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logo heal italia copia copyL’Università di Pisa è uno degli 11 atenei coinvolti nel progetto HEAL ITALIA – “Health Extended ALliance for Innovative Therapies, Advanced Lab-research, and Integrated Approaches of Precision Medicine, la prima filiera nazionale dedicata alla ricerca e all’innovazione nel campo della Medicina di Precisione.

Il progetto, che ha preso avvio nei giorni scorsi, è uno dei 14 parternariati estesi finanziati nell’ambito delle iniziative del PNRR per rafforzare la ricerca a livello nazionale e promuoverne la partecipazione alle catene di valore strategiche europee e globali.

A HEAL ITALIA, che ha una dotazione di 114,7 milioni di euro in tre anni e, come soggetto proponente, l’Università degli Studi di Palermo, partecipano anche l’Istituto Superiore di Sanità, 5 Istituti di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), 6 aziende e una fondazione di ricerca.

L’obiettivo comune è quello di creare una rete nazionale di scienziati, tecnologi e giovani ricercatori che, con approccio olistico e multidisciplinare, condividano e sviluppino conoscenze, ricerche e tecnologie innovative al fine di portare il Sistema Sanitario Nazionale nell'era contemporanea della Medicina di Precisione nella lotta al cancro e alle malattie cardiovascolari, metaboliche e rare.

L’Università di Pisa è impegnata nel coordinamento delle attività di una unità di ricerca (Spoke) dedicata alle applicazioni cliniche della Medicina di Precisione e nella partecipazione ad altre unità di ricerca del progetto, con il coinvolgimento diretto di 25 ricercatori sui 350 complessivamente afferenti al progetto.

“Essere parte di questa iniziativa di ricerca è un’opportunità di notevole valore per il nostro Ateneo, non solo per la rilevanza della tematica affrontata ed il possibile e tangibile impatto di questa ricerca sul trattamento di tanti pazienti, ma anche per la possibilità di offrire un’occasione di crescita a tanti giovani ricercatori che lavoreranno alle varie attività previste e che matureranno competenze ed esperienza al fianco di ricercatori di prestigiose istituzioni nazionali”- commenta il Prof. Riccardo Zucchi, Rettore dell’Università di Pisa, che continua: “Le conoscenze che scaturiranno da questo progetto potranno avere conseguenze positive applicabili a tanti ambiti della scienza, con un sicuro beneficio anche per il nostro Sistema Sanitario e per la nostra società in generale.”

Il Direttore dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana (AOUP), Dottoressa Silvia Briani, aggiunge: “La nostra Azienda vive con estremo interesse e attenzione questa fase di nuovi sviluppi nell’ambito della medicina di precisione, che vede Pisa in posizione di avanguardia. Le molteplici e crescenti conoscenze in ambito molecolare, tecnologico e clinico hanno generato una enorme quantità di informazioni che devono essere gestite, integrate e interpretate in un’ottica di sempre maggiore interdisciplinarietà e capacità analitiche, per offrire scelte giuste nei momenti giusti. Il completamento del Nuovo Ospedale Santa Chiara, che sarà ancor più forte in competenze e tecnologie, la sinergia con l’Università e le opportunità offerte dal PNRR rappresentano i pilastri su cui ulteriormente far crescere le nostre offerte in termini di ancor più mirate opzioni personalizzate di prevenzione e trattamento per i nostri pazienti”.

Complessivamente, è previsto il reclutamento di più di 100 nuovi ricercatori e di più di 100 dottorandi per rispondere alle domande oggetto delle attività previste dalle 8 unità operative del progetto. Spiega Piero Marchetti, Professore Ordinario di Endocrinologia dell’Università di Pisa e Direttore dell’UO di Malattie Metaboliche e Diabetologia dell’AOUP, che svolge il ruolo di coordinatore del Comitato Scientifico del progetto: “Le attività delle unità operative seguono il percorso logico della ricerca traslazionale, attraverso alcune tematiche principali che vanno dalla Holistic Nosology (per identificare, classificare e perfezionare i fenotipi delle malattie multifattoriali), alla Intelligent Health (per la gestione dei dati e lo sviluppo di metodi avanzati, algoritmi e approcci di apprendimento automatico basati su intelligenza artificiale e machine learning), dai Prediction Models (per lo sviluppo di metodi al supporto di diagnosi precoci e prognosi personalizzate), alla 4D-Precision Diagnostics (per una diagnosi precisa nello spazio e nel tempo, basata su approcci quadridimensionali che integrano biomarcatori clinici e di imaging), dai Next-Gen Therapeutics (per la progettazione e validazione di strategie terapeutiche innovative e personalizzate) alla Healthy Toolbox (per lo sviluppo di dispositivi innovativi per la diagnosi e terapie di precisione), alle Prevention Strategies (per lo sviluppo di strategie di prevenzione e di medicina di genere basate su approcci integrati e su dati biometrici ambientali, di stile di vita e clinici), per giungere infine alla Clinical Exploitation per la convalida clinica e l’implementazione di approcci innovativi di medicina di precisione predittiva, preventiva, diagnostica e terapeutica, basati su fenotipi molecolari e clinici consolidati o emergenti e su protocolli decisionali guidati dall'intelligenza artificiale”.

“Credo che il ruolo dell’Università di Pisa di coordinatore di una delle 8 unità di ricerca previste dal progetto sia un onore e un attestato di fiducia da parte di tutti gli attori coinvolti in questo grande progetto – commenta Chiara Cremolini, Professoressa Associata di Oncologia Medica dell’ateneo pisano e Responsabile Scientifica dell’unità di ricerca dedicata alle applicazioni cliniche– ma anche un notevole impegno e una sfida non solo scientifica ma anche organizzativa. Il lavoro di condivisione progettuale sotto l’aspetto logistico e dei contenuti, coordinato dal Prof. Andrea Pace e dal Prof. Giorgio Stassi dell’Università degli Studi di Palermo, è stato ingente, e le intersezioni pianificate tra le varie competenze coinvolte rappresentano certamente un valore aggiunto della proposta. Il nostro compito sarà quello di dimostrare l’utilità della medicina di precisione alla pratica clinica in vari casi di studio, che vanno da patologie oncologiche a malattie cardiovascolari e metaboliche fino ad alcune malattie rare, e di indagare l’applicabilità su larga scala delle nuove tecnologie nell’ottica della loro diffusione sostenibile ed equa a tutti i livelli del nostro Sistema Sanitario”.

In occasione dell’incontro di kick-off del progetto tenutosi nei giorni scorsi a Palermo, il Prof. Andrea Pace, Presidente della Fondazione HEAL ITALIA, ha puntualmente sottolineato che “le risorse messe a disposizione dall’Unione europea rappresentano un investimento piuttosto che un finanziamento; una sottile differenza semantica che deve responsabilizzare tutti gli attori in campo. Dobbiamo sempre ricordare che la maggior parte delle risorse a valere sull’intero Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha natura di “prestito” e il sistema Paese potrà garantirne la restituzione solo se ciascuna singola azione beneficiaria degli aiuti sarà incentrata sulla qualità e sulla sostenibilità di lungo termine.”

Il progetto HEAL ITALIA affonda il proprio razionale proprio in questa logica e promette di sviluppare conoscenza ed innovazione attraverso molteplici viaggi di andata e ritorno tra il laboratorio e il letto del malato, al fine di potenziare al massimo il dialogo tra le competenze e di sfruttarlo al meglio nella pratica clinica quotidiana.

christmas motif g5c5fae22f 1920 copyAuguri di Natale in musica per Circle U., l’alleanza universitaria europea di cui fa parte l’Università di Pisa insieme ad altri otto prestigiosi atenei.

Con la newsletter mensile di dicembre è stata lanciata la playlist “A Circle U. Christmas disponibile su Youtube: 19 canzoni nelle 7 lingue europee parlate nell’alleanza, selezionate con cura dalle diverse Università tra i classici natalizi del proprio paese.

Si va dal singolo “Wonderful Christmastime” lanciato nel 1979 dal cantautore rock britannico Paul McCartney al canto tradizionale tedesco “O Tannenbaum”, dal brano danese "Til julebal i Nisseland" tratto dalla colonna sonora del film “Far til vier i byen” (1956) al successo degli anni ’60 del cantante italo-belga Salvatore Adamo “Tombe la neige”, dalla versione francese della canzone per bambini “Petit Papa Noël” a una compilation di brani balcanici registrati dall’artista serba Divna Ljubojević, da “O Helga Natt”, traduzione svedese del classico “Oh Holy Night” del quartetto d’archi tutto al femminile Oslo Strings a Andachtsjodler, canto jodel che ha la sua origine nelle messe di Natale in Austria.

Per l’Italia la scelta è ricaduta su due brani. Il primo è il classico natalizio “Astro del ciel” nella versione del tenore Andrea Bocelli, tra i cantanti italiani più noti all’estero e anche tra i più celebri alumni dell’Università di Pisa: nato a Lajatico in provincia di Pisa, Bocelli si è infatti laureato in Giurisprudenza nel nostro Ateneo nel 1986.

“Astro del ciel” è la traduzione italiana del brano austriaco “Stille Nacht”, nato nel giorno della vigilia del 1818, il viceparroco della chiesa di Oberndorf bei Salzburg Joseph Mohr diede una poesia di sei strofe all’organista della parrocchia Franz Gruber, chiedendogli di comporre una melodia per accompagnarla. Duecento anni dopo, con 30 milioni di copie vendute in oltre 300 paesi in diverse lingue, il brano è diventato la canzone natalizia per eccellenza.

La seconda canzone italiana è frutto di una scelta più pop: “A Natale puoi”, jingle creato per la televisione ma diventato presto un classico tra i più amati e famosi delle feste in Italia.

Lanciata nel 2005 e ispirata, secondo le parole dell’autore Francesco Vitaloni, dall’ascolto di classici rock e dalla compagnia dei suoi figli, doveva essere un jingle di 30 secondi, ma il successo ha portato in breve alla creazione di un brano vero e proprio registrato dalla piccola Alice, figlia di Vitaloni.

L’Università di Pisa ha aderito a Circle U. da un anno, iniziando da subito una proficua collaborazione con gli altri membri dell’alleanza: Università di Aarhus (Danimarca), Università Humboldt di Berlino (Germania), King’s College di Londra (Regno Unito), Università di Parigi (Francia), Università di Belgrado (Serbia), Università Cattolica di Lovanio (Belgio), Università di Oslo (Norvegia) e Università di Vienna (Austria). Dal suo lancio nel novembre 2020, i partner di Circle U. stanno cooperando per creare entro il 2025 un'università europea inclusiva, interdisciplinare e fortemente orientata alla ricerca. Per scoprire tutte le iniziative dell’alleanza consulta la pagina dedicata sul sito d’Ateneo.

Le laureate e i laureati in Economia del Corso di laurea in Strategia, Management e Controllo dell'Università di Pisa hanno tempo fino al 31 gennaio per candidarsi al Premio di Laurea promosso dal Rotary Club Cascina e Monte Pisano e finanziato da Confcommercio Provincia di Pisa la cui prima edizione è stata presentata stamani presso la sede di Confcommercio Pisa.

Una nuova iniziativa che mette a disposizione 1.000 euro per premiare la tesi considerata più brillante e meritevole, con l'obiettivo di favorire, attraverso un sostegno diretto e concreto, l'aggiornamento professionale e l'inserimento nel mondo del lavoro dei giovani laureati.

La presentazione del Premio di Laurea finanziato da Confcommercio Pisa

“Siamo felicissimi di presentare questo progetto, abbiamo accettato subito di essere finanziatori del premio - dichiara il presidente di Confcommercio Pisa Stefano Maestri Accesi - Confcommercio vuole essere sempre più presente nel tessuto sociale, come in questa bellissima iniziativa dove andremmo a premiare quelli che saranno gli imprenditori del futuro”.

“Grazie a Confcommercio per aver sostenuto un progetto che crede fortemente nella valorizzazione del merito e che vuole dare un segnale di vicinanza ai profili di eccellenza del territorio e favorire il loro ingresso nel mondo del lavoro” è stato il commento del presidente del Rotary Club Cascina e Monte Pisano Vincenzo Zarone, presente insieme al vicepresidente Paolo Barnelli, al segretario Fabio Bonomo e al prefetto Dario Marzini.

“L'iniziativa incontra molti interessi nella comunità accademica" afferma la professoressa Federica De Santis, vicepresidente del corso di studi in Strategia, Management e Controllo e membro della commissione che, insieme al presidente di Confcommercio Pisa Stefano Maestri Accesi, e al vicepresidente del Rotary Club Cascina e Monte Pisano Paolo Barnelli, selezionerà la tesi vincitrice. “Il nostro dipartimento vuole interfacciarsi con le aziende e le associazioni che le rappresentano proprio per arricchire i corsi di laurea con le tematiche di maggiore interesse per le aziende, e questo premio rappresenta un'importante occasione di confronto per i nostri studenti con le realtà imprenditoriali del territorio”.

“Valorizzare il merito è l'aspetto più importante di questa iniziativa” sottolinea Enza Pellecchia, prorettrice dell'Università di Pisa per i rapporti con la comunità studentesca e il diritto allo studio. “L'Università ha il compito di formare figure talentuose ed eccellenti che non devono essere considerate solo un bancomat da cui attingere, ma vere e proprie risorse in grado di dare un contributo allo sviluppo del territorio e della città”.

“In un momento così difficile per le imprese non abbiamo solo il dovere di far bene il nostro lavoro, ma anche quello di essere protagonisti sul territorio: vogliamo lavorare sull'integrazione dei nostri studenti e dei nostri giovani anche coinvolgendoli maggiormente nelle nostre attività, per agevolare ulteriormente il loro percorso di inserimento nel mondo del lavoro” conclude il direttore di Confcommercio Pisa Federico Pieragnoli.

Tutti i laureati che hanno conseguito il titolo di dottore magistrale in Strategia, Management e Controllo tra gennaio e dicembre 2022 avranno tempo fino al 31 gennaio 2023 per inviare la domanda di ammissione al concorso. Sarà sufficiente inviare un estratto della propria tesi di laurea (della lunghezza massima di tre pagine), seguendo le indicazioni del bando.

È possibile inviare la documentazione per l'ammissione al concorso agli indirizzi Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro il prossimo 31 gennaio.

È aperto il bando di concorso per la selezione di 165 collaborazioni part-time per lo svolgimento di attività di tutorato d’accoglienza e alla pari. Il numero delle collaborazioni potrà incrementarsi sulla base della durata effettiva delle singole collaborazioni.

Le attività dei candidati selezionati consisteranno nel supporto e tutorato sia agli immatricolati sia agli iscritti ad anni successivi.
Il numero di ore di ciascuna collaborazione è di almeno 60 e massimo 150 ore.

La domanda di partecipazione alla selezione deve essere presentata entro le ore 12,00 del 17 gennaio 2023, esclusivamente on line, tramite il Portale Alice. Chi dovesse avere problemi nella presentazione tramite Alice potrà comunicarlo entro  il giorno 16 gennaio 2023 alle ore 12,00, all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

In data 25 gennaio 2023 è stata pubblicata la Graduatoria finale.

Auguri di Natale in musica per Circle U., l’alleanza universitaria europea di cui fa parte l’Università di Pisa insieme ad altri otto prestigiosi atenei.

Con la newsletter mensile di dicembre dell’alleanza è stata lanciata la playlist “A Circle U. Christmas” disponibile su Youtube: 19 canzoni in sette lingue selezionate con cura dalle diverse Università tra i classici natalizi del proprio paese.

Si va dal singolo “Wonderful Christmastime” pubblicato nel 1979 dal cantautore rock britannico Paul McCartney al canto tradizionale tedesco “O Tannenbaum”, dal brano danese “Til julebal i Nisseland” tratto dalla colonna sonora del film “Far til vier i byen” (1956) al successo degli anni ’60 del cantante italo-belga Salvatore Adamo “Tombe la neige”, dalla versione francese della canzone per bambini “Petit Papa Noël” a una compilation di brani balcanici registrati dall’artista serba Divna Ljubojević, da “O Helga Natt”, traduzione svedese del classico “Oh Holy Night” del quartetto d’archi tutto al femminile Oslo Strings a Andachtsjodler, canto jodel che ha la sua origine nelle messe di Natale in Austria.

70 Best Christmas Songs For Your Holiday Playlist Opener

Per l’Italia la scelta è ricaduta su due brani. Il primo è il classico natalizio “Tu scendi dalle stelle” nella versione del tenore Andrea Bocelli, tra i cantanti italiani più noti all’estero e anche tra i più celebri alumni dell’Università di Pisa: nato a Lajatico in provincia di Pisa, Bocelli si è infatti laureato in Giurisprudenza nel nostro Ateneo nel 1986.

La seconda canzone italiana è frutto di una scelta più pop: “A Natale puoi”, jingle creato per la televisione ma diventato presto un classico tra i più amati e famosi delle feste in Italia.

L’Università di Pisa ha aderito a Circle U. da un anno, iniziando da subito una proficua collaborazione con gli altri membri dell’alleanza: Università di Aarhus (Danimarca), Università Humboldt di Berlino (Germania), King’s College di Londra (Regno Unito), Università di Parigi (Francia), Università di Belgrado (Serbia), Università Cattolica di Lovanio (Belgio), Università di Oslo (Norvegia) e Università di Vienna (Austria). Dal suo lancio nel novembre 2020, i partner di Circle U. stanno cooperando per creare entro il 2025 un’università europea inclusiva, interdisciplinare e fortemente orientata alla ricerca.

Per scoprire tutte le iniziative Circle U. consulta la pagina dedicata sul sito d’Ateneo.

Ascolta la playlist sul canale Youtube di Circle U.

 

Mercoledì, 21 Dicembre 2022 10:18

Le nuove parole della pandemia

elisa_Mattiello.jpgLockdown, smart working, Long covid, no vax, booster, ma anche termini come covidiot, dall’unione di covid e idiot, o coronababies, cioè i bambini concepiti durante la pandemia, o ancora quarantini, il cocktail casalingo per sbarcare la quarantena. Le nuove parole nate con la pandemia di Covid-19 sono al centro dell’ultimo libro della professoressa Elisa Mattiello (foto) del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa, Linguistic Innovation in the Covid-19 Pandemic, pubblicato con la Cambridge Scholars Publishing. Il volume indaga l’influenza della pandemia sulla lingua inglese, fra neologismi e parole già esistenti che hanno assunto nuovi significati. Di fatto un’esplosione di innovazioni lessicali che è diventato un fenomeno globale contaminando anche l’italiano, basti pensare proprio al termine Covid-19, una nuova parola che deriva da un acronimo, Coranavirus disease, cioè malattia, con 19 per l’anno dell’insorgenza.

“L'idea di questo libro nasce dalla constatazione che la pandemia non ha cambiato soltanto le nostre vite, le nostre abitudini, ma anche il nostro linguaggio” – dice Elisa Mattiello.

La professoressa è partita dallo studio di diversi corpora, cioè collezioni di testi orali o scritti relativi al Covid-19 ripresi in particolare da giornali e media, ed ha quindi individuato un centinaio di nuove parole. Di queste circa la metà ha un’alta frequenza d’uso (più di mille attestazioni) e si candida per restare stabilmente nel vocabolario, mentre altre parole, con occorrenze medie o effimere (meno di cento attestazioni) rientrano nei termini occasionali.

“La lingua cambia in molti modi diversi – conclude Mattiello - Si evolve, si espande, ma soprattutto si rinnova, adattandosi alle nuove realtà e circostanze. Storicamente, disastri naturali, guerre e altri eventi importanti hanno dimostrato di avere un impatto enorme sull'innovazione linguistica. La pandemia di Covid-19 non ha fatto eccezione”.

Mercoledì, 21 Dicembre 2022 10:14

Unità Privacy

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