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Le organizzazioni sindacali FLC-CGIL e USB hanno indetto per il 27.09.2019 una giornata di sciopero per sollecitare interventi pubblici a livello nazionale e locale su temi legati al cambiamento climatico. Allo sciopero potrebbero aderire anche docenti universitari, e quindi potrebbero verificarsi disagi nello svolgimento di lezioni, ricevimenti ed esami. Non ci saranno invece conseguenze per quanto riguarda gli appelli di laurea previsti quel giorno, in quanto prestazioni indispensabili garantite anche in caso di sciopero.

Studenti iscritti a una prova d’esame non svoltasi a causa dello sciopero e che per il mancato svolgimento della prova potrebbero ritrovarsi in una delle seguenti situazioni

  1. decadenza dagli studi il 30 settembre;
  2. mancato accesso a un appello di laurea previsto entro il 31 dicembre 2019;
  3. impossibilità di rispettare adempimenti relativi al programma Erasmus;

sono invitati a comunicarlo tramite mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. in modo da consentire di predisporre soluzioni personalizzate finalizzate a tutelare la loro carriera.

Il Graduate Employability Rankings è una classifica internazionale, curata dall’agenzia britannica Quacquarelli Symonds (QS), che misura l’attività degli atenei sul fronte dell’inserimento nel mondo del lavoro dei propri studenti e delle prospettive occupazionali dei laureati.

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Questa classifica è redatta sulla base di 5 indicatori: il tasso occupazionale ad un anno dalla laurea, la reputazione dell’Ateneo presso i datori di lavoro (determinata tramite una indagine che ha coinvolto 45.000 aziende), il successo lavorativo dei laureati (misurato andando a vedere quanti laureati hanno ottenuto posizioni importanti in grandi aziende internazionali), il numero di collaborazioni tra l’Ateneo e le aziende (anche in termini di numero di tirocini offerti agli studenti) e il numero di seminari e presentazioni tenuti dalle aziende agli studenti dell’Ateneo.

Nell’edizione di quest’anno sono state considerate oltre 750 università di tutto il mondo. Di queste ne sono entrate in classifica 501, di cui solo 18 italiane. L’Università di Pisa è entrata in classifica collocandosi nella fascia di posizioni 161-170. Rispetto allo scorso anno l’ateneo pisano ha guadagnato 20 posizioni mantenendosi in settima posizione a livello nazionale, e confermando il trend positivo già osservato lo scorso anno. 

Tra gli indicatori misurati, l’Università di Pisa spicca in particolare per le collaborazioni con le aziende (in cui è quarta a livello nazionale e nel top-50 a livello mondiale) e per il numero di seminari e presentazioni aziendali svolte in Ateneo, in cui è terza a livello nazionale. Questi risultati dimostrano la grande attenzione dell’Ateneo sul tema dell’ingresso nel mondo del lavoro dei propri studenti e sono il frutto del grande lavoro di coordinazione con le aziende svolto dal Career Service di Ateneo e, più capillarmente, dai Dipartimenti e dai singoli Corsi di Studio.

Ha ottenuto un finanziamento complessivo di quasi 4 milioni di euro il progetto TEACHING coordinato da Davide Bacciu, a capo di un team di giovani ricercatori, tutti under-40, del Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa e che comprende Claudio Gallicchio, Daniele Mazzei, Gabriele Mencagli e Luca Oneto.
Il progetto, finanziato nell’ambito del sottoprogramma ICT di Horizon 2020, ha una durata triennale e coinvolge dieci partner provenienti da cinque paesi diversi (Austria, Francia, Italia, Germania e Grecia), incluso l’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione del CNR. Il partenariato comprende anche quattro grandi aziende europee quali AVL (automotive), Infineon (semiconduttori e microchip), Magneti Marelli (automotive) e Thales (aviazione).
«Il progetto TEACHING affronta la questione “fattore umano” in applicazioni informatiche autonome che interagiscono, vengono eseguite e controllano dispositivi fisici di varia natura, dai semplici sensori indossabili, ai veicoli a guida autonoma, alle catene di montaggio robotizzate – spiega Bacciu – Questi sistemi complessi e connessi, conosciuti con il nome di Sistemi Cyber Fisici (CPS), fungono da interfacce fisiche per il mondo digitale, dando quindi la possibilità alle persone di interagire con sistemi virtuali. TEACHING si propone di costruire un ecosistema informatico che fornisca degli strumenti per interpretare in maniera automatica la risposta emotiva, cognitiva e fisiologica di un umano immerso in un ambiente CPS, insieme a funzionalità che permettano di utilizzare tale risposta per adattare il comportamento dell’applicazione».
A tal fine, TEACHING svilupperà metodologie di Machine Learning (ML) sia per l’analisi delle reazioni umane da dati di sensori indossabili e ambientali, che per fornire un servizio di Intelligenza Artificiale (IA) destinata alle applicazioni autonome. Lo sviluppo di queste metodologie verrà coordinato da Claudio Gallicchio, ricercatore del Dipartimento di Informatica, e potrà contare sull’esperienza del gruppo Computational Intelligence & Machine Learning dell’Università di Pisa nel campo dell’intelligenza artificiale distribuita. In parallelo, grazie anche al contributo di Mazzei e Mencagli, TEACHING costruirà un sistema di calcolo innovativo in grado di supportare l’esecuzione di applicazioni autonome intelligenti distribuite sui nodi del CPS, dai server in cloud a dispositivi con risorse energetiche e di calcolo limitate.
A questo proposito, TEACHING svilupperà anche soluzioni basate su hardware neuromorfico specializzato per l’esecuzione di reti neurali artificiali ad alta efficienza e basso consumo, grazie alla partnership che include aziende europee leader nella produzione e integrazione di microcontrollori. Le metodologie sviluppate nell’ambito del progetto verranno testate in applicazioni chiave per il mercato industriale e tecnologico europeo, che includono le auto a guida autonoma e l’aviazione.
«Il successo del progetto TEACHING – racconta Bacciu – affonda le sue radici in oltre trent’anni di ricerca scientifica prodotta dal Dipartimento di Informatica nell’area dell’IA, che fa da complemento all’innovazione continua in ambito didattico, con l’attivazione, già dal 2016, della Laurea Magistrale Informatica in Artificial Intelligence.»

Mercoledì, 18 Settembre 2019 09:18

In rettorato festa per i ragazzi dell'E-team

Con un piccolo ricevimento che si è svolto nella Sala Mappamondi del rettorato, il rettore Paolo Mancarella ha festeggiato i ragazzi dell’E-team, la squadra corse dell’Università di Pisa che quest’estate ha conseguito numerose vittorie nelle gare in Italia e in Europa. All’evento erano presenti anche l’assessore comunale Paolo Pesciatini, il prorettore agli Studenti Rossano Massai, la prorettrice al Bilancio Ada Carlesi, il presidente della Scuola di Ingegneria Alberto Landi, i professori Francesco Frendo (faculty advisor dell'E-team), Gino Dini, Francesco Bucchi e Massimo Guiggiani, quest'ultimo da sempre l'anima della squadra. Inoltre erano presenti i direttori dei tre dipartimenti di Ingegneria Leonardo Tognotti (DICI), Umberto Desideri (DESTEC) e Giuseppe Anastasi (DII).

Il rettore Paolo Mancarella ha espresso tutta la sua soddisfazione per i risultati riportati nelle tre competizioni internazionali: Formula SAE Italy, Formula Student Germany e Formula Student Czech Republic. Il professor Massimo Guiggiani che ha voluto sottolineare la realizzazione di un suo grandissimo desiderio, ossia che l’E-Team fosse davanti a quello di Stoccarda, primo nel ranking mondiale. E in Germania alla prova di Acceleration, questo desiderio è diventato realtà, l’E-Team ha conquistato un bel quinto posto, mentre la squadra corse dell’Università di Stoccarda si è piazzata al sesto.

Leggi l’articolo con i successi 2019 dell’E-team.

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Ha ottenuto un finanziamento complessivo di quasi 4 milioni di euro il progetto TEACHING coordinato da Davide Bacciu, a capo di un team di giovani ricercatori, tutti under-40, del Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa e che comprende Claudio Gallicchio, Daniele Mazzei, Gabriele Mencagli e Luca Oneto. Il progetto, finanziato nell’ambito del sottoprogramma ICT di Horizon 2020, ha una durata triennale e coinvolge dieci partner provenienti da cinque paesi diversi (Austria, Francia, Italia, Germania e Grecia), incluso l’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione del CNR. Il partenariato comprende anche quattro grandi aziende europee quali AVL (automotive), Infineon (semiconduttori e microchip), Magneti Marelli (automotive) e Thales (aviazione).

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Nella foto il team di ricerca, da sinistra: Claudio Gallicchio, Davide Bacciu, Daniele Mazzei e Gabriele Mencagli.

«Il progetto TEACHING affronta la questione “fattore umano” in applicazioni informatiche autonome che interagiscono, vengono eseguite e controllano dispositivi fisici di varia natura, dai semplici sensori indossabili, ai veicoli a guida autonoma, alle catene di montaggio robotizzate – spiega Bacciu – Questi sistemi complessi e connessi, conosciuti con il nome di Sistemi Cyber Fisici (CPS), fungono da interfacce fisiche per il mondo digitale, dando quindi la possibilità alle persone di interagire con sistemi virtuali. TEACHING si propone di costruire un ecosistema informatico che fornisca degli strumenti per interpretare in maniera automatica la risposta emotiva, cognitiva e fisiologica di un umano immerso in un ambiente CPS, insieme a funzionalità che permettano di utilizzare tale risposta per adattare il comportamento dell’applicazione».

A tal fine, TEACHING svilupperà metodologie di Machine Learning (ML) sia per l’analisi delle reazioni umane da dati di sensori indossabili e ambientali, che per fornire un servizio di Intelligenza Artificiale (IA) destinata alle applicazioni autonome. Lo sviluppo di queste metodologie verrà coordinato da Claudio Gallicchio, ricercatore del Dipartimento di Informatica, e potrà contare sull’esperienza del gruppo Computational Intelligence & Machine Learning dell’Università di Pisa nel campo dell’intelligenza artificiale distribuita. In parallelo, grazie anche al contributo di Mazzei e Mencagli, TEACHING costruirà un sistema di calcolo innovativo in grado di supportare l’esecuzione di applicazioni autonome intelligenti distribuite sui nodi del CPS, dai server in cloud a dispositivi con risorse energetiche e di calcolo limitate.

A questo proposito, TEACHING svilupperà anche soluzioni basate su hardware neuromorfico specializzato per l’esecuzione di reti neurali artificiali ad alta efficienza e basso consumo, grazie alla partnership che include aziende europee leader nella produzione e integrazione di microcontrollori. Le metodologie sviluppate nell’ambito del progetto verranno testate in applicazioni chiave per il mercato industriale e tecnologico europeo, che includono le auto a guida autonoma e l’aviazione.

«Il successo del progetto TEACHING – racconta Bacciu – affonda le sue radici in oltre trent’anni di ricerca scientifica prodotta dal Dipartimento di Informatica nell’area dell’IA, che fa da complemento all’innovazione continua in ambito didattico, con l’attivazione, già dal 2016, della Laurea Magistrale Informatica in Artificial Intelligence.»

Torna la Notte dei Ricercatori in Toscana. E’ tutto pronto per la manifestazione dedicata all’incontro con la scienza, che venerdì 27 settembre vedrà coinvolti in tutta la regione oltre 1500 ricercatori in un programma di 350 tra incontri, eventi, presentazioni e spettacoli.

La Notte dei Ricercatori è un’iniziativa promossa dalla Commissione Europea, che la Toscana festeggia – grazie alle Università e agli enti di ricerca – in 14 città con il nome BRIGHT, cioè “Brilliant Researchers Impact on Growth Health and Trust in research” (I ricercatori di talento hanno un impatto sulla crescita, la salute e la fiducia nella ricerca): un messaggio di fiducia nell’impegno di tantissime ricercatrici e ricercatori indirizzato al grande pubblico. E il pubblico ha risposto all’invito con un’ampia partecipazione: circa 40.000 persone nell’ultima edizione.

 

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Il Rettore dell'Università di Pisa Paolo Mancarella alla conferenza stampa di Bright 2019


Presentato alla stampa il 17 settembre a Firenze, Bright 2019 è promosso da una squadra di cui, oltre alla Regione Toscana, fanno parte, con il coordinamento dell’Università di Siena, le Università di Firenze e Pisa, l’Università per Stranieri di Siena, la Scuola Superiore di Studi Universitari Sant’Anna, la Scuola Normale Superiore di Pisa, la Scuola IMT Alti Studi Lucca, il CNR (area della ricerca di Pisa), l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Sezione di Pisa).

Le iniziative organizzate per la Notte dei Ricercatori toccano praticamente tutti i campi della scienza e della cultura, ma quest’anno uno dei temi in maggiore evidenza sarà quello della sostenibilità, nelle sue varie declinazioni: nell’ambiente, nell’economia e nella vita quotidiana.

 

I rappresentanti degli enti promotori alla conferenza stampa di Bright 2019 a Firenze


Uscendo nelle piazze o aprendo i laboratori, i ricercatori sono protagonisti di tantissime occasioni di incontro e di “scoperta” rivolte a tutti, ma con un occhio particolare alle famiglie e ai più piccoli. Tra queste anche “Polli: Bright”, un progetto di Citizen Science sugli insetti impollinatori in Toscana.

Il programma avrà il suo centro nella giornata di venerdì 27, ma in alcune città la Notte dei Ricercatori sarà anticipata con iniziative specifiche già da sabato 21 settembre e proseguirà fino alla serata di sabato 28. Gli eventi si svolgeranno a Firenze, Siena, Pisa, Lucca, Livorno, Arezzo, Grosseto, Prato ma anche Colle Val D'Elsa, San Giovanni Valdarno, Calci, Cascina, Pontedera, Viareggio.

In attesa della Notte dei Ricercatori si può esplorare il programma dettagliato disponibile sul sito www.bright-toscana.it e seguire sui social network l’hashtag #bright19.

La Notte dei Ricercatori in Toscana è un progetto finanziato dal programma di ricerca e innovazione dell’Unione Europea Horizon 2020 nell’ambito del grant n. 818515 – MSCA-NIGHT-2018.

 

 

Sarà un'occasione unica e in qualche modo storica quella di venerdì 27 settembre quando, all'interno del programma di "Bright 2019", la facciata del cortile della Sapienza si trasformerà e si animerà facendo rivivere il Palazzo dalle origini alla recente ristrutturazione, per arrivare alle ultime cerimonie ufficiali di Ateneo. "La Sapienza Night Experience" sarà un viaggio nel tempo e nella storia dell'Università di Pisa e del suo Palazzo simbolo raccontato attraverso un video mapping, presentato in prima assoluta, realizzato dal regista Lorenzo Garzella, in collaborazione con Nanof, l'Acquario della Memoria e l'Ufficio Stampa e Comunicazione dell'Ateneo.
Solo per una notte la celebre facciata con l'orologio farà da sfondo al racconto di mille anni di storia, mentre il pubblico, nel chiostro, sarà immerso nella narrazione degli eventi cruciali passati fra le pietre e le colonne del cortile.
Frutto di una lunga ricerca, il racconto di mezz'ora anima e intarsia su grande scala una ricchissima varietà di materiali che spaziano dalle stampe antiche a ricostruzioni animate di modelli 3D, da rari filmati d'archivio a lettere private, da fotografie d'epoca a riprese aeree del palazzo realizzate oggi.
Fra i materiali più preziosi e inediti si segnala: la ricostruzione digitale del quartiere medievale e della Piazza del Grano, mercato di farine e biade antecedente la costruzione del Palazzo; il cantiere mediceo con la prima costruzione del palazzo proposto attraverso silhouette e ombre animate; la ricostruzione iconografica del Gran Ballo organizzato dai Lorena nel 1785, con il cortile interamente coperto da una sfarzosa volta e trasformato in un'enorme salone da festa e da gioco; filmati dell'impressionante festa delle matricole 1948 dall'archivio di Mario Benvenuti (gentilmente concessi dal figlio Paolo) con le sfilate dei carri realizzati degli studenti della varie facoltà che sfilano sui Lungarni fra migliaia di persone in uno straordinario carnevale "fai da te" del dopoguerra; fotografie inedite delle giornate dell'"Oro alla Patria" del 1935, con la raccolta e la fusione delle fedi nel cortile della Sapienza (gentilmente messe a disposizione dall'archivio della famiglia Allegrini).
Nella Notte dei Ricercatori di "Bright" viene reso particolare omaggio a Galileo Galilei, arrivato da studente diciottenne in Sapienza nel 1581. Le sue scoperte rivoluzionarie contro i dogmi della chiesa rivivono nell'orazione pronunciata nel 1839 in occasione della Riunione degli Scienziati Italiani. L'umiliazione della condanna e dell'abiura del 1633 sono sorpassate dalla visita del 1989 di Giovanni Paolo II, che rende omaggio alla statua dello scienziato pisano, un passo importante verso la sua completa riabilitazione. E ancora: i giornali, i documenti e i suoni della contestazione, con le "Tesi della Sapienza" del 1967, i servizi televisivi delle Teche Rai degli anni '70, le lettere dei volontari dell'eroica spedizione a Curtatone, la Bolla Papale originale del 1343, con la fondazione dello Studium Pisanum, riprese della recente ristrutturazione e degli scavi archeologici condotti durante il cantiere, fino alle ultime cerimonie ufficiali: del ricordo e delle scuse per le Leggi Razziali del 1938 e la laurea honoris causa a Don Luigi Ciotti.
Per un mese il cortile della Sapienza sarà anche sede di una mostra-istallazione: pannelli illustrativi e quattro monitor posti agli angoli del colonnato forniranno rivisitazioni e approfondimenti dei materiali proposti il 27 settembre, affiancando la piccola mostra permanente con i reperti archeologici rinvenuti durante il restauro.
L'ingresso è gratuito negli orari di apertura del Palazzo.
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"La Sapienza Night Experience" è un evento gratuito e aperto a tutti. La sera di venerdì 27 settembre, dopo la proiezione istituzionale delle 19,30, ci saranno due turni di proiezioni programmati alle ore 21 e alle ore 22 che potranno avere ciascuno fino a un massimo di 190 spettatori.
Per partecipare è necessario prenotarsi, collegandosi all'indirizzo https://booking.unipi.it a partire da mercoledì 18 settembre, alle ore 9. Ogni utente potrà prenotare fino ad un massimo di quattro posti.

The inauguration of the new edition of the Foundation curse took place on Thursday the 12th of September, in the Aula PAO E1, Department of Civiltà e Forme del Sapere. The FC of the University of Pisa is one of the few Italian programs which gives the possibility to non-EU students, in particular American students, to reach the minimum requirements of our legislation to enroll to University. The program is one-year long and it is divided into two main paths (Humanities and Science), and its purpose is to integrate the peparation and fill in the possible learning gaps of international students who want to enroll in an Italian University.

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In both the curricula, there is also the study of the Italian language to obtain up to the B2 level, requirement necessary to enroll in a University study course in Italy held in Italian language.

The opening cerimony was held by: Prof. Silvia Bruti (Director of the Interdepartimental Linguistic Centre), Prof. Arturo Marzano (Academic Coordinator of the Foundation Course Humanities), Prof. Chiara Roda (Academic Coordinator of the Foundation Course Science), Dr. Paola Cappellini (Responsible of the International Cooperation Unit), Dr. Adio Terranova and Dr. Arianna Biancani (Logistic Coordinators of the Foundation Course).

About 30 students subscribed to this edition, the nationalities were many, for example: Russia, Uzbekistan, Tajikistan, Bolivia, Netherlands, U.S.A, Romania, Pakistan, Turkmenistan, Ucraina and India. After the presentation of the two curricula of study and of the services offered from the University, all the students held the italian language level test, and the Science students have also taken the Mathematics test.

Photo gallery:

Martedì, 17 Settembre 2019 08:21

Fantaguida dello studente 2019/2020

E' stata pubblicata la "Fantaguida dello studente 2019/2020" (rif. 1923).

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