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Le Elezioni Europee del prossimo 8 e 9 giugno si avvicinano e per i cittadini ancora indecisi o disorientati sul voto arriva in aiuto una applicazione online sviluppata nell’ambito del progetto europeo EU&I, a cui partecipa il Dipartimento di Scienze politiche dell'Università di Pisa. I responsabili dell'unità di ricerca di Pisa sono i professori Eugenio Pizzimenti ed Enrico Calossi, del Dipartimento di Science Politiche, che hanno già curato in passato la costruzione di simili applicazioni in occasione delle Elezioni Europee del 2019 e delle Elezioni Politiche del 2018 e del 2022.

EU&I (https://euandi.eu/) è una Voting Advice Application sviluppata dall'Istituto Universitario Europeo (EUI) di Firenze per le prossime elezioni del Parlamento Europeo. È uno strumento online progettato per aiutare i cittadini a comprendere il panorama politico, abbinando le loro preferenze a quelle espresse dai partiti politici. EU&I sarà disponibile in tutti gli stati membri dell'Unione Europea, in tutte le lingue ufficiali dell'UE, e attirerà potenzialmente milioni di utenti ed elettori.

EU&I utilizza una metodologia scientifica solida per analizzare e codificare oltre 250 partiti che partecipano alle prossime elezioni. Nelle settimane precedenti al voto del 2024, un team di 130 studiosi in tutta Europa sta conducendo una ricerca meticolosa sulle posizioni dei partiti e sulla documentazione ufficiale per posizionare i candidati in base alle 30 dichiarazioni nel questionario. "EU&I contiene alcune decine di dichiarazioni su questioni politiche rilevanti – spiegano i professori Pizzimenti e Calossi – agli utenti viene chiesto di valutarle utilizzando una scala con cinque punteggi (da “completamente d’accordo” a “completamente in disaccordo”). Una volta che gli utenti hanno valutato tutte le dichiarazioni, l'algoritmo indica quanto vicini sono (in %) i profili programmatici dei partiti politici alle preferenze espresse dall’utente".

Il team di giovani ricercatori dell’Università di Pisa (Cecilia Castellani, Tommaso Cerutti, Lavinia De Santis, Francesco Giovacchini, Damiano Kerma e Beniamino Masi), coordinato dai responsabili dell'unità, ha raccolto e codificato le posizioni dei partiti sulle questioni incluse, attraverso un'analisi delle fonti primarie: l'iniziale codifica è stata sottoposta a ulteriore verifica da parte di ricercatori senior.

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Giovedì 16 maggio, nel Palazzo della Sapienza dell’Università di Pisa (in via Curtatone e Montanara 15), si terrà la prima edizione del “Paper Day”, un'occasione di incontro fra studenti, laureandi, laureati, università, mondo della ricerca e imprese del comparto cartario e della meccanica della carta teso a favorire la conoscenza di queste diverse realtà e, principalmente, a orientare i giovani verso il lavoro in questo settore. L'iniziativa nasce dalla collaborazione tra l’Università di Pisa e Confindustria Toscana Nord, l'associazione degli industriali di Lucca, Pistoia e Prato, ed è organizzata dal Career Service di Ateneo. 

La giornata si presenta articolata e con diversi focus: i lavori si apriranno alle ore 9.40 con i saluti del rettore Riccardo Zucchi e della delegata per le attività di orientamento Laura Elisa Marcucci, a cui seguiranno le presentazioni – moderate da Marco Frosolini, presidente del corso di laurea magistrale in Tecnologia e produzione della carta e del cartone – delle industrie che hanno aderito all'iniziativa (Cartiere Carrara, Essity, Fosber, Gambini, Lucart, Sofidel,Toscotec, Valmet, Wepa Italia), ciascuna delle quali potrà raccontare se stessa, la propria produzione e i fabbisogni occupazionali. Dalle 14, presso gli stand aziendali, studenti e laureandi potranno dialogare con le aziende presenti e svolgere i colloqui conoscitivi. Per partecipare all’evento occorre iscriversi sul portale del Career Service (www.unipi.it/careerservice), dove è possibile consultare le offerte di lavoro e candidarsi ai colloqui che si svolgeranno nel pomeriggio.

La giornata si chiuderà con una tavola rotonda (dalle 16.30 alle 18.00), moderata dalla giornalista Silvia Toniolo. Tema del dibattito “Competenze, nuovi profili professionali e scenari di sviluppo. Confronto tra aziende, associazioni e università”; ne discuteranno Chiara Galletti, delegata del rettore per le Relazioni industriali, Marco Frosolini, presidente del corso di laurea magistrale in Tecnologia e produzione della carta e del cartone, Simone Giangrandi, responsabile Area Ricerca e Innovazione - Lucense - Distretto Tecnologico Cartario di Regione Toscana e Tiziano Pieretti, vicepresidente di Confindustria Toscana Nord e presidente della sezione Carta e Cartotecnica.

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L’Università di Pisa condivide la preoccupazione per la tragica evoluzione della situazione a Rafah e in generale nella Striscia di Gaza, e unisce ancora una volta la propria a tutte le voci che chiedono l’immediato cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi e il libero accesso agli aiuti umanitari, auspicando una soluzione definitiva che, nel rispetto del diritto internazionale, garantisca la pacifica convivenza di tutti i popoli della regione.

Ricorda che le istanze presentate in questi giorni dal gruppo "Studentə per la Palestina" sono state ampiamente discusse dal Senato Accademico nella seduta tenutasi il 14 marzo scorso in presenza di delegazioni di tutti i gruppi che avevano proposto mozioni su questi temi, e specifiche iniziative sono state ulteriormente sviluppate nella riunione del Senato Accademico che si è tenuta lo scorso venerdì 10 maggio.

In sintesi:

  1. Ci siamo impegnati a promuovere lo sviluppo di collaborazioni con istituzioni scolastiche e universitarie palestinesi, la cui difficile sopravvivenza è ulteriormente messa a rischio dai recenti tragici eventi. Il 10 maggio è stato approvato un bando sul modello dei bandi Unicore, riservato a studenti palestinesi, finanziato con un fondo ad hoc costituito dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 24 aprile scorso.
  1. Abbiamo avviato un’analisi del significato storico e concettuale delle diverse definizioni di antisemitismo (IHRA e JDA) dopo esserci confrontati con esperti accademici e autorevoli esponenti delle comunità interessate. Il Senato Accademico condivide le definizioni generali (core definitions) di antisemitismo formulate da IHRA e anche da JDA, che appaiono sostanzialmente compatibili fra loro e con la definizione usata comunemente nella lingua italiana, chiarisce che le liste di esempi inclusi nelle definizioni IHRA e JDA hanno un valore orientativo piuttosto che definitorio e normativo, e ribadisce che critiche specifiche e documentate ad atti del Governo di Israele non costituiscono di per sé manifestazioni di antisemitismo, né di mancanza di rispetto alla comunità ebraica.
  1. Abbiamo deliberato di non aderire a iniziative di boicottaggio, che appaiono in contrasto con la missione dell’università di promuovere il dialogo e di aprire ponti fra culture diverse. Ci siamo inoltre impegnati a gestire gli accordi con università di altri paesi con la massima trasparenza.
  1. Nel solco dell’art. 11 della Costituzione, abbiamo ribadito il rifiuto della guerra come strumento per risolvere le controversie fra i popoli, e più in generale il ricorso alla violenza in tutte le sue forme. Confermiamo pertanto la scelta politica di non partecipare in alcun modo a ricerche o progetti direttamente rivolti allo sviluppo o al perfezionamento di sistemi di arma. Facciamo altresì rilevare che moltissime tecnologie possono essere designate come dual use, e pertanto il criterio del dual use non può essere motivo di proscrizione. Riteniamo quindi che le collaborazioni debbano essere esaminate nel merito caso per caso, ispirandosi all’analisi del loro contesto specifico, con particolare attenzione alle industrie che includono fra le loro attività lo sviluppo di sistemi bellici. Segnaliamo comunque che gli accordi in vigore con Università israeliane non concernono temi militari e neppure tecnologie dual use, e che l’Università di Pisa non ha partecipato all’ultimo bando MAECI Italia-Israele.

In conclusione, l’Università di Pisa conferma l’apertura a discussioni, manifestazioni e confronti che diano spazio a tutte le opinioni in un dibattito libero e pacifico, che rifugga da ogni forma di violenza e di disumanizzazione dell’altro. Ribadisce che studenti e studentesse di origine israeliana, ebraica, palestinese e di ogni altra etnia o religione sono parte a pieno titolo della comunità universitaria pisana e si impegna a promuovere iniziative volte a creare un ambiente in cui ciascuno si possa sentire al sicuro e si identifichi un terreno condiviso di rispetto dei diritti e dei valori umani fondamentali, primo fra tutti il diritto alla vita, unico possibile punto di partenza per ogni tentativo di ricomposizione.

Poter vedere e descrivere distintamente un singolo neurone, districandolo dalla foresta dei miliardi di cellule e connessioni nel nostro cervello, è al momento una grande sfida per gli studiosi di neuroscienze. Individuare anomalie nella forma e nella struttura neurale a scale così ridotte è infatti un passo cruciale per l’identificazione di diverse neuropatie. Dall’Università di Pisa – in collaborazione con l’Istituto di Psichiatria e Neuroscienze di Parigi – arriva SENPAI, un metodo all’avanguardia per poter produrre immagini ad alta risoluzione della morfologia dei neuroni, caratterizzandone i circuiti fino a scale estremamente ridotte. La ricerca è stata pubblicata su Nature Communications.

“I miliardi di neuroni “impacchettati” nel nostro cervello – spiega Nicola Vanello, docente di bioingegneria presso il Dipartimento di Ingegneria d’Informazione e il Centro Piaggio dell’Università di Pisa – costituiscono una vera e propria giungla, tenuta insieme da connessioni molto complesse. Isolare un singolo albero è estremamente difficile. Poter caratterizzare un neurone singolo preso da un tessuto di un essere vivente è sempre stato un obiettivo primario per la comunità scientifica.  SENPAI ci consente di segmentare neuroni ex vivo su scala cellulare e subcellulare, di caratterizzare l'arborizzazione neuronale, i diametri dei rami dendritici o la densità delle spine in modo più accurato e fedele rispetto agli attuali algoritmi e strumenti di elaborazione delle immagini.”

“Particolarmente importante è la caratterizzazione delle spine dendritiche – prosegue Simone Cauzzo, post-doc in bioingegneria e primo autore dell’articolo – che sono responsabili degli input elettrici tra le sinapsi. Dalla loro forma, dimensione e numero dipendono funzioni come l'apprendimento, la memoria e la motivazione. Infatti, alterazioni di questi parametri e dunque dell’attività sinaptica sono riscontrabili in molte condizioni patologiche, come l’Alzheimer, e in diverse disfunzioni cerebrali. Poter vedere la forma di queste piccole componenti del neurone può farci compiere enormi passi in avanti nella comprensione del nostro cervello”.

Il metodo è stato sviluppato dal team di bioingegneri dell’Università di Pisa nell’ambito del progetto SENSEI del Centro di Ricerca di Ateneo “E. Piaggio”, finanziato dal MUR per il programma FLAG-ERA, e si fonda su tecniche avanzate di acquisizione delle immagini dei campioni di tessuto cerebrale, successivamente elaborate da un algoritmo, in grado di segmentare i singoli neuroni e ricostruire un modello in 3D.

“Fin dallo scorso secolo, le tecniche di imaging si sono rivelate fondamentali per studiare il sistema nervoso, basta pensare a Camillo Golgi – spiega Chiara Magliaro, ricercatrice in bioingegneria al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e al Centro Piaggio dell’Università di Pisa – Oggi, le tecniche di imaging si sono affinate: abbiamo microscopi più potenti, e protocolli di preparazione del campione che ci permettono di vedere più in profondità, più in dettaglio. Il valore aggiunto di SENPAI è la piena sinergia con queste tecniche, che ci ha permesso di ricostruire le cellule nervose con un dettaglio senza precedenti”.

L’utilizzo combinato di imaging avanzato e di SENPAI contribuirà al miglioramento delle indagini sul sistema nervoso umano, anche tramite lo studio di costrutti cellulari complessi, quali gli organoidi cerebrali, nell’ottica di ridurre la sperimentazione animale. 

Sono due gli eventi a cui ha partecipato l’Università di Pisa a maggio per incontrare partner internazionali e favorire opportunità di scambio e crescita nel contesto del network messo in piedi attraverso l’EIT HEI Initiative, l’iniziativa dell’European Institute of Innovation and Technology che supporta una progettazione mirata allo sviluppo di imprenditorialità sostenibile e innovativa in Europa.

Dal 14 al 17 maggio, una rappresentanza del team dell'Università di Pisa è stata in trasferta ad Atene per il Summit 2024 del progetto Start For Future (SFF), ospitato presso gli spazi di ACEIn, il centro per l'imprenditorialità dell'Università di Economia e Business di Atene (AUEB) e presso il Conservatorio di Atene. Hanno partecipato il professor Alessio Cavicchi, referente Start for Future per l'Ateneo Pisano e delegato del rettore per la cultura dell'innovazione, e Sabrina Tomasi, assegnista di ricerca Unipi direttamente coinvolta nel progetto. Un programma ricco di contenuti, con una parte più istituzionale caratterizzata da una serie di interventi e panel tenuti da alcuni dei protagonisti del progetto SFF e un’altra dal taglio più interattivo, con il workshop in 5 fasi "Co-Creation & Policy Making Unit" che ha coinvolto tutti i partecipanti al Summit: università, incubatori, consulenti, aziende e startup.

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Al Summit ha preso parte anche la startup pisana sviluppatrice del dispositivo biomimetico “Calm”, ideato per un trattamento ottimale del carcinoma polmonare. La squadra aveva vinto la passata edizione del PhD+ del Contamination Lab ed è stata premiata con un voucher da utilizzare per la propria partecipazione al Summit Athenian Nexus. Nicole Guazzelli ha rappresentato il resto della squadra, composta da Giulia Paties-Montagner e Francesco Fontana, ricercatrici e ricercatori Unipi, durante il pitch dell’Investor Day, momento dedicato all’incontro con investitori internazionali e durante il contest International Startup Competition - The “Athenian Agora” Awards.

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In contemporanea, a Bologna, il 14 e 15 maggio, si è svolto il workshop EIT HEI Sensemaking. A nome dell’Università di Pisa ha partecipato Raiza Rocha, borsista di ricerca direttamente coinvolta nel progetto Start for Future e nelle attività internazionali del Contamination Lab. Sull’evento afferma: “È stato un evento dinamico e coinvolgente che ha riunito quasi 70 partecipanti di 16 progetti europei. Fin dall'inizio, l'intenzione è stata chiara: andare oltre il lavoro isolato del progetto per imparare dalle reciproche esperienze e identificare i modi per rafforzare l'iniziativa collettivamente. Nelle discussioni di gruppo la narrazione è apparsa come un potente strumento di apprendimento collettivo: condividere storie per far emergere idee chiave, lezioni apprese, sfide e opportunità comuni da riportare in plenaria per mettere le basi per collaborazioni future mirate e concrete”.

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Due ottime occasioni per UNIPI per rafforzare connessioni internazionali e favorire il trasferimento tecnologico a livello regionale, testimoniando, a sua volta, il grande impegno dell’Ateneo per la promozione di una cultura dell’imprenditorialità sostenibile e al servizio dell’innovazione regionale.

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neu 2 copyPoter vedere e descrivere distintamente un singolo neurone, districandolo dalla foresta dei miliardi di cellule e connessioni nel nostro cervello, è al momento una grande sfida per gli studiosi di neuroscienze. Individuare anomalie nella forma e nella struttura neurale a scale così ridotte è infatti un passo cruciale per l’identificazione di diverse neuropatie. Dall’Università di Pisa – in collaborazione con l’Istituto di Psichiatria e Neuroscienze di Parigi – arriva SENPAI, un metodo all’avanguardia per poter produrre immagini ad alta risoluzione della morfologia dei neuroni, caratterizzandone i circuiti fino a scale estremamente ridotte. La ricerca è stata pubblicata su Nature Communications.

“I miliardi di neuroni “impacchettati” nel nostro cervello – spiega Nicola Vanello, docente di bioingegneria presso il Dipartimento di Ingegneria d’Informazione e il Centro Piaggio dell’Università di Pisa – costituiscono una vera e propria giungla, tenuta insieme da connessioni molto complesse. Isolare un singolo albero è estremamente difficile. Poter caratterizzare un neurone singolo preso da un tessuto di un essere vivente è sempre stato un obiettivo primario per la comunità scientifica.  SENPAI ci consente di segmentare neuroni ex vivo su scala cellulare e subcellulare, di caratterizzare l'arborizzazione neuronale, i diametri dei rami dendritici o la densità delle spine in modo più accurato e fedele rispetto agli attuali algoritmi e strumenti di elaborazione delle immagini.”

“Particolarmente importante è la caratterizzazione delle spine dendritiche – prosegue Simone Cauzzo, post-doc in bioingegneria e primo autore dell’articolo – che sono responsabili degli input elettrici tra le sinapsi. Dalla loro forma, dimensione e numero dipendono funzioni come l'apprendimento, la memoria e la motivazione. Infatti, alterazioni di questi parametri e dunque dell’attività sinaptica sono riscontrabili in molte condizioni patologiche, come l’Alzheimer, e in diverse disfunzioni cerebrali. Poter vedere la forma di queste piccole componenti del neurone può farci compiere enormi passi in avanti nella comprensione del nostro cervello”.

Il metodo è stato sviluppato dal team di bioingegneri dell’Università di Pisa nell’ambito del progetto SENSEI del Centro di Ricerca di Ateneo “E. Piaggio”, finanziato dal MUR per il programma FLAG-ERA, e si fonda su tecniche avanzate di acquisizione delle immagini dei campioni di tessuto cerebrale, successivamente elaborate da un algoritmo, in grado di segmentare i singoli neuroni e ricostruire un modello in 3D.

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“Fin dallo scorso secolo, le tecniche di imaging si sono rivelate fondamentali per studiare il sistema nervoso, basta pensare a Camillo Golgi – spiega Chiara Magliaro, ricercatrice in bioingegneria al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e al Centro Piaggio dell’Università di Pisa – Oggi, le tecniche di imaging si sono affinate: abbiamo microscopi più potenti, e protocolli di preparazione del campione che ci permettono di vedere più in profondità, più in dettaglio. Il valore aggiunto di SENPAI è la piena sinergia con queste tecniche, che ci ha permesso di ricostruire le cellule nervose con un dettaglio senza precedenti”.

L’utilizzo combinato di imaging avanzato e di SENPAI contribuirà al miglioramento delle indagini sul sistema nervoso umano, anche tramite lo studio di costrutti cellulari complessi, quali gli organoidi cerebrali, nell’ottica di ridurre la sperimentazione animale. 

Due progetti di ambito biomedico, uno sviluppato a Viterbo e uno a Bari. Il primo arriva da una start-up impegnata a migliorare la vita dei pazienti oncologici e anziani, mentre il secondo è una nuova idea di diagnostica medica basata su un semplice ecografo che, grazie all’intelligenza artificiale (AI), diventa capace di vedere il fegato come l’occhio di un essere umano non può fare.

3Trees è una start-up viterbese costituita dall’oncologo Fotios Loupakis e dal geriatra Giuseppe Pasqualetti che si sono posti un problema fondamentale. Come evitare l’indebolimento muscolare dei pazienti oncologici e anziani, indebolimento che a sua volta è fattore di decadimento fisico generalizzato? Dopo una dettagliata disanima della letteratura scientifica, e con il conforto di molti dati sperimentali, 3Trees ha prodotto un integratore capace di intervenire sull’assetto ormonale del paziente e in questo modo di difenderlo dal decadimento. Il prodotto, chiamato Thitavita, è una miscela ben studiata di nutrienti: è stato sottoposto a domanda di brevetto all’inizio dell’anno, per luglio è attesa l’approvazione da parte del Ministero della salute nelle liste degli alimenti a fini medici speciali, e sarà sul mercato a ottobre.

Unicorn è un team barese di ricercatori di Eurisko Technology Srl che in collaborazione con la Clinica Medica “A. Murri” dell'Università degli Studi Aldo Moro di Bari e con l’Azienda Ospedaliera Universitaria Consorziale Policlinico di Bari, ha sviluppato un sistema diagnostico basato sulla AI capace di identificare con anticipo la steatosi epatica, cioè la situazione di fegato grasso che colpisce in Italia circa un adulto su tre e che è fattore di rischio per molte malattie. Il sistema, presentato dall’ingegnere informatico Sergio Giovanni Santoro, permette di passare dalla lettura dell’ecografia basata solo sull’occhio dello specialista (che riconosce una steatosi in media quando interessa il 19% del fegato) a una lettura basata sulla AI decisamente più sensibile, capace di arrivare ai livelli della risonanza magnetica (cioè, al 7%).

 

Fotios Loupakis sito

Fotios Loupakis di 3Trees premiato da Corrado Priami, prorettore alla valorizzazione delle conoscenze e suo impatto, e Giuseppe Iannaccone, prorettore vicario dell’Università di Pisa

 

“Abbiamo sentito undici proposte innovative, curiose, intelligenti - ha commentato Corrado Priami, prorettore alla valorizzazione delle conoscenze e suo impatto dell’Università di Pisa - Undici invenzioni che spaziavano dalla robotica ambientale ai servizi per le aziende. Scegliere non è stato facile. Ma le due proposte selezionate ci hanno convinto più delle altre e adesso siamo felici di seguirne la crescita”.

Il bando Start Pitch è stato dedicato a gruppi di ricerca e start-up costituite da meno di un anno: in meno di venti giorni ha raccolto trentadue candidature da tutta Italia, tra queste sono state selezionate le undici finaliste che si sono sfidate oggi presentando l’idea e il piano di lavoro. 3Trees e Unicorn sono state votate come le più convincenti, e adesso riceveranno un premio del valore complessivo di dodicimila euro in servizi forniti da Start Attractor, l’attrattore di competenze e capitali dell’Ateneo pisano nato per sostenere le giovani aziende e i progetti di open innovation e per facilitare l’incontro tra ricerca e industria. Sono le prime attività di Start Attractor, che è stato ufficialmente lanciato ieri con la firma congiunta di Università di Pisa e dei primi due partner che si sono uniti al progetto: Ferrero e Sofidel.

 

Sergio Santoro sito

Sergio Santoro di Unicorn premiato da Corrado Priami, prorettore alla valorizzazione delle conoscenze e suo impatto, e Giuseppe Iannaccone, prorettore vicario dell’Università di Pisa

 

“Con i progetti selezionati comincia l’attività di Start Attractor - spiega Giuseppe Iannaccone, prorettore vicario dell’Università di Pisa - Sarà un processo di crescita condivisa che ci permetterà di definire i primi nodi di una rete nella quale l’Università di Pisa vuole essere centrale. Una rete fatta di aziende piccole e grandi, giovani e consolidate nel tempo, ma anche di investitori e ovviamente ricercatori universitari”.

Con la proclamazione dei due progetti vincitori si chiude la seconda edizione di Converging Skills: “La sensazione è di aver costruito una realtà già solida e di aver raccolto tante idee. – chiosa il rettore dell’Università di Pisa, Riccardo Zucchi - Con questa due giorni l’Università ha voluto presentarsi al mondo produttivo come consapevole motore di sviluppo economico, sociale e culturale, ponendo la massima attenzione agli obiettivi dell’Agenda 2030 per la sostenibilità”.

Due progetti di ambito biomedico, uno sviluppato a Viterbo e uno a Bari. Il primo arriva da una start-up impegnata a migliorare la vita dei pazienti oncologici e anziani, mentre il secondo è una nuova idea di diagnostica medica basata su un semplice ecografo che, grazie all’intelligenza artificiale (AI), diventa capace di vedere il fegato come l’occhio di un essere umano non può fare.

3Trees è una start-up viterbese costituita dall’oncologo Fotios Loupakis e dal geriatra Giuseppe Pasqualetti che si sono posti un problema fondamentale. Come evitare l’indebolimento muscolare dei pazienti oncologici e anziani, indebolimento che a sua volta è fattore di decadimento fisico generalizzato? Dopo una dettagliata disanima della letteratura scientifica, e con il conforto di molti dati sperimentali, 3Trees ha prodotto un integratore capace di intervenire sull’assetto ormonale del paziente e in questo modo di difenderlo dal decadimento. Il prodotto, chiamato Thitavita, è una miscela ben studiata di nutrienti: è stato sottoposto a domanda di brevetto all’inizio dell’anno, per luglio è attesa l’approvazione da parte del Ministero della salute nelle liste degli alimenti a fini medici speciali, e sarà sul mercato a ottobre.

Unicorn è un team barese di ricercatori di Eurisko Technology Srl che in collaborazione con la Clinica Medica “A. Murri” dell'Università degli Studi Aldo Moro di Bari e con l’Azienda Ospedaliera Universitaria Consorziale Policlinico di Bari, ha sviluppato un sistema diagnostico basato sulla AI capace di identificare con anticipo la steatosi epatica, cioè la situazione di fegato grasso che colpisce in Italia circa un adulto su tre e che è fattore di rischio per molte malattie. Il sistema, presentato dall’ingegnere informatico Sergio Giovanni Santoro, permette di passare dalla lettura dell’ecografia basata solo sull’occhio dello specialista (che riconosce una steatosi in media quando interessa il 19% del fegato) a una lettura basata sulla AI decisamente più sensibile, capace di arrivare ai livelli della risonanza magnetica (cioè, al 7%).

“Abbiamo sentito undici proposte innovative, curiose, intelligenti - ha commentato Corrado Priami, prorettore alla valorizzazione delle conoscenze e suo impatto dell’Università di Pisa - Undici invenzioni che spaziavano dalla robotica ambientale ai servizi per le aziende. Scegliere non è stato facile. Ma le due proposte selezionate ci hanno convinto più delle altre e adesso siamo felici di seguirne la crescita”.

Il bando Start Pitch è stato dedicato a gruppi di ricerca e start-up costituite da meno di un anno: in meno di venti giorni ha raccolto trentadue candidature da tutta Italia, tra queste sono state selezionate le undici finaliste che si sono sfidate oggi presentando l’idea e il piano di lavoro. 3Trees e Unicorn sono state votate come le più convincenti, e adesso riceveranno un premio del valore complessivo di dodicimila euro in servizi forniti da Start Attractor, l’attrattore di competenze e capitali dell’Ateneo pisano nato per sostenere le giovani aziende e i progetti di open innovation e per facilitare l’incontro tra ricerca e industria. Sono le prime attività di Start Attractor, che è stato ufficialmente lanciato ieri con la firma congiunta di Università di Pisa e dei primi due partner che si sono uniti al progetto: Ferrero e Sofidel.

“Con i progetti selezionati comincia l’attività di Start Attractor - spiega Giuseppe Iannaccone, prorettore vicario dell’Università di Pisa - Sarà un processo di crescita condivisa che ci permetterà di definire i primi nodi di una rete nella quale l’Università di Pisa vuole essere centrale. Una rete fatta di aziende piccole e grandi, giovani e consolidate nel tempo, ma anche di investitori e ovviamente ricercatori universitari”.

Con la proclamazione dei due progetti vincitori si chiude la seconda edizione di Converging Skills: “La sensazione è di aver costruito una realtà già solida e di aver raccolto tante idee. – chiosa il rettore dell’Università di Pisa, Riccardo Zucchi - Con questa due giorni l’Università ha voluto presentarsi al mondo produttivo come consapevole motore di sviluppo economico, sociale e culturale, ponendo la massima attenzione agli obiettivi dell’Agenda 2030 per la sostenibilità”.

Tutte le info all’indirizzo https://convergingskills.unipi.it/.
La newsroom si trova qui: https://convergingskills.unipi.it/newsroom/.
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Mercoledì, 22 Maggio 2024 09:35

Ferro - Spettacolo teatrale

Lunedì 27 maggio, alle ore 18.30, presso l'Aula AM2, si svolgerà lo spettacolo teatrale dal titolo "Ferro - Spettacolo teatrale" con APS SOMS Insorgiamo e Chiara Lombardo.

L'evento è organizzato da Pisa Città di Frontiera e si svolge con i contributi per le attività studentesche dell'Università.

Per tutte le informazioni contattare l'indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

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