbocchi lavorativi.
Nel pomeriggio, dalle ore 14 alle 19, docenti, tutor alla pari e lo staff dell’ufficio orientamento saranno a disposizione per fornire informazioni utili, per esempio, sui concorsi per l’accesso ai corsi a numero programmato, accenni ai test on line per accedere all’università, sulle borse di studio erogate dal DSU, sui servizi a supporto della comunità studentesca con disabilità e con DSA, sullo sportello d’ascolto e per rispondere a domande, dubbi, curiosità di ciascuno studente e ciascuna studentessa.
La partecipazione all’evento potrà essere riconosciuta nell’ambito delle attività di PCTO.
Per maggiori informazioni, prenotazioni e contatti si può visitare la pagina: https://orientamento.unipi.it/per-le-scuole/corsi-di-orientamento/

Con l’evento finale dei pitch che si è tenuto al Polo Le Benedettine, si è conclusa l’edizione 2023 del PhD+, il corso base del Contamination Lab dell’Università di Pisa che promuove la creatività, l’innovazione e lo spirito imprenditoriale tra studenti di laurea magistrale, dottorandi, dottori di ricerca e docenti. Gli allievi di quest’anno hanno presentato le loro idee di impresa davanti a una giuria composta di giovani imprenditori del territorio.

Al primo posto si è classificata PET Busters, un’idea che propone un innovativo sistema di biodegradazione e riciclo della plastica. Il team è formato da Paolo Tognini, studente della Scuola Normale Superiore, Noemi Incoravia (Unipi), Maria Chiara Vinchesi (Unipi), Sebastian Serra (Unipi), Hosnelly Rostele Goumbi Govin (Unipi), Filippo Neri (Unipi) e Ariela Bankier (Unipi) a questi sono andati i premi messi in palio dal CNA Pisa. Al secondo posto Hear Again, un’applicazione mobile per aiutare le persone ipoudenti a comprendere i discorsi di gruppo tramite un sistema di trascrizione intelligente, presentato dal team di Annachiara Aiello (Unipi), Dario Balboni (Scuola Normale Superiore) e Giacomo Carfì (Unipi). Al terzo posto Street Spot, applicazione per supportare l’esibizione di artisti di strada, sviluppato dal team formato da Alessandro Bucci (Unipi) e Giacomo Cignoni (Unipi). I tre vincitori si sono aggiudicati l’ingresso al Maker Faire Rome 2023; inoltre il primo classificato potrà partecipare a un evento di networking gli imprenditori di CNA Pisa.

“Questo evento non è la conclusione di qualcosa, ma un momento di passaggio importante per diverse ragioni – ha commentato Alessio Cavicchi, Chief del CLab delegato del rettore per la promozione della cultura imprenditoriale e dell’innovazione dell’Università di Pisa – La prima riguarda la possibilità per gli studenti di presentare le loro idee di business che potranno diventare realtà concrete con il prossimo step del programma “Create Your Business” (CYB+) che inizierà ad aprile, oltre ad accedere al programma internazionale Start For Future; la seconda è la collaborazione con CNA che si consolida grazie alla presenza dei 6 giovani imprenditori finalisti del programma televisivo di 50 Canale “Innovar-Sì”: questi saranno i membri della giuria e accompagneranno i team vincitori nella fase successiva. Infine, una novità riguarda la collaborazione con il Comitato Unico di Garanzia (CUG) dell’Università di Pisa, di cui ringrazio il vicepresidente Francesco Giorgelli, presente qui oggi: i temi dell’inclusione, della sostenibilità e dell’uguaglianza diventeranno sempre più importanti nel programma del Contamination Lab e ringrazio di cuore tutto il corpo docente e il personale tecnico amministrativo per la disponibilità a finanziare nel prossimo percorso del CYB+ una borsa per la migliore idea d’impresa che metta al centro l’eguaglianza di genere”.

La giuria era composta da giovani imprenditori che hanno partecipato al contest della trasmissione di Canale 50 del programma Innovar-Sì. In giuria erano presenti Valentina Del Prete (@Seacom), Giuseppe Tortora (ABzero), Cristina di Carlo (CDC Studio), Andrea Gambini (Emotion srl), Enrico Matteo Messa (Muscle Medical & Sport Engineering) e Lucia Arcarisi (Weabios srl). “CNA Pisa già da anni mette in campo progetti e iniziative che vanno a valorizzare le imprese del territorio e le idee innovative, pensiamo al “Premio cambiamenti”, alla recente trasmissione realizzata con 50 Canale “Innovar-Sì” e agli aperitivi di networking “FoodStArt” che partiranno a breve – ha dichiarato Annalisa Parducci, coordinatrice Giovani imprenditori di CNA Pisa – La nostra ormai consolidata collaborazione con il Contamination Lab dell’Università di Pisa ci offre un’opportunità unica, quella di avvicinarci e conoscere vicino i giovani talenti del territorio e accrescere il legame virtuoso tra mondo accademico e imprese”.

Gli altri progetti presentati in gara erano: Dethem, piattaforma che supporta l’organizzazione e gestione degli enti del terzo settore; Feel-Ing, servizio software di analisi di segnali fisiologici per la stima di stati psicofisiologici; gaterUp, piattaforma IA per segnalare eventi e attività sulla base degli interessi dell’utente; Mirror rooms, IA per lo sviluppo di un camerino per la prova digitale degli abiti; MultiSense, biosensore multianalitico in grado di monitorare un’ampia gamma di segni vitali e parametri di salute in tempo reale; Smart Rent, piattaforma per il servizio di noleggio di prodotti e servizi; Test to care, servizio di genetica pre-concepimento. Progetti fuori gara: GreenCloud, piattaforma di cloud storage a impatto ambientale pressoché nullo grazie all’eliminazione dei data center; Leviathan, ecosistema finanziario gestito in parte dall'intelligenza artificiale che incrementa il valore della trasformazione.

Sono quattro le discipline in cui l’Università di Pisa si colloca ai primi posti in Italia e nella top 100 a livello mondiale nell’edizione 2023 dei QS World University Rankings by Subject, la classifica redatta dall’agenzia Quacquarelli Symonds che ogni anno valuta le università del mondo anche nei singoli ambiti disciplinari. L’Ateneo pisano è infatti risultato 1° tra le italiane e 40° nel mondo per “Veterinary”, 3° in Italia e 22° al mondo in “Classics and Ancient History”, 3° in Italia e nella fascia dal 51° al 100° posto in “Archaeology”, e 5° tra le italiane e 93° al mondo in “Physics”. Complessivamente l’Università di Pisa entra nel ranking con 27 discipline sulle 54 considerate ai fini della classifica e si colloca tra le prime 10 in Italia in 23 di queste.

“Dai Rankings by Subject del QS e da altre classifiche internazionali traspare come l’Università di Pisa abbia punte di eccellenza conosciute e consolidate nel tempo, così come una pluralità di ambiti e settori disciplinari di grande qualità e in piena espansione, che anche recentemente hanno avuto riconoscimenti significativi - commenta il rettore Riccardo Zucchi - Dobbiamo puntare sempre più a valorizzare il potenziale che l’intero ateneo è in grado di esprimere, sia nel campo della ricerca che della didattica, e allo stesso tempo a sviluppare percorsi formativi e progetti di ricerca innovativi, testimoniando la capacità della nostra università di saper leggere e interpretare la complessità del mondo attuale”.

Nell’edizione 2023 l’agenzia QS ha recensito 1594 istituzioni universitarie in 161 paesi, valutando gli atenei in 54 discipline, suddivise in 5 macro settori, sulla base di indicatori tra cui la reputazione e il numero delle citazioni. L’Ateneo di Pisa è presente con tutte le aree disciplinari (Natural Sciences, Engineering & Technology, Arts & Humanities, Life Sciences & Medicine, Social Sciences & Management), ottenendo il miglior posizionamento per le Scienze Naturali, che la collocano al 125° posto su scala globale e al quarto posto tra gli atenei italiani presenti in classifica.

Tra le singole discipline, entrano per la prima volta in classifica “Earth & Marine Sciences”, “Geophysics” e “Geology”; mentre altre sei discipline tra quelle già presenti migliorano la loro posizione rispetto all’anno precedente.

“Nonostante le difficoltà legate al periodo della pandemia, l’Ateneo mantiene i livelli di eccellenza già raggiunti in “Natural Sciences” e in “Arts and Humanities”, con un buon posizionamento anche in “Engineering & Technology”, “Life Science and Medicine” e “Social Sciences and Management” – conclude la professoressa Barbara Pacini, delegata per le statistiche dell’Università di Pisa – Il risultato è da attribuirsi prevalentemente all’elevata qualità della produzione scientifica, un obiettivo da continuare a perseguire con investimenti a sostegno della ricerca e politiche di reclutamento di qualità per far crescere tutte le aree disciplinari”.

Doppio appuntamento con l’eccellenza per il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa, che martedì 21 marzo ha presentato il bilancio del progetto di eccellenza 2018-2022, finanziato complessivamente con circa 8 milioni di euro e che ha portato all’assunzione di diversi docenti e giovani ricercatori, e illustrato il progetto di eccellenza per il quinquennio 2023-2027, finanziato dal MUR con una cifra che potrà variare da circa 5 a 8 milioni di euro. “Per la seconda volta su due – ha commentato il direttore Simone Maria Collavini – il nostro Dipartimento è stato riconosciuto fra i 180 di eccellenza in Italia, a testimonianza della qualità della ricerca umanistica che si svolge a Pisa, in particolare nelle discipline storiche e filosofiche. Il merito è di tutta la nostra comunità e di quanti, in particolare alcuni giovani ricercatori, hanno contribuito a fare squadra e a elaborare il progetto”.

Alla conferenza di presentazione, moderata dal professor Adriano Fabris, presidente della Commissione sulla Terza Missione, sono intervenuti lo stesso professor Collavini, l’ex direttore Pierluigi Barrotta, il prorettore alla Didattica, Giovanni Paoletti, il delegato per la Promozione della ricerca nel settore delle scienze sociali e umanistiche, Federico Cantini, e la presidente della Commissione comunicazione, Chiara Tommasi. Hanno partecipato anche tre giovani studiosi reclutati grazie al finanziamento del Dipartimento di eccellenza: Francesco Marchesi, assegnista di ricerca e professore a contratto che si occupa del rapporto tra politica e storia, Marco Menon, che ha svolto un assegno di ricerca in ambito filosofico ed etico, con importanti risvolti nel campo della comunicazione, e Maria Cristina Rossi, che è rientrata a Pisa dalla Germania con un contratto da ricercatrice nel settore della paleografia latina.

Il tema di ricerca del progetto di eccellenza per il quinquennio 2023-2027, dal titolo “Un senso nel disordine. Praticare la complessità”, mira a evidenziare l’articolazione del problema al fine di osservare e comprendere l’intima natura del disordine e gestirlo attraverso un’educazione alla complessità del reale. Il progetto è suddiviso in quattro filoni di ricerca e prevede un percorso di condivisione con altri ricercatori e soprattutto il coinvolgimento della società civile, dedicandosi a sviluppare programmi di educazione e diffusione culturale, oltre a essere in linea con diverse delle mission del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e degli obiettivi sostenibili promossi dalle Nazioni Unite. La collaborazione fra discipline diverse e il coinvolgimento di partner nazionali e internazionali permetterà di rafforzare il ruolo del Dipartimento all’interno di una partnership globale per lo sviluppo sostenibile che porti in particolare allo sviluppo di una visione culturale globale e dia un contributo concreto alle trasformazioni che la società sta vivendo.

Il progetto scientifico del quinquennio 2018-2022, dal titolo “I tempi delle strutture. Resilienze, accelerazioni e percezioni del cambiamento” (nello spazio euro-mediterraneo), era anch’esso articolato in quattro linee di ricerca che andavano dall'antichità al mondo contemporaneo. Oltre a essere stato sviluppato attraverso l’organizzazione di convegni, iniziative scientifiche e culturali e la pubblicazione di oltre 20 volumi nella specifica collana inaugurata da Carocci, il progetto di eccellenza ha permesso al Dipartimento di assumere personale, professori associati e ricercatori, e di offrire nuove opportunità ai giovani ricercatori, per esempio attraverso il conferimento di 32 assegni di ricerca.

Pisa - In occasione della Giornata mondiale dell’Acqua del 22 marzo, la Commissione per lo Sviluppo Sostenibile di Ateneo ha organizzato una distribuzione gratuita di borracce per studentesse e studenti dell’Università di Pisa. Il punto di consegna sarà nell’atrio del Polo Piagge (Via Giacomo Matteotti, 11) dalle 12 alle 13. L’iniziativa è solo la prima di una serie che coinvolgerà altri luoghi dell’Ateneo con l’obiettivo di promuovere l’uso degli erogatori di acqua. Ad oggi sono 23 gli apparecchi allacciati alla rete idrica pubblica e 18 saranno istallati nei prossimi mesi. Gli erogatori distribuiscono gratuitamente l’acqua potabile dopo averla trattata con un sistema di filtri a carboni attivi che riduce il cloro residuo e gli eventuali odori sgradevoli lasciando inalterato il contenuto dei sali minerali.

La distribuzione delle borracce, in collaborazione con Acque Spa, sarà curata da docenti e personale dell’Ateneo, saranno presenti la presidente della Commissione Elisa Giuliani, Giulia Romano, Fabiano Catania e Fabiana Campanella.

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