Premiata la ricerca su interazioni laser-atomi/molecole
Un nuovo e prestigioso riconoscimento per un docente dell'Ateneo pisano. Maria Allegrini, professoressa di Fisica della Materia è stata eletta Fellow dell'American Physical Society (APS) per i suoi "contributi alle interazioni laser con atomi e piccole molecole: collisioni dette di energy-pooling, spettroscopia ad alta risoluzione, raffreddamento laser di molecole biatomiche e contributi alla fisica internazionale attraverso collaborazioni e servizi professionali".
Gli esperimenti sul raffreddamento laser di molecole biatomiche sono stati condotti da Maria Allegrini al Laboratoire Aimé Cotton dell'Université Paris Sud-11 di Orsay, France nell'ambito di un'azione di sostegno delle Relazioni Internazionali dell'Ateneo pisano.
L'APS Fellowship Program è nato per insignire quegli studiosi che si sono distinti nel campo della fisica attraverso ricerche e pubblicazioni originali o che abbiano contribuito in modo significativo e innovativo all'applicazione della fisica nel campo della scienza e della tecnologia. Ogni anno, meno dello 0.5% di tutti gli affiliati (americani e stranieri) all'APS viene nominato Fellow.
Trecentomila euro per la mobilità Erasmus
Dall'Università di Pisa arriva un biglietto in più per l'Europa. Con l'obiettivo di favorire la mobilità internazionale nell'ambito del Programma Erasmus, l'Ateneo ha stanziato un finanziamento di 300 mila euro che andrà a integrare le borse erogate dall'Agenzia Nazionale LLP Italia e consentirà a tutti gli studenti selezionati quest'anno di beneficiare interamente della borsa prevista. Grazie alla sempre maggiore attività di promozione, alla riapertura dei termini per l'assegnazione dei posti ancora disponibili e al crescente interesse da parte degli studenti, per l'anno accademico in corso si è verificato un incremento di partecipazione al bando, sia per studio che per placement. Ad oggi sono circa 500 le partenze da Pisa per l'Europa.
Studi in onore di Stefano Garzonio, slavista dell’Ateneo
Fresco di stampa un doppio volume in onore dei sessant'anni del Stefano Garzonio, professore di slavistica dell'Ateneo pisano. Lo studio, uscito per i tipi della Stanford Slavic Studies, grazie anche al contributo economico dell'ex Dipartimento di Linguistica, s'intitola "Venok. Studia slavica Stefano Garzonio sexagenario oblata. In Honor of Stefano Garzonio" ed è curato da Guido Carpi (Università di Pisa), Lazar Fleishman (Stanford University), Bianca Sulpasso (Università di Macerata).
Mercoledì 19 dicembre alle 16.00 in occasione della pubblicazione del "Venok", all'Università di Firenze (Facoltà di Lettere e Filosofia, Sala Comparetti, Piazza Brunelleschi 4) si terrà l'incontro sul tema "Sviluppi e tendenze nelle ricerche odierne sulla letteratura russa" coordinato da Marcello Garzaniti (Università di Firenze) e al quale intervengono Cesare G. De Michelis (Università di Tor Vergata, Roma), Guido Carpi (Università di Pisa), Bianca Sulpasso (Università di Macerata), Claudia Pieralli (Università di Firenze) e lo stesso professor Stefano Garzonio.
Il libro in onore dello slavista dell'Ateneo pisano contiene di 43 interventi in italiano, russo, inglese e francese, più una bibliografia completa delle pubblicazioni di Garzonio (381 titoli). Molti degli interventi sono firmati dai massimi rappresentanti della slavistica internazionale: dallo stesso Fleishman a Boris Uspenskij, da Viktor Zhivov a Nikolaj Bogomolov, con un cospicuo apporto da parte degli studiosi italiani (Vittorio Strada, Cesare De Michelis, etc.). Gli argomenti sono fra i più vari, anche se tutti rapportabili all'assai poliedrica attività dello stesso professor Garzonio: dalla versificazione russa alle questioni di poetica e stilistica, dalla storia dell'emigrazione russa in Italia all'influsso della storia italiana sul pensiero storiografico russo. Per quantità e qualità degli interventi, "Venok" è certo il Festschrift di più alto livello mai dedicato a uno slavista italiano, ed è destinato a diventare un punto di riferimento obbligato in ogni bibliografia.
A Pisa un convegno sul benessere animale e la sua importanza nelle produzioni di alimenti
Si terrà lunedì 17 dicembre, dalle 8.30 alle 16.00 nell'Aula Magna del dipartimento di Scienze veterinarie, il convegno dal titolo: "Animal welfare: dal concetto teorico all'intervento pratico". Esperti italiani e stranieri si confronteranno sui temi legati al benessere animale e alla sua importanza nelle produzioni di alimenti.
Dopo i saluti della professoressa Daniela Gianfaldoni, direttore del dipartimento di Scienze veterinarie, seguiranno gli interventi del professor Xavier Manteca Vilanova dell'Università Autonoma di Barcellona, del professor Angelo Gazzano dell'Università di Pisa, del dottor Leonardo James Vinco e del dottor Guerino Lombardi, dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Brescia, del Professor Patrick Pageat, dell'Istituto di Ricerca IRSEA, dell'ingegner Cristiano Ferraris dell'Ergobreeding Srl, e del dottor Raffaele Peluso, del CeSMeL Srl.
Argomento centrale della discussione saranno i temi della vita dell'animale utilizzato per la produzione di alimenti e del suo progressivo allontanamento dal modello naturale dovuto all'avvento degli allevamenti intensivi e alla progressiva meccanizzazione delle metodiche di produzione. Per questi motivi è sempre più grande l'attenzione che è posta nel tutelare il benessere animale, con studi rivolti a conoscerne il comportamento naturale nel tentativo di permetterne una normale manifestazione, adeguando il più possibile le strutture alle necessità etologiche degli animali ospitati.
La partecipazione al convegno è gratuita, si prega di confermare la propria presenza inviando una mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
L’università di Pisa premia il regista Poalo Benvenuti
L'Università di Pisa protagonista di Viareggio Europacinema 2012. Martedì 12 dicembre l'Ateneo pisano, da tre anni a fianco del Festival, ha assegnato il premio alla carriera all'artista Paolo Benvenuti. La professoressa Maria Antonella Galanti, prorettore per i rapporti con il territorio, ha consegnato il riconoscimento al regista pisano insieme ad una medaglia con il cherubino, simbolo dell'Università di Pisa. Accanto a lei, sul palco del cinema Eden a Viareggio, anche Pier Marco De Santi, professore dell'Ateneo e direttore del Festival.
"Il cinema di Paolo Benvenuti – ha detto Maria Antonella Galanti - getta uno sguardo complesso sui silenzi della storia che riguardano gli universi perdenti, compreso quello femminile. Il suo non è un cinema educativo in senso paternalistico, ma un invito alla lettura critica condivisa delle conflittualità sociali che generano i silenzi e le crudeltà della storia".
"Non è un caso essere qui a fianco del Festival - ha aggiunto la prorettrice – il nostro Ateneo è da sempre interessato all'aspetto formativo del cinema. Oggi abbiamo un corso di laurea in discipline dello spettacolo e della comunicazione e fra i progetti futuri c'è la firma di un protocollo d'intesa con la Fondazione Festival Puccini per realizzare iniziative sul cinema e la musica".
Alla la cerimonia di premiazione è seguita la proiezione di "Puccini e la Fanciulla" (2008), un film di Paolo Benvenuti che rivela al grande pubblico una delle pagine meno note della vita di Giacomo Puccini. Sulle tracce di documenti inediti trovati in una valigia dimenticata e grazie ad un lavoro ricerca storica durato alcuni anni, la pellicola narra con grande suggestione la creazione de "La Fanciulla del West", un periodo della vita del compositore segnato dal tragico suicidio di Doria Manfredi, una ragazza a servizio in casa Puccini.
La "Jungla" di donne in pelliccia di Bruno Caruso (e non solo) in mostra al Museo della Grafica
Dal 13 dicembre al 2 aprile il Museo della Grafica dell'Università di Pisa a Palazzo Lanfranchi ospita "L'arte del disegno", una rara mostra antologica di Bruno Caruso. Sono oltre ottanta le opere, fra disegni e acqueforti, scelte per illustrare il percorso dell'artista siciliano nato nel 1927 che attualmente vive e lavora a Roma.
"Il viaggio si apre e si chiude idealmente con due autoritratti: il primo è un giovane Caruso che disegna al cavalletto nel 1945, l'ultimo del 2010 è un'acquaforte intitolata "Povero Bruno", dove la testa dell'artista emerge dal suolo contornata da vari animali", spiega il professore Alessandro Tosi, direttore del Museo della Grafica.
In mezzo a queste due autorappresentazioni si snoda tutta la complessa poetica di Bruno Caruso, un artista italiano che si è imposto sulla scena internazionale tra gli anni Cinquanta e Ottanta del Novecento, quando il suo tratto è servito ad esempio ad illustrare le copertine di riviste come Times e Life. Dalla mostra emergono i temi più importanti che ha esplorato nel corso della sua lunga e complessa carriera. La passione politica che spesso si accompagna ad una rappresentazione cruda della realtà contemporanea come ad esempio in "Stop War" del 1969 contro la guerra del Vietnam. Lo sguardo sul costume e sulla società: come in "Jungla" del 1976, una serie di donne ammantate in pellicce di leopardo, o come nel volume "La real casa dei matti" (1975) introdotto da Franco Basaglia, che realizza dopo il suo training psichiatrico nel manicomio di Palermo. Quindi il tema della natura, a partire dai disegni dell'orto botanico di Palermo, e poi la sicilianità, che si sposa con la storia, gli influssi arabi e normanni e la grande amicizia con Leonardo Sciascia che a Caruso ha dedicato alcune pagine suggestive. Non ultimo l'intreccio con Pisa e l'Olivetti. Nel 1960, l'artista disegna l'agenda per l'Olivetti che ha appena costruito a Pisa una delle prime macchine calcolatrici, l'ELEA. Caruso traduce tutto questo in un percorso "dalla calligrafia alla memoria" in cui "spiega" i calcolatori a partire dalla scrittura.
"La mostra, che sino ad aprile sarà animata da eventi come una 'giornata Olivetti' e dalla presenza stessa dell'artista, - continua Alessandro Tosi – nasce anche da questo intreccio con Pisa. Nel 1959 Caruso fu infatti uno dei primi a donare alcune sue opere al Gabinetto Disegni e Stampe dell'Università di Pisa, il nucleo iniziale da cui poi è nato il Museo della Grafica".
"Negli ultimi decenni è ripresa in Bruno Caruso la grande passione per i libri e i manoscritti illustrati – ha detto la curatrice della mostra Caterina Napoleone – in quello dedicato al Teatro Biondo di Palermo e nel volume con i suoi disegni di commento al 'Gattopardo', culmina la sua mentalità storica senza barriere cronologiche e geografiche e l'assoluta padronanza dell'arte del disegno".
La mostra "Bruno Caruso. L'arte del disegno", curata da Caterina Napoleone e allestita dall'archietetto Diana Rastelli, è realizzata dal Museo della Grafica, dal Comune di Pisa e dall'Università di Pisa, ha l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e il patrocinio dell'Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, della Fondazione Adriano Olivetti, e dell'Orto Botanico di Palermo.
A Ingegneria si presenta un nuovo prototipo di trave in vetro
Venerdì 14 dicembre, alle ore 16.30, nell'Aula Magna "Ulisse Dini", in Largo Lucio Lazzarino a Pisa, si terrà la conferenza di presentazione ufficiale del prototipo TVT Gamma di Trave Vitrea Tensegrity con il quale è stata raggiunta recentemente la luce libera di 12 metri. Il risultato ottenuto corona un percorso decennale di ricerca teorica e sperimentale condotto al dipartimento dell'Energia, dei Sistemi, del Territorio, delle Costruzioni dell'Università di Pisa dal professor Maurizio Froli e dai suoi collaboratori, che va verso il raggiungimento di una sempre maggiore smaterializzazione delle strutture portanti nell'architettura.
Dopo i saluti del sindaco Marco Filippeschi e l'introduzione di Roberto Pasqualetti, architetto del Comune di Pisa, interverranno Giovanni Barale, dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Pisa, e Alberto Linciano, dell'Ordine degli Architetti Provincia di Pisa. A seguire il professor Maurizio Froli terrà un intervento dal titolo "Verso la smaterializzazione delle strutture". Alle 18.00 è prevista una visita alla trave.
Al Museo di Calci una conferenza sugli antichi “abitanti” dei Monti Pisani
Venerdì 14 dicembre, alle ore 17.00, al Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa a Calci si terrà la conferenza organizzata dall'Associazione Paolo Savi - Amici del Museo Naturalistico di Calci - in collaborazione con il Museo, dal titolo "Marmotte, iene, orsi delle caverne, rinoceronti ed elefanti: gli antichi abitanti dei Monti Pisani" tenuta da Simone Farina.
La conferenza è incentrata sulla storia recente del nostro territorio e in particolar modo sugli animali che hanno abitato le numerose grotte presenti sul versante pisano del monte negli ultimi 100.000 anni. Gli abbondanti resti fossili ritrovati testimoniano la presenza di animali tipici di ambienti e climi molto diversi dalla fauna attuale. Al termine dell'incontro l'Associazione Paolo Savi - Amici del Museo Naturalistico offrirà un piccolo brindisi natalizio.
La "generazione choosy" protagonista al Polo Carmignani
La "generazione choosy" a confronto con Beppe Severgnini e Roan Johnson per riflettere sui giovani, la formazione e le sfide del futuro. È questo il significato dell'incontro che il giornalista e il regista pisano avranno con gli studenti dell'Università di Pisa giovedì 13 dicembre, alle ore 17.30, nell'Aula Magna del Polo Carmignani.
Durante l'incontro Roan Johnson presenterà il video "L'uva migliore", basato sulle videointerviste agli studenti realizzate nei mesi scorsi con la collaborazione dell'Università di Pisa. Il progetto del video era nato con l'obiettivo di raccontare, attraverso gli occhi di un giovane autore, il mondo universitario e le persone che lo compongono, tracciando anche un affresco più generale sul mondo giovanile di oggi.
Beppe Severgnini parlerà del suo ultimo libro "Italiani di domani" e delle "otto T del tempo che viene", le chiavi necessarie ai giovani per aprire le porte del futuro. Nato da alcuni interventi tenuti nelle università, il volume approfondisce otto tematiche che vogliono essere utili, oltre che ai giovani, alle famiglie e alle persone di ogni età, tanto nel lavoro come nella vita privata. Come ha dichiarato lo stesso autore, "Italiani di domani" è insomma destinato a chi vuole provare a ragionare sul proprio futuro, e magari a cambiarlo.
Sotto la Torre? Domus romane di lusso
Giovedì 13 dicembre alle ore 16,30, nell'Auditorium G. Toniolo in piazza dell'Arcivescovado, è in programma il secondo appuntamento del ciclo di conferenze "Prima dei miracoli. L'archeologia della piazza aspettando i 950 anni dalla fondazione della Cattedrale", organizzato dall'Opera della Primaziale Pisana e dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, in collaborazione con Archeoclub-sede di Pisa.
L'attenzione sarà puntata sulla fase d'insediamento di età romana. L'indagine archeologica svolta tra il 2003 e il 2009 (grazie anche al lavoro di molti studiosi nella maggior parte formati nell'Università di Pisa), ha permesso di riportare alla luce consistenti resti di domus che individuano un quartiere residenziale di lusso abitato per un lungo arco di tempo, dal I secolo a.C. almeno fino al V d.C. La ricchezza degli edifici è provata dal rinvenimento di ampie porzioni di pavimenti a coccio pesto e di mosaici policromi, oltre che da frammenti di intonaci dipinti che decoravano le pareti. Una campionatura di reperti sarà per la prima volta esposta al pubblico in occasione della conferenza.
Relatrice dell'intervento, dal titolo "L'età romana: l'insediamento", sarà Emanuela Paribeni, funzionaria archeologa della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, responsabile per la città di Pisa negli anni 2000-2007, che ha diretto le campagne di scavo 2003-2005 e successivamente ha curato, con Antonio Alberti, il volume "Archeologia in Piazza dei Miracoli. Gli scavi 2003–2009″ (Felici Editore, 2012).